Rieccomi qua... Non è che Ranja è la ragazzina che avrebbe dovuto sposare Burian? Lei aveva dieci anni, tu qui hai parlato di "ventesimo compleanno" e poi appunto c'è quel libro di cui parlava suo padre, quindi... mmm, mi intriga moltissimo questa cosa! Ovviamente il ragazzo che è arrivato nel villaggio è Burian. Sicuramente ha voluto vedere l'archivio per scoprire qualcosa sul suo passato... o almeno credo. Insomma, dato che ha pers la memoria, forse cercava qualcosa che gliela facesse tornare. ora sono curiosa di scoprire cosa succederà e, soprattutto, di capire cos'ha fatto e dov'è stato Burian in questi dieci anni.
Ammetto che, all'inizio del capitolo, la sensazione che Ranja ha provato mi ha spaventata. Prima quel fuoco così strano, poi la sensazione di gelo alle gambe... un brivido mi è corso lungo tutta la schiena. Ma creimi quando ti dico che questa storia mi piace e mi appassiona davvero. Sì, a volte dà sensazioni parecchio forti, come nel capitolo precedente, o strane come in questo, ma a me piacciono le storie così, quindi la apprezzo davvero.
Inoltre, un'altra cosa che mi piace molto sai qual è? Che i capitoli sono abbastanza lunghi. Certo, è ovvio che conta la qualità, non la quantità, ma insomma, io preferisco le storie come questa, nella qule i capitli sono belli corposi. In questo non succede molto, è vero, ma qui prende il via la vera storia e ci sono molti nodi che dovranno essere sciolti, tante domande che meritano e necessitano una risposta.
Ora parliamo dei personaggi.
Dunque.
*si schiarisce*
Ranja (che bel nome!) mi sta simpaticissima. E' dolce, gentile e poi mipiace il fatto che apprezzi molto leggere, in quanto è anche una delle mie passioni, quindi questo la rende simile a me e me la fa sentire vicina, almeno, per ora, sotto questo punto di vista. Poi magari leggendo scoprirò che abbiamo altre cose in comune. A me piace quando i personaggi di una storia mi somigliano, perché mi sento ancora più empatica nei loro confronti. Comunque, se troverò altre somiglianze tra me a Ranja, te lo farò sicuramente
sapere!
Arvika sembra simpatica e una buona amica per Ranja. Non so se avrà un ruolo marginale o più fondamentale nella storia, ma comunque non è male come personaggio. Sembra interessante e al contempo ha qualcosa che la rende dolce e tenera.
Arius ela moglie: si vede che vogliono molto bene a Ranja. Misono spaventata quando l'uomo è stato male durante la funzione, credevo che sarebbe morto ma per fortuna non è stato così. In ogni caso, è ovvio che c'è qualcosa che lo inquieta. Infatti l'ha anche detto alla moglie e alla figlia in questo passaggio:
"“Il destino ha preso la sua via…” Mormorò Aryus. “L’oracolo di Odino preannunciava la discesa del Vento del Nord sulla nostra vita perché quello che un tempo era, possa tornare ad essere.”"
E' ovvio che lui sa qualcosa e che ha messo al corrente anche la moglie e che Ranja non deve sapere. Forse i due vogliono proteggerla da qualcosa che sarebbe molto, troppo più grande di
lei.
Hai descritto molto bene la preoccupazione del sacerdote, in maniera davvero concreta, tanto che ho sentito una punta di angoscia pure io.
Inoltre, complimenti per queste descrizioni:
"Quella notte i cieli del nord furono illuminati da una spettacolare aurora boreale che incendiava l’aria di lunghissime scie dai colori verdi, poi volgenti al blu per sfumare sul rosso e riprendere incessantemente con quel meraviglioso gioco di luci e colori tanto inquietanti quanto affascinanti. Era un fenomeno abbastanza comune per quelle latitudini, eppure c’era qualcosa di assolutamente spettacolare che aveva caratterizzato lo spettacolo che per tutta la notte era stato di compagnia a coloro che invece di farsi vincere dal sonno erano rimasti col naso all’insù nel contemplare la forza delle luci del nord."
Questa è davvero bellissima. Io, che non vedendo non ho mai guardato l'aurora boreale nemmeno in televisione, mi sono immaginata uno spettacolo meraviglioo e bellissimo. Ecco, questo è uno di quei momenti nei quali mi dico che vorrei vedere anche solo per un momento qualcosa di così bello...
Inoltre mi è piaciuto un altro passaggio nel quale hai definito le case del villaggio di Betlavik come "sorelle": un'immagine molto dolce, che trasmette un senso di forza, di vicinanza e di sicurezza.
Il capitolo è meraviglioso! Ho trovato soo un errore in questa frase:
"“Si ma…. Non lo so…” Si strinse nelle braccia. “Ha qualcosa di strano che non mi fa stare tranquilla.”"
Il "si" va con l'accento, visto che è un'affermazione.
Per il resto è veramente un capitolo fantastico, che mi ha catturata dalla prima all'ultima parola!
Giulia |