Recensioni per
D'oro e d'Argento
di Aleena

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/09/16, ore 22:36

Ciao, son qui per lasciare la prima recensione premio per il terzo posto al mio contest "secondario a chi?".
Vorrei intanto chiederti immensamente scusa per averci messo così tanto, ultimamente non ho avuto vita facile xP comunque, sono qui per fare il mio lavoro ahaha
Allora, è davvero strano che io mi trovi qui per due motivi: non leggo volentieri fantasy e non leggo volentieri slash.
Perciò che diamine ci faccio qui?
E che ne so xD Dovevo scegliere quale recensire e per qualche strano motivo questa mi ha detto "leggimi". E nonostante tutto non me ne sono pentita! Ammetto che ho avuto un po' di confusione non conoscendo bene le due razze, ma leggendo le note mi sono orientata un po', anche se ho sempre avuto come la sensazione che mi mancasse qualcosa per capirla a fondo.
Ma credo che sia un problema mio.
Alla fine il fulcro di questo primo capitolo è l'atto sessuale e penso che questo meriti un commento: arrivata in fondo, quando nelle note ho letto che era la tua prima esperienza e che non eri sicura del risutlato mi sono stupita tantissimo. Il lavoro sembrava quello di qualcuno che sapeva di cosa stava parlando e lo stava facendo bene. Non amo leggere slash, come ho detto, ma comunque ogni tanto mi è capitato di imbattermi in essere. Posso assicurarti che questa è una delle migliori (anche migliori delle het che di solito mi piacciono tanto). Forse grazie al tuo uso del linguaggio che mi ha tenuto letteralmente attaccata al testo. L'ho trovato molto erotico, mi è piaciuto davvero un sacco, e (cosa che ti rende ancora più meritevole) il tutto senza ricorrere alla volgarità. In genere in testi del genere si fa ricorso a un linguaggio "colorito" (molto colorito xD) per il tipo di situazione, invece tu hai mantenuto un linguaggio di un certo livello e hai ottenuto lo stesso risultato. Insomma, 'è piaciuto davvero molto. Le immagini erano egregiamente descritte, non ci sono stati attimi in cui non riuscissi a vedere cosa stessero facendo i due protagonisti.
Insomma, ancora una volta il tuo modo di scrivere mi ha incantata, tanto che sei riuscita a farmi apprezzare qualcosa che per due grossi motivi non avrebbe dovuto.
Davvero brava.
Prometto che passerò quanto prima per lasciare anche le altre due recensioni del premio (abbi fede >.<) e ti chiedo ancora scusaper averti fatto aspettare.
A presto.

Ray

Recensore Junior
13/04/16, ore 20:53

Prima di iniziare devo precisare di non essere affatto un'esperta di Drow; questa è la prima volta in cui mi imbatto in una storia che ne tratta, per cui il mio parere sul tuo lavoro risentirà indubbiamente di una certa ignoranza in materia. Detto ciò devo ammettere di essere rimasta piacevolmente colpita dagli accenni ai costumi, alla gerarchia sociale di tali creature, il tutto ben armonizzato all'atmosfera dura, cinica che permea la città cosmopolita in cui hai scelto di ambientare la storia.
Per me Dra'kai (amo il suono graffiante di queste sillabe, la sospensione data dall'apostrofo fra loro... è una tua liberissima scelta o i Drow hanno una lingua "ufficialmente" codificata?) è stato l'esemplificazione del risultato a cui la società dei Drow sembra portare. L'ho apprezzato molto come personaggio; la sua determinazione a perdere i lati umani che gli sono d'intralcio, il suo desiderio di predominare, e al tempo stesso quella pace e tenerezza a cui sembra anelare nel penultimo capitolo, all'apice della congiunzione con Killian, ne fanno un personaggi controverso: debole nel suo non riuscirsi ad accettare per ciò che è, ma allo stesso terribilmente forte, determinato, nella realizzazione del proprio piano.
Per contro ho vissuto Killian un po' come una nemesi di Dra'kai stesso; l'ho "sentito meno" per via di quella mancanza, di quell'incoscienza di sé che lo contraddistingue e del suo vestirsi di maschere per adescare vittime e compiacere Dra'kai. Non posso fare a meno di notare, però, che l'essere sfuggente del personaggio è perfettamente coerente con la sua natura e con il ruolo che riveste.
Ma quello che più mi ha colpita della storia è il modo in cui hai saputo gestire l'amalgamarsi di introspezioni, di coscienze, che converge in quello splendido "ribaltamento" dei personaggi nel capitolo finale. Ecco, è stato davvero davvero emozionante giungere alla fine, allontanarsi dalla tela su cui avevi sparso pennellate per scorgere il disegno che avevano formato. Ovviamente mi è dispiaciuto per Killian e ancor più per Dra'kai, ma ho anche provato un sottile piacere nel vedere la realizzazione di quel piano di cui, inizialmente, non afferravo del tutto i contorni... Dra'kai ha raccolto i frutti della sua semina al prezzo di se stesso, e tutto questo ha un fascino controverso, un po' come quelle cuciture metalliche che portava ai lati delle labbra, come il mondo inesorabile dei Drow che emerge fra le righe del racconto.
In ultimo molto belli i titoli dei vari capitoli che al pari del loro contenuto pongono le basi per il finale, per quel "E di Morte, alla fine" che chiude, dando un significato complessivo preciso e inappellabile.
Dunque complimenti: è stata una lettura piacevole e per la sottoscritta persino formativa, ho letto di come tu non sia del tutto soddisfatta di un risultato che doveva essere diverso, essere altro, ma permettimi di dire che questa storia è comunque e decisamente degna di nota.
A presto.

Recensore Master
23/03/16, ore 22:32

5^ Classificata
Al Contest: "L'inizio e la fine di ogni cosa"

Releeshahn / Aleena


D’oro e d’Argento


Grammatica e Sintassi: 3,6/5

Allora, premetto dicendo che te la sei cavata molto bene in questo punto! ^^
Gli errori che ho trovato non erano gravi; per lo più si trattava di refusi o errori di battitura, più che altro il punteggio si è abbassato perché ho dovuto sottrarti -0,5 punti per un errore ripetuto puntualmente all’interno del testo: ovvero lo scrivere il “” affermazione senza l’accento; non è sbagliato, ma io lo considero errore perché potrebbe creare disguidi in un lettore disattento.
A parte questo, ripeto, hai fatto un ottimo lavoro, anche per quanto riguarda la punteggiatura, solo in un paio di casi non mi sono travata d’accordo, ma sono piccoli dettagli… ^^’’

Stile e Lessico: 10/10

Se mi permetti vorrei fare una piccola premessa: noi due ci siamo già incontrare in un mio vecchio Contest (oddio, mi sembra passata un’eternità da allora! XD) e ricordo che, già allora, avevo apprezzato molto il tuo Stile e il Lessico che utilizzi per narrare i fatti o per sviscerare le emozioni dei protagonisti; ebbene, lasciati dire che, da quella volta, ho notato un bel miglioramento! ^^
Forse è solo una questione soggettiva, ma ho avuto l’impressione che da allora tu sia migliorata: affinando il tuo Stile fino a renderlo quello che è adesso, ossia perfetto ai miei occhi.
Nel vecchio Contest ricordo che non eravamo molto d’accordo sulla punteggiatura e il ritmo che volevi imprimere alla storia, mentre qui l’ho trovato semplicemente perfetto (tranne un paio di passaggi che dovrei aver segnato sopra, ma sono inezie) e questo mi ha permesso di scorrere fluidamente il testo fino ad arrivare alla fine, quasi senza accorgermene!
Trovo che la fluidità in una storia sia tutto e nel tuo testo l’ho trovata (tanto che non mi sono nemmeno accorta di aver fatto le due di notte).
Il ritmo è ben calcolato: veloce, ma non troppo, tranquillo, che sa prendersi i suoi tempi, incuriosendo abbastanza il lettore prima di dare spiegazioni, oppure prima di sviscerare le sensazioni o le emozioni provate dai protagonisti, sviscerandole in modo così equilibrato e studiato da integrarsi perfettamente con l’insieme, anche grazie alle ottimi similitudini presenti.
Sei stata in grado di ripetere più volte gli stessi concetti senza risultare ripetitiva o banale, senza appesantire il testo, ma anzi, integrandolo magnificamente. Anche il lavoro fatto con i flashback, inseriti al punto e al momento giusto, è stato ottimo, davvero.
Per il Lessico, confesso che per un momento sono rimasta un po’ perplessa dalla parolacce e da certe affermazioni di Dra’kai o dell’iracondo giovane che Killian aveva attirato nella sua morsa: più che altro perché sono abituata al Fantasy puro e classico, dove questo genere di cose è ridotto oppure assente, ma ho comunque imparato ad amare il contesto dell’Urban Fantasy e quindi ho trovato il tutto molto calibrato e, soprattutto, adeguato.
La quasi totale assenza di errori di ortografia o stilistici (quali ripetizioni, ridondanze e simili) hanno fatto il resto, permettendomi di apprezzare appieno questa storia sotto il punto di vista stilistico.
Ti faccio i miei complimenti, davvero! ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 10/10

Ok… posso iniziare il commento con un “WOW”?
E se non posso lo faccio lo stesso, perché sì, te lo meriti! ^^

Hai creato dei personaggi talmente reali e ben strutturati che ho avuto l’impressione di conoscerli praticamente dal vivo, mentre leggevo mancava solo che potessi allungare la mano per toccarli e di nuovo non scherzo.
Mi hai presentato dei personaggi tangibili, del giusto spessore che hanno un passato, un presente e un futuro (non tutti, come il povero Killian, ma dettagli! T_T), che si muovono e agiscono con coerenza, secondo un loro piano, una loro idea, seguendo quello che sentono dentro, guidati dalle loro esperienze e dai loro ricordi (almeno in parte). Hai saputo sviscerarmi tutto di loro che già al secondo capitolo me la sentivo di darti il punteggio pieno.
Vediamo però di analizzare i personaggi principali con più calma e attenzione.
E partiamo da Dra’kai… è un mezzo sangue (e mi piace), è un mezzo Drow (e qui ammetto di non sapere molto su di loro, ma dettagli… ^^’’) ed è un militare, direi che hai fatto centro praticamente con tutto! *Q*
Ho amato questo personaggio dal carattere rigido e segnato dalle cicatrici di un’infanzia terribile, ho amato il suo sangue freddo, la sua capacità di adattarsi alla situazione e, anzi, di plasmarla a suo piacimento così da ottenere un tornaconto personale ogni volta migliore, che lo poterà a quella tanto agognata vetta che desidera da sempre.
Il modo in cui agisce è freddo, calcolato, anche se alle volte, forte del suo potere e del suo grado (un misero Caporale all’inizio e poi un buon Capitano in seguito) esegue gesti avventati, lasciando che le sue rabbie interiori e il dolore provato in un lontano passato abbiano la meglio.
Non perde mai la testa, non si lascia mai veramente andare tanto da perdere il controllo di se stesso: ha un piano da realizzare, una vendetta da compiere, una gerarchia da scalare, segreti da vendere e una parte umana che vuole lasciarsi del tutto alle spalle e per fare tutto questo ricorre ai metodi più subdoli, ingannare, tradire, manipolare, uccidere, corrompere… e proprio per questo mi piace. *Q*
Ho amato la sua personalità così forte e sfaccettata, i suoi scatti che lo rendevano fin troppo umano e la sua capacità di manipolare il prossimo per ottenere quello che voleva.
Davvero, l’ho amato e l’ho fatto ancora di più quando ho scoperto che era riuscito, col suo genio, a ingannare perfino il bellissimo Killian.
Mi è un po’ dispiaciuto che nell’ultima parte della storia abbia perso se stesso e molti dei suoi ricordi, ma è anche vero che, nel bene o nel male, nonostante quello in cui si è trasformato, è rimasto fedele alla sua personalità originale.
Ti ringrazio davvero per avermelo fatto conoscere, perché l’ho adorato alla follia! *Q*
Passando a Killian… oh Killian, pensavo di essere l’unica a utilizzare questo nome! XD
Il tuo Killian e il mio Kilian Jones dovrebbero incontrarsi, giusto per sfizio. :P
Tornando seria… ho trovato che anche il suo personaggio fosse ben caratterizzato: nonostante non abbia una vera e propria personalità di base e dei ricordi (o meglio, li ha, ma sono deboli e sfocati) ho colto i suoi tratti fondamentali da Incubo, una figura che, sinceramente, mi ha sempre affascinato.
Lui usa la sua bellezza e la sua malia per attirare a sé uomini o donne, li porta nel suo letto e si nutre di loro: delle loro esperienze, dei loro ricordi, della loro personalità per colmare quel vuoto indescrivibile che prova lui, guscio ormai privato di ogni emozione (se non quelle che simula) e di ogni ricordo (eccetto quei pochi che vede).
Questo dilemma che lo affligge mi è piaciuto e mi ha affascinato molto, e ho gradito non poco il modo in cui l’hai sviscerato, scavando a fondo nell’animo tormentato di Killian per farmi capire quanto si senta smarrito.
L’ho apprezzato, ma forse un po’ meno rispetto a Dra’kai... questo probabilmente è dovuto al fatto che la sua vita precedente non era una gran cosa (anche se niente di ciò che era gli è rimasto incollato addosso) o forse perché, in fondo, per quanto ben caratterizzato fosse, non ha una vera e propria personalità (non in senso dispregiativo, eh… ^^’’), ma credo di averlo apprezzato un po’ meno, se non alla fine, quando finalmente si ritrova di nuovo vivo, con dei ricordi (non suoi) e un obiettivo. Credo di averlo apprezzato sul finale perché aveva qualcosa di Dra’kai, ma non saprei… ^^’’
In ogni caso, con loro due hai fatto davvero un ottimo lavoro, brava! ^^
E sei riuscita a caratterizzare piuttosto bene anche gli altri personaggi secondari che compaiono all’interno della storia, chi per poche righe, chi per qualche pagina, ma sei riuscita a dare a ognuno di loro dei tratti caratteristici che mi permettono di individuarli chiaramente nella folla. Dal ragazzo innamorato e iracondo ucciso da Dra’kai nel secondo capitolo, alla fidanzata del giovane Killian, ai genitori del mezzo Drow (incluse quelle streghe delle sorelle… -.-‘’), a Vedir.
Non sto qui ad analizzarli tutti, ma sappi comunque che ho molto apprezzato la tua attenzione alla loro caratterizzazione, tanto da farli sentire vivi e presenti.
Di nuovo i miei complimenti, hai fatto un ottimo lavoro! ^^

Sviluppo della Situazione Iniziale: 2,5/3

“La storia deve iniziare con una scena di sesso”

Senza dubbio il primo capitolo è hot e da rating rosso (e non sai quanto ciò mi abbia fatto piacere… u_u): hai descritto molto bene l’atto e le sensazioni provate dal protagonista; senza dubbio hai saputo sfruttare bene la Situazione che hai scelto, integrandola all’interno della storia e usarla al meglio.
Non ti ho assegnato il punteggio pieno per il semplice fatto che, benché la scena sia ben descritta, si prende comunque un intero capitolo prima di arrivare al dunque (l’atto vero e proprio) e da lì iniziare a scaldare l’atmosfera.
Spero che non me ne vorrai per questa piccola penalità… ^^’’

Sviluppo della Situazione Conclusiva: 2,5/3

“La storia deve concludersi con la morte violenta di qualcuno”

Non uccidermi se manca un mezzo punto anche qui… ^^’’
Essenzialmente è per lo stesso discorso di prima: la Situazione che hai scelto è viva e presente nel finale della storia, è una parte fondamentale ai fini nella trama, ma comunque non è di per sé il finale, visto che questo è individuabile nei pensieri di Dra’kai, nel desiderio di scoprire chi è e di rivedere il giovane che appare nitidamente nella sua mente, come se fosse una fotografia (senza che lo riconosca nel ragazzo che ha appena mutilato e ucciso con le sue mani).

Bonus: 3/4

- Mezzo sangue: mi spiace, ma non me la sono sentita di darti questo Punto Bonus per il semplice fatto che, per come hai scritto la storia e per come l’ho percepita io (e ammetto che potrei averla percepita sbagliata, eh… ^^’’) non hai rispettato la consegna, ovvero che il Mezzo Sangue fosse inteso in senso non dispregiativo. Per come hai strutturato la tua storia, poteva andare meglio il Bonus “Bastardo” che si adatta decisamente meglio a come si percepisce Dra’kai.

- Argento: qui, invece, il Bonus te lo meriti appieno! ^^ … l’argento compare sia nel titolo della storia, ma anche in essa, come fattore fondamentale. È infatti d’argento la corda che zittiva Dra’kai da bambino e che, in parte, lo zittisce ancora oggi, rappresentata da due striscioline ai lati della bocca. Un uso particola e originale, i miei complimenti! ^^

- Guanti: i guanti sono utilizzati da Killian per isolare almeno le mani dal contatto con il prossimo, perché almeno una parte di lui resti intima in un mondo in cui lui, ormai, è una puttana che si fa pagare con i ricordi e con le debolezze altrui. Ovviamente il Bonus, qui, è più che meritato.

- Slash: è la coppia principale all’interno della storia, anzi, è La Storia, visto che tutto ruota attorno al rapporto tra Dra’kai e Killian. Senza spendere troppo parole, quindi, ti assegno il Bonus.

Originalità: 5/5

Se questa che mi hai proposto non è una storia originale, non saprei bene cos’è originale, allora…
Il tipo di ambientazione mi è piuttosto nuovo e, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto un approfondimento (anche se penso che ti ci sarebbero volute almeno il doppio delle parole limite per spiegare anche tutta l’ambientazione… ^^’’) perché ero curiosa di saperne di più, specialmente su com’è strutturata la città, sui gironi che la compongono e il resto.
Anche i personaggi erano a loro modo originali, soprattutto per le razze da te scelte: ho letto pochissime volta dei Drow (e solo di recente, ma trovando le letture piuttosto scontante) e ancora meno degli Incubi, di cui sono sempre stata curiosa, anche se, lo ammetto, io conoscevo solo le Succube, all’inizio… ^^’’
Per non parlare della situazione di fondo che… beh, d’accordo, magari su alcuni punti è già vista (ovvero il desiderio di vendetta, l’aspirare alla perfezione, la ricerca di se stessi), ma il mondo in cui hai sviscerato la storia e come hai fatto muovere gli ingranaggi, giostrando perfettamente i personaggi era senza dubbio innovativo e inaspettato! ^^
Ricapitolando… contesto originale, trama (di cui parleremo meglio più avanti) sviscerata in modo originale, personaggi e razze originali… c’è da chiedersi perché il punteggio è pieno? Direi proprio di no… u_u

Trama: 4,5/5

Ecco… qui forse ho qualcosina in più da dirti e alcune cosette in più da farti notare… ^^’’
Ho letto con attenzione la tua storia e ho trovato l’intreccio molto avvincente, però, in un certo senso, è forse fin troppo complicato, soprattutto nella parte finale che, non so bene se fosse un’impressione mia o cosa, ma ho trovato abbastanza confusa. ^^’’
Partendo dall’inizio… già qui c’è un piccolo errore: all’inizio del rapporto tra Dra’kai e Killian, Dra’kai dice di volersi liberare delle sue debolezze, delle sue paure e della sua parte di Drow… ma in teoria non è la parte umana quella più debole e soggetta a emozioni?
Probabilmente è stato solo un refuso durante la scrittura o un errore di cui non ti sei accorta, ma ti consiglio di correggerlo perché sulle prima, proseguendo la storia, la cosa mi ha un po’ confuso, inizialmente… ^^’’
Parallelamente a Dra’kai che vuole perdere questo suo lato debole e tenero, c’è Killian che, invece, vuole scoprire chi è stato un tempo, vorrebbe di nuovo dei ricordi, una personalità stabile che gli permetta di ritornare nel mondo come una persona completa e non come un Demone che ha bisogno di sesso e di altre persone per stare bene.
Grazie ai suoi poteri sovrannaturali, sembra che Killian raggiri Dra’kai… se lo scopa (scusa la brutalità… ^^’’), ma per compiacere l’ego del mezzo sangue, proietta nella sua mente l’immagine di una donna, uno dei pochi ricordi che gli sono rimasti e grazie a questo, al piacere che riesce a procurargli e alla malia che, poco a poco, avvolge Dra’kai, vuole inconsciamente indurlo a cercarla, perché se la trovasse, Killian avrebbe le risposte a tutte quelle domande che gli affollano la testa.
E direi che fin qui ci siamo è il dopo che inizia a risultarmi complicato… ^^’’
Dra’kai, in verità, non si è mai fatto ammaliare da Killian (il motivo mi è abbastanza oscuro) e anzi, ha progettato sin dall’inizio tutto questo, per poter perdere finalmente la sua metà debole e ottenere l’immortalità che solo gli Incubi possiedono… oppure questa di diventare alla fine a sua volta un Incubo è stato solo un effetto collaterale?
Non credo molto a questa seconda ipotesi perché, altrimenti, non avrebbe ucciso la ex ragazza di Killian, ma come ti ho detto sono un po’ in conflitto riguardo a quel passaggio: perché non capisco se il cambio improvviso di Dra’kai sia voluto del tutto, in parte o per niente… ^^’’
In linea di massima, comunque, penso che sia opera sua e della sua abilità di manipolatore.
Il finale, senza dubbio, è abbastanza inaspettato o almeno io non me mi immaginavo che la storia sarebbe finita così: con un Killian riempito dei ricordi di Dra’kai che cerca vendetta per la condizione in cui è stato costretto a vivere e un Dra’kai ormai Capitano, ma che si sente svuotato (com’era successo per Killian) di ogni ricordo, eccetto quello di un ragazzo che giaceva con lui e che, di sicuro, saprebbe dirgli chi è stato.
Di nuovo non so se la morte del padre di Dra’kai facesse parte del disegno del mezzo Drow, ma l’ho gradita. Un po’ meno mi è piaciuta la parte in cui è lo stesso Dra’kai a colpire, mutilare e uccidere Killian.
Non so… ho amato questa storia, ma certi passaggi mi sono sembrati un po’ confusi, motivo per cui non me la sono sentita di assegnarti il punteggio pieno, mi spiace… ^^’’

Gradimento Personale: 10/10

Beh, se non si fosse capito da quello che ho detto finora ho davvero amato la tua storia! *Q*
Il contesto in cui si svolge e le razze che hai tirato in ballo mi hanno incuriosita molto, la manipolazione che ci hai messo dentro mi ha tenuta con gli occhi incollati allo schermo e lo Stile perfetto ha fatto il resto, facendomi gradire molto questo elaborato.
Mi spiace solo per la leggera confusione nella parte finale della Trama, ma a parte questo, lo ripeto, la tua è una storia da amare sotto ogni punto di vista.
In più hai guadagnato punti inserendo alcune tra le cose che amo di più: i militari, la presenza di una coppia Slash e con tante e ben descritte scene di sesso (oh yeah! :Q____) e un personaggio manipolatore con Dra’kai. Accidenti ragazza, sembrava quasi che mi fossi entrata in testa… mancavano solo più i draghi all’appello e avresti fatto strage! XD
Mi spiace terminare già qui questo commento, ma purtroppo temo di aver speso troppe parole nei punti di sopra… ^^’’
Sappi che ho amato la tua storia, questo è certo e spero che si sia capito! ^^

Titolo & Impaginazione: 4,5/5

Il Titolo che hai voluto dare alla tua storia è senza dubbio poetico e azzeccato, però ammetto di non aver capito bene il riferimento all’oro… ^^’’
L’argento sì, perché rappresenta i lacci posti ai lati della bocca di Dra’kai… ma l’oro… me lo sono forse perso? ^^’’
Ho pensato al colore dei capelli dei protagonisti, ma non penso che intendessi questo, credo…
Diciamo che non mi ha convinto molto solo per questo dettaglio.
Per il resto ho apprezzato i bei titoli di ogni capitolo, che si potevano ricollegare l’uno con l’altro, la presenza della canzone e delle immagini che mi hanno aiutato a inquadrare meglio l’aspetto fisico dei personaggi.
Anche sull’impaginazione e sulla presentazione della storia non ho nulla da dire, se non ripetermi dicendoti che sei stata davvero brava. ^^

Bonus Velocità: 0/2



Totale: 55,6/62

Vincitrice del Premio Speciale: “Noi siamo amici d’infanzia”

(Recensione modificata il 23/03/2016 - 10:32 pm)

Recensore Master
28/02/16, ore 21:06

Seconda classificata Malia: il canto delle sirene D'oro e d'Argento  di Releeshan
 
Grammatica 10/10:
E dopo una lunga lettura eccomi a valutare anche la tua storia. L’ho tenuta per ultima, visto che era la più lunga di tutte xD.
Non ho trovato particolari errori, conosci bene la grammatica, sai usare la punteggiatura e strutturi le frasi molto, molto bene.
Ho trovato qualche ripetizione, non tantissime, ma alcune sono segnate sul documento e poi errori di distrazione che non ho contato: qualche lettera maiuscola mancante, parole ripetute alcune volte, refusi, ed errorini vari, ma il racconto è lungo e le sviste capitano a tutti.
Unico appunto che voglio farti, lo scrivo qui, anche se andrebbe in lessico, ho notato che in gran parte del racconto parli del protagonista Dra’kai come mezzodrow, nulla di male in questo, ma in alcuni blocchi del testo compare veramente troppe volte, so che trovare un sinonimo per il termine è quasi impossibile, però forse cercare di formulare le frasi sfoltendo un pochino la parola sarebbe meglio. Molte volte lo trovo a ripetizione, quando a parer mio non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di inserirlo, anche se il capitolo è impostato dal punto di vista di Killian e deve trovare il modo di identificare l’altro. Tanto che quando i capitoli sono impostati dal punto di vista dell’incubo, puoi provare anche qualche altro termine, forse un pochino più generico, ma che ha il medesimo effetto e rende la lettura più scorrevole. Ovviamente il mio è solo un consiglio, non ho segnato il termine come errore, ma volevo dirtelo, proprio perché ho notato questa cosa. Questo termine per indicare il personaggio e il suo status di mezzosangue veramente troppe volte.
 
Lessico e stile 10/10:
Io amo tantissimo il tuo modo di scrivere, mi piace il tuo stile, il modo in cui strutturi le storie, le descrizioni. Amo il modo in cui alterni pensieri, l’introspezione dei personaggi e le descrizioni del mondo che hai creato. Partiamo dal punto che io dei drow so poco e nulla, ho letto qualche libro, ma non mi hanno appassionato tantissimo, ho seguito le note che hai messo a fine capitolo, ma non avendo idea di cosa stavi parlando, a livello della cultura drow e dei comportamenti avresti potuto scrivere qualsiasi cosa; so che hanno una società matriarcale, che le donne sono più forte e violente dei maschi e che questi sono sottomessi alle loro matrone, ma anche alle sorelle e a ogni altra donna del loro casato. A grandi linee è così, e pur seguendo questo stile, vari molto la loro società rispetto ai libri che ho letto e sei riuscita a creare un mondo tutto tuo, un luogo dove drow, demoni e uomini vivono, coesistono e al tempo stesso non seguono le leggi sanguinarie degli elfi oscuri. O meglio, le seguono, ma sono meno severe rispetto a quelle delle città del sottosuolo.
Ma torniamo al tuo stile, la descrizione della tua città è qualcosa di meraviglioso, le sensazioni che riesci a far emanare sono molteplici; mentre leggevo l’avevo davanti agli occhi, i suoi vicoli, gli anelli in cui si differenzia, uomini, creature, drow e demoni che si muovono e poi il degrado di alcune zone, forse dell’intera città è palpabile, lo descrivi, ma si avverte chiaramente anche attraverso i pensieri di Dra’kai. Attraverso quello che vede, che prova, forse anche attraverso la sua rabbia.
Alcune parti, soprattutto i pensieri di Killian, e alcune descrizioni mi hanno fatto pensare a un sogno; per quanto stessi scrivendo un luogo tutt’altro che  paradisiaco, silenzioso, il modo in cui lo fai lo fa sembrare veramente a un sogno, a una descrizione dalle tinte sfumate, come quelle giornate estive che sembrano non terminare mai, che hanno tinte pastello e il tempo è immobile. La tua città, la tua storia mi ha dato queste sensazioni, anche se non è un luogo dalle tinte pastello, ma più rosso sangue, un luogo dove violenza, sotterfugi e ogni tipo di crimine sono all’ordine del giorno.
Il modo in cui la descrivi, il lessico che usi è perfetto, le parole sono accurate, in alcuni casi mi fanno pensare a qualcosa di molto poetico, che fa veramente da contrasto alla città, alla società drow in generale, dove chi è più forte e crudele la fa da padrone.
Scrivi veramente molto bene, e riesci a trascinare il lettore nel mondo che crei, mi hai incantato con le tue parole e non posso fare altro che farti veramente tutti i miei complimenti per il racconto che sei riuscita a creare.
 
Trama 9/10:
Sono sincera, ho letto la storia diverse volte per riuscire a decifrarla appieno e ammetto che probabilmente non ci sono riuscita, forse mi è sfuggito qualcosa e non ho colto quanto volessi dire e raccontare, pertanto ho trovato la trama un po’ confusa in alcune parti.
Andrò con ordine, prima di tutto ti dico che ho l’impressione che tu abbia fatto un po’ di confusione su quale lato di Dra’kai il demone deve far svanire: a inizio storia sembra che lo stesso mezzodrow voglia far svanire il suo lato di elfo scuro, solo più avanti, quando Killian nota la trasformazione che sta avvenendo nell’altro anche a livello fisico si capisce meglio e si arriva alla conclusione che si vuole liberare della sua parte umana, ma per un bel pezzo ti giuro che ho pensato il contrario.
Altra piccola premessa, avevo chiesto che il protagonista della storia fosse il personaggio della foto, bellissimo e cattivo allo stesso tempo. Una persona/creatura che con il suo atteggiamento ammaliava, usava le sue prede portandole poi a una fine tragica. Ho notato che tu hai usato l’immagine per Killian, un personaggio splendido e ambiguo, per una gran parte del racconto pensavo che riuscisse a manipolare Dra’kai, o meglio così sembrava, ma non è andata così: il mezzodrow aveva un piano in mente, un piano ben delineato.
Dunque arrivando al punto hai usato il personaggio come un incubo: un demone ammaliatore, bellissimo, pronto a esaudire ogni desiderio più peccaminoso delle sue prede pur di saziarsi, ma a essere il vero cattivo della storia è Dra’kai, che lascia credere all’altro di farsi manipolare, quando invece non è così. Hai scisso fra i due personaggi quello che invece volevo per uno solo, quindi hai centrato solo in parte il tema del contest.
Potresti dirmi: ma Killian ha tentato di usare il drow, di manipolarlo. Questo è vero, ma non vi è riuscito e alla fine quello a morire è proprio l’incubo. Per quanto riguarda Dra’kai rispecchia in parte il personaggio che chiedevo, ma lui non ammalia con la bellezza, lui usa le persone, usa il denaro e la paura per ottenere quello che vuole. Ha ingannato Killian, ma non attraverso il suo aspetto, ma attraverso le emozioni con cui poteva saziarlo. Ed ecco qui il tema preso solo in parte, ma anche se lo hai centrato solo a metà la storia rimane bellissima e molto complessa; e mi è piaciuta molto e ho apprezzato il riferimento che portava all’altro tuo racconto: La corsa del Drow.
 
Ora dopo queste lunghe premesse inizio a parlare seriamente della trama. Come ho detto alla prima lettura l’ho trovata un po’ confusa per i motivi di cui parlavo sopra, ma pian piano si è delineata la storia sbrigliando la confusione nella mia mente.
Ho apprezzato come hai descritto questo mondo in bilico fra più culture, dove la società drow con le sue regole è meno rigida e al tempo stesso il mondo alla luce del sole è così vicino, sin troppo tanto da rendere le leggi meno severe rispetto a dove vivono le matrone con le loro figlie.
Come ho apprezzato tantissimo il modo in cui hai strutturato il racconto, il modo in cui i pensieri sia di Dra’kai che di Killian fluiscono e man mano snodano quanto sta accadendo.
Dra’kai ha un piano… un piano ambizioso. Lui stesso pur essendo in parte umano ha il carattere di un drow, è ambizioso e vuole ottenere in tutto e per tutto quello che gli spetta. È pronto a fare qualunque cosa per ottenerlo, persino lasciare che un demone, un incubo sottragga alcune sue emozioni, alcuni ricordi. Ha rischiato, ma alla fine ha ottenuto quanto desiderava, ovvero far svanire la parte che ritiene debole del suo carattere.
Il rapporto che si va creando fra Dra’kai e Killian poi è particolare, entrambi sono convinti di star usando l’altro, di manipolarlo chi riuscendoci di più, chi di meno; ma pur cercando di sfruttarsi a vicenda, di manipolarsi ognuno per raggiungere il suo scopo, man mano a ogni incontro creano un legame fra loro, qualcosa che sembra essere più profondo di un semplice rapporto cliente/prostituta; peccato che il loro carattere, l’orgoglio e i loro desideri li portano a non rendersene conto, a ignorare questo legame.
Ho apprezzato tantissimo il finale della storia, questo legame ha come mischiato i loro ricordi e le loro personalità. Probabilmente è quanto desiderava Dra’kai sin dall’inizio. Che tutti i ricordi umani, la rabbia verso quel padre, l’odio e il desiderio di vendetta si riversassero nell’Incubo in modo che questo uccidesse il drow, cosa che lui non avrebbe potuto fare, penso per diversi motivi fra cui proprio il suo lato umano, anche se nella società drow l’omicidio all’interno delle famiglie, tra consanguinei è di norma. Evidentemente sono le emozioni di Dra’kai all’inizio a fermarlo e in seguito la sua ambizione: desidera il potere, e avere l’omicidio del padre non lo porterebbe in quella direzione.
Per quanto riguarda Killian, la sua mente dopo l’ultimo incontro con Dra’kai sembra essere confusa, i ricordi del drow, del suo lato umano hanno preso il sopravvento: rabbia, desiderio di vendetta, quell’odio verso un padre che lo ha fatto venire al mondo come un mezzosangue. Penso che quei sentimenti abbiano stravolto Killian, tanto forti e potenti da fargli credere di essere quelli del suo passato. Tanto forti da portarlo a commettere una sciocchezza.
Anche Dra’kai è stato influenzato da una parte dell’essere di Killian, ha fame, desidera saziarsi e lo fa con delle donne, eppure sembra che nessuno dei suoi incontri gli dia il dovuto appagamento.
Le ultime battute, le ultime immagini che mi hai trasmesso mi hanno messo addosso tanta malinconia. Ammetto che Dra’kai non è un personaggio simpatico che riesce a farsi amare, eppure dopo che ha ucciso Killian, quando quei ricordi, quelle immagini e un vago ricordo delle emozioni che ha provato in quell’incontro si fanno strada in lui, un po’ mi è dispiaciuto. Mi è dispiaciuto perché passerà la vita perseguitato da quella foto nella sua mente, passerà la vita a cercare qualcuno che ormai è morto, che non troverà mai.
Chissà se un giorno i ricordi di Killian riaffioreranno mai, o forse è meglio per lui che non accada.
 
Caratterizzazione dei personaggi 17/20:
La caratterizzazione dei personaggi ho sempre pensato che fosse il punto focale di questo contest, semplicemente perché è lavorando sul carattere del personaggio, sui pensieri e movimenti si poteva rendere ambivalente, cattivo ma agli occhi degli altri perfetto.
Come ho scritto sopra e più sopra ^^, la cosa ti è riuscita in parte, hai diviso a metà fra i due personaggi quanto chiedevo, ma sono sincera anche se hai preso in parte il tema del contest, come hai creato il legame fra i due è perfetto, a modo loro si completano, ma non è solo questo, la loro è una sorta di battaglia in cui uno deve riuscire a prevaricare sull’altro per ottenere quanto desidera.
A “vincere” se possiamo definire i loro incontri una battaglia sembra essere Dra’kai.
Ma andiamo con ordine parlando per primo del mezzodrow.
Dra’kai è un personaggio complesso, penso che possa esserlo come ogni essere che è nato da due razze differenti e ha in sé una parte di entrambe; ma a differenza di molti la sua parte umana, quella sentimentale per Dra’kai è di troppo. I sentimenti lo sono, il suo essere differente nell’aspetto, ma anche nei poteri e questo lo fa sentire inferiore, ma anche arrabbiato. Arrabbiato per essere nato così, per essere un maschio e al tempo stesso meno importante dei maschi più infimi perché non è un drow puro. Eppure Dra’kai riesce a compensare il suo non essere un drow completo con l’intelligenza, ma sembra non bastargli.
Ha pianificato ogni sua mossa, anche lo scegliere Killian che è un demone maschio piuttosto che una succube è stata una scelta ponderata a mio avviso. La succube era esperta, mentre Killian è debole, sì è affamato, ma ancora non del tutto in grado di usare i suoi poteri al meglio riesce ad ammaliare, ad avvertire i sentimenti e le emozioni, eppure non è in grado di ritorcere contro a Dra’kai il suo stesso piano.
Man mano che la storia procede si nota quando Dra’kai sia maligno, subdolo, e pian piano che la sua trasformazione in Drow va completandosi ogni parte umana, sentimento derivato da quella madre schiava, scompaiono, lasciando dietro di sé un involucro pieno di rabbia e odio screziato da quanto Killian gli ha lasciato di suo.
Coloro che nascono fra due esseri di razze differenti hanno sempre questo dilemma, non sono né l’una né l’altra cosa e molte volte proprio questo senso di differenza li porta a pensare di non appartenere a nulla. Ecco cosa prova Dra’kai, un senso di vuoto, di non appartenenza e anche di inferiorità.
Al tempo stesso proprio tutte queste sfumature, questi lati delle due razze lo rendono complesso. Irascibile come solo un drow può essere, eppure in lui c’è anche gelosia, forse senso di attaccamento verso Killian, sentimenti che cerca di sopprimere, ma che volente o nolente alla fine vengono fuori anche quando ha ottenuto quel che desiderava e non ricorda più nulla dell’altro, eppure il legame che hanno creato era ancora lì nei meandri della sua mente.
 
Killian mi è piaciuto tantissimo, è  la sirena ammaliatrice. Un incubo relativamente giovane e inesperto, che però tenta in ogni modo di  combattere Dra’kai, di sfruttarlo, pensando di riuscirci. Ingenuamente si è lasciato forviare dal comportamento del drow, da quando si offre di cercare per lui la ragazza, unico suo ricordo di quando era umano, crede di averlo sotto controllo, e forse è proprio lì il punto di svolta della storia, il punto in cui Dra’kai mostra la sua forza e Killian la sua debolezza e la sua ingenuità.
Killian sembra essere troppo sicuro di sé, pensa che riuscire a raggiungere i sentimenti del drow, poter leggere le sue emozioni e i suoi desideri sia un vantaggio, e sarebbe anche potuto esserlo se lui fosse stato più esperto e soprattutto se non avesse avuto un punto debole, quel ricordo, quella donna che non è voluta scomparire nemmeno dopo la sua trasformazione. Non ha memoria di lei, di chi è, eppure sente che è importante per ricordare il suo passato, chi era da umano. Altro punto debole è proprio questo attaccamento al passato, il voler scoprire chi fosse prima di essere trasformato in un essere demoniaco che non sarebbe mai invecchiato.
Credo che il suo carattere da incubo non differisca troppo da quello da umano. Quella che un tempo è stata la sua ragazza affermava che fosse un ricco ragazzo viziato dedito a ogni sorta di droga, non in grado di opporsi alla dipendenza nemmeno quando la fortuna del padre si era esaurita, ma troppo orgoglioso per fare qualcosa, tanto da far prostituire lei.
La legge del karma lo ha portato a prostituirsi, ma al tempo stesso anche ora è una sorta di drogato: ha bisogno di emozioni, e quando è in astinenza perde il controllo, ed è pronto a cibarsi con le emozioni di chiunque piuttosto che sopportare l’astinenza, tanto che non riesce a mantenere la parola data a Dra’kai.
È un personaggio complesso, al tempo stesso bellissimo esteriormente, mi sarebbe piaciuto vederlo più cattivo, più propenso a fare del male, e perché no, anche come protagonista assoluto della tua storia.
 
***
 
Ho apprezzato tantissimo la tua storia, il modo in cui la mandi avanti attraverso le emozioni e l’introspezione dei personaggi. Parliamo poi delle scene erotiche, sono fantastiche, per nulla volgari e molto sensuali anche quando Dra’kai non sembra convinto di quello che sta facendo, soprattutto perché Killian è un maschio.
Non smetterò di ripeterlo ma adoro il mondo che hai creato e non vedo l’ora di leggere altre tue storie.
Bravissima.
 
Totale: 46/50

Recensore Master
17/02/16, ore 17:11


Titolo 3/5 → Il titolo è carino, ma anche un po' banale. Di positivo ha che è facile da ricordare, ma non riesce ad essere incisivo o accattivante.

Sinossi in 200 parole 2/5 → Fai una presentazione accattivante, quasi uno spot, ma non basta per introdurre la storia, convincere il lettore ad affrontare questo titolo: sangue, vendetta, piacere, un demone e… la maggior parte della gente nemmeno sa cosa sia un drow.

Formattazione 7/10 →Dedichi molta cura all'intestazione del testo e lo apprezzo (questo ti fa guadagnare un punto), ma per il resto, il testo è sì, giustificato, ma manca dei rientri sul margine sinistro. Non fai periodi molto lunghi, il che ti permette di evitare l'effetto muro di testo, ma la pagina risulta comunque piuttosto fitta.

Grammatica ed ortografia: 7/10 → Alcune distrazione, qualche errore ortografico chiaramente scappato, ma anche qualche svista nelle preposizioni e su alcuni tempi verbali. Ti segno comunque tutto di seguito.

Stile/lessico: 7/10 →Semplice, ma curato. La storia fila liscia fino in fondo, ma ci sono alcuni punti che mi sono un po' oscuri e che ti segnalo di seguito.

Originalità: 4/5 →Hai messo assieme uno strano mix: drow e una cultura spuria, una ambientazione strana (e non per la città mercantile, ne so qualcosa, in merito), ma la commistione di elementi fantasy e moderni. Quando si parla di Drow mi aspetto (colpa dell'abitudine) uno scenario medievaleggiante, mentre il tuo pare contemporaneo. (In realtà, esiste anche un'ambientazione fantascientifica in cui i Drow hanno navi spaziali, ma non ne ricordo il nome). In ogni caso, hai dato vita ad una storia piuttosto originale pur attingendo a tante cose.

Caratterizzazione dei personaggi: 7/10 → Abbastanza buona, ma parziale. Inoltre, verso la fine, fai un po' di confusione. Continuando la lettura ho capito cosa stava succedendo ai personaggi, ma non è stato subito chiaro e, anzi, credo che possa confondere abbastanza un lettore che non ha esperienza di fantasy. Dra'kai, per forza di cose, è meglio descritto di Killian che, in un certo qual modo, ha perso se stesso.

Contestualizzazione: 5/9
rating: 2→rosso, e non è sbagliato, ma direi di poco. Ci fosse un rating intermedio tra l'arancione e il rosso avrei scelto quello perché, se è vero che rosso è “storia con scene descrittive di sesso o violenza”, tu hai descritto solo un po' di violenza nell'ultimo capitolo. Senza la blanda scena di tortura finale mi sarei rifatta ad un rating arancione: “laddove però le descrizioni delle scene ad esse riferite non si soffermino sui particolari”. Va comunque detto che quando si trattano certi temi è meglio eccedere negli avvertimenti che il contrario.
Genere: 2 → Erotico, Sovrannaturale, anche in questo caso, sì e no: c'è dell'erotismo, ma tutto sommato non è così preponderante nella storia, e c'è una componente sovrannaturale che però è, almeno in parte, componente del fantasy e quindi mi “convince poco”.
Note/Avvertimenti: 1 → Lemon, sicuramente c'è, ma avrei trovato più esaustivo che comparissero anche le voci “violenza/tematiche delicate/contenuti forti”.

42/64


Capitolo I – Di sesso e speranza

“[…] sentiva la presenza della creatura alle sue spalle, fredda come una tomba, e sapeva che, quando lui avesse acceso la luce, il suo giudizio si sarebbe spento.” → “sue” di Dra'kai, “lui” Killian. Ho puntualizzato i nomi di entrambi i personaggi perché la frase può ingenerare il dubbio. In questi casi sarebbe più appropriato usare “proprio” (l'hai usato una sola volta, verso la fine, contro una trentina di casi in cui il pronome “suo/a” avrebbe potuto essere sostituito od omesso).

“[…] cliente di una prostituta. lo sorprese [...]” → ti è sfuggita una minuscola dopo il punto fermo.

“Lolth” → nessun errore, ma un appunto “da Ilythiir” (che, se non lo sai, è il modo in cui i Drow parlano della loro razza. Il termine “Drow”, infatti, è dispreggiativo): i Drow chiamano la Madre Oscura “Lloth” e non “Lolth” come fanno gli iblith (“inferiori” o più precisamente “sterco”, cioè tutti i non Drow).

“mh” → “hm”

“Tentò di indagare mala sua mente [...]” → manca uno spazio tra “ma” e “la”.

“Dra’kai avrebbe mai saputo dire per quanto [...]” → manca “non” prima di “avrebbe”.

“Dra’kai emise un unico gemito, trattenuto dalle labbra, e chiuse gli occhi, cercando di trattenere quanto più possibile quella sensazione [...]” → ripetizione “trattenuto/trattenere”.

“[…] si sollevò in piedi e, nudo è perfetto, si avviò [...]” → immagino che al posto di quella “è” andasse una “e”.

Capitolo II – Di finestre e desideri


“[…] quando abbastanza idioti sarebbero venti a consegnargli le loro vite [...]” → ortografia, ti sei mangiata una “u” in “venuti”.

“Forse era qualche emozione con cui Killian non sapeva venire a patti, o forse solo la sua natura Drow – e perché il ragazzo avesse deciso di far fuori la sua parte pura, lui ancora non l’aveva capito. Quale persona sana di mente avrebbe ceduto il suo biglietto per l’élite cittadina e una lunga vita in cambio di un’esistenza debole e breve come quella umana?” => ma nel capitolo V scrivi: “Funzionava, lo poteva vedere specchiandosi: la sua pelle era più scura, i suoi occhi più rossi, i capelli più candidi – perfino qualcuno dei suoi colleghi si era azzardato a fargli notare quanto poco somigliasse al mezzosangue che era. E ogni volta che il richiamo di Killian montava ancora e ancora, Dra’kai sapeva di essere un gradino più vicino a quel che voleva e resisteva quanto più poteva, cercando di trovare quella dannata femmina prima che anche l’ultimo brandello della sua parte umana fosse sparito.” → questa parte mi ha effettivamente confusa: all'inizio sembra che Dra'kai voglia liberarsi della sua parte Drow e diventare Rivvil (Umano), ma alla fine accade il contrario. Mi sono persa un passaggio?

“Pensava di sé il meglio e si riteneva una persona in grado di mantenere la parola data, nonostante non ci fossero ricordi del ragazzo che era che gli indicassero l’esattezza della sua idea.” → “del ragazzo che era stato”.

“È comunque perché combattere?” → di nuovo ti è sfuggita una “è” al posto della “e”.

“Si, doveva mangiare.” → l'affermazione “sì” vuole l'accento. (11 volte).

“«Chi ti ha ferito?» disse il demone, [...]” → nessun vero errore, ma non sarebbe meglio “chiese”?

“L’universo che si riallinea, o cose del genere.” → salvo nel caso di incisi, non va messa la virgola davanti alla congiunzione disgiuntiva “o” (in pratica come per la “e”).

“Se li era appena fatto scivolare sulle dita [...]” → “fatti”.

È ora di andare in scena, signore e signori, penso, sorridendo fra sé [...]” → “pensò”.



Capitolo III – Di città e ambizioni


“parassitizzato” → il termine corretto è “parassitato”

“O’ra” → di nuovo nessun errore, ma una mia curiosità: conosco i termini “balearn” e “connar” per indicare la valuta, ma “o'ra” mi è nuovo… da dove viene?

“Nelle arene dei tre circoli interni nessun popolano poteva accedere: [...]” → il verbo “accedere” vuole la preposizione “a”.

“Tifava silenziosamente per una loro e non le staccava gli occhi da dosso” → “una di loro” e “di dosso”.

“Jalill” → di nuovo, la mia fissa per i Drow: che io sappia è “jalil” con una “l” sola, a meno che tu non voglia intendere “jallil”, che però significa “signora”.

“Gli tremavano le mani mentre, davanti a uno specchio nella camerata che divideva con i figli dei servi di palazzo, cercava di spezzare il cavo di metallo, largo almeno tre millimetri.” → metterei una virgola dopo “specchio”.

“O’ri” → tutte le altre volte hai usato “o'ra”.

“[...]due linee verticali e un po’ abbombate [...]” → forse “bombate”?

“Non era possibile. E poi la stanza che gli aveva affittato era [...]” → sebbene nel gergo giornalistico e in poesia le congiunzione “e” venga usata anche ad inizio frase, al fine di ottenere particolari effetti ritmici o legami ideali con la frase precedente, generalmente non è corretto.


Capitolo IV – Di donne e segreti


“[...], trovandolo irresistibile - e cosa importava [...]” e “Prevedeva che il mezzodrow sarebbe tornato presto, stavolta - l’aveva letto nella sua testa,” → in questi due casi ti è sfuggito il trattino breve al posto di quello medio.


Capitolo V – Di vendetta e d’amore

“Tre giorni tutti per lui, in cui avrebbe potuto provare a capire cosa ci fosse di così unico in quella patetica femmina.” → come per “suo/proprio”, qui avresti potuto usare “per sé” al posto di “per lui”, onde evitare eventuali confusioni.

“[…] lo stesso tono autoritario e bonario che aveva sentito talvolta usare alle madri umane [...]” → “dalle madri”.

“[…] se l’aveva letto bene, era probabile che il ragazzino si limitasse a farsi passare l’ossessione per Abana piuttosto che accettare di essere meno che perfetto.” → “sarebbe limitato”
a

“[…] se solo il legame con Killian fosse stato di appena un frammento più grande, [...]” → “profondo/solido/stabile” trovo siano scelte più appropriate di “grande” per definire un legame.

“[…], lasciando la morte di guardia a casa sua, in attesa che qualcuno si occupasse di lei.” → immagino intendessi “mortA” e questo è un caso in cui “sua” genera confusione, in effetti io non ho capito se Dra'kai abbia portato la donna a casa propria o in quella di lei: entrambe le opzioni sono possibili.

“[…]domandò Killian, accogliendolo fra le sue braccia e guidandolo verso di lui come mai aveva fatto.” → prova a rileggerlo con “fra le proprie braccia e guidandolo verso di sé”, non lo trovi più definito?

“«Perché sei venuto senza di lei? Era il tuo unico compito... portarmela» si sentì dire Killian, ansimando, per la prima volta aspro e partecipe di quella loro unione.” → qui cambi pov. Fino alla frase precedente il pov era di Dra'kai, ora è di Killian, poi di nuovo di Dra'kai… a meno che non manchi un “da” prima di “Killian”.

“Killian alzò il volto e Dra’kai accolse la sua lingua nella bocca, spalancando le labbra fin quasi il limite del dolore, [...]” → “al” limite.

“Con un gemito, Killian raggiunse l’apice di un piacere che era vero per la prima volta della sua nuova vita [...]” → “nella” sua vita, a meno che non manchi un “dall'inizio” prima di “della”.

Capitolo VI – E di Morte, alla fine.

“Oh, quello che aveva da dire la ragazza era stato importante, [...]” → “aveva avuto”.

“Donne bellissime e feroci dalla pelle d’alabastro e d’oro che venivano trascinate da catene legate ai loro polsi sottili [...]” → ti ho segnato “loro” perché è un chiaro esempio di pronome che poteva essere omesso senza alterare il senso della frase.

“Avrebbe soggiornato alla villa lo stretto necessario, assicurandosi che nemmeno una parte della sua fortuna andasse in mano a qualche infido prima di tornarsene a casa sua, [...]” → “infido” cosa? “individuo/servo/maschio/mercante”...

“Dra’kai non si disturbò a a rispondere.” → ripetizione.

“Jaluk”→ qui stai usando “jaluk” al plurale, “maschi”. Per quanto l'italiano non preveda che le parole straniere non vengano declinate al plurale, in questo caso penso che avresti potuto usarlo: “jalukul” nella forma arcaica o “jaluken” in quella regolare, forse più adatta ad una città commerciale.

 
(Recensione modificata il 17/02/2016 - 05:26 pm)

Nuovo recensore
27/01/16, ore 23:01

Ohibò, non è affatto male come storia anche se non mi sarei aspettato una scena di ''sesso'' già dal primo capitolo. Il fatto del demone mi ha ricordato che c'è anche un altro, come lui, che si ''accoppia'' con maschi o femmine.
Tralasciando ciò, complimenti. Continua così.

Piccola nota: Mi sento tirato in causa per via del nome ''Dra'Kai.''

Leggi il mio. Sembra che voglia morderlo.

Battuta squallida terminata, mi eclisso.

A presto.

-Mordekai.