Recensioni per
Ricordi all’ombra della Montagna
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/02/16, ore 16:23

Ormai dovrei aver dato per assodato la tua straordinaria inventiva e la tua impareggiabile abilità con la scrittura... Dovrei... ma tu riesci sempre a stupirmi e questa storia è l'ennesima prova che faccio bene ad adorarti.
Seriamente, riuscire a scrivere una storia del genere dopo aver visto il film, mi tolgo il cappello.
                                                
----> "«Sei venuto a visitare un vecchio morente, Thranduil?»
Il Re degli Elfi rise piano e si avvicinò al letto. «Sono venuto a visitare un amico»." 
Credo che le mie recensioni alle tue storie si stiano riducendo ad una serie di copia incolla ed è tutta colpa tua perché, ogni volta, il tuo modo di descrive Thranduil mi lascia esterrefatta come la prima volta in cui i miei occhi si sono posati su una tua storia.
Mi è piaciuto davvero molto come, con l'ironia e la verve che lo contraddistinguono, riesca a portare la mente di Bard e Bain lontano, verso quei giorni lontani e lontano dalla morte che aleggia nella stanza. In particolar modo, mi ha toccata il fatto che sproni il Bain a parlare di quei giorni dando così, all'amico in fin di vita, l'opportunità di scorgere che suo figlio sarà un buon re.
                                                                                        
Di tutt'altro animo mi ha fatto stare la consapevolezza di Thranduil che quelli fossero davvero gli ultimi istanti della vita di Bard. (Cose oscure e malvagie la mia mente ha associato a questo fatto).


Ups! Me ne stavo quasi dimenticando.
Mi hanno fatto andare letteralmente in brodo di giuggiole tutti i contatti fisici tra Thranduil e i due Mortali, specialmente la mano posata sulla spalla di Bain nel finale.
                                                                                   
---> "Sulle labbra di suo padre aleggiava il fantasma di un sorriso."
BOOM!                                                               
*Il cuore di Ech scoppia lasciandola priva di vita sul pavimento*
                                                                                   
Complimenti, davvero e grazie per aver condiviso questa bellissima storia con noi.
Un abbraccio.
Ech                                  

Recensore Veterano
19/01/16, ore 19:19

Ciao Kan!
Ho adorato infinitamente questa storia, Kan, sul serio: è meravigliosa, veramente veramente meravigliosa!

Vedere Bard morire serenamente, parlando col re degli elfi che tanto tempo prima aveva partecipato con lui all’improvvisa guerra ai piedi della montagna mi ha profondamente commossa, è un’idea veramente particolarissima, e ho amato il modo in cui sei riuscita a raccontarla!

Mi ha colpita tantissimo il modo in cui Bain vede gli elfi silvani, e soprattutto il loro re: li conosce, li ha visti innumerevoli volte, eppure, essendo elfi, hanno sempre quell’aura di mistero, causata dal loro aspetto, da quell’ascendente che sembrano avere sugli uomini, e da quella loro capacità di notare sempre tante cose che agli uomini sfuggono, tanto da far credere che sappiano e vedano ogni cosa.

Il fatto che Thranduil e la sua gente siano elfi silvani poi non può che aumentare ancora di più queste sensazioni, sia a causa dello stile di vita che hanno adottato, più selvatico, sia perché vivono a Bosco Atro, un luogo che già da solo ha la sua bella carica di mistero, e penso l’avesse anche prima di diventare Bosco Atro a causa dell’ombra di Dol Guldur.

Posso capire quindi lo stupore di Bain nel vedere il redi queste creature misteriose, affascinanti e spesso anche inquietanti che si presenta all’improvviso per salutare un’ultima volta Bard morente.
Forse Bain pensava che, nonostante di sicuro Thranduil avesse appreso la notizia della malattia di Bard, non si sarebbe mai presentato al capezzale di un moribondo…
Trovarselo davanti, con la corona e tutto ma senza nessuna scorta né araldi che lo annunciassero deve essere stato stranissimo!
Mi ha fatta sorridere Bain che cerca di non cedere alle “superstizioni” che porta con sé la presenza del re degli elfi, che cerca di comportarsi come sempre, senza controllare di continuo se Thranduil è davvero presente, oppure senza interrogarsi su altri suoi eventuali poteri….
Mi è sembrato che ci sia veramente riuscito solo alla fine XD.

Parlando di Thranduil, questo gesto, unito al modo discreto con cui si è presentato, mi ha davvero commossa: si vede che lo sta facendo per sincero affetto, perché ricorda Bard, ricorda il suo coraggio e ricorda la guerra che hanno affrontato insieme.
E’ un gesto in apparenza semplice, ma che finirà per avere un significato più profondo, per Bard, per Thranduil e anche per lo stesso Bain.

Un altro dettaglio che mi ha colpito è stato il contrasto tra il fatto che sia Bard, sia Thranduil siano consapevoli che quelli saranno gli ultimi istanti del re, e Bain che invece, pur sentendo attimo dopo attimo la consapevolezza che aumenta, alimentata da tanti piccoli dettagli, continua fino alla fine a rifiutarsi di accettare la realtà che la morte del padre è ormai prossima.
Il suo costante ripetersi che in fondo c’è ancora tempo, che ce n’è stato fino a quel momento e che non può non essercene dell’altro mi ha fatto venire le lacrime agli occhi: descrive perfettamente la paura che prova Baindi vedere suo padre morto, della sua assenza, e il tema dell’aggrapparsi anche agli ultimi momenti, tema che riccorre in tanti episodi, nel bene e nel male.

In questo caso però Bain riesce ad affrontare e a scacciare anche queste inutili speranze: capisce che prolungare l’agonia di suo padre sarebbe una sofferenza inutile.
Eppure è osservando Bard parlare con Thranduil e il sorriso che questa conversazione lascerà sulle labbra di Bard ormai morto ciò che serviva veramente a Bain per capire che ormai l’ora di suo padre era arrivata, e per accettarlo.

Alla fine, la presenza di Thranduil èstata utile a entrambi: a Bard per distrarlo, per fargli affrontare la morte in maniera più serena.
A Bain, per accettare la scomparsa del padre e per affrontare la sua assenza, il fatto che ora lui è solo, ed è re.

Mi ha colpita poi l’intesa silenziosa che ha permesso a Bain di capire che cosa aveva in mente Thranduil, quando gli ha chiesto, con uno sguardo, di evocare per il padre ciò che di positivo ha portato la Battaglia dei Cinque Eserciti.
Bain ricorderà per sempre l’orrore e l’angoscia di quella battaglia, quanto si è sentito impotente nel dover rimanere indietro, ma capisce che questi ricordi tristi sono fin troppo presenti, mentre i ricordi più positivi rimangono sempre troppo nascosti.
Ora devono riemergere, e solo lui può farli riemergere nel modo giusto, perché chi meglio di suo figlio può mostrare a Bard che è riuscito a fare qualcosa di veramente importante, qualcosa di buono per la sua gente?

In tutto questo, Thranduil è felice di fare da tramite, ed era proprio un tramite che serviva.

Spero anche io che quando è venuta l’ora di Bard non sia stato necessario ricordare i lati positivi dei momenti più tragici, e il fatto che, per quel che ricordo, non dovrebbero essere successi fatti gravi nei dintorni della Montagna Solitaria durante il suo regno, il desiderio di Bain forse si è avverato!

Un racconto veramente stupendo, Kan, mi è piaciuto davvero tantissimo!
Stupenda la resa dell’atmosfera, triste e malinconica, si, ma anche con quella punta di allegria data da questi due vecchi compagni d’armi XD.
Meravigliose le riflessioni, e i personaggi, come sempre, sono perfetti,.
Complimenti, e grazie per questa bellissima storia!

A presto!
Tyelemmaiwe

Recensore Junior
04/01/16, ore 11:18

Ciao Kan,

questa è la prima fiction che leggo sullo Hobbit, e devo ammettere che non ho mai letto niente neppure del tuo Thranduil (ma rimedierò sicuramente!)

E' infatti molto bella l'impressione del Re del Bosco che ne ho avuto.

Un Elfo che di fronte alla morte di un Uomo (di un amico), non prova sconcerto, ma ben conosce cosa l'Uomo necessita nel momento del "passaggio". La presenza al suo fianco del figlio, il bisogno di sapere che le proprie azioni (la propria vita) hanno avuto un significato, che tuo figlio le approva, che il tuo erede è pronto per sostituirti e che porterà avanti ciò che tu hai costruito.
E non solo. La presenza accanto a te di un amico, che ti fa sorridere negli ultimi momenti.

E tutto questo Thranduil lo sa. E sa come comunicarlo a Bain. Al punto che lo stesso Bain si augura di aver accanto il Re degli Elfi quando verrà il suo momento.

Com'è possibile questo, mi domando. Come può un Re che ha fatto del blindare il suo regno una delle colonne portanti della sua strategia politica, conoscere così a fondo la natura Umana e aver caro un Uomo al punto di volergli concedere questo dono? (Me lo aspetterei, tipo, da un Elrond…)

Ma allo stesso tempo mi accorgo che non c'è bisogno di rispondere a questa domanda per apprezzare il tuo splendido racconto, del quale ti ringrazio perché mi ha condotto in un'Era che non sono solita frequentare, e l'ha fatto con parole che convincono e che commuovono, e che esprimono una profondità di sentimenti davvero toccante.

Grazie per aver condiviso.

Losiliel

Recensore Master
03/01/16, ore 17:13

Oggi sto facendo una marea di punti recensendo un sacco di arretrati, mi sento potenteh xD. Non so se riesco a passare anche da Sotto il Salice (oddio sembra troppo una battuta detta così xDD), ma nel frattempo vedo di recuperare questa :-*

Mi stai davvero sorprendendo di recente sai ^o^? Prima Ungoliant scritta in prima persona, e ora questa ^^. Non mi stupisce il fatto che ci sia Thranduil, quanto piuttosto la situazione. E’ la prima volta che mi capita di leggere una storia sulla morte di Bard (che ormai temo immaginerò forevah con il volto di Luke Evans, anche nelle storie bookverse, stessa cosa dicasi per Bain, che anche da vecchio decrepito per me avrà sempre la faccia di quel bamboccetto là ^^”). Mi piace moltissimo immaginare che la sua amicizia con il Re degli Elfi sia perdurata per tutto questo tempo: lo trovo plausibilissimo e naturale, è capitato anche a me di pensarci. E magari Legolas è diventato amico di Bain ^^: ecco il mio cervello è partito immaginando Legolas dare lezioni di tiro con l’arco a Bain: gaaaaa che cosa puccia!
Ho davvero adorato come hai parlato della morte durante questa storia: sembra veramente la cosa più naturale del mondo, la conclusione inevitabile ma giusta a cui tutti dobbiamo giungere. O forse riesco a vederlo così perché Bard ha avuto una vita lunga e piena, senza rimpianti e rimorsi, e non stroncata indubbiamente in battaglia? Nun zaprei… quello che voglio dire è che non ci sono inutili drammi, da nessuna parte: Bard se ne va circondato dagli amici e dalla sua famiglia, e il dolore si sente ma è contenuto, dignitoso. Qui si percepisce più che altro la sensazione di negazione, di rifiuto, da parte di Bain, che giustamente non vuole ascoltare chi gli sta dicendo che suo padre si sta spegnendo, ma preferisce illudersi di avere ancora tempo con lui. Forse è un po’ azzardato come paragone, ma un po’ mi ha ricordato della separazione tra Re Elessar e Arwen: da una parte la composta dignità di lui, pronto ad accomiatarsi senza rimpianti, dall’altra il dolore e il rifiuto di lei.

E in tutto ciò Thranduil giunge esattamente al momento giusto, non un secondo prima né un secondo dopo. In tempo per dare a Bain il sostegno e l’aiuto necessario, e per ricordargli il compito che ora lo attende, esattamente come farebbe il padre che ha appena perso.
Molto bello il momento delle considerazioni di Bain riguardo alla Battaglia dei Cinque Eserciti: mi hanno fatto scendere una lacrimuccia perché le sento davvero vere e profonde, e dimostrano come Bain abbia la saggezza necessaria per diventare Re. Un motivo in più affinchè Bard possa andarsene in pace, e forse è proprio per questo che quel furbone di Thranduil lo ha indotto a dire quelle cose xD.
Insomma un racconto delicato e davvero bello, grazie di cuore cara!

Un abbraccione e alla prossima settimana <3,
 
Benni

Recensore Veterano
01/01/16, ore 18:43

lascerò una recensione moooooolto breve, temo, ma proviamo ugualmente a levarcela, va' là U.U
comunque! è vero che mi aspettavo ben altro (sì, sai che attendo, e comunque mi consola sapere che tra qualche settimana l'avrò :P) ma comunque, per quanto non me l'aspettassi, questa storia mi è piaciuta tanto! <3
guarda, in genere non oso mai leggermi ff su Lo Hobbit, se voglio leggermi a proposito qualcosa che mi piace, vado direttamente a rileggermi il libro, perchè in giro per il fandom c'è troppo Movieverse per i miei gusti (e io lo odio, figurati che manco ho avuto il coraggio di andarmi a vedere BoFA ç_______ç)
comunque ammetto che comunque Bard mi abbia sempre detto poco o nulla, già fin dal libro, e tutta la manfrina di Jackson sul """""""dargli più spessore""""""" abbia finito per farmelo stare cordialmente antipatico, tra l'altro, ma beh, comunque questa storia ha contribuito a farmi commuovere un pochino per lui ç____ç insomma, fa davvero stringere il cuore vederlo già vecchio e debole, prossimo alla morte, con suo figlio al capezzale che cerca di dirsi che potrà durare ancora a lungo, e che riesce comunque a mantenere intatta la propira dignità e il proprio spirito, battibeccando piacevolmente con Thranduil ... non so, è davvero una bella immagine.
e Thranduil al solito è perfetto, così garbato e ironico, insomma, davvero, Kan, tu lo rendi sempre divinamente e si percepisce tutto l'amore che hai per questo personaggio, come riesci a far risaltare in ogni caso la sua delicata ironia che ci mostra ne Lo Hobbit ... così come la sua grande gentilezza nel sollevare Bard e Bain da un momento così triste e cupo. davvero, una resa encomiabile <3
anche Bain è fatto benissimo, si inserisce appieno nel contesto e lo trovo davvero "verosimile" anche se per la caratterizzazione è praticamente un OC (e no, non considero quella del film una "caratterizzazione" :P) e i pensieri che rivolge al padre, sperando che sopravviva altro tempo, che non può morire ora, sono di uno struggimento incredibile ..
mi è piaciuto tantissimo anche quando parlano della battaglia dei cinque eserciti, delle perdite che hanno subito, di come erano troppo impegnati a litigare tra loro per accorgersi del pericolo e di come comunque siano riusciti a salvarsi, malgrado le perdite ... ed è bellissima la frase che dice sul fatto che abbiano lottato per qualcosa di molto più importante delle gemme e dell'oro (e sì, vedere Thranduil non morbosamente [e Out of Character] attaccato alle gemme è sempre una buona cosa :P)
la frase finale è incredibilmente d'effetto e fa pensare che Thranduil voglia fare questo ultimo favore ai suoi amici umani ...
insomma, Kan, complimenti, hai creato un missing moment dello Hobbit che è molto più tolkieniano di quanto possano mai essere i film di Jackson, complimenti! <3
ci risentiamo!
baci.

Feanoriel

Recensore Master
30/12/15, ore 23:16

Oddio, Kan, ma cosa mi fai?
Non sono più abituata (non lo sono mai stata, a dir la verità) a storie belle su Lo Hobbit, dato che praticamente tutto quel che si scrive in merito è movieverse, e io ODIO il movieverse. Perciò già qui mi hai inferto il primo colpo al cuore e avrei saltellato di gioia, non fosse per il tema trattato (mi viene in mente che forse l'anno scorso mi avevi parlato di quest'idea? Ora non ricordo più...).
Btw, il pov di Bain. Una scelta azzeccatissima, e l'ho adorata. In primo luogo perché si tratta di un personaggio che praticamente non si fila mai nessuno, poi perché io adoro vedere come gli uomini si approcciano agli Elfi, cosa che qui emerge in maniera semplicemente perfetta.
Bain sembra provare un misto di rispetto, timore e reverenza nei confronti di Thranduil, tutti sentimenti che i racconti a proposito dei Silvani che si diffondono tra la gente di Dale non fanno che acuire... E certo anche Thranduil ci mette del suo... E' sempre una diva, non dimentichiamolo! Arriva a salutare Bard proprio nel momento "estremo" e si permette anche qualche parola sibillina, giusto per non farsi mancare niente XD.
Tra l'altro, devo dire che il tuo Thranduil mi era mancato: il tuo Thranduil che, tra tutti quelli che ho avuto modo di vedere nelle ff, è sicuramente il più vicino alla caratterizzazione tolkieniana, e per questo lo adoro. Diamine, riesce a essere ironico, di quell'ironia tutta elfica, perfino in un momento tragico come questo!
Il rapporto d'amicizia che lo lega a Bard poi è reso meravigliosamente, sia attraverso l'intesa che c'è tra i due sia tramite i ricordi di Bain... Ricordi che egli sceglie di "filtrare" a beneficio del padre. E questo credere che sia Thranduil a volerlo... Di nuovo mi fa sorridere, di un sorriso triste, perché è quel che Bain ha voluto vedere... E' quello che Bain, come uomo, sente nell'accostarsi a un Elfo. Oddio, mi sto spiegando in modo pessimo, spero tu abbia capito!
Btw, è straziante il contrasto tra i ricordi, quelli più cupi, più vivi, che sono ben impressi nella mente di Bain, e le parole che invece utilizza per confortare il padre... Parole che, tra l'altro, ho adorato: ebbene sì, i popoli liberi della Terra di Mezzo hanno combattuto per qualcosa di molto più importante di un tesoro fatto di oro e gioielli! Qualcosa di molto più importante della collana di una sposa defunta, giusto per fare esempi concreti.
Il finale, oltre a essere indicibilmente triste, ha un che di inquietante, con Bain che si chiede se Thranduil sarà presente anche il giorno della sua morte, per confortarlo ed essergli vicino: immagine che rimanda più che mai alle creature fatate a cui si accenna all'inizio.
Oddio, Kan, davvero: ho le lacrime agli occhi e ti adoro, grazie per questo splendido regalo di fine anno!
Regalo che, per inciso, mi son letta con la micina bella acciambellata sulle ginocchia <3.
E mi son resa conto che mercoledì prossimo tu tornerai a casa, se non sbaglio... Ok, mi preparo a un ritardo nel postaggio. Tanto so che ne sarò ampiamente ripagata!
Ti mando un fortissimo abbraccio, gli auguri poi te li faccio domani ;-).

Melianar