Recensioni per
Fantasmi di plastica
di l_s

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
11/04/09, ore 00:21
Cap. 1:

Sto cercando di decidere se questo tuo pezzo abbia un contenuto molto complesso, o se sia semplicemente privo di senso. Non so se arriverò ad una conclusione certa. In ogni caso, mi piace moltissimo. I primi paragrafi mi rievocano l'atmosfera carnevalesca della "festa dei folli" di Hugo. Amo l'immagine: Il buio, costretto all’estinzione, sguinzaglia i suoi neri figli davanti alla gente.. E il finale... Come ho detto, non sono sicura di vederci un senso, ma hai scritto qualcosa di affascinante e che mi colpisce.

Recensore Junior
16/03/09, ore 14:13
Cap. 1:

L'ho riletta, e ancora il suo senso crudo esita ad arrivare dentro di me come dovrebbe. O meglio, sensazioni sono arrivate, ma il cervello credo non voglia recepirle. Mi ripete solo "stupenda", e anche il cuore non può dar torto alla sua saccenza, sebbene con un certo timido dolore.
Piena di significato, questo posso dire in aggiunta ad un banalissimo "bella". Sei davvero brava. Un abbraccio.

Recensore Junior
15/03/09, ore 22:32
Cap. 1:

Lo sai, credevo fosse solo il sonno a non avermi fatto recensire stamattina, invece, ora che ho riletto con una (seppur limitata!) lucidità, credo di poter dire che "non ho capito". Sono molto sincero da un certo punto di vista, e mi sento di non aver colto il senso di questa storia, forse perché inserita nella misteriosa categoria del non-sense. Ma non credo sia questo il motivo..."Turbinio di colori, di luci e giochi./Non ci sono ombre. Non ci sono nascondigli." sembra una frase ottimista, quasi liberatoria, inserita in un'introduzione sotto un titolo alquanto inquietante: Fantasmi di Plastica...perché fantasmi, e perché di plastica? Vorrei una risposta...anche più di una se ti va...ma questa volta non sono davvero in grado di fare le solite analisi da quattro soldi che però sono "mie"! Anche perché oscilla tra l'armonia danzante della luce, e il tremolio incerto delle ombre...forse un'apparenza davanti a una ben più tragica realtà? questa frase: "Dove non si può celare, che si nasconda, allora! Che si neghi, perlomeno, la natura di quest’orrenda disavventura carnevalesca!" potrebbe dimostrare l'ipotesi, ma qui: "Squallide ombre che si ostinano a risorgere da un passato marcito, ombre che masticano cervelli in penne di plastica." mi vado a perdere...no, ho bisogno di spiegazioni, e molte...spero che ne avrai la pazienza!

Recensore Master
15/03/09, ore 19:46
Cap. 1:

Ieri mio padre mi ha chiesto di non stargli più davanti. Ha detto che non mi vuole più vedere finché avrò quest'espressione sulla faccia.
Oggi mio fratello mi ha domandato perchè non rida mai e perchè tenga sempre gli occhi bassi.
Credo che più palese conferma alla tua storia non esista. Credo, anzi, che quest'ultima non debba stare fra le storie di non-senso, ma, al contrario, fra quelle dal senso più vero, più sincero, più duro da ingoiare, da dimenticare, da mascherare. Più difficile da ignorare.
Sicuramente è per questo che si ride davanti ad esso. Per questo che noi ci siamo rimasti incastrati dentro, impastati ed immobilizzati a tal punto da doverci tenere svegli a forza di morsi e graffi.
E' questo, dunque, un ennesimo tentativo di farsi sentire, di farsi vedere e guardare in faccia.
Forse non servirà a nulla, ma, per lo meno, so che tu non sei ancora annegata. Quindi brava. Per ciò che hai scritto, certo, ma anche per continuare a sopravvivere.

Recensore Master
15/03/09, ore 16:21
Cap. 1:

Si può parlare di manifesto? Parli di Noi. Si può parlare di meraviglia? Si può certamente dire che io in questo scritto mi ci rivedo in pieno, e rivedo Noi in tutto quello che siamo e che soffriamo. Non so parlare di più, non so cosa aggiungere, non saprei dire di meglio rispetto a quello che hai fatto tu. Non saprei. Non vorrei. Non e basta. Ancora una volta mi colpisci e colpisci chi legge, schiaffeggiando il suo buonismo che ormai è massa informe, che ormai è legge. Brava. Non fermiamoci mai.