Settimo posto al Winter Contest
Il Destino della neve
di Gnarly
_Sviluppo della trama e personaggi: 8 /10
Hai scelto di raccontare una storia del folklore molto interessante, ossia una delle storie sulla donna delle nevi, la yuki-onna.
L'inizio con quest'uomo che cammina tra la neve nonostante stia patendo molto il freddo intenso è perfetto perché catapulta direttamente il lettore nel pieno della storia, facendogli percepire a pieno l'immensità della solitudine che lo sta sopraffacendo.
Yuudai ha da poco perso entrambi i figli in un tragico incidente in cui sono morti ed ormai non ha più voglia di vivere ed attende con impazienza di arrivare davanti alla loro tomba, sicuro che quella tempesta sia stata scatenata dalla donna che ha amato e che ha partorito i suoi bambini ed aveva giurato di ucciderlo se fosse capitato qualcosa ai loro figli.
Yuudai non teme il suo arrivo anzi prega perché vuole che si sbrighi a compiere il suo "dovere" di donna delle nevi dandogli finalmente il sollievo della morte.
Non sappiamo quando sia avvenuta questa minaccia, ma dal flashback in cui si racconta la storia avvenuta tra Minokichi, il nonno di Yuudai, e una yuki onna si può facilmente intuire cosa sia successo.
Le yuki onna vivono tra gli uomini, sposandone alcuni e partorendo i loro figli per poi sparire una volta che la loro natura viene svelata e vendicarsi degli uomini che non hanno avuto cura della loro prole, succhiando loro la vita.
Il protagonista è ben caratterizzato, si percepisce a pieno il suo dolore, lo strazio per la sua perdita, e che l'unica cosa che lo rende felice è che potrà vedere la sua donna per l'ultima volta prima di raggiungere i suoi figli nell'aldilà.
Yuki a sua volta è distrutta e arrabbiata, la sua stessa natura la porta a dover uccidere perché lui non ha mantenuto la sua promessa, non può in alcun modo sottrarsi a questo destino, ma vedendo Yuudai in quelle condizioni pietose che invece di scappare e chiedere di aver salva la vita, la affronta senza timore alcuno, decide di non farlo soffrire mentre gli toglie la vita regalandogli finalmente un po' di pace.
Non ti ho dato un punteggio alto perché la parte in flashback sembra la traduzione parola per parola della trama di un film giapponese ed anche se la cosa non è considerata plagio ma ispirazione, avrei preferito che tu avessi rielaborato a modo tuo quella parte aggiungendo magari dialoghi, pensieri o aggiungendo particolari in più sulle scene.
[B]_ Stile, sintassi e grammatica: 9/10[/B]
✏"La tempesta di neve che caratterizzava quel giorno non faceva che peggiorare e così era anche l’umore degli abitanti del paese: angoscia e orrore erano le emozioni che presiedevano nei cuori dei cittadini di un villaggio nella provincia di Musashi. L’ultima volta che i loro occhi – o meglio, quelli dei loro antenati – videro la neve scendere così copiosa fu quando, cento anni prima, si persero le tracce di una donna dalla bellezza superba e dalla pelle candida come fiocchi. Era come se il cielo piangesse per la perdita di quella ragazza, insieme a Minokichi, il marito di quest’ultima. Nessuno fece domande, nessuno ebbe il coraggio di chiedere cosa spinse la ragazza a lasciare la città; tutti si limitarono a soffrire in silenzio, non conoscendo il peso che da quel giorno trovò residenza nel cuore di Minokichi. Questo è il motivo per cui, quando la situazione si era ripresentata qualche giorno prima, nessuno sapeva cosa in realtà stesse succedendo al villaggio."
Hai utilizzato l'imperfetto come tempo principale, quindi per raccontare qualcosa accaduto in precedenza la scelta del passato remoto mi ha lasciata piuttosto perplessa in quanto il trapassato sarebbe stato più efficace. ->
"La tempesta di neve che caratterizzava quel giorno non faceva che peggiorare e così era anche l’umore degli abitanti del paese: angoscia e orrore erano le emozioni che presiedevano nei cuori dei cittadini di un villaggio nella provincia di Musashi. L’ultima volta che i loro occhi – o meglio, quelli dei loro antenati – avevano la neve scendere così copiosa era stato quando, cento anni prima, si erano perse le tracce di una donna dalla bellezza superba e dalla pelle candida come fiocchi. Era stato come se il cielo avesse pianto per la perdita di quella ragazza, insieme a Minokichi, il marito di quest’ultima. Nessuno aveva fatto domande, nessuno aveva avuto il coraggio di chiedere cosa avesse spinto la ragazza a lasciare la città; tutti si erano limitati a soffrire in silenzio, non conoscendo il peso che da quel giorno aveva trovato residenza nel cuore di Minokichi. Questo è il motivo per cui, quando la situazione si era ripresentata qualche giorno prima, nessuno sapeva cosa in realtà stesse succedendo al villaggio."
✏ Non ho riscontrato sviste, i periodi scorrono veloci come un fiume in piena. Hai un lessico ricercato ma non pesante, sai trovare le parole giuste per comunicare pensieri e sensazioni e questa è una dote importante in uno scrittore. Attingi bene al tuo bagaglio personale di vocaboli senza mai risultare eccessivamente descrittiva.
Bellissima l'immagine in movimento dei cristalli di neve che separano i vari paragrafi, decisamente perfetta per l'argomento trattato.
_ Gradimento personale: 9/10
Personalmente adoro la neve e l'inverno, ma soprattutto adoro la storia della donna delle nevi. Da piccola mi sono sempre piaciute le storie sui miti antichi e questo racconto folkloristico è sempre stato uno dei miei preferiti, forse per i vecchi film a cartoni animati sui bambini, che si perdevano durante le bufere e si ritrovavano in castelli di ghiaccio abitati da regine delle nevi, o sui giovani, che incontravano queste donne bellissime e ne diventavano preda divenendo ghiaccio, insomma adoravo quel dolce-amaro che mi restava dopo la visione di certe pellicole e tu hai reso benissimo questo sentimento e alla fine del racconto non sapevo se conpatire di più Yuudai o Yuki per il destino terribile che è toccato loro.
Mi sarebbe piaciuto leggerne di più, in forma di minilong avresti potuto sfruttare al meglio questa storia che ha le potenzialità di spaccare il cuore a più di una lettrice/lettore.
TOTALE: 26/30 |
