Recensioni per
The Summer of a Thousand Dreams
di Assiage

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/24, ore 23:29

Ciao Eilan21 alias Assiage ora posso chiamarti con entrambi i nomi, anche perchè vedevo che prima ti firmavi solo col secondo e non sapevo se a te faceva piacere oppure no che lo svelassi per te. Voglio anche anticiparti che purtroppo la settimana prossima non so se riuscirò a recensire, ma cercherò di rifarmi poi per il 25 aprile magari che è festa. Comunque voglio cominciare questa recensione di questo capitolo dove ormai sembra che la vita coniugale dei nostri Uncas ed Alice dopo le iniziali preoccupazioni sta invece rodandosi. Intanto è molto tenera la routine familiare della coppia, ed infatti leggiamo all'inizio del capitolo come i due si raccontino a vicenda storie e favole delle rispettive culture, e la trovo una cosa bellissima, perchè non solo è un modo per impiegare il tempo in questo inverno che è arrivato e che li costringe a stare al chiuso gran parte del tempo, ma è anche un modo originale per conoscersi e conoscere i rispettivi usi e costumi. Non conosco la storia principessa Rashiecoats di Scozia, ma mi hai fatto venire voglia d'informarmi. Uncas si dà molto da fare per non far mancare nulla ad Alice, per fare in modo che Jack trovi la sua capanna in ordine e senza danni, ma poi inesorabile arriva il pensiero del padre che lo ha disconosciuto e come questo abbia portato un senso di angoscia in lui, anche se latente, tanto è vero che alla preoccupazione per il parto di Alice si accumula anche questo, e lo fa riposare male di notte con degl'incubi, proprio come la madre di suo figlio, anche se possiamo immaginare che le paure di lei siano altre, e che comunque risenta ancora di tutti gli eventi che le hanno stravolto la vita, e probabilmente pensa a suo padre e sua madre che non ci sono più e non possono essere lì con lei ora che aspetta un bambino. Uncas ha molta pazienza comunque con Alice e non si sottrae dall'insegnarle tutto quello che c'è da sapere sulla gestione di una casa, seppure una rozza capanna. Non capisce come Alice non possa conoscere i mestieri tipici femminili, perchè non può comprendere com'era la vita di una giovane milady inglese. Il tempo che sembra più gradito ad entrambi è quello della sera, quando dopo una faticosa giornata possono godere della reciproca compagnia, ed appunto raccontarsi storie a vicenda, oppure Alice legge romanzi o poesie dai libri trovati nella capanna che erano della moglie defunta di Jack. E' stata goffamente dolce quella scena da leggere in cui Alice fa delle "avances" ad Uncas che però per salvaguardarla le consiglia invece di andare a letto a riposare. Alice non è per niente d'accordo (amore mio ti capisco nemmeno io lo sarei con un uomo così che mi gira davanti tutto il tempo) perchè non solo ormai gli ormoni della gravidanza la portano a desiderare contatto fisico, ma anche perchè hanno scoperto come il sesso tra loro sia piacevole ora che lo hanno potuto esplorare senza fretta e non d'impulso come la prima volta. Alice pensa che Uncas non la voglia più ora che la gravidanza sta avanzando perchè non risulta più bella ai suoi occhi, ma per Uncas è un problema più che altro di mentalità, in quanto gl'indiani non sembrano (a dispetto dei clichè) copulare tanto quanto gli uomini bianchi, e sicuramente rispettano molto di più le donne, per cui non hanno rapporti con le mogli durante la gravidanza e l'allattamento. Sicuramente alla base di questa morigeratezza nel loro caso, c'è anche la paura che avere troppi figli accoppiandosi troppo spesso, vorebbe significare avere più bocche da sfamare quando il cibo non è detto che ci sia, e poi sicuramente c'era tra loro anche molta paura delle epidemie, per cui si stava più attenti per evitare morti inutili. Uncas vedendola dispiaciuta del suo allontanamento, allora cerca di parlarle e di dirle che lo fa solo nel suo interesse e per non doverla stanzare ulteriormente o magari per non farle del male nelle sue condizioni, ma basta un sorriso affettuoso e dolce di Alice con la frase magica "non mi hai mai fatto male" e un bacio sulla guancia, perchè i suoi buoni propositi vadano in fumo, e non sembra sentirsi comunque troppo in colpa per questo. Anzi non disdegna mai di assecondare la voglia che alimenta entrambi, anche la timida Alice che ormai ha confidenza con il lato sessuale del loro rapporto, al punto da mostrare apertamente con lui i suoi desideri, come quando non si accontenta di un solo rapporto. Uncas dacchè era preoccupato poi mi fa sorridere perchè invece quando capisce che lei vorrebbe continuare, quasi se la ride pensando forse che tutto quello che suo padre gli ha insegnato riguardo ai doveri coniugali lo ha completamente messo da parte, e comunque ne è felice. Si vede che l'intesa tra loro è sia di anime che di corpi e che serve loro per far sentire all'altro sia la propria vicinanza e sostegno ma anche e soprattutto l'amore che sta crescendo sempre più. E poi è così bello vedere come lui non smette mai di prendersi cura di lei, come quando vorebbe trasportarla nel letto, dopo aver fatto l'amore instacabilmente, ma lei non vuole staccarsi da lui, e per quanto lui stia scomodo nel letto troppo stretto per due, neppure lui riesce a stare troppo lontano da Alice. Intanto prepara la culla e il marsupio per il bambino ed anche Alice pensa alle coperte e ad una piccola bambola che vorrebbe fare per suo figlio, mentre mi ha fatto emozionare vedere che Uncas pensi a metterci anche un acchiappasogni che era il suo e che gli aveva fatto suo padre, e questo è un modo che ha per sentirsi ancora vicino a lui credo. Comunque è bello vedere che è sempre disponibile ad accontentare Alice ed infatti costruisce una culla perchè sa che lei se l'aspetta. Intanto abbiamo anche modo di sapere che fine ha fatto Chingachgook e scopriamo anche che ha ricevuto una lettera di Nathaniel che lo informa che lui e Cora si sono sposati e che si sono separati da Uncas ed Alice. Il vecchio padre non prende bene la notizia, e possiamo leggere di come sebbene sia ancora deluso e ferito dal comportamento del figlio, stia valutando che non potrà avercela con lui per sempre e che se non faranno pace, non solo il suo cuore ne soffrirà ma forse non conoscerà mai suo nipote. Ora a mente lucida ammette di essere stato forse troppo frettoloso ad interrompere i rapporti, e sebbene continui a credere che Alice non sia la donna giusta per Uncas, e la reputi una ragazza debole e strana e che anche probabilmente tra i suoi simili avrebbe avuto difficoltà a sposarsi con un uomo che accettasse di farsene carico, ripensa anche a suo figlio. L'anziano mohicano che avrebbe così tanto desiderato che Uncas si sistemasse con una ragazza del loro popolo e che era stato contento di sapere che il figlio lo avrebbe seguito al campo, non può approvare il comportamento del giovane uomo che ha cresciuto con altri valori. Trova la fuga con questa ragazza Yangeese una pazzia e anche una specie di condanna, e che quel errore sarà pagato da entrambi che ora saranno comunque messi all'angolo dalle rispettive società. Uncas per lui ha agito disonorevolmente, pur essendosi dopo assunto le sue responsabilità, anche se teme che questo suo colpo di testa non sia dettato da un vero sentimento sincero ma solo da una curiosità e un'attrazione passeggera verso la sorella dell'altra sua nuora. Però Chingachgook riflettendo sul passato "amoroso" di Uncas ricorda malvolentieri come suo figlio fin da giovanissimo sembrasse in qualche modo preferire le donne bianche rispetto alle donne indiane. Devo dire che questa osservazione da una parte mi ha colpito, però dall'altra anche io come Chingachgook ricordo che guardando il film, ed osservando Uncas a casa dei Cameron con Alexandra ho sempre pensato la stessa cosa, e cioè che fosse inspiegabilmente attratto dalle donne bianche e coi capelli biondi, e che anche per questo fosse rimasto stregato da Alice. Ecco ho concluso tutto quello che volevo dire su questo capitolo bellissimo, perchè mostrava scorci quotidiani tra Uncas ed Alice dai momenti più banali sui loro compiti suddivisi in casa e fuori, e dei momenti di tenerezza e passione (tanta passione eh? ma sempre ammantata di tanta delicatezza è questo che mi piace della loro storia) perchè il sesso tra loro non è mai fine a se stesso, è davvero un modo di comunicarsi l'amore reciproco e quanto ci siano l'uno per l'altra, e come sia quello che li sta aiutando a diventare una vera famiglia. Grazie è semplicemente bellissimo leggere di loro, grazie per questo meraviglioso capitolo. Ci risentiamo alla prossima come detto forse direttamente il 25 aprile. 

Recensore Master
03/04/24, ore 00:10

Ciao Assiage buone feste fatte. Spero tu le abbia passate bene e in serenità. Sono tornata per commentare il nuovo capitolo con Uncas ed Alice accolti da Ian, sua moglie Beth e Jack. Alice cerca d'imparare più che può in questi giorni di ospitalità e se la cucina è qualcosa che le è carente, invece sorprendentemente l'ago ed il cucito le sono più congeniali. Alice si accorge di come la coppia di padroni di casa trovi Uncas ed Alice insieme un fenomeno bizzarro, e se il marito è meno sfrontato nel dimostrare la sua perplessità, la moglie invece non si fa molti problemi. Jack paradossalmente sembra quello più a suo agio, forse perchè già li conosce, o forse perchè anche lui ha scheletri nell'armadio, avendo disertato dal forte. L'argomento viene toccato una sera a cena quando Jack parla di quando tornerà ad Albany e di chi cercare quando sarà lì, però Alice con educata fermezza gli comunica che sarebbe rischioso per lui andare presso qualsiasi forte inglese, perchè suo padre prima di morire aveva firmato la sua condanna a morte, come per Nathaniel, e quindi dovrebbe starne alla larga, anche perchè il militare che vorrebbe rintracciare era un vecchio amico del padre di Alice. Come a dire dalla padella alla brace! Comunque Alice almeno nei primi giorni non sembra acclimatarsi molto con Ian e Beth, perchè molto distanti dal suo modo di essere. Il ghiaccio almeno con Beth viene rotto quando una mattina mentre gli uomini lavorano nei campi a torso nudo, la moglie di Ian fa dei complimenti sulla bellezza di Uncas, proprio quando anche Alice si era soffermata ad ammirarla. Alice capisce allora che Beth si comporta con lei, esattamente come alcune persone di un livello sociale inferiore in Inghilterra quando la deridevano un po' per la sua rigida educazione. Beth per quanto invadente vuole comunque mettere a proprio agio la ragaza, e la rassicura che prima o poi anche Chingachgook si farà una ragione della scelta da lui non condivisa del figlio, e tornerà a fare pace con loro. Alice quindi scopre come il padre di Uncas sia andato via frettolosamente e senza salutare perchè non approvava Alice e la gravidanza, e si sente in colpa verso Uncas perchè per stare con lei ha rinunciato alla sua famiglia, e capisce come ad entrambi ormai proprio per quelle rinunce che sono stati costretti a fare, sia rimasto solo l'altro. Certo questi discorsi da parte di Beth dopo appena un giorno di conoscenza effettivamente per una Alice (ed anche per me) sono decisamente fin troppo confidenziali, per forza passa per ficcanaso. Poi durante un'altra sera in cui Alice si sente esclusa dai loro discorsi e dal loro modo di fare, la ragazza ha un'illuminazione e capisce che non è la loro coppia a sembrare strana ai loro occhi, ma semplicemente è lei quella che considerano sbagliata per Uncas, perchè esattamente come Chingachgook la considerano solo una ragazzina viziata che gli rovinerà la vita. Con il morale sotto le scarpe esce fuori dalla capanna, incapace di reggere la situazione e il disagio, continuando a rammaricarsi per aver legato a sè Uncas, quando si considera inutile e pesante. Inoltre si sente anche peggio perchè Uncas è così comprensivo e non le addossa nessuna colpa, tanto che anche quando va a cercarla non può che scusarsi per essere fondamentalmente quella che è. Uncas non comprende da dove le vengano certe idee, perchè lui non si sente vincolato in una trappola, e sta con lei perchè è quello che vuole. Alice ci prova anche a convincerlo a separarsi, e che lui potrebbe anche ancora fare in tempo a raggiungere suo padre e a stare con una ragazza indiana come vorrebbero tutti, ma il giovane guerriero non ne sente la necessità, ma allo stesso tempo non sembra sapere come farglielo capire, e non sembra comprendere i motivi dell'angoscia di Alice e come rassicurarla. Alice vorrebbe almeno andare nella capanna di Jack per poter stare da soli, e per non sentirsi sempre sotto giudizio da tutti, ma Uncas le fa capire che nessuno la giudica e che venendo da ambienti diversi, possono nascere fraintendimenti, ma che se nessuno le ha detto apertamente di andarsene non avrebbero motivo per farlo. Credo però che ciò che restituisce un po' di serenità ad Alice sia sentire forte e chiaro dalle parole di Uncas che stare con lei è ciò che ha sempre voluto, nonostante tutte le difficoltà davanti a loro. Mi ha fatto commuovere molto sentirlo. I giorni passano ed Alice sembra superare quel disagio di vivere con estranei così diversi da lei. Scopriamo poi che Beth non può avere figli quando regala ad Alice il corredo che evidentemente aveva tenuto speranzosa per sè, e da quel momento Alice si avvicina sincercamente alla donna, dopo essersi scusata con lei per il suo comportamento altezzoso, e si ritrova anche stupita quando la padrona di casa si offre di assisterla al momento del parto, con tanta generosità viste le circostanze. Alice da quel momento serba ogni suo consiglio gelosamente, anche quando al momento della partenza le suggerisce di stringere il rapporto con Uncas anche a livello intimo, seppure incinta. Mi fa ridacchiare pensare ad una timida Alice che riesce a non svenire sentendo parlare con tanta naturalezza di certi argomenti. Comunque arrivano alla capanna di Jack ed Alice sembra ritrovare il buonumore all'idea di quella loro nuova vita da soli, e soprattutto quando vede la tinozza per fare il bagno, e può finalmente chiedere ad Uncas di andare a prendere l'acqua per potersi lavare. Quando la sera davanti al fuoco le torna in mente quando leggeva insieme alle sue amiche di nascosto il romanzo Pamela, mi fa pensare come anche a distanza di secoli facciamo tutte le stesse cose a quell'età. Noi per esempio ricordo ancora quando a scuola ci passavamo durante le lezioni il diario di Laura Palmer di Twin Peaks che era uscito a puntata da TV Sorrisi e Canzoni. Comunque Alice è preoccupata che Uncas il giorno dopo quando partirà per andare a caccia possa rimanere ferito o perdersi, ma in effetti sembra assurdo perchè il giovane fa questo da tutta una vita, ed è quello che le ripete più volte per convincerla a stare tranquilla. Poi le riconsegna a sorpresa il braccialetto che lei aveva dato via tempo prima, dono di suo padre, e lei non può che meravigliarsi del gesto gentile di quest'uomo che le sta dimostrando in tutti i modi che tiene a lei ed alla sua felicità. A quel punto Alice non vuole nè può più trattenersi, e finalmente è lei a baciarlo per prima, facendo meravigliare anche Uncas stesso che rimane immobile fino all'ultimo, forse per darle la possibilità per ripensarci, per poi anche lui ricambiare con l'ardore che sente per lei. Certo lui come sempre nella sua preoccupazione per lei, mettendo le esigenze sue al primo posto, ha un momento in cui vorrebbe quasi fermarsi per paura che soddisfare il suo desiderio per lei finirebbe per fare male al bambino, oppure che lei potrebbe pentirsene visto cosa è successo l'ultima volta: perchè in effetti ha dovuto dire addio alla reputazione ed alla sua vita. Ma è Alice stranamente che questa volta gli fa capire che ormai stanno insieme da marito e moglie, e che devono andare avanti e comportarsi come tali. L'indiano la ama con passione e tenerezza come avrebbe forse voluto sempre fare, mormorandole probabilmente parole d'amore nella sua lingua. La mattina dopo parte come programmato non prima di averla messa a riposare nella brandina spostandola dalle pelli a terra su cui hanno fatto l'amore, e lasciandole al polso il suo braccialetto così che possa vederlo come prima cosa quando si sveglierà. Mi piace come stai costruendo il loro rapporto di coppia alle prese con questa nuova vita che devono costruirsi insieme, potendo contare solo sull'amore che li lega e l'uno sull'altra. E' una grande prova di maturità e non solo per Alice, ma anche per Uncas che ricordiamoci non ha vissuto mai se non conuomini, ed è quindi guidato ora come ora solo dal suo istinto quando si rivolge ad Alice. Mi piace pensare quindi che si stanno scoprendeo entrambi persone diverse grazie all'altro. Anche tutta la descrizione della loro vita quotidiana riesce a farci immergere meglio nella loro realtà e a capire anche le difficoltà di Alice abituata a ben altro tenore di vita. Sono davvero prota a leggere il prossimo capitolo per sapere come riusciranno ad amarsi sempre di più questi due giovani ragazzi toccati dalle frecce di Cupido. Ma per la recensione dovrai purtroppo aspettare per la prossima volta. Intanto grazie sempre per aver tradotta questa storia bellissima. 

Recensore Master
25/03/24, ore 22:33

Ciao Assiage nel farti in ritardo gli auguri per la domenica delle palme almeno mi anticipo su quelli di Pasqua che spero passerai in famiglia e con amici serena e spensierata. Tornando alla storia il capitolo inizia raccontandoci il viaggio di Alice ed Uncas a tre giorni dalla separazione dai loro fratelli. Cora ovviamente non l'ha presa bene ma alla fine ha dovuto prendere atto della scelta di sua sorella, ed anche Alice pur convinta che sia stato il male minore, non ha ancora del tutto la certezza che rimanere con Uncas si rivelerà davvero la cosa migliore per entrambi, è ancora nella fase in cui i dubbi parlano per lei. il caldo non sembra lasciare loro tregua e sono costretti a fermarsi, in attesa secondo Uncas di poter arrivare ad un lago dal nome curioso Grande Alce, che li rinfrescherà con le sue acque fresche. Bisogna dire che sono rimasta molto impressionata da come Uncas conosca Alice, da riuscire a capire che sta pensando che vorrebbe fare un bagno, visto che è più di una settimana che non si lava, e cambiare l'abito ormai indecente che ha addosso e che ha preso in prestito al forte, con l'abito nuovo acquistato prima di partire, ma lui l'avvisa che se fa il bagno adesso che sono ancora abbastanza vicini ad Albany, per prudenza dovrà continuare il viaggio vestita da uomo con i pantaloni. Alice sembra ancora riluttante a quel pensiero, ancora schiava dell'etichetta rigida a cui è abituata fin dalla nascita, e trova scandaloso vestire da uomo, ma vedendosi così sporca, ed ormai avendo già abbandonato il corsetto per via della maternità che sta pian piano trasformando il suo corpo, comincia a pensare che potrebbe anche chiudere tutti e due gli occhi. Così accetta ed Uncas l'accompagna al ruscello, non senza ovviamente farle un elenco di tutto quello che può o non può fare, e di stare sempre in guardia e non metterci troppo. La cosa bella è che lui prima di allontanarsi la bacia, e la ragazza sembra turbata da questo bacio, il loro primo da quando hanno deciso di restare insieme. Si sono già baciati prima, ma sembra quasi che Uncas con quel bacio voglia un po' rompere l'imbarazzo "fisico" tra loro, ed anche farle capire che non sta con lei solo per il bambino, ma perchè vuole prima di tutto lei come donna e compagna, almeno questa è la mia interpretazione. Alice si lava e poi però ha bisogno di aiuto per recuperare la sacca da viaggio e vestirsi, e così chiama Uncas di sentinella perchè altrimenti dovrebbe uscire nuda dall'acqua. Uncas come minimo avrà pensato che si debba essere sentita male, o che sia successo qualcosa per chiamarlo, comunque spiegato il problema, Uncas si piazza sul bordo del fiume con una pelle per poterla coprire, solo che Alice aveva pensato che lui le avrebbe semplicemente passato la sacca o altro, e si vergogna ad uscire nuda dal ruscello con lui che guarda, però ormai è chiaro che un viaggio come il loro nella natura selvaggia, richiede tanta elasticità mentale e pochi scrupoli, e quindi la piccola Alice salta fuori dall'acqua come un grillo, finendo sia nella pelle per asciugarsi che tra le braccia di Uncas. Infatti il pudore scompare in fretta dalla testa della bionda damigella quando si ritrova abbracciata teneramente dal Mohicano, il quale come lei è completamente rapito dal momento, per poi però essere proprio lui per primo a distaccarsi da lei, la quale quasi quasi si dispiace. Intanto gli ormoni della gravidanza, la scomodità del viaggio, e la pazienza da santo di Uncas portano Alice a lamentarsi in continuazione, a soffrire di sbalzi d'umore e a prendersela anche un po' con lui, perchè non sembra sapere esattamente dove andare, sebbene abbia parlato di un amico che potrebbe aiutare loro a trovare un posto dove passare l'inverno. Una sera in cui la ragazza non riesce a dormire e risponde di nuovo male al suo compagno di viaggio lamentandosi di tutta la situazione nella quale si trovano (che vede assolutamente precaria e senza direzione o sbocchi precisi), lo vede alzarsi ed andare da lei con un viso particolarmente tirato, e lei ha paura di aver tirato troppo la corda e che stavolta la lascerà sola a crescere il bambino. Ma Uncas come nel suo carattere invece di prendersela con lei, la comprende nel suo disagio e la rassicura che presto troveranno un posto sicuro, e si stende accanto a lei, cercando la sua mano che si poggia sul cuore, causando alla ragazza nuovamente le farfalle nello stomaco. Di uomini pazienti e comprensivi come Uncas dovrebbero nascerne molto di più, perchè renderebbero di sicuro migliore il genere maschile in crisi mai come nell'ultimo quarto di secolo. Alice ancora fa fatica a capacitarsi che tutto quello che le è successo da quando è partita dall'Inghilterra sia vero, ma comunque più bendisposta di prima ascolta le parole di Uncas che l'avvisano che stanno cercando Jack Winthrop ossia il capo della milizia che era al forte quando sono arrivati e che poi ha disertato. Nonostante la resistenza alla fine Alice cede al sonno cullata dalle braccia di Uncas e dalle sue labbra sulla fronte che è come se la benedicessero o venerassero. Il mattino dopo Alice si sveglia tardi e molto stnca ed Uncas la prega di alzarsi per partire e la invita a mangiare. Quella mattina riprendendo il viaggio dopo aver smozzicato delle noci e bacche Alice sembra più serena ed equilibrata, ed anche amareggiata dal suo sfogo della sera prima, e se prima il silenzio tra loro la innervosiva, ora la pacifica, tranne che per la vicinanza fisica con il bel indiano che la manda sempre più in confusione. Sembrano in prossimità della città dove dovrebbero trovarsi sia Jack che Ian, ed ad Alice viene naturale pensare che suo padre non approverebbe niente della sua vita presente e delle sue decisioni, nè soprattutto delle persone che le sono vicine. Uncas li conduce alla capanna di Ian, ed in lontananza non appena scorge Jack ad Alice sale un leggero panico, forse perchè ha paura del giudizio dell'uomo o perchè pensa che potrebbe mandarli via, essendo lei la figlia di Munro. I due amici si salutano calorosamente, ed inizialmente il colono non riconosce Alice, ed è Uncas ad informarlo che ha bisogno di un posto per l'inverno per lui e sua moglie. Poi all'imabrazzante domanda su dove sia sua moglie, viene svelato l'arcano, e Jack com'è prevedibile sbianca per la sorpresa, provocando un grande imbarazzo a sua volta in Alice e disagio. Comunque Jack sembra passerà l'inverno con Ian e Beth e quindi loro potrebbero stare da lui, e comunque dopo lo shock iniziale alla fine riconosce in Alice la giovane figlia del militare, e lascia piacevolmente spiazzata Alice perchè li invita ad entrare, e le fa i complimenti su come sia riuscita a sopravvivere, e le dice anche che gli dispiace per suo padre. Quindi tutto sommato forse ora Alice riuscirà a lamentarsi di meno, ed ad abituarsi di più alla dura vita spartana dei coloni inglesi, almeno ora che avranno un tetto sopra la testa. Per il momento il viaggio si arresta qui a quanto pare, come me questa sera con la recensione, rinnovandoti come sempre i miei più sinceri complimenti perchè la storia è bellissima, toccante e delicata, arrivando alle corde più intime dell'animo femminile di Alice, ed anche facendoti nuovamente i miei auguri di buona Pasqua. 

Recensore Master
17/03/24, ore 18:44
Cap. 6:

Ciao Assiage intanto scusa se non non sono riuscita a commentare con la recensione il capitolo settimana scorsa, ma non ero proprio in forma a causa del ciclo, che bastardo da ragazza nemmeno mi accorgevo di averlo, ed ora me lo sta facendo scontare tutto. Più che altro mi prende un mal di testa micidiale e una stanchezza che spesso non passano nemmeno dopo una notte di sonno, ed ultimamente anche la pillola che solitamente prendo per il mal di testa in queste occasioni, ci mette molto più tempo di prima a fare effetto e temo di essermi assuefatta purtroppo. Ma comunque non sto qui per parlare di queste cose, ma dei miei adorati Uncas ed Alice. L'inizio del capitolo riprende dalla fine del precedente dopo che Uncas ha appena lanciato la bomba sul padre, rivelandogli che Alice è incinta di suo figlio. Come sempre accade Chingachgook spesso è illegibile nelle sue reazioni, quasi come una maschera di quelle africane che non si comprende che espressione o abbiano, oppure una di cera, tanto che Uncas pensa che non abbia capito quello che ha detto, e gliene chiede conferma, ma il padre non è mica sordo e ha sentito benissimo. L'uomo all'inizio chiede conferma, quasi come se non credesse ciecamente alla storia, e quando ha l'asserzione anche da Nathaniel, è allora che si rivolge nuovamente al figlio Uncas, e gli domanda se sia davvero lui il responsabile per quello che è successo. Uncas già teso diventa ancora più angosciato, perchè si rende conto di aver deluso e sconcertato suo padre, e che forse questa è la prima vera volta in vita sua che lo vede iroso verso di lui, poichè nonostante non gridi o non faccia scenate, Uncas che lo conosce capisce subito dal suo viso che è profondamente arrabbiato. Ma qui c'è un altro colpo di scena, perchè rispondendo a Nathaniel, Chingachgook svela che sapeva che la ragazza fosse incinta, ma che non avrebbe mai pensato che il mascalzone che l'aveva messa nei guai era prorpio suo figlio. Uncas vorrebbe sprofondare probabilmente dalla vergogna davanti a suo padre, che lo insulta affermando in che modo disgustoso ed imperdonabile abbia agito. Ora l'anziano non è più così calmo e sembra prendersela anche con Nathaniel, forse credendolo complice del sotterfugio del fratello, e domandando cosa ne pensi Cora della situazione, ed entrambi i figli ora hanno quasi paura di quel padre come non lo hanno mai visto. Comunque non si fa in tempo a continuare perchè Cora nominata un attimo prima, esce come una furia dalla stalla per andare nella capanna, ed annuncia che lei ed Alice partiranno l'indomani ed avvisa di Nathaniel di non provare a fermarla, e lui invece le va dietro e continuano a litigare facendosi chiaramente sentire anche dai due all'esterno. Naturalmente a quel punto il padre vuole sapere il figlio cosa abbia intezione di fare. Uncas sembra un disco rotto poverino sa ripetere solo Padre, Padre, Padre, con tono mortificato. Uncas sa di ferirlo, abbandonando i progetti fatti insieme di andare al campo Delaware e scegliere una compagna con la quale continuare a portare avanti l'onore del loro fiero e nobile popolo, ma glielo dice chiaro e tondo che non andrà con lui invece. Almeno qui non sembra avere tentennamenti vari di nessun tipo, e qui purtroppo arriva la grande sconfitta mostrata da Chingachgook che aveva sempre sperato appunto che tutte le speranze che riversava sul figlio che avrebbe impedito alla sua discendenza di corrompersi sono venute meno ora, per colpa di quello che lui apertamente giudica uno sbaglio, quello commesso da suo figlio con Alice. Il padre praticamente lo disconosce e gli dice che da oggi le loro strade si separeranno per sempre, perchè lui partirà per Ovest e per un attimo Uncas smette il ruolo del peccatore pentito ed urla a suo padre che nonostante tutto il bambino resta sempre suo nipote. La scena è tesa perchè Uncas lo dice in inglese, ed in quel momento il padre entrando in casa, ha permesso che anche la coppia all'interno lo abbia sentito fissandolo increduli. Uncas però in quel momento ha in testa solo una cosa, e cioè parlare con Alice. Cora ed Uncas si guardano, entrambi stavolta con livore, perchè se Cora pensa di partire l'indomani con la sorella, Uncas al contrario vuole impedirglielo e vuole che Alice resti con lui. Uncas va appunto nella stalla, e fa già molta fatica a convincerla a scendere e parlare. La tenerezza con cui la tratta da sempre qui è ancora accentuata se possibile, perchè ha il pudore di non toccarla o abbracciarla in questo momento teso, ma solo di toglierle delicatamente un filo di paglia dai capelli. La invita a tornare a casa e a mangiare qualcosa e qui leggiamo come in realtà lui muoia dalla voglia di abbracciarla, ma l'istinto di protezione che le ha sempre ispirato lo spinge a fare prima il necessario, e cioè nutrirla e tenerla al caldo, perchè la vede fin troppo sciupata. Le sorride gentilmente ed è qui che il cuore di tutti noi leggendo si è un po' sciolto nel sentire la fragile Alice chiedergli se sia arrabbiata con lui, ed a quell'accusa verso se stessa tutti i buoni propositi di Uncas di restare sulle sue andare in fumo, perchè immediatamente l'abbraccia e le risponde che mai potrebbe avercela con lei. Più tardi tutti sono attorno ad un falò ad arrostire carne, ed Alice si accorge che l'anziano Mohicano manca all'appello e Nathaniel la informa che è partito per l'Ovest, ed Alice capisce subito che non è bene accetta da lui perchè pensa ha rovinato per sempre suo figlio. E' qui che Alice chiede ad Uncas se andrà con suo padre, con l'implicità richiesta di voler sapere se la vuole abbandonare per sposare un'indiana che gli darà tanti bei figli indiani. Alice soffre molto per la tensione che avverte in tutto il gruppo a causa sua, dove tutti ce l'hanno con tutti, il padre che è andato via lasciando i figli, sua sorella con Nathaniel ed Uncas, e fa fatica a mangiare. Uncas continua a spronarla a mangiare perchè è riuscita a mangiare pochi bocconi di carne, ma lei gli risponde che non può proseguire o si sentirà male, e quasi ha paura che lui stia controllando quanto mangi per la salute del bambino. Cora più compassionevole stavolta la invita allora a prendere almeno il tè che le ha trovato nella stalla. Alice capisce che è quello che le aveva dato quella donna al paese per provocarsi un'aborto, e a quel punto vedendo come sua sorella le faccia domande, si decide a raccontare quando le ha prese e da chi. Alice ovviamente ora davanti ad Uncas non vorrebbe raccontare tutto ma alla fine è costretta dalla pressione di sua sorella ed anche di Nathaniel, che non hanno compreso inizialmente a che scopo fosse dedicato quell'intruglio. Così quando poi lei finalmente racconta la verità sia Uncas che la sorella si preoccupano immediatamente ed Alice li deve calmare negando di averlo preso, anche se c'è andata vicinissima in un momento disperato. Forse la nausea forse l'angoscia alla fine Alice si sente nuovamente male e va a vomitare quella poca carne ingerita, con Uncas che le corre dietro sostenendole i capelli e la schiena con quel suo tocco "insopportabilmente dolce". E' sempre premurosissimo ed.... innamorato ovviamente. Certo per una signorina aristocratica come Alice non deve essere rincuorante farsi vedere in quello stato, ed infatti si vergogna quando incrocia gli occhi preoccupati dell'indiano. Tornati si ritrovano da soli, ed Uncas utilizza il momento per parlare del loro futuro, nel quale si dice disposto a prendersi cura di lei e del bambino e la invita a partire con lui e non con la sorella. Alice sembra cadere dalle nuvole, come non se lo fosse mai aspettato, e gli dice che lei voleva andare ad Albany, anche se in realtà non aveva pensato poi a cosa avrebbe fatto una volta lì. Alice nota piacevolmente come Uncas sia diverso da chiunque altro che nella sua vita non s'interessava molto alla sua opinione, tacciandola, ignorandola o addirittura deridendola, mentre lui la sta a sentire interessato a cosa voglia davvero. Alice forse per la prima volta prende coscienza dell'esistenza del bambino, ed afferma che farà qualsiasi lavoro onesto dalla maestra alla sarta, pur di mantenerlo. Uncas ancora una volta sempre così attento e devoto le poggia una mano sul ventre ed Alice capisce quanto i suoi sentimenti siano profondi per lei, e come voglia essere davvero un sostegno per lei ed essere un buon padre. Lui le ripete che vuole vada via con lui, e la ragazza comincia a prendere in considerazione l'idea chiedendo dove andranno a vivere e cosa faranno, e che lei vorrebbe una casa nella quale far crescere il loro figlio, e lui delicato e protettivo le promette tutte quelle cose. Ad Alice piacerebbe pensare di poter stare insieme come una famiglia con lui e il bambino, ma ancora tanti dubbi, perchè sa che coppie miste come la loro non saranno le benvenute in molti posti. Insieme fanno progetti cercando di scegliere un posto, dove Uncas una volta venduto l'argento che ha, costruirà una casa per loro la prossima primavera. Alice è felice le sembra troppo bello, perchè finora ha affrontato tutto da sola, escludendo da qualsiasi ipotetica fantasia Uncas accanto a sè, ma ha paura. Non potranno nemmeno sposarsi in chiesa e questo le pesa, perchè non saranno mai marito e moglie per la società civile. Inoltre lei teme che quando vivranno insieme lui si stancherà presto di avere una moglie che dipende completamente da lui per ogni cosa e che la lascerà con il bambino da crescere. Ma Uncas non ha dubbi la vuole come sposa e come madre di suo figlio, e le ripete che le insegnerà tutto quello che c'è da sapere sulla vita di frontiera, e sigilla la promessa con un dolce bacio che scalda gli animi (e non solo quelli) di entrambi. Il giorno dopo le due coppie vanno al molo in vista della separazione per fare acquisti, ed è divertente anche leggere in tutto questo dramma, come Alice si scandalizzi al pensiero di doversi vestire da "uomo" per viaggiare un Uncas, perchè le donne non lo fanno, ma che è purtroppo necessario perchè attirerebbero altrimenti troppa attenzione indesiderata viaggiando come indiano e come donna bianca. I fratelli intanto parlano tra loro di come Uncas debba scegliere un posto sicuro per stare con lei in fretta, prima che si sparga la voce di un indiano che viaggia con una bianca, per lo più incinta quando il pancione si comincerà a vedere. Nathaniel messa da parte la recriminazione fa gli auguri al fratello per la prossima paternità, e propone al fratello di lasciare che lui conduca le sorelle ad Albany per far partorire Alice lì per sicurezza. Ma ad Uncas basta guardare il viso radioso di Alice davanti ad una bancarella di abiti per rifiutare categoricamente l'idea del fratello che li vuole separati, e lo invita a comprare abiti maschili della taglia più piccola per lei, perchè viaggeranno presto insieme. Braco Uncas non farti scoraggiare!!! Uncas sembra poi avere ancora un'idea in testa che non riguarda nè l'Ovest e nè Albany per loro due, ma ancora non ci è dato da sapere. Vediamo le due coppie tornare indietro nella foresta per restare insieme un altro giorno prima che le loro strade si dividano. Uncas sempre accanto alla sua bella Alice. Questi due faranno un bambino bellissimo me lo sento. Io li amo non posso farci niente, ed amo la tua storia. Ora il padre sembra aver rinnegato Uncas, ma non ho perso la speranza che col tempo come sembra stia accadendo per Cora ci ripensi e torni indietro sui suoi passi, specialmente quando forse avrà capito che i due giovani sono felici, e che lo "sbaglio" è stato in realtà dovuto perchè si sono lasciati andare vivendo quel tenero ma forte sentimento nato tra loro. Bellissimo non ci sono altre parole per descriverlo, soprattutto vedere come Uncas si sia comportato da uomo, così diversamente da quelli di oggi, che alla prima difficoltà scappano, mentre invece lui nonostante le evidenti difficoltà non si tiri indietro. 

Recensore Master
02/03/24, ore 20:43

Ciao Assiage rieccomi qui e buon fine settimana prima di tutto. L'inizio del capitolo l'ho trovato commovente e molto emozionante, perchè si ritorna al pov di Uncas che proprio non riesce a togliersi dalla mente Alice. Il suo amore per lei va di pari passo al momento con la preoccupazione per lei. Vedere Alice sempre così calma, silenziosa, educata, gentile e comportarsi sempre come si converebbe ad una brava lady inglese, e poi d'un tratto vederla invece scagliarsi contro la sorella e quella vita nuova che non riesce ad accettare lo getta nello sconforto per due motivi: il primo è che vederla soffrire lo fa stare male perchè la ama così tanto "generosamente" che la lascerebbe andare nel momento stesso in cui la sapesse più felice nel fare ritorno alla sua Inghilterra; il secondo è perchè sente di aver fatto uno sbaglio e di aver travisato i sentimenti di Alice, acceccato dai suoi per lei, fraintendendo tanti comportamenti della ragazza, e prima di tutto il sesso tra di loro. Quel suo Lei non è mia. Non sarà mai mia è terribilmente difficile da leggere perchè mi fa pensare a quanto dolore deve provare Uncas nel pensarlo. Intanto tutti stanno organizzando la partenza, a seguito di una visita di una giubba rossa che li ha informati che ora la terra dove si trova la capanna dove stanno dimorando in questo momento appartiene alla corona e va sgomberata. La partenza era già prevista, ma ora coi mesi freddi in arrivo sarà peggio, e si rammaricano di aver aspettato tanto e di non aver intrapreso il viaggio prima. Uncas riesce solo a pensare che partire significa separarsi da Alice, che in questi giorni gli appare sempre più distante, distratta, in un mondo tutto suo, e soprattutto sente lo evita in tutti i modi. Nathaniel è preoccupato del ritardo per il viaggio, ma visto che i proprietari della casa sono stati uccisi e la terra tornerà sotto la monarchia devono partire per raggiungere l'Ohio in fretta, ma il problema sembra essere portare Alice al porto per imbarcarsi, per poi ripartire in tutta fretta. Scopriamo che Cora non è felice, com'era logico pensare, all'idea di questa separazione, e le sembra ancora più assurdo che Alice non gliel'abbia prima detto, ma l'abbia saputo indirettamente da Nathaniel, quando ha sempre consultato sua sorella maggiore per qualsiasi decisione, figuriamoci importante come questa. Nathaniel spiega che non c'è tempo per portare Alice ad Albany e poi andare in Ohio, e Cora allora propone di fermarsi per l'inverno ad Albany, in modo da poter accompagnare Alice, e poi restare lì, e ripartire in primavera, ma a Chingachgook proprio non va giù l'idea e mostra il suo rifiuto della cosa pur non aprendo bocca. Cora spiega tutta una serie di motivi per cui potrebbe rimanere ad Albany, tra cui quella di sposare Nathaniel e poi anche il doversi occupare della burocrazia legata alla morte del padre, ma se prima il padre dei ragazzi era rimasto zitto ora poi si scuote e dice anche ad alta voce il suo dissenso, perchè lui vorrebbe che lui ed Uncas raggiungessero il campo indiano prima di dicembre. Ad Uncas sembra impossibile che Alice non dica la sua visto che stanno parlando anche di lei, sebbene sia sempre stata accondiscendente ai voleri del padre e della sorella, ed intanto Cora specifica che deve pensare anche al benessere ed alla sicurezza della sorella, anche perchè sa che questo potrebbe essere un addio definitivo. Insomma la questione sembra ulteriormente rimandata. Uncas sa bene che la fretta del padre a partire è legata al suo desiderio di vederlo sposata con una ragazza Delaware per vedere nascere il suo primo nipote, e porbabilmente la sua secondaria intenzione è anche quella di allontanarlo da Alice, ed infatto comunica bruscamente che lui e suo figlio partiranno comunque domani o dopodomani, mentre Nathaniel e Cora decidono il da farsi. Poi come un temporale improvviso l'annuncio di Alice che dice alla sorella che non partirà più, e sia in Uncas che in Cora si riaccendono le speranze, perchè credono a ragione scontatamente che Alice li seguirà in Ohio, ma la ragazza si rifiuta nettamente. Nathaniel come suo solito quando si parla di Alice perde facilmente le staffe, perchè la vede come la ragazzina viziata che gli crea solo problemi, e si sta già innervosendo perchè non capisce cosa lei voglia fare, e stranamente ora è Uncas che s'impone perchè la facciano parlare, con un tono risoluto che stupisce tutti, lui per primo che è ovviamente il più interessato nel conoscere finalmente dalla vive voce delle fanciulla i suoi progetti. Nathaniel sembra piuttosto anticpatico in questa storia, perchè oltre a prendersela spesso con Alice, quando sente il fratello che gli rodina di lasciarla parlare, lo guarda quasi con derisione come scrivi, pensando che si sia fatto imbambolare, avendolo visto perso dietro ad Alice in tutto quel tempo. Alice informa che vuole restare a vivere ad Albany, e a Cora semplicemente dice che non può tornare in Inghilterra perchè non sarebbe bene accetta. Cora è ovviamente sconvolta mentre mi costa dirlo ma Nathaniel sembra praticamente sollevato al pensiero di essersi tolto il peso di Alce dalle spalle, e che abbia deciso di restarsene da sola ad Albany. No mi spiace ma proprio non mi piace il suo atteggiamento. Quando si ritra per la notte dopo aver saputo che la partenza è tra due giorni, Alice viene scrutata da Uncas che ancora fa fatica a comprenderla, e poverino deve pure sorbirsi le pressioni del fratello e del padre, che guardano lui che guarda lei, perchè hanno capito che potrebbe fare una pazzia per loro rimanendo con lei. Il giorno dopo mentre lei cuce la borsa da viaggio di Uncas, finalmente gli rivolge la parola e gli confida quanto le dispiaccia lasciare quel posto. Uncas capisce sempre meno, perchè era convinto che fosse contenta di andare ad Albany, e lei a sorpresa si mostra triste quando commenta che lui sarà felice di andare all'accampamento conoscendone il motivo, e subito dopo parla dei sentimenti che lui nutre per lei, spiazzandolo ancora di più. Alla fine commentano come comunque un amore tra loro sarebbe impossibile, e lei in un certo senso gli rinfaccia (seppure sappia che lui non abbia scelta) che abbia condiviso con lei quel momento d'intimità dovendo sposare un'altra. Il fatto di essere soli nella capanna li spinge al confronto e lei ammette come abbia paura del futuro qualsiasi decisione prenderà e dovunque andrà, e come abbia paura di non rivederlo mai più soprattutto. L'amore e la tenerezza di Uncas per Alice sono così evidenti che vanno oltre le parole e i gesti, e comunque il popolo indiano è probabilmente restio ad esprimere sentimenti come l'amore nel dettaglio, ma Uncas sente che se solo lei gliene desse la possibilità passerebbe il resto della vita a proteggerla ed ad amarla, e che suo padre avrebbe dovuto farsene una ragione, ma il problema al di là di tutto è che sono loro stessi ad avere dubbi e a credere sia impossibile, restando bloccati in quel limbo. Nathaniel e Cora tornano alla capanna, e si capisce subito che hanno scoperto qualcosa su Alice, ed infatti Cora stravolta come non mai chiede spiegazioni a sua sorella, con Nathaniel come sempre incavolato. Vorrei ucciderlo giuro, ha la sensibilità di un elefante, ma come fanno ad essere cresciuti insieme come fratelli lui ed Uncas che è così dolce e gentile? Comunque a sua difesa posso dire che quando Cora racconta che sono stati al molo e hanno chiesto in giro di lei, e che hanno saputo alla fine che aspetta un bambino, Nathaniel si mostra forse per la prima volta dispiaciuto per questa povera cognata che ha. Cora ed anche Alice piangono, e la bruna non capisce quando Alice possa essere stata abusata, in quanto crede si tratti di una cosa del genere. Uncas che non ha compreso subito perchè Cora non lo dice apertamente all'inizio, e Nathaniel continua a parlare di una presunta violenza, comincia ad agitarsi, perchè non può pensare che qualcuno le abbia fatto del male, e che lui non l'abbia salvata anche questa volta. Poi Alice annunci a tutti di essere incinta, e mentre Uncas non riesce a credere alle se orecchie, ecco che Nathaniel chiede ad Alice se sa chi sia il padre, visto che lei nega sia stata una violenza sessuale. Ecco stato appena dicendo che mi meravigliavo della gentilezza, ma vai a cagare, Cora ha ragione ad incavolarsi con lui. Alice urla che è stata solo con un uomo, ma non termina la frase, lasciando intendere che quest'uomo è indisponibile. Mi fa una pena questa povera ragazza che piange e fugge via, in una situazione come quella sola e senza l'appoggio di nessuno, dicendo solo che ne riparleranno domani e che dormirà nel fienile. Cora vorrebbe andare dietro alla sorella per parlarle e scoprire chi sia il padre del bambino, ma Uncas prima prova a dirle che ci parlerà lui con lei, e poi rivela che è lui il padre del figlio di Alice, e la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, perchè chiaramente nessuno se lo aspettava, anche se Nathaniel aveva intuito un debole del fratello per la cognata. Almeno ora Uncas capisce meglio la stranezza dei giorni passati di Alice, e comprende come la paura l'abbia attanagliata soprattutto considerando l'educazione ricevuta, perchè capisce che per lei è una vergogna aspettare un figlio fuori dal matrimonio. Cora è fuori da ogni grazia di Dio, e pensa che Unca si sia approfittato dell'ingenuità della sorellina, e se la prende pure con Nathaniel. Cora è talmente arrabbiata con entrambi che ha in programma di andare con Alice ad Albany e restarci fino a che non avrà capito cosa fare. Non credevo però pur conoscendo l'impeto di Cora che nominasse la parola bastardo per suo nipote, e questo fa capire quanto sia sconvolta per quella che ha sempre creduto la sua innocente Alice. Uncas però parla per la prima volta dopo lo shock di scoprire che sta per diventare padre, e stavolta si fa forte dicendo che parlerà lui con Alice e che si prenderà cura di lei. Nathaniel vede sfumare i suoi progetti di vita con Cora dopo questa notizia, perchè crede che la sua futura moglie non lo perdonerà mai per quanto successo tra suo fratello ed Alice. Si passa niente meno che allo scontro fisico proprio quando torna anche Chingachgook, che chiede giustamente cosa stia succedendo. Uncas sa che suo padre non sarà felice per l'evoluzione della situazione, e che mettendo incinta Alice ha trasgredito a tutti i suoi insegnamenti e che perderà la sua stima e il suo rispetto forse per sempre, perchè lo deluso scegliendo una donna bianca e non un'indiana. Purtroppo come sottolinea Uncas in pochi mesi tutti i suoi principi impartitigli sono andati in fumo, e solo per amore, nonostante con Alice non si conoscano da tanto tempo. Questo fa ancora più capire quanto l'amore tra questi due ragazzi sia senza confini. Alla fine deve confessare al padre la padre la verità pur sapendo di ferirlo, ma non ha dubbi ora che il suo posto sia accanto ad Alice. Che capitolo Assiage davvero teso e ricco di emozioni, dove ho amato tantissimo come hai descritto l'amore delicato e romantico ma al contempo forte e passionale che anima questi due cuori destinati ad unirsi per sempre. Sono catturata dalle tua parole, e senza via d'uscita ormai perchè mi sento avvinta a questa storia come l'edera, come diceva quella vecchia canzone. Il momento e il modo in cui hai fatto scoprire la verità mi ha fatto trattenere il fiato in attesa di vedere cosa sarebbe successo. Non vedo l'ora di leggere anche i capitoli successivi.

Recensore Master
24/02/24, ore 00:10

Ciao Assiage in questo capitolo si legge nella prima parte come Alice abbia deciso, sfruttando un'uscita in città con Nathaniel, di cercare un passaggio per l'Inghilterra. Alice sembra irremovibile, e non si fa demoralizzare nè dal diniego del capitano Eccles, nè dalla mancanza di soldi. Ovviamente non ha contanti, come vorrebbe il capitano, pur avendo venduto un suo braccialetto, ma cerca a tutti i costi di convincere il burbero uomo che salderà il debito del viaggio una volta arrivata a Londra. La ragazza sente che per lei dopo quello che ha dovuto subire non c'è più niente nelle Americhe per cui restare, e soprattutto non vuole diventare un peso a vita nella nuova fase che si appresta a vivere Cora, ormai futura signora Poe. Tra l'altro Nathaniel lo vediamo anche un po' duro con lei, quando si accorge che Alice era in compagnia di quell'uomo e che forse sta organizzando qualcosa all'insaputa di tutti. Devo dire che sappiamo che Nathaniel è un uomo pratico e vissuto in un mondo selvaggio e difficile, ma quel suo modo sempre al limite della sufficienza di trattare la sorella della sua fidanzata, sconforterebbe chiunque al posto di Alice. Il capitano Eccles comunque forse alla fine impietosito dalla ragazza e vedendo i segni sui suoi polsi lasciati dalle corde alla fine arriva ad un accordo per metà pagamento subito e metà all'arrivo in Inghilterra, anche se prova a mettere in guardia e forse anche a scoraggiare un po' la piccola Munro a salpare, perchè a bordo sicuramente non troverà una situazione rosea, e nemmeno persone del suo livello, anzi. Ma come detto Alice gli garantisce che si rivedranno il giorno della partenza. Il fatto che persino uno scorbutico marinaio rozzo si sia lasciato incantare da Alice, la dice lunga sul grado di tenerezza e di protezione che deve ispirare questa giovane in chiunque la incontri anche se per la prima volta. Poi troviamo una Alice che dopo le faccende quotidiane e coi dubbi ed i pensieri che le occupano la mente va al fiume dove giunge poco dopo Uncas. La prima cosa che ella nota è come Uncas sia più rispettoso di tutti gli altri quando parla con lei. Mi piace molto il soprannome invece di "capelli di luna" che le ha assegnato Chingachgook, e comunque Alice lo prega di annullare queste formalità ormai inutili tra loro. Sbalordendola Uncas sembra sapere perfettamente che sta per partire, e questo perchè Nathaniel aveva chiaramente capito perfettamente il motivo per cui Alice stava parlando col capitano quando erano stati insieme al molo per fare scambi di pelliccie. Uncas nel suo stile discreto ed affettuoso prova a farle cambiare idea, preoccupato anche per la sua salute. Alice ne è turbata e s vede dal primo momento, ma allo stesso tempo sente che per lei non c'è nessuna possibilità restanto con Cora e Nathaniel, e che in fondo tutti si aspettano in qualche modo che lei se ne vada, perchè non adatta a quella vita faticosa. Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto che il film non avesse quel finale, anche per capire l'evoluzione e la crescita personale di Alice in quella terra così lontana dalla sua vita precedente. Qui in questa storia viene appunto messo in discussione, approfondendo a lungo questo aspetto della vita della ragazza. Devo dire che poi ho amato tantissimo il momento in cui Uncas le chiede di restare, ma non per Cora e Nathaniel, ma di restare con lui. 
"Potresti rimanere.”
Lei trasse un profondo sospiro. “Con mia sorella e Nathaniel?”
“No. Con me.”
Alice alzò in fretta lo sguardo. Non c'era stata esitazione nella sua voce, o nei suoi occhi scuri. I suoi bellissimi occhi scuri che erano sempre pieni di calore quando guardavano lei. Come se non ci fosse nessun'altra che lui desiderasse guardare."
Ecco questo è un passaggio che mi piace particolarmente, perchè ci leggo quello che ho sempre visto dal primo momento nella coppia nel film. Uncas è sempre caloroso, gentile, protettivo verso Alice ed allo stesso tempo la guarda proprio come dici tu come se non fosse nessun'altra che lui desiderasse guardare, lo si capisce da subito che c'è come una magia tra loro, e che per lui da quel momento esisterà solo lei. Devo dire che il proseguire del loro dialogo mi fa provare tanta tenerezza e simpatia per Alice, che chiede ad Uncas in pratica fino a quando lui potrà resistere accanto ad una ragazza così diversa da lui ed inutile che non sa fare niente. Qui gli illustra anche secondo lei come Nathaniel non sarebbe felice che restasse, ma per Uncas lei si sbaglia e suo fratello le vuole bene, solo che è una persona concreta che può sembrare affillata nelle parole, colpa anche della loro professione e dello stile di vita che conducono. E devo dire che mi ritrovo perfettamente d'accordo con Alice quando lei lo contraddice asserendo che non è la vita che fanno a renderli così, perchè lui non è come suo fratello duro e sbrigativo, tutt'altro è sempre attento e premuroso con lei. Quando comunque gli racconta anche della difficoltà di trovare i soldi per l'8 il giorno della partenza, Uncas sicuramente col cuore sanguinante, da vero gentiluomo le propone di aiutarla prestandole i soldi, e questo solo perchè ritornare a casa la renderebbe felice. Mentre poi parlano dei progetti per l'avvenire, come il prossimo matrimonio dei loro fratelli, viene fuori anche l'ipotesi di un futuro matrimonio per Uncas, e a questo accenno l'aria cambia, e le mani fino ad allora intrecciate si slegano, ed Uncas inizia ad intrecciarle i capelli forse per non pensare che il suo futuro sarà con qualcuna che non ametà mai. Durante la notte poi scopriamo un altro motivo, che era facilmente intuibile, di preoccupazione di Alice, e per cui forse vorrebbe andare via. Ricorda di una cameriera che aveva da piccola, ed a cui si era molto affezionata che la chiamata affettuosamente Elsie. La domestica purtroppo era stata mandata in fretta e furia via da casa sua perchè sedotta da chissà chi ed in attesa di un figlio, ed Alice per quanto inesperta ha capito che i suoi continui malesseri sono collegati al suo ventre e seno più morbidi e che probabilmente, come quella cara ragaazza che le raccontava storie e si occupava di lei, anche lei porta in grembo il figlio frutto dell'amore tra Uncas e lei. Tuttavia per averne conferma si alza in piena notte per recarsi in città, venendo comunque vista da Nathaniel, e finisce nella tenda di una donna che tira a campare facendo tra l'altro probabilmente la guaritrice e levatrice. La signora le conferma del suo stato interessante, e per Alice si apre il baratro. Come per il capitano Eccles anche la finta levatrice sembra comprendere e provare pena per quella giovane e molto ingenua ragazza, che sembra completamente sola senza madre e senza un uomo. Le dà un sacchetto di erbe che dovrebbero aiutarla a risolvere il problema per sempre, e alla fine non accetta nemmeno il denaro di Alice, probabilmente pensando che se vuole mettere fine a tutto è perchè quel figlio è indesiderato e stato messo a forza dentro d lei contro la sua volontà. Le dà precise istruzioni e si raccomanda di seguirle perchè comunque potrebbe risultare pericoloso. Alice è preda della disperazione e sa di essere in un vicolo cieco rovinata, ed ora probabilmente sa che anche tornare in Inghilterra in quelle condizioni per lei sarebbe impossibile. Quando torna a casa Cora ed anche tutti gli altri, compreso Nathaniel, si mostrano molto ansiosi per la sua sparizione, ma lei si trincera nel riserbo più assoluto e non vuole confidarsi nè con Cora nè con Uncas, perchè anzi grida contro la sorella per essere lasciata in pace, sfuriando tutto il nervoso che non è riuscita a sfogare, pur avendo pianto per tutto il viaggio di ritorno, e se ne torna nel fienile, dove riusce solo ad accucciarsi incerta sul suo destino, e cercando la pace ripensando ad Inverness e a sua madre. Mi fa davvero pena, anche se sono sicura che Uncas le starebbe accanto ed anzi sarebbe anche felice di prendersi cura sia di lei che del bambino, e non per senso del dovere, ma perchè non chiederebbe niente di meglio dalla vita. Ok è definitivo, sono innamorata di questa coppia, sono innamorata di questa storia, e sono innamorata (platonicamente) di te che l'hai tradotta e l'hai pubblicata, aiutando tutti noi fans di Uncas ed Alice a sognare del loro romantico e mitico amore. Grazie davvero e ci risentiamo al prossimo capitolo. 

Recensore Master
15/02/24, ore 23:28
Cap. 3:

Ciao Assiage intanto non ho avuto modo l'altra volta di dirti quanto mi piace il tuo pseudonimo. Posso chiederti dove l'hai pescato? Poi passiamo alla storia, che a lenti passi fa intrecciare le vite di questi due giovani che hanno iniziato a provare qualcosa l'una per l'altro. Hai rappresentato benissimo la scena del fiume, con tutto l'imbarazzo della situazione, da parte di entrambi, dove c'è il piacere di stare insieme, ma anche la paura di dire o fare qualcosa di più dopo quello che è successo tra loro. A tratti si sente la naturalezza di come riescono a capirsi senza neanche guardarsi, ma in altri si avverte decisamente l'imbarazzo che si può quasi tagliare e quella reticenza a non voler parlare di quanto accaduto sotto la cascata. Il tutto parte dalla possibilità di Alice di poter bagnare le gambe nel fiume, mentre Uncas sta pescando, ma automaticamente come un riflesso condizionato dettato da una forma di imprinting se vogliamo legato alla sua educazione, Alice dichiara di non poterlo fare, perchè nessuna signora mostrerebbe mai le caviglie ad un uomo, per poi rendersi conto che ormai quel discorso non vale più per lei, che è andata decisamente oltre che mostrare le caviglie. E' inevitabile come la giovane senta la vergogna su di sè, perchè i principi morali che ha sempre imparato la fanno sentire come una "donna perduta". Devo dire che Uncas è come sempre paziente ed estremamente comprensivo, devoto e delicato nel volerla sollevare dal peso della colpa che Alice si porta dentro. Glielo ripete più di una volta che l'amore consumato in quella grotta non è stato un "peccato" nè qualcosa di cui vergognarsi, che non hanno fatto niente di male. Alice ovviamente non lo ascolta, ed arriva quasi a paragonarsi ad una donnaccia è evidente, anche se non termina la frase, un po' per pudore ed un po' perchè lui glielo impedisce, perchè ai suoi occhi lei non potrebbe mai essere nulla di tutto questo, e perchè non riesce a vedere altro che del bello, del buono e del giusto prima di tutto in lei, e poi nei sentimenti che si sono dimostrati a vicenda. Alice cerca anche di sviare l'argomento così scomodo concentrandosi sia nella bellezza della natura, sia nel voler apprendere un nuovo modo di cucinare il pesce da Uncas, visto che pescare trova sia un'attività assolutamente noiosa, ma non volendo apparire agli occhi del Mohicano pigra o svogliata. Tra l'altro almeno ottiene da Uncas la promessa che non parlerà mai nè a Cora nè a Nathaniel, e nè a nessun altro di quello che c'è stato da loro, togliendo almeno dalla mente di Alice quella preoccupazione che sentiva incomberle addosso come una spada di Damocle. Da Uncas così onorevole ed onesto ovviamente non ci si poteva aspettare nient'altro. Tuttavia sebbene entrambi sembrerebbero voler lasciar perdere l'idea di stare insieme e di accantonare in un angolo della memoria l'amore che hanno vissuto clandestinamente, nessuno dei due riesce a non provare l'attrazioen reciproca che vibra tra loro, e che si fa sentire appena dimezzano le distanze. Mi ha fatto poi tanta tenerezza Uncas che nel vederla quasi piangere di vergogna è lui che si è assunta la maggior parte di responsabilità per essersi lasciato andare e per aver permesso che le cose tra loro andassero troppo avanti, precisando che era lui a doversi fermare visto che lei è troppo giovane e troppo innocente, e questo non fa che fare ancora più breccia nel cuore di Alice ed anche nel mio lo confesso. Uncas ti amo e semmai rinascessi vorrei essere la tua Alice e vivere per sempre felice e contenta con te. Poi volevo farti davvero i miei complimenti per la ricerca che devi aver fatto sui giornali del periodo che citi nel paragrafo in cui parli di Alice che consulta tutti i giornali possibili per avere notizie su navi che partano per l'Inghilterra, perchè a quanto pare ha deciso di tornare a casa. Non sembra averne parlato ancora nemmeno con Cora che però sicuramente con suo sesto senso da sorella maggiore ha già presagito qualcosa. Mentre comunque Nathaniel ed Uncas sono fuori a caccia, di notte troviamo Alice sempre più alle prese con quelli che sembrano veri e propri sintomi di una gravidanza inaspettata, benchè lei del tutto inesperta come detto in materia non può minimamente cogliere. Chiganchgook che per attimo scambia per Uncas (le sarebbe piaciuto ma le è andata male stavolta) la becca esattamente alle prese con la nausea, e con un'insospettabile disponibilità e quasi con affetto si prende cura di lei, e credo proprio lo faccia sia perchè ha capito quanto il figlio sia preso da lei, e sia perchè ha intuito prima della ragazza che porta in grembo il suo nipotino. Devo ammettere che mi è piaciuto molto vederlo prendersi cura così paternamente di Alice, e mi fa capire da dove abbia preso Uncas questo suo istinto di protezione verso di lei. Sono affascinata da questa storia e non so davvero come farti arrivare tutta la gioia che provo ogni volta che aggiorno leggendo un nuovo capitolo. L'amore tra questi due ragazzi scalda così tanto il cuore e mi fa fantasticare così tanto, anche perchè tu lo sai descrivere così meravigliosamente, e perchè la tua capacità di scrittura permette a noi lettori di lasciarci assorbire completamente dimenticandoci per un po' di dove siamo e chi siamo. Non è da tutti lasciatelo dire. Sono sempre più felice di aver iniziato a rileggere questa storia, che mi aveva già tanto colpito la prima volta, ma che ogni volta è come fosse appunto la prima! Grazie

Recensore Master
07/02/24, ore 23:40
Cap. 2:

Ciao Assiage devo dire che sto leggendo con vero piacere questa storia che hai pubblicato qui su EFP. Mi piace molto come stai mostrando questa "fase di transizione" diciamo così tra il salvataggio sul promontorio e la ripresa di Uncas, analizzando soprattutto la psicologia di Alice che deve assolutamente adattarsi nonostante il futuro incerto e soprattutto dopo il passo che ha commesso sotto quella cascata. I primi momenti di shock sono molto acquosi e credo sia normale perchè Alice non solo è particolarmente sensibile, ma sappiamo ora grazie alla psicanalisi come un evento traumatico può danneggiare il cervello umano. Alice mentre osserva come tutti si danno da fare, soprattutto la sua incrollabile sorella maggiore Cora, per salvare ora Uncas dalle ferite, sa di essere inutile in questo frangente e non sa nemmeno bene come comportarsi. Sa di essere fragile e vorrebbe appoggiarsi a Cora, che naturalmente come sempre è accanto alla sorella per sostenerla senza mai sottrarsi, ma è anche ovvio che la sorella appunto si adoperi per aiutare sia Uncas che Nathaniel e gli altri uomini, soprattutto per ripagarli di quanto hanno fatto per loro. Quindi Alice inevitabilmente finisce isolata, e dubita anche che gli altri possano pensare bene di lei, visto che è stato per colpa sua che Uncas è tra la vita e la morte. Soprattutto pensa che Nathaniel non la sopporti, perchè la sua incapacità di affrontare la situazione e di essere autosufficiente pensa finisca per gravare ulteriormente Cora, e che per sollevarla da qualsiasi incarico anche stupido faccia le cose anche per lei, invece di istruirla e spingerla a rendersi indipendente ed utile. Intanto devo dire che mi ha fatto un po' impressione la descrizione delle cure decisamente primitive riservate al nostro Uncas, come sono contenta di essere nata in questo periodo storico mio Dio!!!!! Il gruppo arriva poi di nuovo nei territori coloniali dove molte case sono state bruciate o abbandonate, e quindi prendono possesso, con un certo imbarazzo da parte di Alice, di una di queste. Intanto Alice prova a cercare di abituarsi a questa nuova vita sbrigando i compiti assegnatili da Cora con il pensiero insopportabile di nascondere a tutti cosa è successo tra lei ed Uncas, perchè altrimenti morirebbe di vergogna perchè ha paura che le persone la potrebbero considerare una donna di facili costumi. Mentre pian piano con l'avanzare dei giorni con la pratica sembra rendersi più autonoma, ed addirittura impara a non essere di peso a sua sorella, e ha modo di ricredersi sull'antipatia che prima credeva che nutrissero tutti per lei, a cominciare da Nathaniel, un altro motivo di struggimento è Uncas. Non sa come comportarsi con lui. Se in principio era ferito e non poteva essere avvicinato se non da chi lo curava, la ragazza inglese si sente in colpa perchè le sembra di averlo ignorato, nonostante la profonda gratitudine che sa di dovergli, perchè non è mai andata a trovarlo, ma purtroppo dopo il momento di passione che hanno vissuto si sente troppo sommersa dalla vergogna e non sa proprio cosa potrebbe dirgli. Fin quando Uncas rimane a riposo ha potuto evitarlo con successo, ma nel momento in cui si ritrovano a condividere la tavola, le tornano alla mente i momenti vissuti insieme, e poi guardandolo non può essergli indifferente e finisce per cadere nella trappola del nervosismo, tanto che ad un certo punto si sente osservata da tutti e scappa via per non dover reggere quel confronto, nonostante Uncas sia estremamente dolce con lei come sempre. La bionda Munro si nasconde nel fienile in cerca di pace, ma quella grande tentazione vivente sotto forma d'uomo di Uncas la trova, e si porta vicino a lei. Buffo come sia lui quello ferito, eppure si preoccupi sempre della sicurezza di Alice raccomandandole che la scala non è sicura. Qui tra un silenzio imbarazzante Alice finalmente trova il modo di ringraziare finalmente Uncas che per tutta risposta, forse per sbloccare quella tensione tra loro la invita ad andare con lui a pescare, benchè lei non sappia proprio dove mettere mano per prima cosa. Un particolare saltato all'occhio leggendo, è che Alice potrebbe essere incinta da alcuni sintomi buttati lì sembra appositamente. Devo dire che come sempre ogni storia che parla di loro mi trasmette un immenso amore, di quello benefico quasi curativo, in totale contrapposizione con lo stereotipo dell'amore malato, ossessivo e morboso che va tanto di moda nelle fanfiction di oggi. Questi due ragazzi si fanno solo del gran bene a vicenda, e solo uno sciocco non lo vedrebbe. Questa ora sarà la vera parte in cui la coppia capirà cosa vuol fare e come si sente stando l'uno accanto all'altra senza guerre, fughe, rapimenti, salvataggi, imboscate e tragedie varie, e sarà bellissimo assistere alla costruzione del loro rapporto, anche perchè sarà all'inverso in quanto avendo già fatto sesso prima che iniziasse ancora qualcosa di serio, sarà ancora più importante la parte a seguire per capire come si evolverà e rinforzerà il loro legame. Che bello essere qui con te e coi nostri eroi romantici preferiti. Sono super contenta di questo capitolo, e sono sicura lo sarò anche del resto della storia. Alla prossima ciao

Recensore Master
30/01/24, ore 23:20
Cap. 1:

Ciao ho finito settimana scorsa di recensire la storia di Alarnis L'ombra della signoria e come promesso quando mi consigliasti questa fanfiction mi sono catapultata per recensire, perchè ho bellissimi ricordi della fanfiction storica che mi ti aveva fatta conoscere. Intanto sono contenta di tornare un po' a sognare con la coppia Uncas/Alice perchè così mi illudo ancora che possa esistere il grande amore e che il loro non sia finito come tutti sappiamo nel film. Infatti una cosa che mi ha subito colpita è che qui la trama parte appunto dal momento in cui il gruppo in fuga da Magua arriva sotto le cascate. C'è un anneddoto che ho scoperto non ricordo se letto da qualche parte, oppure se qualcuno me ne avesse parlato, ma Jodhi May all'epoca era molto giovane quando ha girato il film, e la madre era con lei sul set. In realtà in questa storia che leggiamo per mano tua tu hai scritto proprio come dovevano andare i fatti secondo la sceneggiatura originale, ma la madre di Jodhi non ne volle sapere di far girare quella scena alla figlia, appunto perchè la riteneva troppo "forte" essendo lei così giovane, e quindi dovettero cambiare, ed alla fine devo dire che non so se sia stato un male, perchè forse così il rapporto dei due si è mantenuto ancora più ammantato da un'aura di spiritualità e di sentimento che forse si sarebbe perso facendoli amare carnalmente sotto quella cascata. Con questo però non voglio dire che tu abbia descritto male questa scena, perchè partendo appunto dal descrivere lo stato d'animo della ragazza subito prima, ci conduci per mano in un certo senso all'interno della sua anima. Non dimentichiamoci questa ragazza che fino ad ora "ha vissuto sotto una campana di vetro", cosa ha dovuto vedere e con qualche crudele e selvaggia realtà si è dovuta scontrare improvvisamente, senza contare che ha appena perso il padre, e non ha mai avuto il conforto di una madre. Hai davvero delineato quella voglia di fuga di Alice o quel suo desiderio di estraniazione nel momento in cui si avvicina alla cascata, e come il contatto con Uncas la aiuti per quanto assurdo ad ancorarla appunto al presente, però smorzando di botto il tempo e lo spazio, ed intrappolandoli entrambi in un sogno impossibile per entrambi. E' una deliziosa tortura leggere come Uncas ci provi a non cadere nella rete della passione che questa dolce, ingenua ed innocente ragazza inglese gli sta avviluppando attorno, davvero ci prova con tutte le sue forze, ma probabilmente l'ha amata dal primo momento che l'ha vista, e quel suo soffocare i suoi veri sentimenti per tutto questo tempo, e la concreta possibilità che lei non lo ricambiasse che ora viene a sfatarsi con l'assalto tenero di Alice ed allo stesso tempo frenetico e disperato, lo ha completamente portato ad abbassare la guardia ch aveva tenuta alta finora. Poi la scena del precipizio e del duello con Magua che però finalmente ha un esito diverso, e leggiamo come in Alice si accavvallino sentimenti quali lo stupore per ritrovarsi Uncas in quel momento lì per lei, l'istinto di sopravvivenza che le fa pensare che se lui morirà nessun altro potrà venire a salvarla, e anche il senso di colpa perchè sa di averlo condannato a morte con quell'amore consumato in fretta e mai assaporato fino in fondo. Il capitolo si chiude con Chingachgook che uccide Magua prima che possa uccidere Uncas, che però è ferito gravemente. Arrivano anche Nathaniel e Cora e quindi la coppia è salva. Ora bisognerà capire come si svolgerà la storia e come il ferimento di Uncas inciderà sul racconto e quanto ci rimetterà a riprendersi. Paradossalmente questo evento che poteva rivelarsi tragico potrebbe accelerare di molto l'evoluzione del rapporto, oppure arrestarla completamente perchè potrebbe portare alla luce le diverse portate del sentimento che nutrono "ora" il giovane indiano e la bella dama inglese. Sono felice comunque di poter iniziare ad esplorare questo nuovo sogno d'amore "indiano" con te e di ritrovarti. Spero porterai pazienza perchè potrò recensire di media più o meno un capitolo a settimana. Spero potrai aspettare. Nel frattempo ti dico che sono proprio contenta di essere qui e che non vedo l'ora di proseguire a leggere, e di capire come farai coronare questo amore ai nostri due amati protagonisti. Alice ora si sentirà forse "in dovere" di ricambiare Uncas visto che ha rischiato la vita per lei? Il padre del ragazzo la farà sentire a disagio perchè la incolperà del ferimento di suo figlio e del fatto che abbia perso la testa per lei? Alice mentre si avvicinerà ad Uncas per curarlo forse comprenderà come sia veramente innamorata di lui? Ed Uncas troverà la forza dopo questo gesto così eclatante di rivelarle anche a parole il suo amore? Saprà aspettare che Alice faccia chiarezza in se stessa o lo vedrà solo come un rifiuto? Aspettiamo e vedremo. 

Nuovo recensore
25/06/16, ore 14:06
Cap. 1:

ciao Elian21! sono proprio contenta di poter assaporare una nuova rivisitazione della storia di Uncas e Alice! e me lo sentivo che c'era il tuo zampino haha 
volevo chiederti dove posso trovare Lost dell'autrice Assiage perchè ho cercato in questo sito ma ci sono solo storie in italiano...! e comunque complimenti per esserti presa la briga di tradurre tutto, hai fatto un buon lavoro!:) 
a presto
Nice

Nuovo recensore
07/06/16, ore 16:25
Cap. 12:

Ciao carissima !
Non ti preoccupare, lo so che sei ferma per l'assenza di aggiornamenti... Però ti confesso che mi mancano tantissimo le tue fanfiction sugli amorini miei (Uncas e Alice ^_^ !)
Ultimamente sto leggendo qualche fanfiction in inglese; sono un pò lenta, anche se l' ho studiato a scuola. Ma poi non si possono paragonare allo stile Eilan, che cavolo !! :D
UN BACIOTTO E A PRESTISSIMISSIMO !!!!
Eliana <3

Recensore Master
04/06/16, ore 11:12
Cap. 1:

Ciao :)
Sai che sei appena diventata il mio mito? ;) No, perché non una shot, bensì una long, su Alice e Uncas... ok, potrei mettermi SERIAMENTE a fangirlare come una pazza *lancia cuoricini ovunque*
Ok, ritorniamo serie. A parte gli scherzi, apprezzo molto l'impegno che ti sei presa come traduttrice, e grazie, grazie davvero, per aver scelto di tradurre questa storia, su una delle coppie che più mi ha fatto sognare. Ok, nel film non è che si veda gran ché, il tutto ci viene suggerito e presentato in poche scene... ma il finale, il finale è fortissimo.
E per quanto ci si possa "consolare" con il pensiero che nella morte sono insieme... l'amaro resta, resta il dolore terribile.
Quindi grazie per aver deciso di presentare questa storia dove, forse, già in vita i nostri due beniamini trovano la felicità.
Bene, parliamo del capitolo: siamo solo all'inizio della storia, e io di solito mi esprimo poco sui personaggi; ma essendo una fanfiction, posso dire che, almeno da questa primissima parte, i personaggi sono molto coerenti con i loro "originali"; bella anche la scelta di aver ripreso scene del film, ma averle mischiate con elementi di propria invenzione.
Una nota di merito anche per lo stile, che non è banale ma neanche pesante.
Ecco, forse l'unico appunto che potrei fare è sulle scene: in particolare quella della grotta, che mi ha lasciato un attimo stupita non per il contenuto, ma perché è stata narrata, a mio parere, un po' troppo velocemente: sarebbe stato meglio se l'autrice si fosse soffermata di più su sentimenti e pensieri, e anche nelle descrizioni; ma forse questo è un tratto caratteristico dello stile di scrittura...
Comunque sia, la bandiera è meritatamente verde, e la storia va nelle seguite.

Alla prossima,
Manto

Recensore Junior
13/03/16, ore 08:41

Ciao Ele!
Che meraviglia, si sono ricongiunti, per lo meno con Chingachgook... evviva! Molto commovente il passo in cui Alice ricorda, d'un tratto, che lui l'ha salutata chiamandola figlia... il cambiamento di Chingachgook è davvero sorprendente! Mi piace inoltre vedere come Alice si sia ben ambientata in quella che ora è diventata la sua nuova vita... non ha alcun rimpianto rispetto al passato, ora capisce che ciò che ha è ciò che davvero voleva, anche se è successo tutto così in fretta, come lei stessa fa notare a Uncas. Ma alle volta la vita è così, capita tutto all'improvviso, bisogna prendere o lasciare... e lei ha preso la parte buona, per fortuna!
Bene, ora aspettiamo l'arrivo del piccolo e la riconciliazione con Cora e Nathaniel... alla prossima cara e grazie come sempre!
PS: il mio strumento è il flauto traverso... e sì, la mia piccina ha apprezzato! ; )

Nuovo recensore
07/03/16, ore 16:11

Cavolo! Chingachook mi sta sorprendendo! Allora non è vero che odia Alice... :) Che dolce da parte sua quando tira fuori le erbe per Alice, le stesse che beveva la madre di Uncas <3 E' veramente un uomo straordinario e Uncas gli somiglia molto... Adesso si capisce da chi ha ripreso il tesorino mio, e Alice comunque sia, da ragazza educata e buona, porta un gran rispetto a suo suocero...Secondo voi Chingachook da giovane era bello come Uncas? :) :) un bacione e alla prossima scorpacciata di nuovi capitoli !!!

Salve Eilan, avevo già recensito il tuo magnifico capitolo.. Non sapevo come contattarti per gli auguri di Buona Pasqua e allora ti mando il messaggio in questa occasione :) Un bacione e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo !!!! kiss..
(Recensione modificata il 27/03/2016 - 12:14 am)

Recensore Junior
05/03/16, ore 08:52

Ciao Ele!
Questo capitolo è interamente dedicato a Chingachgook, che di solito ha un ruolo marginale, forse anche per via del suo carattere così schivo, che deriva certamente dalla sua educazione. È combattuto tra la rabbia nei confronti del figlio e il desiderio di rivedere lui e conoscere suo nipote, ma alla fine, dopo una lunga lotta interiore, sceglie la via della riconciliazione e abbandona quella del rancore... il punto in cui viene detto tutto ciò mi ha commosso! Un'altra cosa che mi ha colpito è l'attaccamento dei tre coloni nei confronti di Alice, nonostante gli inizi non proprio felici... hanno compreso l'amore tra i due giovani e lo difendono a spada tratta, perché la loro unione è certamente più forte e più importante del loro essere mal assortiti.
Ora spero che Chingachgook raggiunga presto i nostri innamorati... grazie, come sempre, per la bella storia, e al prossimo capitolo!
Ele
PS: Finalmente mi sono decisa a tirar fuori il mio strumento musicale dopo mesi di inattività... ho suonato alla mia bambina la colonna sonora del film de "L'ultimo dei Mohicani" e, ovvio, mi sono commossa!

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