Recensioni per
Disturbed Mind
di shane_lilith_riddle

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/02/16, ore 21:10

Quinta classificata Malia: il canto delle sirene Disturbed Mind di Shane Lilith R.
 
Grammatica 6/10:
Ciao, eccomi a valutare la tua storia.
Come puoi vedere partiamo dalla grammatica. Ho riscontrato diversi errori nel racconto, non particolarmente gravi, ma sono tanti e ripetuti, nel documento che mi hai inviato potrai vedere tutte le correzioni, qui ti riporterò solo alcune cose.
Partiamo dalla punteggiatura, a grandi linee ne fai un buon uso, anche se ogni tanto non sono d’accordo con alcune tue scelte. Invece ho trovato degli errori ripetuti, vedi i puntini di sospensione, questi sono sempre e solo tre, non due come li hai messi molte volte tu. Altro errore sono i doppi punti esclamativi, metterne due non dà più enfasi alle esclamazioni e alle battute: è solo un errore.
Passiamo al trattino medio spaziato che hai usato per i discorsi diretti, sempre nel documento con le correzioni ho inserito il modo esatto di usarlo, ma lo ripeterò anche qui.
Il trattino medio spaziato usato per il discorso diretto segue delle regole, non puoi usarlo allo stesso modo delle virgolette o dei caporali. Di seguito ti farò un esempio con una battuta semplice e una battuta retta esternamente.
 
– Ciao!  (Questa è una battuta semplice e non essendo retta esternamente non serve che tu chiuda il discorso con un altro trattino.)
 
– Ciao! – sussurrò Michael da un angolo. Questa essendo retta esternamente ha il trattino a chiudere la battuta, invece se la battuta è composta si imposta in questo modo:
 
– Ciao! – sussurrò Michael da un angolo, – vedo che sei rientrato presto! (La prima battuta deve essere chiusa, nella seconda battuta non c’è bisogno di chiuderla.)
 
Quelli che ho segnato sono gli errori più ricorrenti, che si trovano in tutta la storia, poi c’è qualche svista, alcuni tempi verbali sbagliati e frasi che iniziano con la E congiunzione o con il Ma congiunzione, ma di tutto ho messo i link alle regole.
 
Lessico e stile 7/10:
Partiamo dal punto più semplice da valutare, hai un lessico semplice, abbastanza varia che si abbina bene al tipo di racconto che hai scritto e ai pensieri della voce narrante nonché protagonista, però anche qui c’è un ma, per quanto il lessico sia adeguato, di tanto in tanto ho notato alcuni termini che hanno tutt’altro significato. Non so bene se è il correttore automatico di word, del pc o se tu li abbia messi con cognizione di causa, ma ne ho trovati diversi e tutti che hanno un significato differente rispetto alla parola che avresti dovuto usare.
Altro punto che mi ha fatto storcere un po’ il naso sono alcuni paragoni che hai inserito nelle descrizioni dei personaggi, i capelli cremisi sangue vivo? Comprendo l’essere poetici, ma non esageriamo. Come anche le infinite ripetizioni concettuali e descrittive, vedi ogni volta che ripeti che Akemi ha la pelle nivea, di porcellana e via dicendo.
Passiamo al tuo stile, lo ammetto non mi fa particolarmente impazzire, probabilmente perché è ancora un po’ acerbo. Smussandolo e migliorandolo potrebbe diventare interessante e gradevole da leggere. Il problema maggiore che ho trovato non sono tanto le frasi brevi che caratterizzano il tuo modo di scrivere, ma il fatto che vai a capo e spezzi il discorso quando non ce ne è bisogno, rendendo difficoltosa e confusa la lettura. Ho segnato queste frasi nel documento: quelle parti in cui sarebbe stato il caso di creare un’unica frase più fluida, piuttosto che tante brevi. Con la dovuta punteggiatura saresti riuscita a dare lo stesso effetto evitando alcuni errori, vedi iniziare le frasi con e o ma.
Detto questo, veramente il tuo modo di scrivere è interessante, soprattutto mi è piaciuto come lo hai usato, attraverso gli occhi di questo protagonista, attraverso le sue sensazioni, ma più di ogni altra cosa attraverso le sue paure e le sue ossessioni. Sorvolando su quelle frasi un po’ confuse di cui accennavo sopra, le restanti, brevi veloci, quel flusso di coscienza da un pensiero all’altro che man mano descrivono quanto sta accadendo sono perfette per il genere di storia che hai scritto.
Lo ammetto, adoro stili più descrittivi, è una mia fissa, ma posso assicurarti che si possono raggiungere ottimi risultati anche con il tuo, c’è una ragazza sul sito che ha uno stile molto simile al tuo, frasi brevi e storie poco descrittive, eppure, a mio parere, è una delle migliori scrittrici che ho incontrato. Hai veramente tanto margine per poter migliorare.
 
Trama 9,5/10:
Devo farti tutti i miei complimenti per la trama, fino a poche battute dalla fine mi ha forviato sull’intera storia, portandomi fuori strada. Fino a un certo punto ho creduto che non avessi centrato per nulla il tema del contest, e invece è tutto il contrario. Poi devo farti i complimenti per il finale, non tutti sono bravi a terminare una storia, ma tu ci sei riuscita egregiamente. Trovare il modo di concludere un racconto penso sia un’arte, e in questa os è perfetto.
Ma andiamo con ordine del finale ho accennato, ci tornerò su in seguito, ora parliamo dell’intera trama: l’ho trovata molto originale. Non tanto per l’argomento trattato, ma per come hai impostato il racconto, non attraverso gli occhi di uno psicologo, di un poliziotto o di una persona esterna, ma attraverso gli occhi di colui che è sia il protagonista della storia che l’antagonista. Come antagonista però lo si capisce solamente alla fine, dopo che ha ucciso il suo coinquilino, e anche in quel momento sembra che la sua non sia follia, che Akemi sia reale; invece non è così. Akemi non è reale, come Nathan non è affatto buono. La sua mente crea una visione distorta del mondo, gli fa credere che coloro che si allontano da lui siano cattivi, che gli facciano del male; è convinto che lo stiano abbandonando, quindi per punirli è lui a fare del male a loro, uccidendoli.
Come mi hai forviato con la morte di Michael, fino a quel momento ho creduto che conducesse veramente una doppia vita, che fosse lui il cattivo e che in qualche modo oltre a fare del male ad Akemi era pronto a farlo a Nathan; solo dopo, quando è davanti al poliziotto, quando questo afferma che Nathan ha ucciso anche la madre tutto si è fatto più chiaro. Sì, il tuo protagonista è malato, ha dei disturbi, ma al tempo stesso c’è qualcosa in lui che non gli fa sopportare di essere lasciato dalle persone a cui si affeziona, di rimanere da solo e così la sua mente le cambia, gliele fa vedere in un altro modo, distorte, cattive. Gliele mostra come se fossero loro a voler fare del male a lui.
È una trama particolare, non so dirti se originale o meno, ma sicuramente qualcosa che non si legge spesso, soprattutto per un contest amatoriale, e ammetto che l’hai saputa gestire molto bene, ti sei addentrata nella mente di Nathan, facendolo comportare in maniera che al lettore sembra normale.  Facendo arrivare al lettore il suo mondo distorto  attraverso i suoi occhi e quel filtro che rende la sua mente differente, paranoica.
Molto azzeccato è anche il modo in cui hai impostato la storia, attraverso gli occhi del protagonista, attraverso le sue sensazioni sbagliate che però a un primo impatto sembrano giuste, quelle reali.
Interessante è anche stata la scelta di Akemi, questa figura creata dalla mente di Nathan. In un primo momento ho pensato veramente che fosse prigioniera di Michael, solo dopo mi sono resa conto che lei è una proiezione proveniente dalla mente del tuo protagonista. È una figura creata dallo stesso Nathan, o meglio una figura creata dal suo lato oscuro, probabilmente il suo lato malato, quello che si insinua dentro di lui come un veleno, sussurrandogli di uccidere coloro che pensa stiano per abbandonarlo, e il modo in cui compare, in cui è reale è veramente molto interessante.
 
Caratterizzazione dei personaggi 20/20:
Il punto migliore della tua storia e quello a cui ho dato il voto più alto è la caratterizzazione dei personaggi. Come ho scritto anche in una delle recensioni del contest, a parer mio per centrare bene il tema del contest bisognava riuscire a caratterizzare in maniera ottimale i personaggi, non solo il protagonista, ma anche tutti quelli che in un modo o nell’altro gli ruotano attorno, e tu in questo caso ci sei riuscito più che bene.
Sono veramente rimasta colpita dai tuoi protagonisti, da come li hai descritti, e non dico fisicamente, ma caratterialmente.
Essendo la storia dal punto di vista di Nathan lui è il più completo, di lui si sanno più cose, il passato doloroso, la madre che tenta di andare via, abbandonandolo. I tre lavori che è costretto a fare, quel senso di amicizia e famiglia che gli danno le attenzioni di Michael e anche quel senso di rottura quando crede che questo lo abbia tradito con il suo comportamento, conducendo una doppia vita. Ed è proprio questo senso di perdita che fa scattare una forma di paranoia, possiamo chiamarla così: paura di rimanere solo, ma anche la diffidenza verso qualcuno che sembra nascondergli un segreto, qualcosa di losco.
Mi piace come hai saputo gestire i suoi pensieri, la sua routine e al tempo stesso, man mano la sua follia.
 
Akemi è la meno descritta, ma la si potrebbe definire un alte ego di Nathan, una persona nata dalla sua mente malata. Il suo Io forte, cattivo, ma anche colei che in qualche modo riesce a forviarlo e manipolarlo. Credo che Akemi sia anche la manifestazione di quello che Nathan desidera e dell’invidia latente che prova verso Michael.
Inoltre, la stessa Akemi, questa manifestazione che vede solo Nathan, sembra avere due volti, il primo quello della povera ragazza prigioniera, picchiata e sfruttata, l’altro quello del demone che si nasconde nella mente del tuo protagonista. Lato oscuro che nasconde sino alla fine, fino a quando non lo manifesta affermando che ora loro due staranno assieme per sempre.
 
Michael è il personaggio che mi è piaciuto di più. Come ho accennato da qualche parte sopra è il meno caratterizzato, e lo si conosce solo tramite gli occhi di Nathan, eppure proprio perché il lettore lo vede solo tramite gli occhi della voce narrante della tua storia, si percepisce la sua ambiguità. Ambiguità, nel senso che forvia il lettore: ho creduto che tramasse qualcosa quando, nascosto nell’ombra, osserva Nathan. L’ho fatto nel momento in cui tenta di rivelargli qualcosa, un segreto, e quando gentile e sorridente prepara la colazione all’altro scrutandolo attento.
Ho immaginato tutto quello che vedeva Nathan, tutto quello che tu volevi far intravedere al lettore attraverso gli occhi di Nathan, quando invece l’osservare nell’ombra non era per spiare, ma solo per guardare qualcuno che sembra irraggiungibile, bramarlo in silenzio, mentre l’amore ti rode dentro pian piano. Le premure di Michael sono proprio quello e non secondi fini.
Il tentativo di parlargli non è per allontanarlo o per dirgli di Akemi della sua seconda vita, ma il cercare di rilevare i propri sentimenti, cosa che Michael è riuscito a fare solamente nel suo diario fino a quel momento.
Hai descritto un animo gentile e tormentato da quello che non sapeva se sarebbe mai stato un amore corrisposto, facendolo apparire un mostro sadico amante del dolore.
Veramente un ottimo lavoro.
 
 
***
 
 
Sono giunta alla fine di questa lunga recensione. Spero di non averti tediato troppo, ma ho cercato di essere il più obiettiva possibile e il più sincera possibile. La tua storia, come puoi notare nel giudizio è divisa in due, per quanto riguarda i voti: la parte riguardante grammatica, lessico e stile deve essere rivista un po’, non dico di cambiare stile, ma di migliorarlo un pochino, renderlo più completo. Per quanto riguarda trama e caratterizzazione dei personaggi è veramente un lavoro meraviglioso, se l’avessi letta sul sito senza doverla giudicare avrei sorvolato sugli errori di grammatica, probabilmente non me ne sarei nemmeno accorta.
 
 
Totale: 42,5/50

Recensore Master
03/02/16, ore 22:38

Ciao!
Partecipiamo allo stesso contest, Malia, e ho il vizio di leggere le altre storie che partecipano e devo dire che la tua mi è piaciuta da morire *_____________*
Sì, ci sono un po' di errori, ma la trama, i personaggi, le situazioni... mi hai davero impressionato e voglio farti tutti i miei complimenti e ti auguro davvero dii vincere, la tua storia meriita tantissimo!
Un colpo di scena meraviiglioso, inaspettato, hai giocato con abilità e ti faccio tanto di cappello!
Complimenti ancora
Nemainn

Nuovo recensore
17/01/16, ore 22:13

Ciao!
Leggere questa storia è stato davvero piacevole, fin dal primo momento è accattivante e più la si legge più si vuole sapere come va a finire! Il finale bisogna ammetterlo è piuttosto inaspettato, anche se per metà l'avevo azzeccato. Mi spiego meglio: fin dall'inizio avevo sospettato i sentimenti provati da Michi, ma andando avanti col racconto, mi sono convinta che non poteva essere così, quindi seppure avevo già intuito una parte del finale, quest'ultimo è stato comunque piacevolmente inaspettato! Ottimo lavoro!!

Nuovo recensore
17/01/16, ore 11:49

Salve!
Sono davvero felice che tu abbia scritto qualcosa di horror: ti ci vedo bene :D
Parlando della storia, allora: mi è piaciuta molto, mi sono appassionata da subito. Ahime, ho capito il finale un po' troppo presto (viva perdersi in ipotesi plausibili e non durante le storie!) ma comunque credo fosse abbastanza inaspettato ;)
Mi è piaciuto lo sviluppo psicologico di Nathan, che poco a poco "cadeva nel baratro"; forse- ti prego non uccidermi- mi è piaciuto un po' di meno lo sviluppo psicologico (viva la pigrizia nel trovare nuovi termini!) di Michael, credo sarebbe stato meglio aggiungere un po' più dettagli alla sua "vera" personalità (anche se credo si fosse capita).

Spero di essere stata chiara!

Alla prossima,
Gold.