Ti prego, dimmi che sotto il tuo nick si nasconde una scrittrice professionista. Non puoi scrivere così e non farlo di mestiere! Ma quanto è scritta bene?
L’ho adorata dall’inizio alla fine. Sia per la storia in sé, sia perché è davvero tecnicamente perfetta.
Mi piace che il tuo Brian è al tempo stesso molto plausibile ma anche molto tuo. E’ lui ma ha la consistenza e l’autonomia di un personaggio ben costruito.
E poi non ti farò mai abbastanza complimenti per come sei riuscita ad utilizzare la prima persona e la prospettiva soggettiva. E’ un punto di vista tutt’altro che facile da gestire ed è sempre enormemente a rischio di contaminazione da parte della voce dell’autore stesso che spesso va a sovrapporsi a quella del personaggio, ma qui hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Mi piace anche molto il modo estremamente equilibrato in cui viene affrontato tutto il discorso dei sentimenti. C’è il disilluso e maturo distacco di un Brian ormai padrone di sé e delle sue dinamiche emotive;  c’è l’ironia della visione d’insieme che si acquisisce solo con il passare del tempo, quando si riescono a guardare le situazioni da una distanza sufficiente per non farsi più condizionare o coinvolgere; ma c’è anche la consapevolezza che certi ricordi, per quanto lontani e per quanto li si possa rielaborare razionalmente, non saranno mai solo dei ricordi. Non saranno mai del tutto indolori. Del tutto inerti. E, cosa ancora più significativa, c’è la capacità di prendere atto di questo aspetto. Di accettarlo.
Anche (proprio) per questo la ricostruzione della vicenda è così ben riuscita. Per il perfetto bilanciamento di soggettività e distacco.
E poi c’è la sua impietosa ironia – forse più forte del fastidio stesso – per il contesto dell’intervista. Veramente mooooolto Brian.
Brava, brava, brava. La storia va dritta nelle preferite e io vado dritta a leggere altri tuoi scritti :D
PB
 
P.S. Non è che mi daresti i riferimenti dell’intervista di cui parli? Di che anno è? Sono curiosa ;)
 

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Essendo di un solo capitolo non è penetrata a fondo come avrebbe fatto una storia più lunga, ma per essere appunto un singolo capitolo si è rivelata molto più accattivante e coinvolgente di quanto di solito non siano le one shot. Di solito evito di leggerle, ma trattandosi di te ho voluto provare a leggerla e non mi sono pentita. OttimA la tempistica e il modo in cui ha mescolato il Brian del presente che rimugina su ciò che è successo ai flashback passati. I personaggi come sempre sono realistici, incisivi, ammalianti, mai banali e decisamente appropriati al contesto. Celina è una vera e propria forza, Tristan rende perfettamente l'idea di qualcosa di assolutamente sfuggente ed ipocrita, che il momento prima è lì, tuo, a fare promesse di amore eterno e l'attimo dopo ha preso il volo senza che nessuno possa trattenerlo, come una manciata di sabbia tra le dita ma che entra nella vita degli altri con la forza di una tempesta impietosa. Quanto a Brian, beh.. adorabile come sempre nella sua scontrosità, nella sua acidità, nel suo essere al contempo fragile e forte, capace di inseguire i suoi sogni con una caparbietà unica quanto incapace di rispondere un semplice "no" alle richieste di Tristan. Ammetto di aver decisamente sghignazzato anche per il Brian adulto, che prima non si decide a rispondere e lascia la giornalista sulle spine e poi, quando lei offre una pausa, ritratta il silenzio e non la lascia alzare. Non si sa come sia davvero Brian, ma devo dire che la tua versione mi piace non poco. Un altro ottimo lavoro!

Etoile.

Complimenti vivi. Una storia davvero ben fatta, l'inizio soprattutto. Buono il metodo usato per intervallare presente e passato, ben fatti i personaggi. Solo la fine mi è sembrata troppo veloce ò.ò Magari allungando di più capitoli sarebbe stato più intenso, non so. Ah, un appunto: Molko in un'intervista, se non erro, ammise che non ha i capelli neri, ma li tinge. Infatti in alcuni video del primo album sono castani e in altri si vede la ricrescita chiara (che lo faceva sembrare pelato XD) Pure quando gitò i video di meds, che aveva i capelli rasati, erano più chiari. Vabbé è un dettaglio. La storia mi è piaciuta molto, si vede che ci hai lavorato su molto. Saluti!

Ma come fai a creare personaggi originali così amabili? Tristan e Celine sono carini almeno quanto Brian in questa storia (e ce ne vuole XD). In ogni caso, oltre ad aver amato immensamente i personaggi, ho trovato la storia nel suo insieme molto bella: mi è piaciuto soprattutto il modo in cui Brian collega i suoi ricordi alla situazione presente dell'intervista. Come sempre, quello che scrivi mi piace un sacco.^^ Ciao.