Ciao sono fisio e sono approdata qui grazie allo scambio recensioni su gruppo FB.
Devo ammettere che la coppia Bonnie x Kai mi ha sempre incuriosito anche se non ho mai approfondito il loro "what if" .

La tua idea del "quasi" mi piace molto. Sviluppi il tema portante della storia in modo lineare e scorrevole, privo di sbavature.
Inoltre sei stata brava a bilanciare tra i due personaggi: non prendi mai completamente le parti di uno o dell'altra; non cadi nella trappola da crocerossina, tipo "poverino lui è stato solo e abbandonato per tanto tempo in quella dimensione, come si fa a non perdonarlo?".
Lo stile usato fa si che si "respiri" un'aria malinconica per tutta la storia quindi ritengo che hai centrato a pennello l'obiettivo.
Per concludere: il finale è un colpo di classe; terminare con tutti i "quasi" al contrario, in mondo che al lettore sembra di assistere a un veloce "rewind", è una chiusura fantastica.
Quindi ribadisco, è stato un piacere scoprire la tua storia.
Detto questo porgo i miei saluti.

Au revoir
fisio

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Ciao, sono qui per lo scambio di recensioni del gruppo FB! Che dire? Questa one-shot davvero molto commovente mi ha lasciato l'amaro in bocca. La parte che mi è piaciuta di più è stata "Almeno, era quello che si ripeté quando si sentì sollevato nel vedere Damon guarirla. Si disse che era tutto dovuto al fatto che la testa gli era stata staccata dal corpo, era per quello che aveva quei pensieri sconnessi, perché continuò a vedere e sentire per i due secondi più lunghi della sua vita."
Ho sempre pensato che Kai, molto in fondo nel suo cuore, abbia sempre sperato in un appiglio da parte di Bonnie. Ho quasi sofferto per lui quando lei lo ha lasciato indietro nel mondo-prigione ;( Questa fiction è perfetta in ogni dettaglio: lo stile, i personaggi, la grammatica. Anche l'uso della parola "almost" mi è piaciuto tantittimo!
Complimenti!

-mmh

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Chissà perché ho quasi pianto...
Comunque è una bellissima shot, complimenti. Sei riuscita a mettermi addosso una malinconia sproporzionata, senza quasi.

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E no, il dramma vero non sta tanto in tutta la sequenza di eventi che "quasi" avrebbero potuto essere diversi e fare sì che entrambi si salvassero, bensì in quei due secondi, gli ultimi per lui, in cui riesce a sentirsi sollevato perché lei ce l'ha fatta.
Due secondi in cui, purtroppo, non ha potuto comunicarle tutto ciò che pensava di lei. Due secondi in cui non ha potuto dirle che era importante.
Bella shot.
Ciao