Sesto posto al Winter Contest All I want for Christmas is you
di vali_
_Sviluppo della trama e personaggi: 9/10
La trama della storia è piuttosto semplice, visto che è composta da due missing moments di Supernatural: uno ambientato nel primo Natale che Dean passa da solo senza la presenza di Sam accanto visto che quest'ultimo ha deciso di smettere con quella vita da nomade ed andare a Stanford; l'altro, riguardante il primo Natale che i due fratelli passano di nuovo insieme dopo la parentesi del fratello minore come studente universitario e la morte della sua fidanzata Jessica.
Essendo scritto usando interamente il point of view di Dean, il personaggio meglio caratterizzato è lui.
Vediamo per una volta un Dean diverso dal solito cacciatore dal cuore duro, dedito solo al lavoro e ai piaceri effimeri della vita, l'atmosfera natalizia risveglia in lui il desiderio di avere, anche solo per un giorno, una vita normale: i due membri della sua famiglia vicini e una casa in cui festeggiare.
Quello che si percepisce bene nella prima parte è che la solitudine di cui si vanta spesso di non soffrire, lo contagia interamente e per evitare di pensare troppo si rifugia nell' incosciensa causata dal whiskey, cercando di scaldare il suo cuore freddo per la lontananza dei suoi cari.
Nella seconda parte il suo desiderio è stato esaudito a metà: Sam è accanto a lui, ma il dolore per la perdita di Jessica gli offusca talmente tanto la mente che a tratti nemmeno si accorge di essere in una camera d'albergo insieme a suo fratello maggiore.
Certo non è il Natale che Dean desiderava, ma è già un inizio e ovviamente non sa che questo suo desiderio di avere di nuovo accanto Sam e suo padre per le feste non si realizzerà mai.
Essendo l'intera storia una sorta di flusso della coscienza di Dean, Sam risulta poco caratterizzato rispetto al fratello che funge da protagonista.
_ Stile, sintassi e grammatica: 9/10
Non ho trovato errori grammaticali e i periodi sono scorrevoli e ben costruiti. Il lessico è molto semplice e ben si adatta al modo di pensare di Dean che non è certo uno studioso, ma un uomo che ama l'azione e detesta perdersi in chiacchiere inutili.
Purtroppo avendo tu scelto di narrare la storia in terza persona e al presente, sei incappata in un tranello che capita spesso: le ripetizioni dei nomi. Hai scritto tatantissime volte Sam e Dean, quando invece avresti potuto sostituirli qua e là con "fratello", "fratellino", "il maggiore/minore dei Winchester", o altro ancora, rendendo la storia più fluida.
Secondo me se avessi scritto in prima persona invece che in terza la storia ne avrebbe guadagnato parecchio perché avrebbe aiutato il lettore ad entrare ancora di più nell' ottica di Dean, facendosi travolgere dalle sue emozioni e non avresti fatto tutte queste ripetizioni.
Altra cosa che ho notato è che il tutto risulta un po' "piatto" ( passami il termine improprio) a causa della mancanza di dialoghi (in tutta la one c'è una sola battuta diretta), quando invece avresti potuto giocare qua e là aggiungendo i botta e risposta che Dean immaginava, ad esempio:
✏ Dean avrebbe voglia di fargli delle domande, magari per farlo pensare solo alle cose belle che ha vissuto con lei e non a quelle più brutte, chiedergli come passavano il Natale insieme, se lei tornava dai parenti per le feste oppure restava con lui che sulla sua famiglia aveva messo una grossa pietra; se si scambiavano dei regali, se andavano a delle feste o preferivano rimanere abbracciati su un divano a guardare le luci dell’albero brillare frizzanti, a coccolarsi come una coppietta da diabete. oppure:
Dean avrebbe voglia di fargli delle domande: "Come passavate il Natale insieme? Lei tornava a casa dai parenti o restava con te? Vi scambiavate dei regali? Andavate alle feste o restavate a casa, abbracciati su un divano a guardare le luci dell'albero brillare frizzanti, coccolandovi come una coppietta da diabete?"
Voleva chiederlo solo per fargli pensare alle cose belle e non a quelle brutte, ma taceva._
In pratica manca uno Show Don't tell, questo ovviamente è solo il mio punto di vista.
Ho apprezzato molto l'uso di alcuni termini prettamente legati alle loro origini statunitensi come: eggnog e whiskey ( infatti mentre whisky si riferisce alla bevanda scozzese, whiskey si riferisce in genere a quella di origine americana, ad esempio il Tennessee whiskey, anche se esiste anche quello irlandese, il famoso Irish whiskey).
Gradimento personale: 9/10
Nonostante le critiche che ho fatto ti garantisco che la storia mi è piaciuta molto, adoro i fratelli Winchester e soprattutto Dean e tu hai saputo tratteggiare bene la sua personalità, infatti pur mostrando il suo lato più debole hai mantenuto intatta la sua solidità. Se ci fosse un parametro IC avresti un voto pieno.
Inoltre i missing moments mi stanno particolarmente a cuore perché ci danno la possibilità di "tappare" buchi temporali e approndire la psicologia dei personaggi, solo che mi sarei aspettata un po' più di azione, più dinamismo, comunque ho apprezzato vedere il nostro eroe alle prese con una festa tanto "normale" e non con dei mostri. Apprezzo molto le storie introspettive.
TOTALE: 27/30 (Recensione modificata il 28/02/2016 - 11:34 pm) |