Ciao!
Hai un po' di tempo da perdere? Bene! Iniziamo!
Il primo capitolo ci offre un'esaustiva panoramica della vita di Steve.
Ha una casa a cui tornare questo sì, ma è un'abitazione vuota, impersonale.
Perché dico questo?
Perché tutti i suoi averi, i suoi ricordi sono contenuti in un semplice borsone e questa consapevolezza fa male.
Il suo tormento interiore, il fatto di essere Captain America sempre e comunque, di dover essere d'ispirazione per tutti, non vacillare mai anche di fronte al male assoluto. Ma come riconoscere il nero male in un mare di grigio?
Non è più come prima... Steve ripensa alle parole di Peggy, deve ricominciare ma da dove? Da chi?
I membri del team S.T.R.I.K.E. potevano essere dei compagni fidati, perché fra gli allenamenti, l'addestramento e le missioni di sicuro si era creata un'atmosfera di fiducia reciproca; tutti si aiutavano a vicenda come avevano fatto i suoi vecchi compagni ai tempi della guerra; Dum Dum Dugan che ride sotto i baffi (letteralmente) mentre insegna a Steve ad usare la pistola è davvero commovente e divertente allo stesso momento.
Perché Steve dopotutto aveva completato solo l'addestramento base e poi si era lanciato (anche questa volta, letteralmente) nella mischia.
Quindi qualsiasi insegnamento è stato prezioso, anche perché voleva significare che Steve era stato accettato come leader e compagno d'armi.
Lo S.H.I.E.L.D. poi come hai giustamente notato ha affinato la sua tecnica di combattimento rendendolo, di fatto, un super soldato a tutti gli effetti.
Però alla fine l'HYDRA ha fatto male i suoi conti, per citare Natasha (vado a memoria, potrei sbagliare quindi): “Ancora qualche dubbio sulle capacità di Rogers?”. ^_^
Quindi i veri eredi dell'Howling Commando sono gli Avengers. Loro sì fedeli, leali, pronti a tutto gli uni per gli altri.
E gli mancano! Mi sono commossa quando il pensiero di Steve è andato al suo amico Thor, sai? Adoro la loro amicizia!
Però a Steve mancano tutti, pure Tony con il suo vizio di stuzzicarlo e punzecchiarlo in ogni momento. 😜
Ma in questo momento l'unico compagno di Steve è solo il gelo...
Bucky e Anthea sono i suoi fallimenti.
Perché non è riuscito a trovare il suo migliore amico e perché lei non ha voluto rimanere al suo fianco?
Sono questi i due interrogativi che lo assillano; Perché? Perché? Perché?
La sua frustrazione si trasforma in rabbia; una furia cieca che per pochi terribili istanti cancella tutto il resto.
Cosa ci fa lì? Perché continua a fallire?
Perché lui non è abbastanza?
Perché non è riuscito a trovare Bucky?
Perché Anthea non gli ha dato alcuna spiegazione? Gli aveva promesso che sarebbe rimasta per sempre questa volta, ma invece è scomparsa dopo un solo giorno. Sono sicura che Anthea ha avuto un ottimo motivo per farlo, però Steve sta male per questa sua decisione, perché non ne ha parlato con lui? Perché lo ha tenuto all'oscuro? Considerazione personale: io odio la compartimentazione, ecco!
La scena in cui Steve spacca tutto in preda al dolore e all'incertezza è da brividi! O.O
Bravissima!
Ed io? Te lo ricordi? Gli ho fatto caricare la lavatrice appena tornato a casa, che brava, eh? ^_^
Per fortuna è arrivato Tony! Che mi ha fatto morire con la sua battuta!
Carino il richiamo a TWS con la frase di Steve: “Non ricordo di averti dato le chiavi”. ^_^
Tony è arrivato e gli ha offerto il suo aiuto, perché si è ricreduto su Steve più e più volte, perché finalmente ha capito il perché dell'ammirazione che suo padre nutriva nei suoi confronti.
Non ha aiutato Steve nella sua ricerca solo perché sulla lista delle vittime del Soldato d'Inverno c'erano quei due nomi, quelli più importanti: Howard e Maria Stark.
Non bisogna biasimare Tony però, presto capirà ci scommetto.
Tony che con le sue battute riesce a scuotere Steve dal suo torpore e a farlo reagire.
Solo una cosa, il Grillo Parlante? Sul serio? Aiuto!
Te l'ho già detto ma mi ripeto volentieri, io adoro il tuo Steve, che nonostante il suo dolore si preoccupa per Thor e il suo rammarico per le perdite del suo amico è reale e sentito.
Brillante l'idea riguardo al problema della bestia che gironzolava per Londra, i miei complimenti! In effetti potrebbe essere andata così.
Steve pensa sempre agli altri ma per fortuna c'è qualcuno che pensa a lui; Peggy è sempre accanto a lui e Sam pure. Non vedo l'ora di leggere l'evoluzione della loro amicizia.
La Torre poi è un faro di speranza per tutti i newyorkesi e non.
Quella gigantesca “A” che si staglia verso il cielo azzurro, ha un significato importante. Quella “A” significa Amicizia, secondo me ma non solo; significa Fiducia che da neonata è diventata anziana, significa Famiglia!
Ho quasi finito...
Chi sarà mai questo misterioso Sir? Perché me lo immagino intento a sorseggiare una tazza di tè?
Che cosa centra Rumlow? Dimmi, dimmi!!!
Ora però è il momento delle lacrime, perché le tue parole finali mi hanno davvero commosso!
Ritieni davvero che la mia storia ti sia stata d'ispirazione? E che cosa intendi dire con quel “soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Steve”?
Tuttavia mi attribuisci dei meriti che non ho; il sequel ci sarebbe stato in ogni caso, ne sono sicura, messaggi subliminali o meno. ^_^
Ti sono solo rimasta accanto, fino alla fine ovviamente, ma hai fatto tutto da sola, credimi Sister!
Un bacione!
Ragdoll_Cat |