Recensioni per
Una manciata di felicità
di Occhi di nebbia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/06/16, ore 18:23

Sono qui per lo scambio di recensioni. Uhm. Ciò che mi è piaciuto di più è il fatto che ti sia soffermata sui pensieri del protagonista e le sue riflessioni, rendendolo un personaggio credibile. Tuttavia la storia è talmente breve che (almeno per me) non riesce a suscitare l'empatia necessaria e non ho molto "legato" con i personaggi.
See you, space writer!

Nuovo recensore
01/04/16, ore 16:04

Ciao, sono qui per l'evento "Uova di Pasqua vs. Storie" a cui hai partecipato con questa storia.
Devo dire che è davvero stupenda, tra quelle che ho letto è quella che più mi ha emozionata e scossa nel profondo.
Il modo che hai usato per introdurti nella vita di questo personaggio -lento, delicato e mai troppo azzardato- mi ha trasportata pian piano in quella che può essere quasi considerata una "melodia malinconica".
Devo dire che il tuo stile mi piace moltissimo e che le tue scelte, alcune magari un po' audaci, hanno contribuito a rendere l'intera flash armoniosa in un modo tutto suo.
Complimenti!
Arya T.

Recensore Veterano
21/03/16, ore 17:08

Buonsalve! (?)
Sì, lasciamo stare, non riesco mai ad aprire il discorso in maniera decente, soprattutto quando non conosco bene l'autore.
Ma, a parte questo -di cui ti importerà poco meno di nulla, immagino- come è ovvio, sono qui per lasciare il mio commento a questa flash, breve ma intensa, come è giusto che sia.
Premetto che sto recensendo la seconda volta che rileggo la storia: ho infatti voluto lasciarmi del tempo prima di lanciarmi nel dispensare pareri.
Si respira un'intensa aria di casa, seppur vuota, aria di famiglia, seppur abbattuta. E questo è veramente molto dolce, il modo in cui discretamente entri e fai entrare il lettore nella vita difficoltosa di quest'uomo avvilito dagli eventi che lo hanno colpito.
Il topos della pioggia e dell'autunno è un classico, forse un po' troppo. A mio avviso rende la riflessione del protagonista meno incisiva, ma pur sempre efficace, quindi quella che ho appena detto è veramente una mia fissa, davvero. Ma, con un testo scritto così bene, c'è poc'altro di cui parlare se non delle scelte puramente stilistiche e puramente personali.
La cosa che mi ha dato da pensare, in senso buono, niente paura, è quel chissà. Mi ha messo un'angoscia addosso che non ti dico. Probabilmente non c'è niente di che dietro a questa parola, ma il modo in cui l'hai usata, non so... in ogni caso l'ho trovata proprio azzeccata come idea! Ottimo davvero!
Ho apprezzato molto anche l'espressione "dall'alto dei suoi anni". Fantastica.
Bene, credo di potermi dileguare. Alla prossima storia, speriamo di risentirci!
Mel

Recensore Master
26/02/16, ore 14:07

Eccomi!
In un testo breve sei riuscita a condensare la vita di un’intera famiglia. Le tragedie che l’hanno colpita, i disagi, le mancanze. Le vecchie abitudini, ormai perse.
Ci mostri l’autunno e i suoi colori, la stagione che più riporta malinconia e tristezza, e aggiungi la pioggia perché Emmanuel si lasci andare ai ricordi.
Vediamo i ciottoli di una strada sparire per lasciare il posto all’asfalto, una madre che accompagna la figlia a scuola finché, purtroppo, non accade qualcosa che la porta via d’improvviso.
Narri del licenziamento del padre, quest’uomo che sembra aver perso ogni cosa, tranne la sua piccola Gretel. E infatti sembra voler continuare a vivere solo per lei, quasi come se non avesse altra scelta.
Sei stata brava a sintetizzare il tutto, ogni frase ci mostra lo sforzo che sta facendo Emmanuel per restare concentrato sulla figlia. Come quando resta a guardare la pioggia dalla finestra per venti minuti, o come quando si ritrova a dover prendere coraggio per afferrare la maniglia e aprire la porta.
Uscire, affrontare il mondo che sua moglie ha lasciato, sembra un’impresa.
Ma alla fine lo fa comunque, sconfigge l’apatia e si fa forza per raggiungere Gretel, che sembra essere cresciuta tutta in una volta alla perdita della madre.

Recensore Veterano
25/02/16, ore 21:21

Ciao!
Sono qui a recensire per lo scambio indetto su Facebook...
Che devo dire... la storia mi è parsa a primo avviso scritta bene e non pesante, senza troppi fronzoli e in un carattere buono e senza ghirigori strani dal punto di vista grafico.
Per tornare alla trama invece, trovo molto fine e delicato il modo in cui hai descritto la mancanza della persona amata per Emanuel un un momento della sua quotidianità. Particolarmente apprezzata la chicca sugli occhiali e sulle piccole descrizioni inserite.
A presto
Ciao