fammi prendere i fazzoletti e torno a recensire.
Okay, eccomi qui.
un bel respiro profondo... iniziamo.
Quando ho cominciato a leggere la mia mente mi ha subito riportato al momento in cui John, dopo la caduta e la presunta morte di Sherlock, è ritornato al 221b di Baker Street. Vedere quella casa vuota senza il detective che per i suoi esperimenti metteva pezzi di cadavere nel frigo, i loro sguardi, le sere passate insieme in assenza di qualche caso mentre l'investigatore suonava il violino.
Sono riuscita a percepire il dolore del dottore. Questo vuoto incolmabile e il rifiuto di dimenticare, anche se con la consapevolezza che il suo amore non tornerà e quei momenti, con il passare del tempo, si tramuteranno in ricordi, ombre di sorrisi e parole non dette.
Il "ti prego" alla fine, come se fosse una preghiera silenziosa che gli rivolge nella speranza di un miracolo.
"Ho scelto.
E ho scelto te"
Che dirti? Il mio cuore ha perso un battito dopo aver letto quella parte.
( posso osare dire che l'ho sentita mia )
Triste ma anche romantica e dolce, mi è piaciuta molto. ( anche se ho ucciso qualche fazzoletto e il trucco è andato perduto hahaha sono emotiva in questi casi )
Inoltre questo tipo di scrittura mi intriga, quindi posso assicurarti che hai fatto centro.
Per quanto mi riguarda, non ho niente da dirti se non:
" continua così, perché altrimenti lascerai la tua Riko senza storie su cui fangirlare e fare recensioni "
GIVE ME MORE JOHNLOCK ( attendo il fluff e belle scene ghghghgh Darling )
a presto.
- sempre tua fedele lettrice, Riko *3* |