Recensioni per
Il sovrintendente del Re
di G RAFFA uwetta

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/03/16, ore 21:41

Sono in imperdonabile ritardo, lo so. >.<
Hai raccontato una bella storia, forse con qualche luogo comune, ma comunque interessante, con una morale alla fine che mi ha stretto un po' lo stomaco (povero drago ç_ç).
Dal mio punto di vista, ci sei arrivata un po' troppo in fretta: la storia è ricca di accadimenti che trascinano il lettore in una spirale di azioni, ma manca qualche descrizione più approfondita, che permetta al lettore di fermarsi e fare il punto della situzione.
Per quanto veloce, comunque, è una storia che sono lieta di aver letto. ^^

Recensore Master
17/02/16, ore 19:57

IV Classificata con un totale: 42/50.

Stile (grammatica, lessico, impaginazione, titoli, sottotitoli e gradevolezza della lettura): 8,5/10
Fai un ottimo uso del lessico che dona alla narrazione un giusto tono, quasi leggendario, senza però esagerare e diventare pesante. Il che rende la lettura della tua storia gradevole.
L’impaginazione è curata e resa elegante dalle “cornicette” al passaggio di tempo narrativo, un escamotage utile che arricchisce anche l’effetto ottico della tua storia.
Piccola nota sul titolo, il sovrintendente è colui che controlla o gestisce una qualche attività, questo dettaglio non viene mai alla luce. Serghal è il braccio destro del Re, l’apprendista, il cavaliere del suo drago, persino il suo erede, ma mai il sovrintendente come è inteso nella nostra lingua. Ora, il tuo è un racconto fantasy e quindi puoi aver dato al titolo tutte le caratteristiche che preferisci, ma avresti, forse, dovuto esplicitarlo in qualche modo.

Uso dell'immagine: 5/5
La storia inizia con la scena del dipinto e la descrizione è mirabile, con ricchezza di dettagli e analisi dei sentimenti dei due protagonisti. Non solo però, la scena è anche importante ai fini della trama, il suo legame con la ragazza, la paura di lei di vederlo partire, l’impulso di lui di andarsene, tutto questo già ci fa presagire che Serghal ha una missione importante e rischiosa da portare a termine e che quello potrebbe essere un addio. Punteggio pieno meritatissimo.

Uso della citazione: 3/5
Purtroppo trovo che la citazione non sia molto ben inserita, c’è ed è più o meno usata in maniera pertinente, ma non porta con sé la carica emotiva che dovrebbe, sembra un po’ appiccicata, senza un vero legame.

Uso dell’elemento: 5/5
La rosa è l’elemento da te scelto e lo hai usato molto bene e in numerosi modi diversi. Essa è raffigurata sul pugnale di Serghal, la ritroviamo sul corpo del drago Okhinal, a indicare un punto libero dall’influenza della magia nera e al tempio, come ennesimo simbolo di Stella Mantuz. Il fiore è importante lungo tutta la tua narrazione, di certo merita il punteggio pieno.

Trama (assenza di “buchi”, colpi di scena, particolarità, personaggi/draghi): 12,5/15
La tua storia ha un andamento non lineare, nel senso che è ricca di flashback. La parte al presente è piuttosto semplice: Serghal ha atteso anni per liberare il mondo dall’oppressione del tiranno e ora è pronto ad attuare il suo piano. Ogni volta, però, che ci troviamo davanti a un dettaglio o a un’informazione il racconto si ferma e ci viene raccontato come vi si è giunti (a ciò). E’ un modo interessante di affrontare una trama, forse però tu lo usi con troppa frequenza, spezzando troppo spesso il ritmo della storia al presente.
Detto questo non ci sono buchi, ogni informazione e scena è descritta molto bene e c’è un ottimo equilibrio tra parti descrittive e dialoghi. Anche il finale è ben congeniato, il lettore non può fare a meno di chiedersi per tutto il tempo: perché mai il Re dovrebbe essere così stupido da allevare in seno un nemico così cocciuto e forte? E perché dovrebbe addirittura affidargli il suo drago, dandogli un potere immenso? E alla fine tu ci dici perché, rivelando che il Re sapeva e voleva giungere a quella conclusione.
I personaggi. Serghal è il protagonista assoluto della storia, forse un tantino classico come personaggio, ma comunque ben descritto e, nei suoi momenti con il drago, anche divertente. Okhinal invece avrei voluto vederlo di più, conoscerlo meglio, malgrado sia sempre presente nella trama possiamo dare uno sguardo al suo carattere solo nei flashback in cui si accapiglia con Serghal, un peccato perché come ultimo della sua specie e soggiogato al Re avrebbe avuto sicuramente una psicologia interessante da analizzare.

Gradimento Personale: 8/10
Mi è piaciuto molto l’inizio della tua storia l’affresco vivido e l’arrivo del potente drago, un mix intrigante e pieno di emozioni, scritto in maniera meravigliosa. Nella parte centrale si perde un poco questa tua eleganza, il racconto si fa leggermente confuso a causa dei cambi di tempo e i personaggi si sviliscono, perdendo quell’aspetto grandioso che gli avevi dato, in particolare il drago Okhinal.
Il finale con il sacrificio, il dolore e il discorso del Re che ricollega tutta la storia dandole un significato e un senso, ridona alla storia la sua magnificenza e mi è piaciuto.
Nel suo insieme dunque la tua è una bella storia, pecca però in alcuni aspetti e me ne dispiace. Serghal si definisce sovrintendente, poi alchimista, ma in realtà non è nessuna delle due cose. Usa la magia, ma questa non sembra esigere nessun prezzo su di lui. Poi: perché il Re si è drogato fino a rendersi il terribile tiranno che Sarghal conosce? Perché la moglie Stella Mantuz non lo ha distrutto lei stessa, se era così potente? E perché il Re non ha distrutto la sua città ben prima? Dopo tutto aveva ai suoi piedi l’intero mondo! Era tutto in previsione del suo “suicidio”? Ma non ci ha pensato nel momento in cui ha visto il pugnale?
Insomma, ci sono alcuni interrogativi che mi hanno lasciata perplessa e mi hanno impedito di apprezzare a pieno la tua storia per altro scritta benissimo.