No.
Dico solo questo.
No.
Non mi può morire così!?
Allora. La trama, in sostanza, non è così originale o cose così, per quanto ben fatta. Ma è scritta di un bene, ma di un bene, che il risultato finale è fantastico.
L'inizio è di un angst quasi teatrale. Uccide. Ci si impersona il lui tanto da entrare nella sua mente, riuscendo a capire le sue motivazioni anche senza ulteriori spiegazioni.
La Lemon si commenta da sola. È perfetta. Hot e fluff allo stesso tempo, ma anche con quella vena di angst che rende il tutto unico.
Quando poi andava tutto bene Namjoon decide do dire tutto alla madre, che ovviamente (brava stronza |sorry|) non lo accetta.
Ok. Va da Jin. Perfetto.
Ma poi quando tutto sembra giusto e "sbagliato" è solo un vocabolo che ronza nella testa bacata di Nam, ovviamente, arrivano messaggi ambigui.
Mi pare giusto.
Ma che poi Nam si va a far picchiare non ci sto.
Non piangere, alzati e spaccagli la faccia a quelle teste di...
Aaaaish.
Puoi, tu, caro chicco, in punto di morte, non puoi dire cose come "i cori delle anime che bruciano all'inferno mi stanno chiamando"
No.
Io non reggo. Pensa Jin. Lo ha ucciso dentro quel povero ragazzo.
Namjoon merita il paradiso? Assolutamente. Quindi caro Jin, prepara i petali bianchi e le ali da angelo. Onestamente (per la vita di Jin) spero si incontreranno il più tardi possibile.
Vorrei dire, come ultima cosa, di darle una riletta per qualche errore (tipo un Jimin che dovrebbe essere un jin credo, e delle parole che si ripetono in due frasi consecutive in modo poco carino, tutto qui) in caso volessi migliorare questa cose.
Avevo scritto questa recensione e poi mi si è spento il cellulare e ora ho così tanto la sensazione di aver tralasciato una cosa importantissima che ho paura a cliccare invia, ma credo comunque di diver smettere.
Scusa per la confusione della recensione.
Davvero complimenti per la fic. Bellissima!
(ps tanto amore per la namjin)
Alla prossima
Bye
Dihanabi |