Recensioni per
The show...?
di cartoonkeeper8

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/04/17, ore 17:53
Cap. 1:

Come diceva George Carlin a Teatro.

"Why? Why? Why?

Teatro, VIta, Social, e anche EFP.

Tutto spettacolo, tutto talent, tutta questa voglia di dire "Io esisto". Ma nessuno lo sa, e se lo sa, lo ignora.
E poi rimpiangono i tempi antichi, I "bei tempi" in cui volevi essere accettato, e infatti una ascia sulla testa non te la negava nessuno.

Il fatto è che uno si impegna tanto, e arriva la faccina che fa "e poi?"

E poi la storia continua. Non puoi fare altro.

Come dire? "Non c'è pane per gli artisti, solo (le) pene"

Addirittura pare che questa dell'arte sia una nomea così nominata da aver perso di valore.
Quando stampi troppe banconote perdono di valore, quando ci sono troppe persone con il cartello "Artista", l'arte perde di valore.

C'era un articolo impietoso: "DI genio ne nasce uno ogni cento anni, ogni milioni di persone, di Artista anche. Quei pochi verrano ricordati dai posteri, e tu? PEr qualche fic o fan art sul Web che nessuno vedrà mai"
Sai fare qualcosina, e quel qualcosina lo sanno fare tutti.
Allora inventava un altro termine "Mediocre con velleità". Ti perdi nella massa, ma poi non è così male, in fondo.
Se non ti senti apprezzato sul palco, tantovale stare nel pubblico invisibile. Non devi neppure battere le mani.
Se non puoi farli applaudire, unisciti a loro.

Recensore Veterano
13/11/16, ore 14:03
Cap. 1:

Bella la storia, molto nonsense ma anche bella. Poi adoro la citazione di Proietti, è molto profonda a mio parere. Bella storia😊

Recensore Master
24/01/16, ore 18:28
Cap. 1:

Avendo preso parte a spettacoli teatrali mi è capitato spesso di fare sogni ambientati a teatro, nell'attimo che precede l'entrata sul palco nel gran giorno. Se questo è stato un sogno, devo dire che è di una terrificante bellezza, estremamente inquietante; se non lo è stato, complimenti alla tua "penna" per le emozioni che ha saputo trasmettermi con quelle due parole piccole piccole alla fine. È come se il Sé volesse riflettere sulla sua situazione attuale e cercare un punto di svolta; il suo è un desiderio inconscio, represso, in qualche modo dall'individuo, e solo coi sogni trova modo di emergere. Mi è piaciuta molto questa lettura, l'ho trovata intensa. Complimenti.
(Recensione modificata il 24/01/2016 - 06:30 pm)

Recensore Junior
23/01/16, ore 23:33
Cap. 1:

Molto ermetica, introspettiva e surreale.
Brava! Mi è piaciuta, specie perché è " sospesa ", come qualcosa che sta per arrivare e non arriva, e... chissà se mai arriverà.
Io ho avvertito l'attesa e l'ho sentita, insistente e severa.
Un abbraccione!

Quisquy

Recensore Veterano
17/01/16, ore 00:22
Cap. 1:

Wow. Intensa. Alla fine, come uno schiaffo.
Si dice che il teatro sia lo specchio della vita. Allora dovremmo aspettarci una platea, infinita, di sedie vuote? Non importa, ciò che conta è essere lì.
Mille interpretazioni, tutte mie personali. Il domandarsi cosa fare di una vita quando ti accorgi che ti ci hanno buttato dentro. Sarà quella giusta? Sarò all'altezza? Sarà il resto del mondo all'altezza delle mie aspettative? Non credo che fosse quello che intendevi dire, ma è quello che mi piace tirar fuori.
Che bella flash, piccola mia. Lascia in bocca una dolce tristezza. Mi inchino. E si chiude il sipario.