Con ritardo - è un periodo che il lavoro sta diventando troppo invasivo nella mia vita - riesco finalmente a leggere e recensire :)
Che dire, già nella storia principale avevo apprezzato il ricollegare Kunzite alla figura di Kaito, personaggio apparso solo nel manga di Sailor V. L'autrice non lo dice mai apertamente, ma in effetti perché Saito non potrebbe essere la versione ancora umana e inconsapevole di Kunzite? Dopotutto i due sono identici, e guarda caso hanno entrambi un legame con Venus...
Mi ha colpito molto l'ultima battuta, quel "potrebbe essere uno di noi": quante volte leggiamo sui giornali fatti orribili accaduti a persone comuni, e pensiamo che però in fondo a noi queste cose non succederanno mai, queste cose esistono sulle pagine di cronaca e nei telegiornali, non nella nostra tranquilla vita quotidiana... eppure poteva trattarsi benissimo di noi. Potrebbe sempre accadere a noi, in qualsiasi momento. E stavolta è accaduto a Saito :(