È lo sguardo di lei a illuminare la stanza, analitico, cristallino e freddo all'apparenza, come il mare all'alba in primavera. Ma le onde anche quando da lontano sembrano immobili rivelano al cauto osservatore, milioni di incontrollabili increspature. Così é lei, la ragazza, di cui non sappiamo quasi nulla se non le emozioni costanti che vive e attraverso cui legge il mondo. E la parola, che sia suono o segno, non è solo la lente con cui vede ogni cosa ogni dove, ma la più assoluta dimensione di libertà che possa vivere. Leggere queste belle parole mi ha fatto tornare in mente quel magico albatros di Baudelaire, possente con le sue ali da gigante. Perché la creatività, forza da visionari, che ci fa innamorare di uomini e donne di carta e palpitare per loro, è quanto di più inadatto possa esistere in un mondo di merci in vendita. Ma poco importa se abbiamo (si, mi ci metto anch'io) iridi capaci di vedere solo a colori, di reinventare le storie, di creare mondi, questo potere forse ci allontana dal banale quotidiano della gente comune ma può rivelarci, a noi soltanto, i frammenti di bellezza sparsi nel mondo. E quella grezza e pura poesia dell'esistente che molti non coglieranno mai.

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Ciao :) mi piace moltissimo questa oneshot(anche se forse potrebbe essere una flashfiction)
Per quanto riguarda l'emotività ognuno ha il proprio modo di esprimerla non esiste un essere umano completamente apatico...
Ad es nel mio caso io sono molto espressiva infatti tutti mi dicono che mi si legge in faccia cosa penso o provo in quel momento, una prova di questa cosa a mio parere bruttissima, quando mi fanno un regalo anche se provo a mascherarlo se non mi piace si capisce immediatamente dalla mia espressione(vedi essere poco espressiva ha i suoi vantaggi)
In conclusione nel caso della protagonista di questa ff che poi sarebbe il tuo alter ego io non direi che non sei emotiva semplicemente sei poco espressiva(cioè esternamente non è facilmente comprensibile ciò che pensi ma bisogna impegnarsi e scavare a fondo)
Ah dimenticavo io ho il problema opposto sin da bambina non mi sono mai emozionata guardando un film al massimo qualche risate per le scene divertenti e mi sono sempre resa conto che non era normale non provare nulla!
Ti faccio i complimenti per l'ottima idea di partire da una citazione presa da un dizionario :)
L'unica pecca sono gli errori di battitura :( ti do il mio solito consiglio ;) ah ce n'è uno anche all'interno della descrizione della fanfic ;)
Un saluto da suomi25 :)
P.S pensa che la metterò tra le preferite perchè ha un ottimo stile e mi piace molto l'argomento che affronti ;)

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Emotività... anche io fino a poco tempo fa ero così... e lo sono ancora nella maggior parte dei contesti, perfino in famiglia. Sinceramente, sono davvero poche le persone che mi capiscono, con cui sento davvero di stare bene... e tempo addietro erano poche addirittura quelle che per lo meno mi accettavano.
Capisco quello che provi, e anche a me capita spesso di affezionarmi a personaggi di vario genere.
La questione però non è la contrapposizione reale-fittizio... semplicemente non hai trovato ancora nessuno, nel mondo reale, in grado di capirti... o ben poche persone.
Ho solo un consiglio che posso darti: non arrenderti, cerca di guardarti intorno, prova a fare nuove conoscenze.
Non so cos'altro dirti, se non che se vuoi parlarne possiamo farlo in privata :)

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