Recensioni per
Ricordi di un grande futuro
di MaxT
Ho letto questa storia e ne sono rimasta profondamente ammaliata. |
Ciao Max, ho trovato questa tua storia che non avevo ancora letto e mi è molto piaciuta. Sei riuscito a ricreare una situazione molto realistica a partire dall'ambientazione, ai personaggi, alla trama. Io non sono certo un'ingegnere, ma grazie alle spiegazioni semplici e chiare sono riuscita a capire benissimo il funzionamento del LOK. Avrei dato forse maggiore visibilità al rapporto fra zii e nipoti e alla descrizione dell'evento tramite i flashbacj a discapito dei tecnicismi, che sono importanti, ma non così essenziali, credo che sarebbe risultato ugualmente aderente alla realtà, ma più appassionante. La passione di Valentina traspare fortemente dalle righe, in bizzarro contrappunto alla spavalderia della nipotina: entrambi i personaggi sono credibili e forti, con lati accattivanti. I lettore ha molta facilità a sentirsi empatico con entrambi. Complimenti davvero per questo bel lavoro! |
Ho scoperto questa storia mentre ancora veniva scritta, nella sezione "Domande che ti Bloccano" del forum e mi aveva incuriosito la precisione tecnica della ricerca che c'è dietro a ogni minimo dettaglio del racconto. Finalmente ho avuto modo di leggerla e la trovo davvero stupenda. Complimenti :) |
WAH non so che dire, se non che è una storia stupenda, che va ad aggiungersi ai miei preferiti. Elencare ciò che mi è piaciuto di più sminuirebbe inutilmente tutto il resto che comunque mi ha soddisfatto, quindi dico soltanto che se tutto profuma magnificamente di CCCP il merito è soltanto tuo, io ti ho fornito il materiale grezzo, ma tu sei stato capace di eleborarlo efficacemente. Ho trovato adorabile Marija, con la sua fresca giovinezza moderna contrapposta ai pallosi e antichi zii, ma comunque tutta la famiglia è... semplicemente russa in tutte le sue sfaccettature! Un plauso per le descrizioni delle missioni e dei vari missili, moduli lunari e compagnia bella, io, anche se sono una totale ignorante in materia, ho seguito ugualmente senza problemi, senza annoiarmi un solo istante, anzi, nel mio caso le spiegazioni hanno avuto anche un effetto tipo RaiEducational: ho imparato qualcosa! E caspita se si vede anche qui il lavoro immenso di ricerca che hai fatto... Grazie della tua bellissima storia, caro Max, spero di poterti restituire almeno in parte qualcosa con un po' di pubblicità sul forum. ^_^ E come regalo, ho voluto farti una valutazione. |
Complimenti vivissimi per aver gestito in modo impeccabile la cronaca di un evento che non è stato, ma avrebbe potuto essere. |
Ripeto quello che ti ho già detto per mail: questa storia è fantastica. Un'interpretazione dei due temi davvero interessante e particolare, una cura nella ricerca dei particolari storici incredibile, personaggi splendidi. Mi sono piaciuti moltissimo il tuo modo di incastrare i tuoi personaggi con la storia nota a tutti, e il confrontro tra loro e i nipoti, che sono già figli di un altro tempo. E, ancora, mi sono piaciute tantissimo le spiegazioni di Valentina ai nipoti, spiegazioni che hanno reso anche a me capibile tutta la parte tecnica. Mi unisco a Lux e a Reader nel dire che hai scritto un piccolo gioiellino, e sono contenta di esserti stata in qualche modo d'aiuto. Alla prossima! |
Grazie a te per avere scritto questa storia e a Lux per averla consigliata sul forum: è un racconto di fantascienza - ma più ancora forse di fantastoria - originale e godibile come di rado se ne trovano, anche tra gli autori che si comprano in libreria (o in edicola). Altri hanno già sottolineato l'ottima resa dei personaggi, la precisa documentazione, la suggestiva ambientazione e le altre belle cose che si possono trovare in questo eccellente racconto, io voglio ricordare l'espediente veramente gradevole di far raccontare le complicate fasi della missione con l'aiuto di bambole, bicchieri e altre suppellettili domestiche. Non posso dire di aver capito tutti i particolari - del resto io sono una di quegli appassionati di fantascienza che trovano la parte scientifica necessaria ma che preferiscono non soffermarcisi troppo causa triste carenza personale di cognizioni tecniche - ma ho capito la passione degli ex-astronauti e la grandezza dell'ingegno umano, che in fondo sono la cosa importante. E sulla frase finale, lo confesso, mi si sono inumiditi gli occhi. Il fallimento del sistema sovietico non dovrebbe farci dimenticare che molti milioni di persone ci hanno vissuto facendo del loro meglio. E se ciò potrebbe istillarci il dubbio che anche i buoni propositi di molti altri potrebbero fare ugualmente una brutta fine, il valore delle persone va ben oltre i tempi e i luoghi in cui accade loro di trascorrere l'esistenza. |
Recensione del concorso "Futuro", storia terza classificata con volto complessivo 6/7. Davvero originale –paradossalmente, proprio per la sua aderenza alla realtà!- l’interpretazione dei temi che sta alla base di questa storia: abbiamo qui infatti i “ricordi di un grande futuro” di due astronauti russi che hanno vissuto in prima persona il tentativo della loro patria di arrivare per prima nella “corsa alla Luna” degli anni Sessanta. La Luna, dunque, è proprio il nostro satellite, e il futuro un qualcosa di molto concreto: e questo, senza nulla togliere alle traduzioni più poetiche e figurate che dei prompt si potevano fare (e che nel caso del futuro sono state anche utilizzate da Max), questo è stato un punto che personalmente mi ha colpita molto. Altro aspetto positivo sta nella cornice della storia, narrata da Leonid e Valentina non nelle vesti di eroi del programma spaziale, ma di zii dei nipotini a cui raccontano l’avventura… tacendo di esserne stati i protagonisti. La dimensione familiare, con le tradizioni russe per la vigilia di Natale e la caratterizzazione dei personaggi, è felice, fissa bene l’atmosfera e dà una sensazione piacevole. Doverosi sono poi tanti tanti complimenti per l’enorme lavoro di documentazione e –immagino^^- la cultura personale che stanno dietro a questo pezzo. Stile e ortografia, anche, sono buoni, puntuali e corretti: si avverte l’attenzione nella scelta dei giri di frase e del lessico. La storia putroppo viene affossata da un grosso difetto: l’eccessiva descrittività nel racconto vero e proprio della missione spaziale. Primo, perché sinceramente troppo dettagliata, lunga, tecnica: è bello da una storia poter imparare qualcosa che non si sapeva (e grazie, Max, mi hai insegnato molto!), ma… a mio parere, l’intento divulgativo risulta più efficace se invece di “sciorinare” i dati e le proprie conoscenze in tutti i loro dettagli specifici (in fondo, non siamo in un saggio), si cercano di dare al lettore “assaggi” di questo mondo a lui sconosciuto, accenni significativi che possano incuriosirlo e interessarlo senza appesantire la narrazione. Secondo, mi è sembrato anche un pochino poco realistico che si potesse fare una spiegazione di tale livello a dei ragazzini, per quanto io abbia apprezzato lo sforzo dell’autore per calarla nella realtà dei nipotini con la zia che usa bicchieri e bambole per illustrare i meccanismi della complessa missione. Invece, molto adatte sono le parti di flashback di Leonid: queste riescono davvero a catturare chi legge e a dosare nelle giuste proporzioni la trama, la storia personale, le emozioni, con la descrizione dell’addestramento e del volo nello spazio. Chiudo con un altro punto di forza della storia, ovvero il finale, calzante e particolare nei suoi significati. In conclusione, una storia con delle basi molto buone, un eccellente lavoro alle spalle e anche ben scritta, ma che si poteva risolvere in una lunghezza molto minore, con la quale avrebbe acquistato indubbiamente di più in termini di incisività. |
Dunque, potrei dire che questa storia è BELLISSIMA, e finire così il commento perché veramente quella parola basterebbe per tutto. |
Una storia molto bella, in cui traspare l'amore e, sopratutto, la profonda conoscenza per il tema trattato. L'unica pignoleria che posso farti è il fatto di aver più volte usato il termine astronauta per i sovietici. |