Recensioni per
Templar Last Crusade
di Barbara Baumgarten

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/06/16, ore 17:45

Ciao,
volevo farti i miei complimenti, è un racconto davvero bello e ben scritto. Il templare che ha passato la vita a uccidere mostri compie una svista. Possiamo considerarlo un "atto mancato" freudiano? Un modo per smettere di compiere un odioso (ma necessario) dovere senza dover tradire la propria santa missione?
Non lo sapremo mai.
Sappiamo solo che fedele ai suoi ideali e ai suoi principi, quest'uomo che ci fai intuire eroico e volitivo sceglie la morte piuttosto che trasformarsi a sua volta in un mostro, e lo fa senza piagnistei e senza timore, premurandosi solo di compiere un ultimo gesto pietoso nei confronti di un amico fedele che l'ha servito fino alla fine.
Amo i personagi che rimangono fedeli ai loro ideali fino all'ultimo, e questo tuo templare mi è piaciuto molto.

Recensore Master
22/03/16, ore 17:38

11^ Classificata
Al Contest: "L'inizio e la fine di ogni cosa"

Petunietta / Barbara Baumgarten


Templar Last Crusade


Grammatica e Sintassi: 4,85/5

Ti faccio i miei complimenti! ^^
All’interno della tua storia ho trovato due errori (errori miseri, tra l’altro) e sono stata proprio felice di ciò.
Anche sulla punteggiatura non ho troppo da dirti, forse non mi sono sempre trovata d’accordo con te, ma ti rimando al punto seguente per maggiori dettagli.

Stile e Lessico: 7/10

In questo punto, invece, non sono rimasta particolarmente soddisfatta… ^^’’
Trovo che tu non abbia un brutto Stile, al contrario, non mi dispiace troppo, ma l’uso eccessivo dei punti fermi rallenta molto la lettura, obbligandomi a fare delle pause che non sono necessarie. Isoli praticamente ogni periodo scritto, mettendoli uno in fila all’altro come se fosse un semplice elenco (tipo lista della spesa, per rendere bene l’idea… ^^’’), esponendo freddamente le azioni e i pensieri del Templare. Descrivi il tutto in modo troppo distaccato, troppo freddo, impedendo una qualsiasi interazione tra il lettore e il protagonista e questo è sempre un peccato.
Il mio consiglio è quello di provare ad allungare le frasi (non troppo, eh, bisogna calibrare bene), arricchendole di descrizioni e sentimenti, aggiungendo qualche similitudine per far comprendere meglio l'azione o lo stato d’animo del protagonista.
In sostanza devi aggiungere un po’ di pathos alla storia. Senza pathos la storia non è molto godibile, non è altro che una lista della spesa dove, invece di scrivere quello che serve per la cena, si elencano semplicemente le azioni compiute da una persona.
È chiaro che il tuo Stile è molto asciutto, ma non prenderlo come un male, alle volte scrivere in modo più schietto, senza tanti fronzoli, non è una brutta scelta, ma dovrebbe essere giustificata e, comunque, devono essere presenti quel minimo di descrizioni che permettono al lettore di immaginarsi la scena.
Per farti un esempio, se io non sapessi cos’è una Viverna non potrei nemmeno immaginarmi contro cosa il Templare sta combattendo: so solo che è un animale che perde sangue, una bestia oscura e coperta di squame, ma nient’altro… capisci che è così è un po’ difficile immaginarsi le cose? ^^’’
Potrei fare lo stesso discorso per l’aspetto del protagonista: non so se è alto, basso, magro, grasso, dagli occhi chiari o scuri, se ha o meno i capelli, se ha altre cicatrici sul corpo, se è muscoloso o scattante, com’è vestito, se ha un equipaggiamento adeguato al lavoro che deve fare.
Anche nei suoi pensieri è particolarmente scarno: si limita ad allinearli uno in fila all’altro e a esporli quasi senza emozioni.
Scusami per la paternale infinita, ma è più forte di me in certe situazioni… ^^’’ … va benissimo se vuoi esporre i fatti in modo diretto, senza tanti rigiri, ma almeno un minimo di descrizioni dovrebbero essere dovute.
Il lessico della storia è altresì un po’ problematico… ^^’’
Il registro con cui hai scritto questa storia è piuttosto semplice, ridotto all’osso e anche un po’ freddino (come già detto), ripeto che mi sono mancate molto le descrizioni sia fisiche che dell’introspezione del protagonista, ma soprattutto è pieno di ripetizioni. In una storia così breve è necessario, anzi, imperativo, variare le parole altrimenti il lettore si annoia subito: in un testo così concentrato scrivere sempre “cavallo… cavallo… cavallo” oppure “spada… spada… spada” senza utilizzare nemmeno un sinonimo, senza provare a variare le parole risulta non solo noioso, ma anche piuttosto pensate, perché la lettura non va avanti, tende a bloccarsi ogni volta di più.
Mi spiace essere così dura, ma sono le sensazioni che ho provato io leggendo la tua storia… ^^’’
Dovresti provare a scioglierti un po’ invece di restare su questo Stile freddo e secco, poi, ovviamente, ogni scrittore ha il suo ed io non sono nessuno per dirti di cambiarlo, ma volevo farti notare queste cose che mi hanno resa ardua la lettura.

Caratterizzazione dei Personaggi: 7,5/10

Ti chiedo scusa in anticipo se questo commento sarà un po’ corto, ma ho davvero pochi commenti da fare perché le informazioni sul protagonista sono davvero poche. ^^’’
Del Templare (che non so se essere giovane o vecchio) so che è un guerriero ormai consumato dal suo lavoro di ammazza mostri (passami il termine… ^^’’), come spesso accade a queste persone: se all’inizio ci si sente elettrizzati all’idea di eliminare questi abomini dalla faccia della terra, a lungo andare ci si sente schiacciati dal peso di tante morti.
Credo che il Templare protagonista sia una persona ormai svuotata dentro, con l’anima macchiata dal sangue di tanti crimini, perché togliere una vita (che sia di un uomo o di un animale) non dev’essere mai bello… e ogni volta che lo fai senti che una parte di te se ne va con quella della tua vittima. Ormai è un uomo disilluso, che non si aspetta più niente dalla vita o dal suo lavoro di cui, un tempo, era stato orgoglioso, ma ora non più.
Alla fine, benché le sue battaglie vinte, una l’ha persa ed è stata per lui la fine: la sua umanità, che già prima gli sfuggiva dalla dita, adesso lo fa ancora di più (visto che sta per trasformarsi in uno di quei mostri che tanto voleva combattere).
Penso che sia un guerriero molto freddo, come lo dimostra anche nella lettera alla madre: è chiaro che le vuole bene e che si rammarica di averla lasciata da sola in cerca di un orgoglio che non è mai stato veramente tale, ma allo stesso tempo continua a sembrarsi freddo e distaccato, come se si fosse svuotato anche di ogni emozione umana; benché lo sprizzo d’umanità che dimostra nei confronti della sua cavalcatura.
Come personaggio non sembra male, ma sarebbe stato bello vederlo più approfondito: con un background che ne spiegasse le azioni e la tristezza che si porta nel cuore, oppure per spiegare meglio come è venuto in possesso della sua spada. In effetti c’erano tante altre cose si potevano dire su di lui e che invece sono state omesse cosa che mi è proprio dispiaciuta… :(

Sviluppo della Situazione Iniziale: 3/3

“La storia deve iniziare con lo spezzarsi di una spada”

Sì, la tua storia si apre proprio con la rottura della spada del Templare: è un fatto importante ai fini della trama e viene ripresa un paio di volte all’inizio, mentre l’uomo combatte contro la Viverna.
Inoltre mi è piaciuto che, come la spada si frantuma all’inizio della storia, sarà così anche per il corpo del guerriero al sorgere del sole.
Un bel paragone, hai utilizzato ottimamente la Situazione, brava.

Sviluppo della Situazione Conclusiva: 2,5/3

“La storia deve concludersi con una lettera”

Anche qui, verso la fine della storia, è presente una lettera: le ultime parole che il Templare per la propria madre, parole che la donna probabilmente non vedrà mai (è difficile che il cavallo riesca a raggiungere la vecchia casa dell’uomo, è più probabile che venga intercettato prima e che la lettera venga bloccata).
Questa Situazione, a differenza della precedente, non collima perfettamente con la fine della storia, ma va più che bene comunque, ti ho giusto tolto un mezzo punticino.
Brava anche qui hai fatto un buon lavoro.

Bonus: 1/4

- Tatuaggio: questo Bonus è presente nella storia, anche se ha una rilevanza marginale visto che viene citato solo una volta, ma il suo significato è importante visto che rappresenta il simbolo dei Templari di Desna.

Originalità: 4/5

Secondo me questa storia poteva avere un ottimo potenziale: era molto incuriosita dalle leggende che ruotavano attorno alla spada del protagonista e sarebbe stato carino vederle approfondite un pochino, così come il misterioso passato del Templare.
Come idea di base non era forse il massimo, ma ci si poteva lavorare a fondo rispondendo a tante domande che un qualsiasi lettore si pone, approfondendo il combattimento, inserendo qualche flashback del protagonista, fare qualche altro riferimento.
Il materiale c’era ed era buono, ma sarebbe stato bello se fosse stato sfruttato di più.

Trama: 3/5

Per quanto riguarda la trama della storia, beh è molto veloce e concisa, senza veri e propri colpi di scena: il Templare combatte la sua ultima battaglia contro la Viverna, la sua spada si spezza ma la luce che essa produce scaccia la bestia oscura, lui monta sul cavallo e si allontana nel bosco. Sa che qualcosa sta mutando dentro di lui, prosciugandogli energie e umanità e per questo, con le ultime forse, scrive quelle poche righe alla madre, sperando nel suo perdono. Alla fine lascia libero il suo cavallo e si lascia sgretolare dalla luce del sole.
Purtroppo la trama è molto lineare, senza colpi di scena come ho scritto sopra: ruota tutto attorno al singolo giorno del Templare, rievocando qualche sporadico ricordo sulla sua spada e sul morso che lo porterà a diventare una creatura maledetta come quelle che tante volte ha ucciso.
Ma il protagonista com’è arrivato lì? Aveva una missione? Era semplicemente in giro per il mondo alla ricerca di mostri da ammazzare? Stava tornando a casa? Ha ucciso molti mostri prima? Com’è diventato Templare? È stato scelto da piccolo o è stata una sua decisione nell’adolescenza?
E assieme a queste potrei porti tante altre domande che, purtroppo, nella tua storia non trovano alcuna risposta ed è un peccato, perché ti ho detto che mi è piaciuta, che ha del potenziale, ma non è stata sfruttata a dovere.
Andrebbe ripresa in mano, ampliata, migliorata, arricchita di flashback sul passato del protagonista, sulle battaglie che ha sostenuto, sugli avversari che ha sconfitto… bisognerebbe rimpolparla un po’ per così dire e darle un ritmo più accattivante, aggiungendo qualche colpo di scena.

Gradimento Personale: 8/10

Nonostante le cattiverie dette finora, torno a ripetere che storia mi è piaciuta: mi ha incuriosito molto questa tetra figura macchiata di sangue e dall’animo tormentato e avrei voluto davvero sapere di più su di lui, compreso il nome, giusto per… ^^’’
Era curiosa di leggere dello scontro col vampiro oppure del suo addestramento tra i Templari o… qualsiasi altra cosa su di lui… ^^’’
Mi spiace essere rimasta abbastanza a bocca asciutta, ma benché tutto la storia non è male e il finale, sebbene sia forse un po’ scontato, è di grande effetto: lui, Templare dell’Ordine di Desna, che ha sempre cercato di combattere e di debellare i mostri non può permettersi di diventare un mostro a sua volta e quindi preferisce vedere l’alba un’ultima volta e morire tra i suoi raggi, piuttosto che aggirarsi furtivo nella notte in cerca di un collo da addentare.
Mi auguro che un giorno deciderai di riprendere in mano questa storia e di ampliarla come ti ho suggerito, oppure di scrivere un prequel incentrato sul Templare

Titolo & Impaginazione: 4/5

Il Titolo non è affatto male, anzi, rappresenta bene la storia: in fondo narri dell’ultimo scontro, dell’ultima crociata di questo coraggioso Templare… l’unica cosa è che, personalmente, avrei scritto il Titolo in italiano invece che in inglese, dà un maggior impatto.
L’impaginazione anche andava molto bene: semplice, pulita, precisa. Forse sarei andata a capo un po’ più spesso nella parte iniziale, ma sono dettagli di poco conto… ^^’’
Un buon lavoro, comunque.

Bonus Velocità: 0/2



Totale: 44,85/62

Recensore Veterano
27/02/16, ore 15:39

Ciao!
Questa storia è stata molto breve, ma mi è piaciuta molto! Soprattutto, complimenti per il linguaggio: spero di poter scrivere così bene, un giorno. Inoltre, mi sono quasi commossa alla parte della lettera.
Ancora complimenti, sicuramente leggerò altri tuoi racconti :)

Recensore Veterano
10/02/16, ore 21:40

Prima ho trovato la storia di Lily e Sirius, ed ora eccomi qua a recensire questa!
Ho sempre un grande rispetto per chi si avventura a scrivere storie originali; per quanto mi riguarda, io ne avrei paura: paura di non esserne all'altezza. Mi spiego meglio. Solitamente chi, come me, scrive in un fandom ha la fortuna di trattare un argomento che già interessa una grossa fetta di lettori e il suo unico requisito dev'essere quello di scrivere decentemente. Chi, invece, come te, si propone di scrivere una storia da zero, deve essere in possesso di una ben più grande abilità, cosa che ho ritrovato tra le righe della tua fan fiction. La trama è avvincente e per niente noiosa, lo stile è scorrevole e rigoroso, il personaggio è intrigante e affascinante. L'introspezione del cavaliere cattura l'attenzione del lettore, che non vede l'ora di scoprire come andrà a finire e sei stata in grado di creare un personaggio che, per sua natura, potesse entrare facilmente nelle "grazie" di chi legge. Non si può non provare empatia per il tuo templare, coraggioso paladino a cui il destino ha riservato un triste e sfortunato fato, quasi una beffa, che lo priverà della vita o dell'onore: questa l'ardua scelta che deve prendere.
Storia davvero bella, complimenti!
Fjorleif.