Recensioni per
Se solo mi avessi ascoltato...
di They are almost Canon

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/07/19, ore 17:53

Eccomi qua, inizio questo scambio da questa storia che mi è davvero piaciuta, per il risvolto drammatico e per il messaggio che vuole mandare.
Che tristezza, davvero. A volte, sempre più spesso in questo periodo, i ragazzi buttano via la loro vita per sempre in cambio di pochi, brevi attimi di divertimento o piacere senza pensare alle terribili conseguenze e ai sentimenti nel cuore di chi resta.
La storia di questi due gemelli ne è la prova, è davvero molto toccante il pensiero di Oscar, il modo in cui in qualche modo cerca di dare giustizia e un senso alla orribile morte del fratello gemello, mi sono quasi commossa e la frase finale mi ha dato il colpo di grazia.
Già ... le giostra del luna park dovrebbero essere simbolo di spensieratezza e gioia, non di morte e dolore.
Grazie per questa storia piena di spunti di riflessione, metto tra le preferite e vado a farmi un'altro giro tra i tuoi lavori.
A risentirci!

Red_Coat

Recensore Master
02/02/18, ore 11:41

Un racconto realistico e drammatico allo stesso tempo. Fatti che accadono troppo spesso, riempiono i giornali per un paio di giorni e poi vengono dimenticati. Purtroppo la pericolosità di alcune giostre è ben nota a tutti, ma i ragazzi si sa, devono provare quel brivido devono sentire l'adrenalina, e poi può capitare l'irreparabile. Molto commovente l'intera storia, crudelmente vera direi, molto dolce l'accostamento dei ragazzi ai gemelli del manga che sono gli eroi di questi fratelli, così simili caratterialmente ai veri Saga e Kanon, anche se qualche imprudenza in meno avrebbe permesso loro di avere una vita diversa. Mi è piaciuto che Oscar abbia voluto in qualche modo realizzare il desiderio del fratello diventando insegnante, in fondo sono questi gesti che permettono di tenerci stretti e ricordare anche coloro che non ci sono più.

Recensore Veterano
07/12/17, ore 11:43

Come sempre mi getto nelle storie drammatiche, e come sempre, queste mi colpiscono per il loro realismo: narri di fatti di cronaca che, purtroppo, accadono nella realtà e questo permette al lettore di essere ancora più coinvolto. La crudezza della storia e la maniera semplice e senza pretese con cui è stata scritta rendono ancora più credibile e drammatico il tutto, effetto rafforzato dal fatto che hai descritto la vita spensierata dei ragazzi, accennando ai loro interessi, ai loro hobby, alle loro esistenze così simili alle nostre, spezzate all'improvviso, anche questo in maniera terribilmente simile alla realtà. Persino la motivazione è verosimile e talmente sciocca da suscitare gli stessi sentimenti di rabbia e impotenza che deve aver provato il fratello. Davvero nobile il suo gesto di realizzare il sogno dell'altro e anche molto bello questo contrasto tra i due: l'uno impulsivo e avventato, l'altro riflessivo e serio; nonostante siano gemelli non possono essere più diversi! Infine, molto bello il fatto che, questa storia, abbia una morale. A mio avviso l'ultima parte è un surplus che può anche non essere inserito. La tragicità della storia ne sarebbe rafforzata e il messaggio che vuole lanciare si capisce perfettamente. Altra storia molto toccante, che ti lascia con un po' di amaro in bocca e la spiacevole sensazione che non sia solo una storia di fantasia. Ayr

Nuovo recensore
29/11/17, ore 13:37

Ciao! :) Allora parto subito con qualche piccola annotazione di carattere tecnico: ci sono alcune sviste grammaticali, dettate sicuramente dalla velocità di battitura(capitano spessissimo anche a me xD) che non sono assolutamente gravi, ma un revisione ci può stare :)
La storia ti tocca, è molto cruda, ma proprio per questo colpisce il lettore. Hai scritto di una tematica reale, quante volte si sentono storie di questo genere alla televisione? Eppure molti se ne continuano a fregare delle regole, e anche i gestori delle giostre spesso sono molto negligenti nelle manutenzioni. Trovo che questa storia nella sua brevità riesca ad imprimersi nel lettore, nonostante immagini il finale vai fino alla fine nella lettura. Le riflessioni potrebbero essere più profonde, ma anche così riesci perfettamente a far capire il tuo punto di vista, e mi piace molto!
Quindi devo dire che nel complesso la storia mi è piaciuta, brava! :)
Giulia

Recensore Master
27/11/17, ore 09:17

Che significa A3? Saga e Kanon… Nomi perfetti per due ragazzi italiani (a meno che non siano soprannomi). Cupon si scrive coupon. Cappuccio si scrive cappuccino. Pricolose si scrive pericolose. Prio si scrive privo. I stato si scrive in stato. Mamma mia, che tragedia! Dal momento che sono passati 16 anni dovrebbe averne 30, non 40. Una OS drammatica, ma secondo me andava resa un po’ più profonda.

Recensore Veterano
16/11/17, ore 11:55

Ehilà di nuovo!
Eh si...mi butto sempre su queste cose drammatiche...
Come ti dissi anche l'altra volta, questa è una bella storia, nonostante il tema, scritta molto bene anche se breve.
L'ultima frase mi ha colpito molto, sicuramente la possiamo vedere come la "morale della favola"
Perdere un fratello è sempre orribile, ma credo che se si tratta di un gemello la cosa lo sia ancora di più.
Hai fatto bene a scegliere di differenziare i due ragazzi con questo loro comportamento l'uno all'opposto dell'altro.
Però dai...Saga era proprio scemo... XD
Bellissimo il gesto del fratello di portare avanti il suo sogno :)
Alla prossima!

Recensore Master
11/10/17, ore 16:53

Ciao ** mi piacciono le storie drammatiche, questa è molto cruda e, ahimè, purtroppo anche realistica. Un sacco.di volte ho sentito di gente morta così. Il luna park dovrebbe essere veramente un posto per divertirsi, non per morire!!!
Carino il fatto che i due fratelli avessero dei.soprannomi,.parallelismo con la loro opera preferita ^^
M dispiace davvero che Saga sia morto più che altro perché i gemelli hanno un rapporto speciale. Ma il bello è che Kanon riesce ad andare avanti e a rendere onore a Saga, diventando un insegnante al posto suo e magari anche tentando di evitare che incidenti come questo possano capitare nuovamente.
Lo stile va bene, forse ho trovato un errore di battitura [?]
Ma basta rileggerlo, io ne faccio sempre un sacco T.T
È una storia che parla di due ragazzi, due ragazzi che potrebbero essere chiunque. Spero di non aver tralasciato nulla, alla prossima ^^

Recensore Junior
06/10/16, ore 17:32

Ciao! Wow, questa storia ha raggiunto il suo scopo: far riflettere. La storia dei due gemelli è molto tristi, ma non affatto surreale. Non solo con le giostre, ma in ogni "campo" chi non usa il cervello rischia molto, soffrendo e facendo soffrire. Effettivamente, non ho mai capito che divertimento ci sia a non seguire determinate regole che servono per salvarti la vita, ma sfortunatamente non tutti condividono tale pensiero. ​Comunque, brava! :)

Recensore Master
05/05/16, ore 14:45

Ciao! Eccomi per la recensione.
Ho visto questa storia e mi sono incuriosita per il "ispirato alla storia vera".
Ok, l'inizio mi ha già fatta piangere. Mi dispiace perfino per il signor Damiano che li ha visti crescere.
Ed eccoli, due gemelli completamente opposti, ma uniti da una forza troppo grande.
Quella giostra mi ricorda "le forbici". Ho sempre avuto paura di quella giostra... e mi sa che facevo bene.
Mi chiedo sempre perché i ragazzi tendono a non seguire le regole. Che divertimento c'è a non allacciarsi una cintura o a non stare fermi o seduti su una giostra se poi succedono solo incidenti? Molti dei quali sono mortali. Vogliono sempre mettersi in mostra.
Non so come commentare l'incidente. Si sentono troppe notizie di questo genere e potrei solo immaginare come si sia sentito Kanon.
Almeno ha realizzato il sogno del suo gemello.

Mi è piaciuta davvero questa storia.

Recensore Master
09/01/16, ore 09:45

Ciao!
Sono stata attratta dalla tua storia perché, sin da subito, le tematiche mi sono sembrate molto interessanti. Io sono la prima a guardare l’Explorer con una faccia tipo così D: e i miei amici che ci salgono con un’altra ancor più così DDDD: (soprattutto se ci salgono appena dopo cena), per cui ho molto apprezzato l’idea di questa storia.
 
Hai giustamente messo in luce che non si può controllare tutto, e che chi dovrebbe buttare un occhio – almeno quello – all’importanza delle cinture legate non sempre lo fa. Anzi, tutto viene preso sotto gamba, con una leggerezza che a me, certe volte, fa spavento.
Poi di sicuro ci sono anche i casi in cui vengono fatti i controlli adatti, ma io posso solo parlare della mia personale esperienza – che, purtroppo, è molto simile a quella che hai descritto tu: per fare una bravata, i ragazzini corrono dei rischi di cui non capiscono la reale portata. Basterebbe solo legarsi la cintura per evitare il peggio (nel migliore dei casi).
Hai trattato bene le tematiche, senza sfociare nell'assurdo o nel volgare, e l'ho apprezzato. Non è facile mantenere la credibilità in alcuni tipi di racconto, per cui lo sforzo si nota.
Anche la differenza tra i due gemelli è marcata e apprezzabile, perché c'è sempre qualcuno più dell'altro. E se i ruoli si fossero invertiti non sarebbe stata plausibile la scena finale, così toccante e intensa. Anche vera, sebbene i professori non portino mai gli alunni a fare qualcosa di tanto divertente, ahah! Però la cosa ha avuto uno scopo educativo, se così vogliamo chiamarlo, per cui ha avuto senso tutto quanto.
La credibilità l'hai avuta, ecco.
 
Ho trovato particolare il riferimento a Saint Seiya, per i soprannomi dei personaggi. Mi erano familiari, così ho googlato e mi sono ricordata della mia infanzia (anche pre-adolescenza, dai, comunque una bella manciata di anni fa). Ti posso, però, dare un piccolo suggerimento? Ho visto che nelle note hai specificato la quisquilia dell’iniziale del cognome, e l’ho trovata una cosa apprezzabile, molto attenta. Quindi, potresti anche scrivere che ti sei ispirata a quei due personaggi per, almeno, creare i soprannomi; hai effettivamente scritto, nel testo, questa frase: “tante immagini dei Saint dei Gemelli”; ma, sinceramente, lì per lì non me ne sono accorta. Quindi, per i lettori un po’ meno sbadati (o, più precisamente, per coloro che non hanno idea di cosa sia Saint Seiya) ti consiglio di aggiungere un’altra postilla.
 
Ora… ehm, temo di dover passare alla nota dolente della storia.
Rimane una one shot molto interessante, e su qui non ci piove, ma spesso lo stile è acerbo, quasi approssimativo. Hai dato più importanza al prima e al dopo che non alla scena clou, quando invece avresti potuto essere più d’impatto per impressionare ulteriormente il lettore (in questo modo, lo impressioni per la tematica in sé, non per il modo in cui l’hai trattata). Diciamo che ho avuto l’impressione che ti sia fatta prendere la mano, ecco: forse eri presa in ciò che accadeva e non hai realizzato che stavi correndo troppo con la scrittura. Il rischio è un po’ di superficialità, un banale racconto quasi di cronaca, in cui però non approfondisci il lato umano… di chi legge, se non di chi vive.
Per questo posso solo consigliarti di rileggere più volte, per questo e anche per qualche altro errore di battitura – non molti, comunque – che ho trovato disseminati nel testo.
 
Mi sembra che tu abbia una buona capacità di scovare argomenti interessanti, per cui sarebbe un peccato se non la sfruttassi al meglio. Spero quindi che questi miei consigli possano esserti utili, perché non mi impegnavo così tanto in una recensione da un bel po’ ù.u
La bandierina, comunque, te la lascio verde, perché penso che se la meriti.
Quindi, alla prossima!
Chara

Recensore Master
09/01/16, ore 00:17

Beh, che dire... E' una storia davvero cruda, e sicuramente d'impatto.
In effetti è vero, le giostre sono una bella cosa ma spesso, con la scusa di voler essere emozionanti o adrenaliniche, diventano pericolose.
Proprio come in questo caso.
E' un racconto che fa riflettere, oltre che star male... Un genere complicato, ma tu sei riuscita comunque a parlarne nel modo giusto e questa è una cosa estremamente apprezzabile.

Brava cara :3