Terza Recensione Premio per il contest "Sotto la maschera!"
Forse ho controllato male io, ma ho notato che non hai scritto storie sulla settima stagione. Quindi, nell'attesa di arrivare all'ottava e ultima, mi fermo su questa tripletta di emozioni e pure introspezioni. Ti avverto fin da ora che le altre due recensioni arriveranno più o meno insieme perché ho già scelto la quarta per questo contest (in realtà, è la prima che ho scelto per il titolo che mi ha stregato, ma ho dovuto rimandare per evitare lo spoiler) ed è sempre incentrata sull'ottava stagione.
Bene, iniziamo con la prima!
Ho letteralmente adorato il modo in cui hai reso Damon in queste parole e, allo stesso tempo, hai manifestato le domande che tutti si sono posti dalla fine della sesta stagione. Per quanto mi riguarda, hai una comprensione di questo personaggio che va al di là della sua semplice maschera, quella a cui tutti si soffermano: sai vedere il ragazzo che si nasconde dietro i canini da vampiro, la parte fragile che egli sopprime con sagacia e scontrosità; sai rendere contemporaneamente sia il suo lato sensibile e triste sia la sua forza e il suo impeto in pochissime parole. Hai davvero fatto uno splendido lavoro con lui.
La vita di Damon, ormai(se non sempre, gira intorno al suo amore per Elena e in questa stupenda introspezione tu hai mostrato quanto sia indispensabile la sua presenza nella sua esistenza. Non si tratta più di essere offeso e quindi uccidere per fare dispetto o rifiutarsi di accettare quello che è veramente. Nel momento in cui Elena non sarà più Elena per Damon, allora lui smetterà di vivere. Non promette lotta e rabbia, distruzione e vendetta; sta confessando a se stesso, e quindi a noi lettori, che non serve respirare se non può più saggiare il profumo della sua pelle. E' la dichiarazione più straziante e ricca di pathos che potessi creare, che prende una forza particolare perché è proprio pensata da lui. Allo stesso tempo, però, Damon non si dà per vinto, esce fuori i denti (canini) e buca lo schermo del pc pensando: questo non accadrà mai, non lo permetterò. Ingaggia quindi un altro tipo di lotta: non contro gli altri, ma contro se stesso e il pessimismo e gli eventi, aggrappandosi a un Destino che si è costruito con fatica e a piccoli, tormentati passi.
Passiamo alla seconda!
Hai descritto il pensiero di una Bonnie matura, corrosa dalla rabbia, insensibile al dolore altrui perché ancora troppo vivo quello suo. La morte di Kai rappresenta per lei una liberazione, come se si fosse liberata della sua nemesi. Ogni mossa che lei ha fatto, Kai gliene ha in qualche modo ribattuto una ancora più dolorosa e debilitante. Bonnie è cambiata a causa di questa guerra, ha ferite profonde che si ritrova nell'anima. inoltre porta il peso di una vita che non è tale senza la sua amica; il nuovo affetto verso Damon non fa che intensificare questo dolore/colpa che ella prova. Mi piace la parola finale che hai messo a conclusione della drabble. Sembra quasi che ella, mentre pensa, stringa i denti e si faccia forza per provare tanto odio, come se malgrado tutto andasse comunque contro la sua natura di strega e persona compassionevole. In qualche modo, forse, una parte di lei si sente anche in colpa per la fine di Kai, per quella voce che si è ostinata a non ascoltare pur di distruggere ciò che l'ha fatta tanto soffrire.
E infine la terza drabble! Ammetto che è, forse(perché sei stata sublime in queste tris ed è difficile scegliere) la mia preferita.
E qui, davvero, non so cosa dire. Hai creato un capolavoro che io non credo di poter riuscire a commentare come si deve, non nel modo in cui merita. Hai spiattellato Stefan in tutta la sua magnifica mestizia con queste pochissime parole, e me ne hai fatto innamorare ancora di più. Ma, cosa più importante, mi hai fatto innamorare ancora una volta dei fratelli Salvatore e del loro legame impossibile da spezzare, nonostante tutto.
Hai, con maestria, mostrato quale è stato il ruolo fondamentale di Damon nella vita di Stefan: impedirli di lasciarsi inghiottire dal vuolto. Damon lo ha sempre riportato alla luce, con le buone o con le cattive maniere, sorprendendolo sempre, facendo sempre la parte del fratello maggiore rompiscatole(posso dirlo?). Quello che ti distrugge per farti sentire vivo, quello che ti ama nonostante tutto e proprio per questo ti fa male, perché risveglia in te emozioni che avresti preferito sopprimere. Damon è la vita per Stefan.
E Stefan sente di non essere stato la migliore vita per il fratello, di non aver fatto abbastanza, di non aver ripagato all'amore imprevedibile che l'altro gli ha donato. Attraverso Stefan, poi, hai dipinto il Damon che io adoro, l'uomo che non esiste, quello che - a meno che tu non abbia poteri di empatia - non riuscirai mai a prevedere in che modo riuscirà a sorprenderti e a farsi amare/odiare di più. I fratelli Salvatore come non li abbiamo mai visti, insomma: hai concentrato la loro essenza in immagini poetica e sublimi, colpendo con intensa potenza il lettore e, quindi me.
Questo tris di campioni vola tra i miei preferiti.
A presto!:D |