Recensioni per
Strade
di Monique Namie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/16, ore 19:19

OMG capita proprio al momento giusto!
Mi ha ispirato tantissima tristezza, forse perché condivido il punto di vista della "narratrice", e quindi insomma mi ha lasciata un po' malinconica, sebbene abbia sorriso all'idea della signora che rimane a bocca aperta per l'uscita di scena della "protagonista" :) Anche se una piccola note dolente arriva anche lì, dato che la signora aspetta la fine del suo turno e quindi, ecco, pure lei sta lì solo perché deve...

Tutto molto triste, insomma. Proprio come la realtà. Ridiamoci su. XD

Ti dico sempre che ammiro chi scrive poesie. Questa è una poesia che ha pure alcune rime e quindi meriti la mia standing ovation! :P

A presto :D

Recensore Junior
22/03/16, ore 16:16

Buonsalve, sono qui per lo scambio!
Che dire di questa poesia? Breve, ma trasmette uno splendido messaggio, almeno a me che sono ancora piccola.
Ci sono veramente tante cose che vorrei fare nella vita, e penso che tutti abbiano più di un desiderio. Quando mi chiedono cosa vorrei fare da grande, rispondo sempre in modo diverso: medico, veterinaria, giudice, giornalista, interprete, astronoma, chimica, insegnante, musicista, ma più di tutti la scrittrice. Solo che, dato che non rende molto, immagino non sarei utile alla società per cui lavora la donna dagli occhi neri.
Che lavoro vorrei fare? Beh, prima di tutto vivere. Se poi sentirò il bisogno di diventare parte della massa che fabbrica il denaro, si vedrà.
Molti adulti pensano solo ai soldi, hanno davvero lo sguardo coperto da un velo. Forse, crescendo, ci si scorda come si sogna.
Forse ce lo fanno dimenticare.

Recensore Veterano
13/01/16, ore 22:17



Ciao cara ^^ Finalmente ne approfitto per leggere qualcosa di tuo dopo tanto tempo!
Ho amato moltissimo questa poesia! Sarà lo stato d'animo in cui mi trovo oggi, sarà le bellissime parole studiate e la perfetta armonia che sei riuscita a creare ma io l'ho interpretato come un grido. Un urlo silente nella mente della protagonista nel non voler rinunciare ai suoi ideali, al suo muto desiderio che a paura di risultare sciocco agli occhi degli altri e soprattutto a quelli di una società che è più incoraggiata a guardare il guadagno, il potere e l'interesse piuttosto che il proprio piacere. In parte capisco anche lo scritto, anche se da una prospettiva diversa. Devo decidere cosa fare del mio futuro e sono indecisissima tra due strade che amo ugualmente e fa davvero male rinunciare a una delle due.
Ho amato questo grido di libertà, questo voler rivendicare la propria identità e i propri sogni, senza rivelarli a chi non può capirli appieno.
Davvero complimenti! I tuoi scritti mi fanno sempre riflettere tantissimo!

A presto!

Alice Jane Raynor

Recensore Master
08/01/16, ore 12:39

Ciao! Inizio premettendo che la grafica è qualcosa di fantastico. Ti invidioso! Io ancora problemi col font, quasi!
Comunque, tornando a noi, è una storia particolare questa. Ricca di similitudini, ma soprattutto metafore, ha un significato molto profondo.
Già da queste righe si capisce -e recepisce- un messaggio inteso e contemporaneo. Un messaggio che non andrebbe affatto dimenticato.
"Io non metterò i miei sogni nel cassetto". È una frase importante, soprattutto nel momento in cui viviamo oggi.
È un motto. Quasi un urlo, a pensarci bene, anche se non la protagonista non da voce a questo sublime e nobile pensiero.
Detto questo, la grammatica è perfetta. Nessun errore sintattico o grammaticale, brava!
Un abbraccio e a presto!
Juliet