Recensioni per
Myricae
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Veterano
10/04/16, ore 10:32

Ciao!
Eccomi qua, come premio per aver colpito la nostra nave :3
Allora, ammetto che è la prima volta in assoluto che mi ritrovo davanti ad un tema riguardante i cani... non so, solitamente non mi confronto molto con questo genere di storie, o comunque non ne ho mai trovate. Quindi complimenti innanzitutto per l'originalità e per il modo con cui hai trattato il tutto.
Il punto di vista del cane è reso davvero, davvero bene, meglio di alcuni POV umani che ho trovato in alcune storie.
Bella anche la descrizione della sua ex padroncina, questa Marta, che, forse, insieme ai suoi genitori, non ha ben capito che il cane non è un giocattolo, ma un essere a cui portare rispetto. Mi ha colpito il modo in cui hai tracciato la sua parte, perché, nonostante si capisca che tu non condividi le sue azioni, le hai comunque dato una psicologia e una personalità, senza limitarti ad addittarla come semplice "cattiva della storia senza una motivazione".
Il dialogo tra Tobia e Luna è stato interessante, specie per il realismo della lezione, ma credo che entrambi siamo stati un po' eccessivamente drammatici. Non so, mi hanno dato questa impressione, a primo impatto.
Dal punto di vista grammaticale, non ho nulla da dire, non ho trovato errori.
Che altro dire, se non alla prossima ;)
Baci e a presto,
Nox

Recensore Junior
07/04/16, ore 16:36

Che storia carina, i pensieri del cane sono molto belli, sono resi veramente bene. Mi ha fatto una pena... povero piccolo, solo e abbandonato. Poi l'ambientazione cambia e compaiono Tobia e Luna, che si fanno conoscere solo a metà, non si afferra a pieno la loro relazione, il loro pensiero è quasi esclusivamente per i cani, strano approccio per presentare i personaggi, ma devo dire che incuriosisce molto il lettore. Infine arriva Marta, che abbiamo conosciuto tramite il pensiero del cane. E qui mi sono ritrovare a domandarmi, ma quanti anni ha Marta? Avevo pensato fosse piccola, una bambina, invece dovrebbe avere sui 16-17 anni? Mi ha un pò spiazzato il suo pensiero, superficiale e profondo insieme. Le manca il cane, ma non ha obbiettato a mandarlo via. Il padre le dice che è giovane e che starà bene da solo e lei ci crede, come se fosse nulla, ma nota la sua mancanza in piccoli dettagli. Marta mi ha lasciata un pò perplessa, lo devo ammettere. Ma, in fondo, questo è solo il primo capitolo, probabilmente si capiranno le sie ragioni nel corso della storia :)
Complessivamente mi è piaciuto molto questo inizio, complimenti.
A presto
Veleno

Recensore Junior
22/03/16, ore 21:00

Stavo scrivendo una recensione lunghissima e efp si è chiuso.
MFOOSOWJIDHOSJOAJEUDJAL.
Ok, ricominciamo. Sono qui per l'oca.
Da quel poco che posso dire di conoscerti, so che ami gli animali, e in questa storia lo dimostri apertamente.
È una storia scritta in modo incantevole, con un inizio a dir poco perfetto.
La pioggia, all'inizio non si capisce che il protagonista è un cane, ma lentamente uno inizia a rendersene conto. Si rende conto dell'abbandono e di come lui amasse il suo padrone.
Personalmente, odio Marta. COSA CAVOLO TIRI LA CODA AL CANE?! MA SE IO TI TIRASSI I CAPELLI, CHE FARESTI?!
Perdonami lo sclero, ma questa gente mi fa arrabbiare tantissimo. Capirei se fosse certo che l'animale è violento, ma direi che questa ragazzina se l'è proprio cercata.
Sto già shippando Luna e Tobia. Lei un po' mi somiglia, forse mi sta simpatica per questo, ma probabilmente è più per il modo in cui la rendi e la descrivi, a dir poco incantevole, mentre lui è dolcissimo. Se non stai attenta ti ritroverai delle ff su loro due, in un mondo arcobaleno dove la gente non abbandona animali a caso e Tobia e Luna vivono assieme con tremila cani e girano il mondo su una giraffa. Una giraffa perché sì.
Metà della recensione è andata a farsi benedire per colpa di efp, scusami tanto se non aggiungo altro, ma proprio ho paura di perdere tutto di nuovo e inizierebbero a piovere parole brutte in urdu.
Baci baci
- Natalie

Recensore Veterano
22/03/16, ore 19:15

Ehilà!
Celtica scrive una storia che parla di un cane. Io amo i cani. Come potevo non leggerla? Quindi, finita La Casa nel Bosco, eccomi qui. Si spera che questa sia un po' meno drastica. ;)
In realtà sono sempre restia a leggere libri o guardare film con dentro dei cani. Perché. Perché ho paura che finiscano male. I cani sono i miei animali sacri, non si toccano. Ma rimbocchiamoci le mani e speriamo in un lieto fine per questa storia drammatica.
Be', la drammaticità è evidente. Non serve nemmeno che mi metta a inveire contro l'abbandono dei cani, non è certo a te che devo dirlo.
Quindi, passiamo a questo primo capitolo.
L'inizio ovviamente spezza il cuore, tanto quanto la fine. Quel povero cucciolo, già lo adoro. ...Ovviamente. È un cucciolotto appena un po' cresciuto, deve fare le sue esperienze, si comporta come dettato dalla sua età. È un cane! Mica una bella statuina da tenere in salotto.
Marta avrebbe dovuto evitare di infastidirlo troppo. E per la cronaca, quel morso non era nulla, è lei che ha tirato e ha fatto il danno. Ora, lo capisco che il cane dovrebbe stare più attento, ma, del resto, se non glielo insegnano i suoi padroni... Altro che abbatterlo! Se davvero fosse stato aggressivo, Marta non sarebbe riuscita a togliere il braccio dalla sua bocca. Buongiorno, sarebbe stata una strage, altroché.
E quelle sbruffone delle sue amiche... Le amiche di Marta sono peggio di lei. Anzi, sono un danno anche per lei. Mi pare di capire che non passano il tempo a prendersela solo con quel povero cagnolino, ma anche con la stessa Marta. Che, almeno per ora, mi sembra divisa tra le futilità del mondo delle sue amiche, sarebbe a dire la stupida tinta dei capelli, e l'aver comunque provato cosa significa l'amore di un cane, tanto da pensare di prenderne un altro. Be', non avresti dovuto mollare il primo, ragazza. Ora lo senti, il vuoto.
Per quanto riguarda invece Luna e Tobia... Devo ancora inquadrarli. Ok, intanto complimenti per i nomi, mi piacciono entrambi. Poi... Bella anche la contrapposizione tra i due: uno grande e l'altra piccola, fisicamente, ma poi lei con il carattere più prepotente e lui più ...sottomesso?
Il fatto che Tobia si arrabbi solo con Luna, la faccenda dei due innamorati... Questa cosa mi puzza di cotta!
Per il resto, devo ancora digerirli un poco. Non vorrei parlare troppo presto, finirei comunque per cambiare idea nel corso della storia, come con La Casa.
Concludo dicendo che spero che Marta alla fine si redima. Il cane le manca. Può essere una speranza.

Lizzy

Recensore Veterano
20/03/16, ore 12:33

Hi!
Voglio partire facendoti i miei complimenti per questo bellissimo primo capitolo.

Avevo iniziato a leggere con una calma immane, per poi ritrovarmi completamente nel mezzo della vicenda.
Come primo capitolo è davvero una partenza ad effetto.
Sicuramente oggi non mi aspettavo di leggere qualcosa del genere.
Davvero, davvero complimenti per l'originalità.
Sembrava tutto così normale all'inizio ehehe.

Non posso non dire di esserci rimasta veramente male, comunque, nella parte in cui il cane, per mero istinto, la morde.

La cosa che più mi stupisce è il come sei riuscito a caratterizzare bene gli animali. Complimenti.

E poi i sono io, che non sono brava neanche con le persone, figuriamoci.

E il finale uccide, con i peli sul tappeto, ma lui non c'è.

E basta, non ho parole per commentarlo, quindi dico solo che sto soffrendo.


Alla prossima
Bye
DIhanabi

Recensore Master
17/03/16, ore 19:29

Ciao, vengo dal gioco dell'oca, mi serviva una storia che è stata amata da uno dei giocatori e mi hanno consigliato questa.
Forse posso risultare ripetitiva sullo stile perché ti ho già recensito l'altra storia ma mi piace, soprattutto come rendo le descrizioni, poi anche io scrivo in terza persona al presente, è uno stile che mi attira sempre. Non è facile poi da gestire ma quando è reso così bene risulta davvero piacevole, mi fa calare subito nella storia e riesco a sentirla in maniera più diretta.
La trama è davvero interessante, a cominciare dal punto di vista del cane, da amante degli animali poi mi ci calo davvero subito e quante volte succede che un cane viene mandato via di casa per motivi simili, che tristezza a pensare a come loro poi stiano male, c'è poco da fare con i cani sono sempre fedeli anche se i padroni li trattano male. Poi ci sono i due ragazzi che credo avranno in qualche modo un incontro con quel cane, che diventeranno i nuovi padroni? Sono curiosa di scoprirlo, metto la storia tra le seguite così quando riesco la continuo, alla prossima, Nana

Recensore Master
15/03/16, ore 20:42

Ciao Celtica! Sono qui per il gioco dell'oca; mi era capitato di dover scegliere una storia di genere generale e ho pensato di passare da te.
Ti faccio i miei complimenti, perché è molto ma molto curata. Sono molto colpita sia dalla trama che hai scelto, sia dal modo molto preciso in cui hai descritto divinamente tutto. Mi si è stretto il cuore a leggere le emozioni di quel povero cane innocente... Ma perlpiù perché potrebbe essere tranquillamente una storia vera, sono sempre di più le persone che prima sono entusiasta di avere un cucciolo e poi quando cresce, al minimo sgarro, non esitano a sbatterlo fuori dalla propria famiglia come se fosse spazzatura. Hai trattato quindi di un tema ahimè odierno e l'hai fatto in modo perfetto, immedesimandoti in quell'innocente e fedelissimo animale in tutto e per tutto; mi ha colpito la precisione con cui ne hai narrato i ricordi. Hai un cane tu stessa a cui hai fatto riferimento, per caso? :)
La speranza che Marta ritrovi il suo cane è molto remota, ma immagino che saranno Luna e Tobia - nomi un po' singolari, ma carini! - a trovarlo e a prendersi cura di lui, perciò la cosa mi rincuora. E' stata una lettura davvero interessante e mi piace molto il tuo stile descrittivo tra l'altro privo di errori, per cui penso che farò senz'altro anche un salto al capitolo successivo!
Spero che il mio commento ti abbia fatto piacere, alla prossima 
-H.H.-

Recensore Veterano
15/03/16, ore 18:47

Ciao!
Sono qui per lo scambio su Facebook delle recensioni.
Devo ammettere che la storia mi è piaciuta molto, sia per la grafica, che è ben curata, sia per la narrazione, non è pesante o ridondante.
Mi è piaciuto particolarmente anche il personaggio di Marta, la bambina-ragazzina.
Detto questo a presto!
Ciao!

Recensore Master
13/03/16, ore 18:53

Ciao cara!
Non so davvero come recensire questo primo capitolo, che mi ha fatto quasi piangere. Mentre leggevo, infatti, non ho potuto fare altro che abbracciare il mio cagnolino e dirgli che non l'avrei mai abbandonato.
Questo che hai trattato è un tema che sento molto vicino e non sai quante volte ho immaginato cosa possa provare un cane dopo essere stato abbandonato. Io sono convinta di una cosa sola: un cane non ci dimenticherebbe mai, non si farebbe mai un altro padrone, continuerebbe sempre a sperare di rivederci.
Ti faccio i miei complimenti per il modo in cui hai gestito i sentimenti dell'animale, rendendoli vividi, tanto che ho provato le sue stesse speranze e ho sentito tutto l'amore che prova per la sua padroncina. Per quanto, alle volte, i cani possano sembrare delle persone - delle bellissime persone - restano pur sempre animali con i loro istinti, ma questa non è una giustificazione valida per abbandonarli. Nossignore!
Luna e Tobia sono davvero teneri e ammetto che Luna mi ricorda tantissimo me stessa. Io sono la tipica persona che, se dovesse andare a fuoco una casa, salverebbe prima il cane e dopo le persone! xD
Comunque, capisco anche il ragionamento di Tobia: non è semplice entrare in un canile e scegliere solo una di quelle meravigliose creaturine che non desiderano altro che essere adottate e amate. La decisione di prendere un cane deve essere ben ponderata, perché prima di tutto bisogna essere disposti ad amarli e a prendersi cura di loro.
Ti faccio i miei complimenti soprattutto per lo stile: è davvero coinvolgente e ti invoglia a continuare con la lettura a saperne di più. La delicatezza con cui hai descritto i sentimenti dei protagonisti e le loro azioni mi hanno davvero emozionata e mi hanno permesso di immergermi nella storia, anche grazie alla colonna sonora (nonostante non ami Zucchero).
Sai, l'unico personaggio che mi ha fatto storcere il naso è Marta. Io credevo che fosse una bambina, invece è abbastanza adulta. Insomma... se i miei genitori decidessero di abbandonare il MIO cane, metterei la casa a ferro e fuoco e glielo impedirei con qualunque mezzo, anche denunciandoli. Dai suoi pensieri, infatti, si evince che il suo cucciolo le manchi, ma materialmente non ha fatto nulla per impedire che venisse abbandonato... possibile che fosse d'accordo?
Con questo, non credere che lo ritengo un cattivo personaggio: non ne comprendo il comportamento, tutto qui.
Per il resto, ti faccio di nuovo i miei complimenti! Trovo che la trama sia davvero originale.

p.s.: ottimo anche il titolo! Pascoli lo scelse ispirandosi ad un verso della IV Bucolica di Virgilio "non omnes arbusta iuvant humilesque myricae" :)

Elly

Recensore Master
13/03/16, ore 12:35

Non dovrei essere qui, lo ammetto, sto ancora molto molto male.
Tuttavia non potevo aspettare troppo, perciò eccomi.
Una storia molto toccante, a dire il vero quasi cruda nella sua semplicità di porre le cose una dopo l'altra. Ma è stato giusto così.
All'inizio l'abbandono, poi Luna e Tobia che si confrontano e parlano di cani che ne vogliono uno. Poi alla fine ancora il cane e la donna, o la ragazza che becca il cane da solo e ritorniamo all'abbandono.
Quello iniziale nel quale il cane sapeva che prima o poi sarebbe capitato. Quello finale nel quale lui ha capito che non verranno più, ma spera ancora che vengano e invece c'è quella donna che si ferma.
E partono le critiche mentali verso chi l'abbia abbandonato. Ovvio, anch'io lo direi perché un cane non si abbandona mai. Mai.
Nemmeno per quello che ha fatto a Marta, tuttavia sono entrambi nel torto: Marta non doveva giocare con la coda, si sa che non si fa, e il cane non doveva morderla.
Chi ha sbagliato? Tutti.
Ma di più i genitori della ragazza, nel buttate fuori da una macchina un cane come se fosse una bestia cattiva.
Cioè... no.

Simpatie... dunque, Tobia e Luna devo ancora inquadrarli ma Luna per ora non mi piace molto. Non so, okay che ama i cani ma basta ripeterlo.
Tobia devo capirlo meglio.
Marta pure, anche se quei pensieri riguardo al fatto del ''riabituarmi al non averlo in casa'' mi fa pensare che sia una vigliacca. Affronta, non scappare.
Infine il cane, meraviglioso nei suoi pensieri e quasi toccante la scena della consapevolezza che non torneranno, ma lui prova e riprova.

Ottimo Celtica, davvero.
Eccezionale.
Non mi dilungo, non riesco proprio a causa di come sto. Non sentirti in colpa, scelta mia di passare lo stesso.

Al prossimo,
Au revoir

Recensore Veterano
12/03/16, ore 14:57

Ciao!
Dopo "La Casa Nel Bosco" e "Catene" non potevo non leggere anche questa storia. Il titolo mi ha incuriosita fin da subito, sai? Ricordo di aver studiato questa raccolta a scuola l'anno scorso e già da lì il titolo mi era rimasto impresso. Non appena ho visto che avevi pubblicato una storia con questo titolo, quindi, sono venuta a leggere.
Che dire, bravissima! Descrivere, e rendere, i sentimenti di un cane in modo così delicato eppure anche intenso, che passa attraverso lo schermo e va dritto al cuore del lettore non è da tutti. Tu ci sei riuscita alla perfezione creando un personaggio -perché sì, penso che meriti assolutamente di essere considerato un personaggio- realistico e vivo, assolutamente vivido e reale. Complimenti!
Marta invece mi sembra quasi ingenua, ancora insicura ed incapace di decidere con la propria testa. Si fa influenzare molto dal giudizio degli altri, o sbaglio? Da una parte, però, è giusto così, è ancora giovane, ha tempo di maturare. Per adesso voglio aspettare a darle un vero e proprio giudizio.
Ma veniamo a Tobia e Luna. Lei mi sembra una ragazza molto determinata, a volte un po' distaccata dalla realtà forse, perché troppo occupata a difendere a spada tratta i propri ideali. Però ha una vena ribelle e orgogliosa che mi piace. Ed è lei che vede il cane per strada nelle ultime righe, giusto? C'è qualcosa in quel "Si chiede come si possa, si chiede perché." che mi fa pensare a lei.
Tobia mi sembra il classico amico accondiscendente che per lei farebbe di tutto, che le da sempre ragione. Eppure qui si p dimostrato forte e deciso anche lui e le ha detto la verità così com'è. Ho apprezzato quel loro confronto, l'hai gestito molto bene, è risultato credibile e ben costruito, bravissima!
Penso sia un po' presto per dare un vero e proprio giudizio, ma seguirò la storia con molto piacere.

A presto,
TimeFlies

Recensore Master
09/03/16, ore 22:33

Celtica!
FINALMENTE sono riuscita a passare e recensire questa tua BELLISSIMA storia!
Direi che ho proprio colto la palla al balzo!
Vorrei cominciare col dirti che, da quanto ho potuto leggere, questa tua "Myricae" si prospetta per davvero la più bella storia che tu abbia mai pubblicato su questo sito, e potrei motivare questa mia affermazione con un milione di giustificazioni:

- Potrei dirti che il tema da te trattato è molto delicato e, ahimè anche TROPPO POCO discusso, ma non starò qui ad elencarti tutti i miei pensieri sull'argomento. Penso solo che al mondo ci sono persone che agiscono in maniera sbagliata e che, il più delle volte, non riescono a prendersi le proprie responsabilità. Ed un esempio in questo primo capitolo lo sono i genitori di Marta, ma questo sarà un aspetto che approfondirò con calma;

- Il titolo.
Mi piace: è diretto, semplice e geniale.
Non saprei cos'altro dirti se non che lo adoro;

- LA CANZONE.
L'ho conosciuta grazie a te e dal quel giorno non riesco a smetterla di canticchiarla anche solo mentalmente. Come ben sai, Zucchero è un cantante che ammiro tantissimo e quei versi... quella canzone... crepano il cuore, ecco!

La tua, inoltre, è una delle pochissime storie che ha come punto di vista quello del cane abbandonato. Non so nemmeno spiegarti quanto io abbia apprezzato questa scelta: a mio avviso è stato giustissimo. Mettere per iscritto il pensiero di un cane, calarsi nella sua anima pura, nei suoi sentimenti immacolati... non solo è qualcosa di toccante - e probabilmente anche arduo (visto che nessun uomo sulla faccia della Terra potrà mai essere degno di essere paragonato ad un cane o qualsiasi altro animale) -, ma è anche un modo per costringere il lettore a riflettere, a leggere ciò che il nostro amico a quattro zampe abbandonato pensa dei suoi amati...
Insomma, tristezza a palate!
E qui, con questo cucciolo smarrito, convinto di essere dalla parte del torto, di aver sbagliato... già mi hai reso la vista appannata, ma so che la tua storia mi ferirà man mano. Ma non devi scusartene: vuol dire che stai lavorando bene, che la storia funziona.

Luna e Tobia.
Tralasciando il fatto che io ho amato Tobia già dal nome (delizioso e dolcissimo), ma mi spieghi come posso non innamorarmi subito di un ragazzo così... così dolce?
Lui che abbassa lo sguardo, che non riesce a fronteggiarla... Lo amo di già, punto.
Luna...
Quando leggo di lei mi sembra di rivedere me stessa tra le righe di un pc, il che è bellissimo.
Adoro il suo spirito animalista, la sua determinazione e caparbietà correlati ai suoi valori.
Luna non è la ragazza più bella del corso, né una Donna Angelo scesa in Terra di cui gli uomini non sono nemmeno degni di mirarla in faccia; Luna è una ragazza normalissima, ciò che la rende speciale è l'amore, l'amore che sa investire in un cane e non in un essere umano.
Tobia afferma che Luna sia OSSESSIONATA dai cani. Forse è vero, forse si sente solo messo da parte.
Ad ogni modo, lo amo lo stesso.

«E cosa pensi? Che cada dal cielo? Certo che è brutto, lo so. Ma darai la casa a un cane, capisci? Ne salverai uno, e sarà come aver salvato l’umanità intera.»
Tobia sorride divertito.
«Che c’entra l’umanità? Credevo parlassimo di cani.»
«È lo stesso» risponde lei, convinta.


Uno dei miei pezzi preferiti in assoluto.
Date una medaglia a quella ragazza, vi prego!
Spero davvero che il Destino si muova a fare il suo dovere, perché io un Tobia così friendzonato dai cani proprio non lo posso vedere xD

NOTA DOLENTE.
Marta.
Come ho già avuto modo di dirti in passato, i pensieri di Marta sono quelli che mi inumidiscono gli occhi.
Marta che si accorge dell'assenza del cane, che quasi evita la madre di proposito quasi la colpa fosse sua...
Mi riesco davvero facile immedesimarmi in lei... ma proprio non riesco a tollerare il suo comportamento: i tuoi genitori volevano abbandonare il TUO piccolo? Dovevi agire!
Lo sapevi che lui, con quel morso, non mirava a ferirti. Perché non hai fatto niente, Marta? Perché?
Per non parlare dei commenti delle amiche... molto probabilmente io le avrei fatte male fisicamente e non scherzo. Eppure ho notato una sorta di fastidio anche verso quei pensieri...
Marta ha dei sentimenti. Marta avverte la mancanza del suo piccolo... ma quando si renderà conto della sua colpa?
Probabilmente già sa di essere nel torto, ed è questo che la induce a comportarsi in questo modo.

La parte finale mi ha leggermente risollevato il morale.
Spero vivamente che si tratti di LEI!

Insomma, una storia che ti lascia il peso sulle spalle e un vuoto nello stomaco. Una storia degna di essere letta! Una storia degna di essere compresa! E, per concludere, le citazioni sono delle piccole perle che hanno contribuito a crepare pian piano il mio povero cuore.

Davvero un ottimo lavoro!
Grammatica impeccabile, stile perfetto... Zero contestazioni.
Alla prossima!

Recensore Veterano
09/03/16, ore 20:12

Ciao!
Sono qui per l'Oca EFPiana :)
Devo dire di essere stata davvero felice di essere capitata in questa storia, questa introduzione è davvero interessante.
L'inizio mi ha toccato davvero: l'abbandono degli animali è davvero una cosa orribile, e ancor più leggerlo dal punto di vista dell'animale stesso. Io stessa ho un cagnolino, e il solo pensiero di abbandonarlo mi fa venire le lacrime agli occhi. Povero il cucciolo di questa storia!
Mi incuriosisce moltissimo il personaggio di Tobia, come anche la conversazione con Luna. Si prospetta una storyline interessante.
E alla fine c'è Marta. Povera piccola! Sei riuscita davvero a farmi immergere nei suoi pensieri, e da subito si riesce a empatizzare per lei.
Ottimo lo stile di scrittura, è scorrevole e senza errori.
Kudos anche per il titolo, Pascoli non è fra i miei poeti preferiti, ma è molto carino il riferimento ad un'opera importante come le Myricae.
Brava! :)
Gaia

Recensore Junior
09/03/16, ore 17:38

Ciao, Celtica :D Ancora una volta mi ritrovo a scegliere una delle tue storie e, come sempre, non me sono pentita affatto!
Io sono affezionatissima alla mia vecchietta a quattro zampe -la mia Astra- e già all'inizio della lettura mi è venuto il magone, che si è trasformato in lacrimoni alla fine del primo 'pov'.
Però, non sono qui per condannare chi abbandona gli animali (il carcere a vita non è abbastanza) bensì per recensire questa long, ahahahah ;)
Che dire: mi piace, mi piace molto! Te lo ripeto forse per la terza/quarta volta, mi piace il tuo stile semplice e allo stesso tempo magnetico. Ciò che scrivi prende forma in modo totalmente naturale, quasi fossero i personaggi a sussurrarti cosa diranno o faranno.
Il pezzo più commovente, per me, è stato quello del cane abbandonato: corre, si preoccupa, vuole tornare a casa. Ma quale casa? Non si rende conto di quello che gli hanno fatto, che lo hanno abbandonato per ritrovare quella spensieratezza senza doveri, senza impegni... tutte cose che comporta l'avere un amico a quattro zampe.

"Lui si chiede come sia possibile che lo abbiano dimenticato lì… Ha corso con tutta la forza che aveva quando li ha visti andare via.
Come hanno fatto a non vederlo?
La ruota ha strisciato appena contro la sua gamba, lo sa, ha dovuto leccare quel punto a fondo perché smettesse di bruciare."

Quando mi sono immaginata questo cane, tutto solo, mentre si lecca insistentemente la zampa per far andare via il dolore... lì, sono scoppiata in lacrime.
Non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo!
A presto,

-MMH

Recensore Veterano
09/03/16, ore 16:38

Per essere 'solo' un'introduzione, direi che è davvero notevole!
Prima di tutto lasciami dire che la prima parte mi ha messa in seria difficoltà emotiva, perché ho una cagnolina (non giovanissima in realtà) da poco più di un anno e prima di arrivare in casa mia era di una signora che è morta e per i primi tempi sembrava quasi che anche la mia piccola cercasse di tornare dalla sua vecchia padrona e - anche se le circostanze sono molto diverse - mi hai fatto tornare in mente quando, passando vicino alla sua vecchia casa, si guardava in giro come se sperasse di sentire la voce della sua vecchia padrona che la chiamava...
A parte questo, effettivamente per ora hai delineato un bel po' di personaggi che potrebbero davvero dimostrarsi interessanti.

«Che c’entra l’umanità? Credevo parlassimo di cani.»
«È lo stesso» risponde lei, convinta.


questo scambio di battute mi è piaciuto moltissimo!
Bene anche le citazioni che inframmezzano la storia, aiutano a creare l'atmosfera e coinvolgono ancora di più il lettore.
Il modo in cui hai descritto l'assenza del cane nella casa che ora è ordinata, pulita, direi asettica, l'ho trovata toccante...
Forse sono io che sono troppo sentimentale, quando si parla dei nostri amici pelosi, ma è stata davvero una parte dura da leggere T_T
Con ciò, la storia per ora va alla grande, secondo me.
Buon proseguimento e alla prossima!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]