Ma ciau!
Lo so che dovrei continuare "Cuore di ferro" ma pur adorandola avevo voglia di leggere questa, so che non mi giudichi male per questo, tanto sai che io le storie le recupero, che magari le leggo senza dire niente, ma voglio provare a seguire una storia senza perdermi, anche più di una, e tornare a fare la lettrice fatta bene (???) va beh hai capito.
Mi piace, mi piace, mi piace questo primo capitolo. Mi ha dato l'impressione proprio di una serie tv (ho letto le note finale che ti è venuta l'idea guardando una serie tv e quindi per questo faccio il parallelismo) perché ha le scene "tipiche" di una storia a puntate che andrebbe in televisione, con questo non voglio dire che è banale o che è commerciale, solo che c'è subito l'introduzione di una determinata scena, scritta molto bene, che inizia con un'immagine ben precisa e poi si allarga sul resto. Si percepisce subito una certa aria di disagio, si fa un brindisi a uno sposo che non c'è e tutto questo non è "normale". Non succede molto in questo capitolo, ma abbastanza da delineare i personaggi. La guardia che si chiama "Numero Sedici" mi ricorda Kill Bill, in cui lo sceriffo che trova la Sposa chiama l'altro "Figlio numero 2", non credo sia una citazione, ma mi è venuta in mente questa cosa e mi è scattato il sorriso, ecco.
Comunque si sente subito l'atmosfera noir, c'è il classico atteggiamento "mafioso", la puzza di marcio in una famiglia che probabilmente è "quel" tipo di famiglia, non c'è bisogno di dirlo apertamente, se una persona sa leggere anche tra le righe, ma anche no, ci arriva. L'atteggiamento dispotico di Gordon, quello ribelle quasi impostato, come se recitasse una parte, di Richard... per il momento questi due personaggi mi hanno colpita di più.
Di certo andrò avanti con la lettura, perché questa storia ha il profumo dei cari vecchi film noir, del noir vero, della criminalità vista da dentro, di quelle scene girate in penombra, in bianco e nero.
Sul tuo stile non ho niente da dire, adoro come scrivi e ogni volta è una scopreta, perché ti vedo scrivere sempre in modo diverso, però conservando la tua identità. Voglio dire che ti adatti al contesto, ad esempio qui è tutto molto diretto, niente fronzoli, niente descrizioni superflue, che invece in un altro genere sarebbero necessarie, qui contano di più i dialoghi, a mio parere.
Ti rinnovo i miei complimenti, ti adoro e lo sai.
Alla prossima.
Selene <3 |