Recensioni per
love at its darkest
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/04/16, ore 16:02

Questa è una delle storie più belle della sezione, complimenti.
Meraviglioso ed originale il modo in cui ti sei soffermata su tutte e tre le mogi, descrivendo le loro peculiarità, il loro tipo di legame con Thomas. Enola è quella più conosciuta, quella di cui si parla di più nel film, e mi piange il cuor il pensarla amica di Thomas: è una cosa bella e straziante insieme. Per non parlare del pezzo su Edith...
Io temo di odiare Lucille, e molto spesso mi trovo a disprezzare anche Thomas, che aveva ben chiaro cosa fosse giusto e cosa sbagliato ma non ha mai trovato la forza di ribellarsi :'(
molto bello anche il modo in cui hai tratteggiato l'ambiguo rapporto con sua sorella: quel non volerla deludere, nonostante questo implichi andare contro i propri principi, continuare a commettere quel male le cui ombre lo perseguitano tutti i giorni. Mi si spezza il cuore, a me che shippo tantissimo la canon Edith/Thomas, vedere costui scegliere nuovamente la sorella e questa volta per l'eternità. Come se non avesse mai smesso di essere suo succube. E m'interrogo sui motivi che lo hanno spinto a ciò: affetto? Paura? Compassione? O semplicemente era l'unica scelta possibile?
finale ambiguo ma bellissimo.
complimenti di nuovo,

Leila

Recensore Veterano
30/03/16, ore 19:11

Ehilà :D Sono qui per lo scambio di facebook!
Dunque, devo ammettere che sono capitata qui soltanto grazie alla tua intro che mi ha incuriosita da morire, nonostante (lo ammetto) il film non mi sia piaciuto per niente.
E sai cosa penso? Penso che tu sia stata molto più brava degli sceneggiatori nel raccontare di questo personaggio tormentato che non sa da che parte stare. Thomas è un uomo che finge perennemente perché non saprebbe come vivere altrimenti. Finge di essere sicuro di sé, finge di amare altre donne, finge che sua sorella sappia cosa sia giusto per lui e finge che non gli importi della sorte delle mogli che trascina a Crimson Peak - e magari, all'inizio è davvero così.
La frase che più mi ha colpito è proprio quella iniziale: "Paradossalmente, la prima volta è la più semplice".
Una frase azzeccatissima nella quale leggo tutto quello che Thomas è e tutto quello che Thomas non è, almeno fino all'arrivo di Edith. Anche la sua progressiva presa di coscienza è qualcosa che ho apprezzato moltissimo e che tu hai saputo descrivere alla perfezione, con uno stile dolce e rispettoso che mi ha fatto davvero amare tutta la OS - e, ripeto, è stato sorprendente visto il mio pensiero sul film.
Anche Lucille l'ho preferita nella tua storia che nella trama originale: carica di una dignità folle, l'hai resa il personaggio più tragico di tutti, un'ombra angosciante e rabbiosa che viene spazzata via dalla luce innocente di Edith - salvo poi tornare, verso la fine, per riappropriarsi del posto che le spetta di diritto.
L'immagine finale del pianoforte e delle mani che si sfiorano è onirica e forte. Molto bella.
Complimenti!

Always_Always

Nuovo recensore
23/01/16, ore 12:40

È così difficile trovare storie del genere su questo film che quando ho finito di leggere la tua, mi sono dovuta prendere un attimo per assimilare il tutto. Allora.
Innanzitutto, lo stile con cui racconti è delicato e piacevolissimo, indicato per le vicende narrate.
I personaggi - perlomeno quelli che conosciamo - sono caratterizzati in maniera a dir poco perfetta: il che è davvero un'impresa, perciò, complimenti
Il finale ha decisamente portato via un pezzetto del mio cuore, cosa abbastanza difficile.
In sostanza, ho adorato questa piccola storia! Anche se mi ha intristito un po'.

Recensore Veterano
19/01/16, ore 04:02

*sighs*

Fa male questo racconto - come male mi ha fatto quel film; e tu lo reinterpreti così bene che tutto quello che scrivi attorno a questa mitologia, per me si fa canon.
Dunque, da ora in poi, le mogli di Thomas per me avranno le caratteristiche da te descritte così vividamente in questo brano: Margaret - anziana e gentile; Pamela - fragile e innamorata; Enola - così vitale ed empatica; e infine Edith - la moglie vera, quella che ha infranto il sogno oscuro di Lucille - e il cuore di Thomas.

Ogni parte del racconto dedicata a ciascuna di queste figure è un piccolo mondo in sé, e tu riesci a dare un contesto e un carattere a tutte loro - e a rappresentare il diverso peso e la diversa sostanza che hanno avuto nella vita di Thomas, tragica figura con troppo cuore e troppa coscienza, per una realtà tanto feroce.

Anche Lucille è ben rappresentata - crudele, sì, ma follemente innamorata. Sebbene faccia cose terribili, ho sofferto con lei quando si è resa conto che poteva essere madre e amante di Thomas - ma mai un'amica, e ancor meno una moglie.

E il finale... struggente e bellissimo, perché sì, lo credo anch'io: a volte si sfiorano.

*sighs again*

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Due noticine piccole piccole:

Porta fiori sulla sua tomba – tulipani d’Olanda, i suoi preferiti – e porta il lutto (non so se la ripetizione era voluta; in caso, potresti sostituire con "sistema fiori")

un’amore e un’amante (un amore)

amorevole sorella acquisita.; (c'è sia il punto che il punto e virgola)

Recensore Junior
14/01/16, ore 12:34

Ho adorato questa breve one shot, bella già di per sé, ma ancora più pregevole se si considera che è stata scritta in fretta e furia, per un event è che un po' una corsa contro il tempo – ogni volta ricevi, seppur giustamente, troppi prompt! ;PPP
Ormai Thomas ti appartiene: ti è entrato dentro e, a tua volta, tu l'hai completato, andando a riempire i buchi del suo passato, quello che non c'è stato mostrato e che conosciamo solo indirettamente, in maniera piuttosto scarna, grazie alle informazioni presenti in Crimson Peak: The Art of Darkness.
È stato davvero bello per me che, come sai, adoro i personaggi, leggere, seppur in maniera rapida, dei loro trascorsi. Bello scoprire un poco le tre mogli di Thomas, spettri – in tutti i sensi! – che gli infestano casa e passato – entrambi oscuri, e a pezzi.
Lo stile, al solito, è impeccabile, la maniera in cui hai fillato i prompt è perfetta e i personaggi sono totalmente aderenti alle loro originali controparti cinematografiche.
L'unica pecca del pezzo è quella di esser, ahimé, fin troppo breve: si legge velocemente... ma io, ecco, non ne ho ancora abbastanza!!! :P