Recensioni per
Some of us are meant to be alone
di vali_

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/07/16, ore 06:43

~Quinta classificata al contest: Le storie vere sembra che parlino di noi
 
TOTALE PUNTEGGIO: 19/30
 
Sezione PRESENTAZIONE: 4/5
Titolo: mi piace, è una citazione non banale del fandom di riferimento, nel senso: non è il titolo dell’episodio dal quale è tratto, è un’affermazione fatta dal protagonista della storia in un dialogo avvenuto nello stesso periodo del missing moment che hai deciso di narrare.
Rating, genere, avvertimenti: coerenti con la storia. Niente da segnalare.
Ottime le note: sono ben sfruttate e sottolineano la cura che hai messo nei dettagli del componimento.
Introduzione in 200 parole: la sinossi è corretta e fa il suo lavoro, cioè illustrare brevemente quello che sarà poi sviluppato nella storia.
Incipit buono, sin dall’inizio viene inquadrato il contesto: Sawyer deve fare un bilancio dei danni subiti dalla sua casa, certo, ma anche dalla sua vita, guardandola per un momento “come se vi entrasse per la prima volta”.
Percorre il corridoio lentamente, guardandosi intorno come se vi entrasse per la prima volta – la vernice ocra un po’ macchiata, così come quella bianca dell’armadio a muro – notando velocemente quanto il tutto sia stato un po’ ammaccato dalla recente esplosione.
 
Sottraggo punti perché:
- La parte dell’introduzione presa dal testo disorienta un pochino senza incuriosire o coinvolgere il lettore; andrebbe snellita un po’, se non addirittura tolta;
- Ci sono una ripetizione (un po’ macchiata […] un po’ ammaccato) e un contrasto semantico (Percorre […] lentamente […] notando velocemente) che rendono il tuo incipit alquanto cacofonico se letto a voce alta.
 
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Sezione ORTOGRAFIA E FORMATTAZIONE: 4,5/5
Nessun errore di battitura, buon utilizzo del corsivo.
 
Sottraggo punti perché:
- Manca il rientro all’inizio del paragrafo. È un dettaglio, infatti tolgo solo mezzo punto, ma combinato al fatto che (per caso o volontariamente) hai scritto paragrafi di lunghezza molto simile, senza dialoghi o altre parti visivamente più “leggere”, dà l’idea che il testo sia incasellato in una serie di riquadri.
 
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Sezione GRAMMATICA E STILE: 2,5/5
Ho riletto la storia più volte e devo ammettere di aver fatto fatica ogni volta. I periodi sono generalmente molto complessi: in una storia di 1250 parole ci sono 24 periodi, quindi la sola media aritmetica è di più di 50 parole a periodo. All’inizio, poi, i periodi sono particolarmente lunghi (record di 120 parole in quello che hai riportato nell’introduzione) e tra qualche virgola saltata e l’abbondante ipotassi, diventa complesso seguire il filo del discorso.
 
Sottraggo punti perché:
-[…] cercando di farsi coraggio perché tornare in questo posto ora così diverso […]
In questo esempio, e in altri che non riporto, ci vuole almeno una virgola, o meglio due, per dividere le varie subordinate.
 
- Non sa come ha trovato il coraggio di tornare qui
- […]non ci sarà nulla che potrà cambiare la sua nuova condizione, niente che potrà restituirgliela.
- […]realizzando quanto si sente in colpa […]

Queste subordinate necessitano dell’uso del congiuntivo: “abbia trovato”, “possa cambiare”, “possa restituirgliela”, “si senta in colpa”.
 
-Non è andata come voleva […]
Qui invece servirebbe il condizionale: “come avrebbe voluto”.
 
- […] appeso alla parete il quadretto storto, forse dall’esplosione, che raffigura […]
Se “storto” è un attributo del quadretto (nel senso che è sempre stato storto), allora non è giustificato il complemento d’agente “dall’esplosione”. Se invece, come credo, il quadretto è storto in seguito all’esplosione stessa, allora serve una forma passiva come “stortato” che regga il complemento d’agente.
 
-Rallenta il passo, cercando di farsi coraggio perché tornare in questo posto ora così diverso – le tende sdrucite della cucina e la tappezzeria malridotta e sporca di fuliggine – di per sé già gli provoca una grande malinconia, ma gli occhi gli diventano lucidi quando arriva in fondo e appoggia una mano allo stipite della porta – anch’esso non più bianco com’era un tempo –, osservando la stanza che era sua, fino a qualche tempo fa, quella dove ha condiviso così tanto con lei che adesso è solo un ricordo, un pensiero costante e doloroso nel suo cuore ferito.
In questo esempio, e in altri che non riporto, sarebbe meglio dividere il periodo in parti più semplici: la congiunzione avversativa “ma” è usata impropriamente (non c’è un vero e proprio contrasto tra la prima e la seconda parte del periodo) e un punto fermo sarebbe servito meglio allo scopo.

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Sezione COESIONE DELL’UNITÀ NARRATIVA: 3/5
La struttura della storia è semplice, forse un po’ dissonante con lo stile che hai scelto per narrarla che, come ho già detto, è invece piuttosto articolato.
Vediamo Sawyer, protagonista incontrastato, rientrare nella propria ormai ex casa dopo l’esplosione che l’ha devastata e gli ha portato via Juliet, l’amore della sua vita. Torna per fare i conti con l’ineluttabilità della morte e per raccogliere quel che resta dei suoi sogni infranti, simboleggiati dall’anello con cui avrebbe voluto chiedere a Juliet di sposarlo e, invece, non è riuscito a farlo.
L’aderenza al prompt è buona, e se il “profumo” è solo una nota accennata, un ricordo nelle narici di Sawyer, il “coraggio” del fare i conti con le proprie responsabilità e il proprio essere “vittima” degli eventi e della paura di scoprirsi deboli sono ben rappresentate nella storia.
 
Sottraggo punti perché:
- […]nonostante sia venuto qua con un obiettivo ben preciso, non poteva non fermarsi a riflettere su quanto ha perso nel giro di pochissimo tempo, su quello che Juliet aveva portato nella sua vita solamente con la sua presenza.
In questo caso, e in altri che non ti segnalo, c’è una frattura nell’arco narrativo. Tutta la storia è narrata al presente, quindi la costruzione più coerente sarebbe “sia venuto qua”, “non può”, “abbia perso”, “ha portato”. Così com’è, sembra che queste azioni di Sawyer siano riferite ad un tempo precedente rispetto a “venuto qui”.
 
-[…]lui e i suoi compagni non possono ritenersi fortunati […] ma oggi più che mai si sente una vittima […]
-Era cominciata quasi per gioco […] e si erano ritrovati […]

In questi casi, e in altri che non ti segnalo, il soggetto è cambiato ma rimane sottinteso, creando una discordanza. È un errore in cui è tanto più facile cadere quanto più il periodo è complesso.
 
- In generale, il punto di vista del narratore non è lineare: inizialmente sembra esterno alle vicende, come se osservasse dall’alto Sawyer che entra nella casa, poi appare sempre più coinvolto via via che la storia va avanti fino a fare una vera e propria invettiva nell’ultimo paragrafo. Anche la qualità della narrazione cambia via via: dopo un inizio di ampissimo respiro, l’anello viene recuperato in un paio di frasi, quasi sincopate.

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Sezione ORIGINALITÀ: 3/5
È difficile per un missing moment brillare per l’originalità, essendo necessariamente incasellato nella storia di appartenenza. Come ho già detto, la storia ha uno sviluppo semplice e non presenta colpi di scena o risvolti particolarmente sorprendenti.
 
 
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Sezione RICCHEZZA DEI CONTENUTI: 2/5
Qui arriva il vero e proprio tasto dolente, e mi dispiace. C’erano delle ottime basi di ricerca per quanto riguarda la ricchezza del contenuto: la descrizione della stanza è fedele a quella mostrata nell’opera originale e le citazioni sono coerenti e spiegate da delle note chiare e comprensibili.
Il lessico che hai scelto di utilizzare purtroppo non è all’altezza di queste premesse: capisco la volontà di mantenere dei termini semplici, ma ci sono tante ripetizioni che potevano essere evitate con l’utilizzo di sinonimi altrettanto comuni, senza dare un tono aulico all’elaborato. Ad esempio “stringere forte” è ripetuto 4 volte; “occhi” compare 8 volte, sia associato alla vista che alle lacrime; “sguardo” e “guance”, che potevano essere delle valide alternative per l’uno e l’altro caso, non compaiono affatto. Oltre a ciò, ci sono alcuni costrutti propri della lingua parlata più di quella scritta. Questo è molto penalizzante perché si fa fatica a distinguere le varie sfumature di significato e ci si rigira sempre attorno agli stessi, pochi, vocaboli.
 
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Sezione GRADIMENTO PERSONALE
Ci sono tanti errori che ti hanno penalizzata in questo contest, è vero, ma niente che non si possa risolvere rileggendo la storia e facendo le opportune correzioni! Se non vorrai farlo per questa, per le prossime volte ti suggerisco di leggere a voce alta mentre correggi, se qualcosa non “suona” è un segnale che va corretta la frase. Il mio cuore sanguina perché non posso premiare una storia che tratta del mio personaggio preferito di uno dei miei fandom preferiti, in un punto della storia che mi piace particolarmente: adoro Sawyer, e lo adoro ancora di più quando finalmente lascia perdere Kate e si innamora finalmente di Juliet. Mi piace la loro storia, è una storia semplice senza troppe dietrologie, una ventata d’aria fresca in quell’enorme casino che è Lost, quindi a prenscindere dal risultato, ti ringrazio di aver scritto di questo argomento!