Ed eccoci al secondo capitolo di questo affascinante dramma vittoriano dai toni... vorrei dire gotici, una volta ancora, ma forse sarebbe fuorviante; toni oscuri mi sembra più calzante, come un noir storico i cui risvolti cominciano a essere disvelati senza alcuna fretta, ma in modo costante, scoprendo verità scomode e pericolose.
L'atmosfera, già carica di aspettativa nel primo capitolo, qua si fa ancora più cupa, impregnandosi di un'aria venefica e minacciosa, che sembra cozzare sonoramente con l'apparenza gentile e "fiorita" della 'ragazza dentro lo specchio', con la sua nuvola di abiti vaporosi e profumo di rose.
Ma prima di arrivare a Alice, vorrei spendere due parole su Madeline, che in questo capitolo si delinea in modo ancora più chiaro, lasciando trapelare il profondo disagio che l'avvelena, e che sembra riversarsi nel mondo attorno a lei, e riflettersi nella superficie dello specchio dal quale sembra essere ossessionata.
Se dovessi usare un termine - anacronistico per il tempo - per descrivere il disagio mentale di Maddie, la definirei: bipolare. Quel suo oscillare tra giorni cattivi e giorni buoni, tra slancio e depressione, è il giveaway della sua malattia, solo che - in un'epoca dove la comprensione della malattia psichica era ben di là da venire - il suo atteggiamento viene percepito solo nella sua forma superficiale, ovvero quello di una ragazza bizzarra e incomprensibile, capricciosa e lunatica, da tartassare invece che da comprendere.
Questo aspetto - che tu sei bravissima a introdurre con gradualità e senza fretta o 'spiegoni', tramite mille piccoli dettagli - getta una luce inquietante sull'apparizione di Alice, ed è per questo che, all'inizio della recensione, non ho voluto usare il termine "gotico", nonostante gli elementi soprannaturali tipici del genere sembrino esserci tutti; Alice è una creatura reale o è solo il frutto della mente inquieta di Madeline?
Eh sì, mi sembra chiaro quello che tu vuoi fare qua, e ci stai riuscendo molto bene: stai giocando sul filo dell'ambiguità tra realtà e immaginazione, e ti guardi bene dallo svelare lo carte in un senso o nell'altro, in una scelta che reputo vincente, perché avvince e non è scontata.
Questa ambiguità, unita alle intenzioni non del tutto chiare di Alice (che cosa vuole da Maddie? E' lì per consolarla?), creano un'inquietudine sottile, che corre sotterranea al racconto, sboccando in superficie a tratti - come nel dialogo tra Madeline e Alice sul loro essere la 'stessa cosa', o nel bellissimo finale di capitolo, quando viene disvelata la frase inscritta nello specchio. Sono i momenti dove la percezione della minaccia si fa più forte, in contrapposizione alle scene domestiche, così quiete e tranquille, all'apparenza 'normali': Madeline che disegna, Kate che le porta la cena, ecc.
Lo definirei dunque un capitolo di passaggio - ma essenziale per definire perfettamente l'atmosfera e il carattere del racconto - oltre, ovviamente, che per l'apparizione di Alice, vera comprimaria di Maddie - e non a caso, visto che sembra costituirne la doppelganger.
E proprio questa definizione mi sembra calzante, dato che il folklore sui doppelganger vuole che - dopo l'incontro con uno di essi - solo uno dei due possa rimanere nel mondo.
Dunque chi delle due è destinata a restare - o, semplicemente, a prendere il sopravvento?
Ecco, con questa domanda ho finito di leggere il capitolo -sin dalla prima volta che l'ho letto - e ricordo che non vedevo l'ora di girare pagina, per scoprirlo.
Adesso lo so, ma comunque la magia non ha cessato di fare il suo dovere, perché rileggendo ho ritrovato la stessa sensazione di aspettativa e inquietudine.
A livello formale, va da sé che non possa dire nulla (mi darei la zappa sui piedi :P), ma il plauso va ancora una volta alla scrittura fluida ed elegante, e alla miriade di dettagli storici e di costume che hai inserito nel testo - mai soverchianti, ma abbastanza da dare colore e autenticità al contesto.
Ho trovato un'imprecisione nelle note: la nota 2 (quella sul pesce del venerdì) non rimanda a nulla in calce. E poco più sotto c'è nuovamente una nota indicata col numero 2.
Al prossimo capitolo! |