Ciao Kourin.
Ci ho messo un po’ per recensire questa storia perché dovevo riordinare le idee, prima di mettere le parole in fila, l’una dietro l’altra.
Ora, questo scorcio m’è piaciuto. Dico davvero. Ed è questo il mio dramma, perché di tutto quanto, mi è piaciuto Mu.
Sì, hai letto bene.
Mu.
Più di Aiolia, più di Aiolos, più di tutto.
Sei riuscita nell’impossibile, ossia nel farmi piacere una storia in cui il caprone himalayano fa il suo lavoro: ripara le armature e si tiene per sé le sue elucubrazioni, regalando al prossimo occhiate da dietro le ciglia lunghe (roba che io non otterrò mai, nemmeno con dosi generose di mascara allungante/incurvante/rimpolpante). Spesso ci piglia, Mu; ma piuttosto che dire a qualcuno cosa sta succedendo, lascia che questo qualcuno ci arrivi da solo. Sennò che gusto c’è?
Scherzi a parte, mi è piaciuta davvero tanto questa storia natalizia, dove ci racconto di un passato tra Mu e Aiolos e tra Aiolia e Mu. Nella mia piccola e limitata mente, sai cosa avrei fatto a Mu se fossi stata in Aiolia. E forse un chiarimento c’è stato, tra questi due, fuori scena. Ma, davvero, adesso non è importante. Quello che conta è che un loro discorso interrotto – il ricordo di un Natale passato spalla a spalla, condividendo la febbre ed una fratellanza fino alla mezzanotte – sia ripreso quasi senza strappi, senza intoppi, grazie proprio a colui che l’aveva propiziato, anni addietro, seppur inconsapevolmente.
Aiolos è un ottimo deus ex-machina, anche quando di lui c’è solo un residuo di cosmo tra le penne delle sue ali. E mi chiedo se, sotto sotto, Aiolos non sapesse che Aiolia (e Aiolia bambino è un attentato alla reputazione della sottoscritta, Grande Sacerdotessa del culto di Erode) desiderasse essere un fratello maggiore, una volta tanto. Per poche ore appena. Fino alla mezzanotte.
P.S.: due precisazioni due (sì, sono scassaballe fino al midollo). Sagittario e Centauro sono due costellazioni distinte e separate (oro la prima, e argento la seconda), mi suona strano che ci sia la Casa del Centauro, anche se il Sagittario è un centauro.
La seconda è che, purtroppo, il Natale in Grecia segue il calendario ortodosso, e cade, quindi, il 6 gennaio, non a dicembre. Credimi, mi piange il cuore sottolinearti questi aspetti, ché questa storia ha in sé la stessa leggerezza della bambagia con cui si imbottisce la mangiatoia, ma non è niente che non si possa sistemare. Se ti va, ça va sans dire.
P.P.S.: Ma è un’impressione mia, o Mu premeva affinché il suo allievo andasse ad assistere ai riti e lo lasciasse da solo? |