Recensioni per
Stella Cometa
di Kourin

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/06/16, ore 20:09

Ciao Kourin.
Ci ho messo un po’ per recensire questa storia perché dovevo riordinare le idee, prima di mettere le parole in fila, l’una dietro l’altra.
Ora, questo scorcio m’è piaciuto. Dico davvero. Ed è questo il mio dramma, perché di tutto quanto, mi è piaciuto Mu.
Sì, hai letto bene.
Mu.
Più di Aiolia, più di Aiolos, più di tutto.
Sei riuscita nell’impossibile, ossia nel farmi piacere una storia in cui il caprone himalayano fa il suo lavoro: ripara le armature e si tiene per sé le sue elucubrazioni, regalando al prossimo occhiate da dietro le ciglia lunghe (roba che io non otterrò mai, nemmeno con dosi generose di mascara allungante/incurvante/rimpolpante). Spesso ci piglia, Mu; ma piuttosto che dire a qualcuno cosa sta succedendo, lascia che questo qualcuno ci arrivi da solo. Sennò che gusto c’è?
Scherzi a parte, mi è piaciuta davvero tanto questa storia natalizia, dove ci racconto di un passato tra Mu e Aiolos e tra Aiolia e Mu. Nella mia piccola e limitata mente, sai cosa avrei fatto a Mu se fossi stata in Aiolia. E forse un chiarimento c’è stato, tra questi due, fuori scena. Ma, davvero, adesso non è importante. Quello che conta è che un loro discorso interrotto – il ricordo di un Natale passato spalla a spalla, condividendo la febbre ed una fratellanza fino alla mezzanotte – sia ripreso quasi senza strappi, senza intoppi, grazie proprio a colui che l’aveva propiziato, anni addietro, seppur inconsapevolmente.
Aiolos è un ottimo deus ex-machina, anche quando di lui c’è solo un residuo di cosmo tra le penne delle sue ali. E mi chiedo se, sotto sotto, Aiolos non sapesse che Aiolia (e Aiolia bambino è un attentato alla reputazione della sottoscritta, Grande Sacerdotessa del culto di Erode) desiderasse essere un fratello maggiore, una volta tanto. Per poche ore appena. Fino alla mezzanotte.

P.S.: due precisazioni due (sì, sono scassaballe fino al midollo). Sagittario e Centauro sono due costellazioni distinte e separate (oro la prima, e argento la seconda), mi suona strano che ci sia la Casa del Centauro, anche se il Sagittario è un centauro.
La seconda è che, purtroppo, il Natale in Grecia segue il calendario ortodosso, e cade, quindi, il 6 gennaio, non a dicembre. Credimi, mi piange il cuore sottolinearti questi aspetti, ché questa storia ha in sé la stessa leggerezza della bambagia con cui si imbottisce la mangiatoia, ma non è niente che non si possa sistemare. Se ti va, ça va sans dire.

P.P.S.: Ma è un’impressione mia, o Mu premeva affinché il suo allievo andasse ad assistere ai riti e lo lasciasse da solo?

Recensore Veterano
04/01/16, ore 22:15

Amor mio sei tornata! Non sai che gioia leggere una tua storia con il mio arietino preferito e Aiolia; hanno moltissimo in comune e sinceramente non mi sarei mai aspettata una simile one-shot, ma daltronde si sta parlando di Sagittarius, quindi visto che ha parato il sedere Dio solo sa quante volte a Seiya, non vedo perchè non debba salvare in cuore sanguinante di due giovani amici... Mi ha fatto strano che la Cloth abbia scelto Mu, ma se pensiamo che sia il Saint che conosca meglio il Cosmo e le Cloth, ciò è più che verosimile, per non parlare del fatto che il tibetano prenda la palla al balzo e chieda ad Aiolia di scoccare la freccia. Mica scemo! Bravo Mu!!!
Ho adorato il frapporre presente e passato, facendo scoprire a poco a poco il legame che il tempo possedeva.
La scena finale è qualcosa di talmente dolce che a parole non riesco bene a descriverlo: ti basti sapere che mi sono sentita andare in fiamme le guance per l'emozione. La freccia del Sagittario come Stella Cometa... davvero magnifica ed azzeccata come immagine.
Ancora complimenti per questa magnifica one-shot. Bravissima!!!

Recensore Veterano
04/01/16, ore 15:29

Quando ho letto il titolo ed ho visto che avevi scritto una ff di natale, mi sono incuriosita molto: conoscendo il tuo stile, non sapevo roprio cosa aspettarmi da una storia in tema natalizio.
E infatti è decisamente diversa dalle solite storie fluffose che tutte noi scriviamo in questo periodo.
Di nuovo ci parli di Mu e Aiolia, che evidentemente sono i tuoi preferiti, e di nuovo usi l'escamotage di narrare due vicende parallele (una che spiega l'altra) nel passato e nel presente.
Questi due adorabili piccini col naso moccioloso e le guance rosse sono stupendi, ma come sono diversi dai due santi che si ritrovano alla casa del sagittario nella notte di natale! Non c'è che dire, da piccoli erano in qualche modo simili, ma crescendo sono proprio cambiati. L'amarezza degli eventi ha reso uno dei due posato e fin troppo controllato, e l'altro duro e facile alla rabbia. Non hanno (quasi) colpe reciproche, eppure non c'è vera pace nel loro rapporto.
Il finale è dolce e suggestivo, pervaso dall'oro delle armature che in qualche modo si intrecciano e fondono nell'oro delle code della cometa. E' meraviglioso vedere di volta in volta come trovi diversi modi per far sì che questi due si abbraccino, senza mai davvero farlo...
p.s. assai prosaico: non ho assolutamente capito quando si svolge questa storia... XD

Recensore Junior
01/01/16, ore 19:04

Ciao e buon anno.
Storia molto delicata e piacevole. Ok pensare a Mu con l'armatura del sagittario è un po' strano ma è per una buona causa. E ti dirò alla fine mi sono quasi commossa nel pensare agli abitanti si quel piccolo paesino che rivedono la loro Stella Cometa. Un piccolo dono prezioso che tra l'altro lega i personaggi della tua storia. Una bella fanfic sulla fratellanza e sull'amore: quello per i fratelli anche se non di sangue e quello per l'umanitá in questo caso rappresentata dagli abitanti di un piccolo villaggio.
Complimenti.