Recensioni per
Le lacrime nell'aquilegia
di graciousghost

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
06/04/16, ore 12:07

Ciao! Sono sempre stata profondamente affascinata dalla cultura giapponese e dalla sua storia (colpa di mia sorella, in realtà) e quando ho notato questa storia non ho potuto fare a meno di leggerla. Soprattutto perché il titolo mi ha attratto in modo del tutto naturale. Ultimamente mi sto appassionando alle femslash, anche se devo ammettere che l'avvertimento incest mi ha fatto po' titubare inizialmente. Devo dire però che alla fine non mi ha disturbata, hai spiegato un sentimento dolce, qualcosa difficile da comprendere ma che può succedere in situazioni psicologicamente complesse. Si tratta di due donne sottomesse che non hanno nulla oltre che l'affetto reciproco.
Inoltre mi sono piaciuti da morire i riferimenti originali alla lingua. Hanno dato quel tocco in più che ha reso la storia più concreta e reale. Davvero bella, ti faccio i miei complimenti! Bravissima!^^
Giulia 

Recensore Veterano
30/03/16, ore 12:26

Mi si è strutto il cuore leggendo questa breve ma intensa storia.
Ho sempre amato il Giappone feudale e poter coglierne delle piccole perle come questa mi riempie di gioia infinita. Inoltre confesso di amare le storie Femslash così delicate e sospirate, trovando una sorta di placida armonia tipica dell'eleganza e del rispetto dell'animo giapponese.
La figura poi della sorellina minore mi ha ricordato molto "Fosca" di Tarchetti dove la sua protagonista si ammala di vivere e l'amore le strazia il corpo più di quanto non faccia la malattia, inoltre c'è da dire che è uno dei miei libri preferiti quindi ti sei accattivata i miei gusti fin da subito!
Complimenti davvero, scrittura ricercata e interessante conoscenza degli usi giapponesi, leggerò altro di tuo in futuro!

Recensore Veterano
03/03/16, ore 09:50

Ho un debole per la storia giapponese, ragion per cui mi sono buttata subito su questa storia, quando ho visto in che periodo era ambientata!
Allora, prima di tutto devo dirti che hai scelto un registro e uno stile decisamente perfetti per un racconto del genere.
In poche righe hai creato un piccolo mondo e hai reso la lettura molto, davvero molto piacevole e interessante.
Ho apprezzato molto l'idea di usare termini in giapponese e di spiegarli nelle note. Io mi giostreggio abbastanza bene con il giapponese, ma per qualcuno che non sa la lingua, sono molto utili.
L'aspetto femslash è ben presente, ma l'hai tratteggiato con delicatezza, l'hai suggerito e ammesso senza mai scadere in nemmeno una virgola di volgarità (e trovare storie femslash che non scadono nella peggiore volgarità non è per nulla facile...!), quindi ho davvero apprezzato anche questo aspetto.
La storia di queste due sorelle mi ha catturata. Complimenti, sono davvero felice di aver scoperto questa piccola perla! Alla prossima!

Recensore Veterano
23/02/16, ore 14:45

Rieccomi qua, a stalkerar... ehm, a godere della bellezza della tua scrittura.

Dunque, avevo già letto questo delizioso scorcio di grazia stilistica e immaginifica durante l'event, ma ci tengo a lasciarti un parere anche qua, cercando di mettere per iscritto la caterva di sensazioni che mi ha dato questo pezzo.
Innanzitutto lo stile: fine, etereo - delicato come il tratto sulle stampe giapponesi, che non è mai corposo e "carico", neanche nei dipinti più drammatici. Mantiene sempre una finezza e una leggerezza di fondo - sia nelle linee che nei colori, ed è quello che ho ritrovato nel tuo brano: abbiamo un momento carico di drammaticità tra le due sorelle, e ciò si coglie in ogni loro gesto - in quel loro sfiorarsi, e nel loro dialogo pregno di simbolismo amoroso (e anche erotico, sì), ma è tutto descritto in modo tanto etereo e lieve da rendere questo distacco sublime, come la carezza di una piuma sulla pelle accaldata.
Ho potuto figurarmi Masako e Nanami come due immagini in una antica stampa di Hokusai, o suoi contemporanei - quasi figure statiche e simboliche - dai gesti lenti e misurati, com'è lecito aspettarsi da due donne nate e vissute in una cultura dove ogni manifestazione palese di emotività è considerata disdicevole. L'ho trovato davvero bellissimo e autentico.

Venendo poi alla storia, sei riuscita a concentrare in poche righe una mole pazzesca di informazioni su queste due anime, e non solo: anche la loro caratterizzazione è chiara e perfetta, pur se le vediamo interagire solo per un breve dialogo: Masako è la più saggia, la più contegnosa - forse perché è conscia del suo ruolo - e del suo status di primogenita - del destino che l'attende; Nanami è più ardente, sembra vibrare per sdegno e dolore, e ciò lo si intuisce da quel suo corpo smagrito, come consumato dall'amore per la sorella - che infatti in finale la vince, e vince anche il ritegno di Masako; l'ultima frase è di una bellezza e di un erotismo struggenti che... *sospirone*

Tutto questo, poi, è sotteso da un simbolismo colto e affascinante, il cui apice è raggiunto dall'accostamento con la pianta del titolo, quel suo essere al contempo ricettacolo di lacrime - e quindi di dolore - e creatura affamata di carne - come lo sono l'una dell'altra, in un moto che è quasi autodistruttivo.

E poi... *incest* (----> questa è la fangirl dentro di me, che di fronte a questo piccolo particolare si riduce a una pila tremolante di pudding umano. >_<)

Bravissima, mi hai davvero incantata con questo gioiellino si stile e di concept; posso sperare di vedere a breve anche i miei adorabili Zak e Cam? *_*

Recensore Junior
18/02/16, ore 22:03

Eccomi qui a recensirti. ^^

Già sai quanto ho amato questa breve flash, ma mi faceva piacere lasciarti un parere anche sul sito. Anzi, sono davvero felice che tu abbia deciso di pubblicarla, e spero ancora in una long con queste due belle bambine come protagoniste - un po' perché l'ambientazione mi affascina, un po' perché sono davvero colpita dal tuo stile.

Pur nella brevità della flash sei riuscita a trasmettermi molto, tanto della forma mentis delle tue protagoniste, così legata al loro tempo e al luogo d'origine, quanto dell'atmosfera giapponese. Mi riferisco ai richiami che hai riportato anche nelle note, sempre utilissime; al modo di esprimersi, a livello anche più profondo del semplice onorifico; al dettaglio del fermaglio di madreperla sui capelli scuri di Nanami.

Inutile dire che the ship is strong - e provo un certo orgoglio per averti convertita alle gioie e i dolori dell'incest. Qui prevale di certo il dolore, la malinconia e l'angst; il detto e non detto, a se stessa quanto all'altra.

Sono molto soddisfatta del tuo fill. ù.ù Quindi attendo un altro event per poterti tartassare ancora. :*