Recensioni per
Nel sangue
di Francine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/07/16, ore 21:29
Cap. 1:

Eh, in effetti...
Mica male uscirsene di scena così, decidendo come e quando, evitando condanne e conseguenze, e magari dandosi una bella ripulita dell'ultimo minuto. Riuscendo quasi a credere di aver scontato le proprie colpe, o magari di aver resuscitato in extremis la nostra parte più buona.
E le lacrime di Athena che significato hanno?
Se fossero le mie - se Athena la stessi muovendo io - sarebbero lacrime di pena. Dolore per tutto l'inganno, e il sangue e la sofferenza versati in quei 13 anni. E forse anche qualcuna per Saga, anche se non ne sono sicura. Credo che dovrei conoscere meglio questo personaggio...
Ma lui come fa a dire che l'ha fatto per amore di Athena? Non lo comprendo.

Recensore Master
21/12/15, ore 14:43
Cap. 1:

Saga amava Atena. L'ha sempre amata, ma non nel modo romantico del termine. L'amava come servo, come Santo, l'amava in quanto dea e forse, chissà, quest'amore totalizzante ha contribuito alla scissione del suo essere.

Lei gli chiede "Perché?" e lui avrebbe un sacco di risposte: "Per espiare", "Perché è l'unica cosa che posso fare", "Perché non merito di vivere."

Ma tace, ha sempre taciuto.

Senza consenso un sacrificio si tramuta in un omicidio.

Recensore Master
19/12/15, ore 22:33
Cap. 1:

Sì, bè... oh, caspita, da dove comincio?!
Intanto dal sacrificio umano di Saga, che tu hai reso con la potenza dei riti arcaici dell'età micenea e con qualcosa di nuovo che non riesco ad afferrare bene cos'è.
Ogni momento di transizione tra le epoche ha bisogno del sacrificio rituale del precedente sovrano/governante (scusa, si avvicina Yule e mi viene da pensare alla lotta del Re Agrifoglio e del Re Quercia; che non sono personaggi del Fantabosco) e Saga muore per permettere la rinascita del Santuario a cui ha dedicato la vita. O voleva dedicarla.
Ho ben presente quella scena nel manga.
Saori che chiede "Perché?" era da schiaffeggiare. E Athena si è reincarnata in lei per sbaglio, sono convinta.
Io non vedo il suicidio di Saga come ipocrisia, piuttosto lo vedo come debolezza di carattere. Molto più forte di lui è Kanon che si rende conto dei suoi errori e nonostante tutto cerca di rimediare arruolandosi volontario.
Anche perché non sarebbe potuta andare altrimenti: Saga non avrebbe mai avuto un posto nel santuario ricostruito. E comunque quel suicidio che vuole espiare le colpe commesse è troppo tipico dell'etica samurai per volerlo mettere in discussione.
Tu gli hai trovato un nuovo significato.
Complimenti.
So che non basta a spiegare tutto quello che ho pensato leggendo questa fiction ma posso dire solo questo: complimenti per come riesci ad andare oltre Saint Seiya trovando nuove interpretazioni ma senza stravolgere tutto.
Brava!

Recensore Master
19/12/15, ore 16:46
Cap. 1:

Come darti torto! Per puro caso ho rivisto di recente quella scena e sono rimasta basita davanti alla stucchevolezza (si dice? boh) del discorso di Saori e della reazione da cattivo da operetta di Evil Saga prima di lanciarsi sullo scettro di Nike. Sì, ipocrita e vigliacco. Ma forse, come dici tu, Atena voleva altro sangue. Non le era ancora bastato quello di mezzo santuario. No. A ben guardare la battaglia delle dodici case ha più il sapore di una faida che quello di una guerra sacra. Quale fosse il piano occulto di Atena me lo sto ancora chiedendo adesso.

Recensore Junior
17/12/15, ore 21:57
Cap. 1:

Giuro. Ho i brividi.
L'ho letta ieri; e l'ho riletta oggi. Per essere sicura; ma proprio sicura sicura dell'effetto. E no; non è cambiato. Di una virgola.
Da appasionata di Saint Seiya; da amante delle tue interpretazioni; da antropologa e classicista; e da mitologa. L'ho amata, questa storiella, per la sua brevità e la sua evocatività.
Per il non detto e per quanto detto in poche rapide bellissime parole. Per la nuova, atavica, dimensione che hai saputo restituire al suicidio di Saga. Che sì, sarà tanto nipponico con il suo gusto di seppuku ed espiazione, ma no, con Saga c'entra poco o niente. Davvero.
La tua pennellata, invece, rievoca tutta in una prospettiva che mi rende digeribile (gradevole no; proprio non può essere) quel suicidio finale nel manga ( e che, guarda caso, io non seguo^^ Che ci vuoi fare? Potenza dell'alternativa offerta dall'anime).
Ma questo Saga; questo TUO Saga è comunque sublime.
Gli hai reso la drammaticità e la profondità di un sacrificio antico, di un sacrificio per sommo amore. Di inizi nel sangue il mito è pieno, di sacrifici che devono cementare un'intenzione, una volontà, un gesto di amore. Frisso ed Elle; Ifigenia; Oreste; le vittime della bianca Leucade.
Ma tu. Tu a questo retaggio già pesante ed evocativo hai aggiunto la ciliegina sulla torta: i gemelli. Perchè è il mito di fondazione più antico, più atroce e più triste, quello che prevede la morte di gemelli. E' il mito di Romolo e Remo; il mito di Tanit che si circonda di vittime imberbi; il mito dei paredri che sorgono e tramontano come le stagioni per fecondare con il sangue la dea-terra da cui tutto trae origine.
E qui Saga; nelle tue parole Saga è il paredro perfetto, il paredro che sceglie la morte e lo fa non per espiazione (perchè non riesco a trovarcela, nemmeno nelle tue parole, quel malsano senso di espiazione a tutti i costi). Ci vedo solo l'utimo atto, tragico e necessario, perchè tutto muoia e quindi tutto rinasca. Il primo paredro, l'angelo, è già caduto; e l'altro, lo stratega, sta per fare la stessa cosa. Spontaneamente.
Ma non perchè è giusto morire per espiare; solo perchè è giusto. Punto.
Perchè Anissa possa essere sovrana; perchè Anissa è guerriera e ai guerrieri si addice il rosso del sangue e il sorriso ferino della battaglia. Perchè Anissa è una dea, e gli dei si onorano con la morte.
E' per questo che fa male (in senso positivo) vedere Saori sulla scena, le sue lacrime e la sua incapacità di comprendere. E strazia immaginare ciò che Saga già vede, dietro quel viso in lacrime, ciò che sa che c'è e per cui accetta di morire. Vede la dea, Saga. La dea crudele e amabile per cui ha scelto la morte, per il cui trinfo accetta di perire. E vede negli occhi di Saori l'eco antico di Anissa, che lo fa sorridere di una speranza che assomiglia ad una contorta blasfemia.

Ok.
Mi hai conquista. Si era capito, ne? E adesso che ho visto che hai avviato una nuova raccolta random, posso solo pregustarmi la piacevole, deliziosa lettura!
Biscotti alla cannella e miele?

Un abbraccio


P.S.
Se posso, se me lo permetti, avrei solo una piccola nota finale. Non è una critica; piuttosto un'impressione.
Eccovi il mio, mia Signora, pensi. Non so: ho come la percezione che forse sarebbe più forte, più incisivo un Eccoti il mio, mia Signora, pensi. Il "-vi" mi sembra che allontani troppo la scena, soprattutto visto come hai gestito le persone nel racconto.
E' una sciocchezza, sia chiaro. E nemmeno troppo argomentabile. Deformazione professionale, se vuoi chiamarla così^^

Recensore Junior
16/12/15, ore 18:40
Cap. 1:

Ho adorato le tue parole almeno quanto detestato le tue note. E' vero, il sangue di Saga non è immacolato come quello di Aiolos ma c'è sangue e sangue come hai detto tu e c'è un tempo per gli uomini d'onore incrollabili e un tempo per quelli che sono capaci di scendere a patti.
Non muore da ipocrita Saga perché senza quel piccolo, piccolissimo momento d'esitazione nel suo cuore e soprattutto nella sua mente, Seiya sarebbe riuscito a sollevare lo scudo per salvare Atena?
E se Saga scivola via con il sorriso sulle labbra non è perché pensa che il suo sacrificio abbia lavato le sue colpe ma perché sa che la lotta interiore che ha portato avanti per tredici anni è finita nel modo giusto.
Si prende la sua ultima soddisfazione Saga. Lui sa che ci sarà sempre un cavaliere di Gemini a difendere Atena.
Per il resto, ti adoro e ti cerco tra le fic perché leggerti è una boccata d'aria fresca nel traffico della quotidianità.
Baci,
Mary.

Recensore Master
15/12/15, ore 21:50
Cap. 1:

E io ripeto che la coerenza è la cosa che preferisco di 'sta serie. E no eh. Gente che ammazza a destra e a manca e poi si mette a piangere e a fare monologhi chilometrici sui sentimenti valori e quant'altro.
Vabbè. Passo a commentare se no è la volta buona che mi linci.
Saga si suicida per, diciamo, far pari col macello che ha combinato. Per dare un futuro alla nuova Atena e ai suoi Cavalieri.
La cosa che mi è piaciuta di più di tutto il pezzo, però, è il riferimento classico al sacrificio di sangue per aprire una nuova era. (Avrò fatto lo scientifico, ma divento una da classico quando vedo queste cose.)
Saga, ipocrita o redento? Ai posteri l'ardua sentenza!
E io me la svigno tutto a mancina prima di far un altro macello.
Stellaskia (che con questa ha concluso la sua tripletta di recensioni deliranti. Prometto che la prossima sarà più seria. La bandierina però resta verde, eh!)

Recensore Master
15/12/15, ore 18:31
Cap. 1:

*esplode* *si ricompone* *esplode ancora*

Ora tu dimmi come fai a rendere evocativo TUTTO; come ogni singola parola cada nel cuore come un maciglio - come una lacrima. 
Come io faccia a ridurmi a un budino tremolante e smoccolante dopo aver letto una tua drabble - come tu riesca a trovare sempre il momento giusto, l'analogia giusta, la storia giusta. 
Io mi ritiro nel mio angolino ad affogarmi nel cioccolato alla nocciola, tu vuoi? 

*porge smoccolando* ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥