Recensioni per
All about you
di ale93

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/04/16, ore 17:53

E così, dopo le belle novità riportate dall'avvocato, Dean è tutore di Mary (ma questo si sapeva già) e Castiel è il pro-tutore. Fatto che mette i due, soprattutto Castiel, di fronte ad una scelta importante. E Castiel fa la sua scelta.
La convivenza in una situazione del genere non è facile, ma forse è l'unico modo per far sì che entrambi si sostengano l'un l'altro.
La sofferenza dei due è palpabile e il modo di affrontare la perdita è diverso per ciascuno di loro.
Dean, che non guarda le foto di Sam ma solo quelle di Jessica, vuole tornare a lavorare, per non pensare, e certo anche perchè le bollette cominciano ad accumularsi. E osserva Castiel, in diverse situazioni, e coglie molte sfumature nel suo comportamento. E disegna, perchè lo aiuta a pensare, o forse a mettere in ordine il caos che ora alberga nella sua mente.
Castiel focalizza la sua attenzione su diverse cose: le foto di Jessica, il cercare i pannolini con le api, guardare (o far finta di guardare) history channel, leggere libri sulla prima infanzia, tenere d'occhio Dean, sempre e comunque. E anche se lui cerca di nasconderlo (perchè come dice Charlie "credo che stia tenendo duro per non crollare davanti a te"), Castiel soffre, soffre moltissimo. Per la perdita della prima amica che ha trovato al ritorno dalla guerra, per la situazione, per Mary, per Dean. Ma è come se non potesse permetterselo, come se fosse "addestrato a non soffrire".
Ed è Dean che a quel punto fa il primo difficilissimo passo (lui che rifugge tutto quel parlare di sentimenti), tendendogli una mano "Voglio solo che tu sappia – possiamo parlare, io e te" "Tu puoi parlare con me".
Ed è questo il punto di partenza. Il loro punto di partenza, per rimettersi in piedi. Anche se questo fa paura.
Un altro bellissimo capitolo, molto intenso di emozioni.
Alla prossima
Sara

Recensore Master
07/04/16, ore 21:17

La vita, dopo una tragedia del genere, fatica a ripartire, e in alcuni casi non riparte per giorni.
E così Dean e Castiel si ritrovano nell'appartamento dannatamente silenzioso di Sam e Jessica, per recuperare le cose di Mary, che non sembrano essere da nessuna parte, o forse Dean è troppo impegnato a non far cadere l'occhio su qualsiasi cosa che riguardi il fratello e la cognata e che possa vomitare fuori ricordi al momento insostenibili.
Il funerale è sempre quel momento in cui, quando sei al di qua della barricata, vorresti che tutto e tutti sparissero. Perchè sa di farsa, sa di ipocrisia, perchè tutte le parole di condoglianze non allevieranno il dolore nemmeno di una virgola, e allora è inutile anche parlare.
Dean è fragile, molto fragile. Lo è dentro ovviamente, perchè da fuori nessuno deve vedere, nessuno deve accorgersene. Nessuno tranne Castiel, che lo conosce come le sua tasche, tanto da avere paura per lui questa volta. Perchè, visto che lo conosce bene, sa che questo tragico evento rischia di destabilizzarlo, di piegargli la schiena, di schiacciarlo. Bellisima la frase "Dean ha l'aria di uno che è partito per la guerra e non tornerà", molto significativa.
Castiel è sempre presente, in un modo che irrita Dean, ma c'è sempre: quando la notte prima di andare a prendere Mary lo ha vegliato mentre si ubriacava, quando sono andati a prendere le cose della bambina, durante il funerale e durante forse la parte peggiore, il dopo funerale, quando tutti vanno via e si rimane soli con il proprio dolore. Castiel è lì anche in quel caso, e prepara una zuppa di pomodoro, e Dean non sa bene come comportarsi con lui, con quegli occhi blu troppo invadenti. Ma il suo bisogno di avere qualcuno accanto, per quanto Dean lo neghi fino alla morte, è più forte di qualsiasi reticenza, e alla fine parla, si lascia sfuggire confessioni con quell'uomo conosciuto sette anni prima. Un uomo che ha affrontato una guerra da soldato, che è stato congedato e che per questo non ha più contatti con la sua famiglia da molto, troppo tempo. E quando questo uomo troppo invadente si addormenta sul tavolo, come un bambino esausto dopo un'intensa giornata, Dean rimane lì, non lo lascia, e si addormenta di fronte a lui, risvegliandosi poi al mattino successivo, con la sensazione di un conforto dato dalla vicinanza dell'altro, e da quelle dita che gli carezzano la nuca.
Bel capitolo, molto intenso.
Alla prossima
Sara

Recensore Master
07/04/16, ore 20:41

Ciao! Finalmente ho avuto modo di iniziare a leggere questa storia.
L'inizio è doloroso, davvero doloroso, e pesa sul petto come un macigno.
Voglio complimentarmi per il tuo modo di scrivere, così semplice, schietto e di grande effetto. Sei riuscita a trasmettere l'angoscia e l'incredulità per la perdita dei protagonisti anche al lettore.
Per le tematiche trattate, questa storia ha del grande potenziale e sono contenta di seguirla. Vado a leggere gli altri capitoli
A presto
Sara

Recensore Veterano
06/04/16, ore 17:11

Perdono per non aver letto prima, ma scrivere mi ruba tempo. Ma torniamo alla vita casalinga dei due mammi: Castiel e Dean.

Tutto procede come deve procedere, fanno quello che possono per la piccola e per il suo bene. Le paure sono le stesse e sono troppe: la casa, le bollette, la stessa Mary, il lavoro.
E Dean vorrebbe solo sprofondare, vorrebbe che tutto tornasse come prima, ma non si può tornare indietro, non adesso.
Il dolore per la perdita è ancora acceso e si spera che prima o poi si spenga. Vuole lavorare come un matto per scappare dai problemi, e dal dolore, ma non basta. Tutto glielo ricorda: la piccola e la casa, dove non riesce nemmeno a trovare il coraggio di dormire in santa pace. Non riesce.
Credo che però una delle note divertenti che per un attimo ti fa dimenticare la triste situazione, è Castiel. Col suo modo di essere buffo dona a Dean il sorriso che gli manca e che dovrebbe riprendersi. Forse è l'unico che può dargli quell'attimo di sollievo che gli serve. E confido in lui.
Dolcissimo il momento in cui dormono insieme, graditissimo. Entrambi si confessano e questo sarebbe molto d'aiuto per capirsi e per conoscersi.
Un capitolo che sa spezzarti il cuore, ma anche donarti momenti bellissimi come questi.

Aspetto il prossimo capitolo come sempre.
In ultimo, essendo una beta esigente (rompipalle a tempo pieno), ho notato alcuni errori di battitura e te li ho segnalati. Spero non ti dispiaccia ^^

Errori di battitura:

1 "Ascolta Castiel prendere* un grosso respiro alle sue spalle" :
2 "lo sente sorridere tutto fiero di se* stesso per aver colto uno dei riferimenti di Dean,";
3 "Cha*lie è quel tipo di persona a";
4 "e sa badare a se* stesso, grazie tante." ;
5 "Ripete a se* stesso che non c'è nulla di strano" ;
6 "con nessuna di quelle persone è mai rimasto abbastanza a lungo per vederle* addormentarsi.";
7 "anche s'*è troppo stanco per combattere contro se* stesso e vuole solo riposare. Non avrebbe dovuto farlo, non avrebbe dovuto permettere a se* stesso di farlo, per nessuna ragione al mondo. “Uhmm?” .

Alla prossima,
Juls
(Recensione modificata il 12/04/2016 - 12:49 am)

Recensore Veterano
04/04/16, ore 21:05

wow, pane per i miei denti, angst a manetta!!!mi ha piuttosto straziato il cuore questo capitolo....perdere Sam per Dean dev'essere la cosa piùagonizzante del mondo...e mi piace molto l'idea della bambina, che dovrà crescere lui presumibilmente...insieme a Cas..?XD
Attendo il prossimo!!
Valentina

Recensore Junior
27/03/16, ore 18:09

STO MALE. Quale miglior modo per iniziare una recensione che voglio lasciare da secoli ma che purtroppo non ne ho mai avuto il tempo. Questo non significa che non abbia letto ogni capitolo con le lacrime agli occhi e non attenda ogni settimana un tuo aggiornamento.
Detto questo, per prima cosa voglio che tu sappia che sono davvero felice che tu abbia deciso di scriverla, di trasformare i nostri pochi plot in una storia sensata e credo che nessuna meglio di te sarebbe riuscita a dare la delicatezza che meritano questi temi trattati: quello che accade a Cas e Dean è una cosa pesantissima, quasi insostenibile ed è difficile scrivere la nascita di una relazione (e di una famiglia) all'interno di un contesto del genere, e sopratutto trovare il giusto equilibrio. 
Ma tu ovviamente ci riesci benissimo, adoro il fatto che entrambi al momento cerchino solo di sopravvivere aggrappandosi l'uno all'altro e a Mary, perché al momento è l'unica cosa che possono fare. Poi tu descrivi i piccoli gesti, le micro espressioni, tutti piccoli dettagli che non solo permettono al lettore di vedere praticamente la scena svolgersi davanti ai suoi occhi, ma di riconoscere i personaggi (perfettamente IC anche se in questo contesto) e di riuscire a decifrare almeno un poco quello che pensano e provano, perché è anche qui che sta la forza del loro rapporto, il riuscire a comunicare senza bisogno di parole. 
Non so se si è capito ma tutto ciò è per dire che sei bravissima Ale, e che hai scritto una storia su cui vale la pena piagnucolare e adorare ogni riga. Continua così! 
A presto spero

Vero

Recensore Master
23/03/16, ore 22:19

Il Dean e il Castiel di questa storia vivono una situazione che definirei paradossale; il mondo gli è crollato addosso eppure loro sono lì, in mezzo ai cumuli e alle macerie, ammaccati ma in piedi, e riescono a farcela, in qualche modo, riescono a barcamenarsi tra gli stenti e le difficoltà che la quotidianità gli sottopone - è un paradosso bellissimo e pieno di umanità.
Il provvedimento relativo alla tutela di Mary è andato a sanzionare uno stato di cose che, di fatto, sussisteva già, ma si è anche rivelato l'occasione per un confronto che ha fatto bene ad entrambi.
(a proposito della trasposizione di elementi canonici di cui ti parlavo nel commento al capitolo precedente, quel "sei parte della famiglia" mi è suona estremamente familiare. E mi ha fatto sentire come se avessi il cuore immerso nel miele)
Questo capitolo m'è piaciuto proprio perchè li ha spinti a grattare sulla superficie, a portare a galla cose, anche se con parole stringate e smozzicate - non vedo in che altro modo potrebbero parlare di sentimenti ste due patate demmmerda , ma va bene così, è il modo che gli appartiene e che li rende quello che sono, ed è chiaro che quanto è stato detto gli basta, perchè è poco ma racchiude tanto - tutto quello di cui avevano bisogno.
Castiel continua a farmi contorcere sulla sedia - è una reazione positiva, tranquilla. Ho trovato bellissimo ed azzeccato il modo in cui sta fronteggiando la situazione; la sua gestione del dolore è allo stesso tempo un tentativo d'esser forte, in modo da non diventare l'ennesimo peso sulle spalle di Dean, e l'attuazione dell'unica strategia che gli hanno insegnato a mettere in atto contro la sofferenza, una strategia che alla sofferenza mira a renderti immune - e Dean sa che non corrisponde a quello che Castiel è veramente.
Ora. L'aspettavo da quando ho adocchiato il suo nome tra i personaggi e finalmente è arrivata *si schiarisce la voce* *urla in un megafono* CHAAAAARLIE. Sono fermamente convinta che il mondo delle fan fiction (anzi, il mondo IN GENERALE) abbia bisogno di più Charlie Bradbury, e se la dose viene rincarata da un'autrice in gamba come te tanto meglio. Ho visto tutta la sua verve ed il suo spirito nella versione che ne hai offerto in questo capitolo, più la complicità e la confidenza di cui il suo rapporto con Dean è (mi rifiuto categoricamente di parlare al passato) (denial is the way) fatto. Belli belli belli.
E niente, al solito ho straparlato ma mi sarebbe bastato dire che, ancora una volta, m'è piaciuto tutto e che seguire questa storia diventa un piacere sempre più grande - nonostante il dolore, sì.
Ti abbraccio Ale, alla prossima!
(Recensione modificata il 23/03/2016 - 10:24 pm)

Recensore Veterano
23/03/16, ore 15:22

La situazione non tende a migliorare, come potrebbe? C'è qualcosa di positivo però: Castiel è stato scelto come protutore della piccola Mary insieme a Dean da Sam e Jessica(che sembrano aver previsto tutto). Un gesto che lascia senza fiato sia Castiel che Dean. Castiel in primis, perché non si ritiene qualcosa di molto vicino alla loro famiglia, ma Dean gli fa capire che lo è, che lo è sempre stato in effetti. Dovranno occuparsi della bambina come una vera famiglia. Il vivere insieme magari porterà anche a qualche altra cosa che i due avevano (forse) negato in precedenza, ma di questo non ne ho ancora idea.
Castiel quindi accetta e rimarrà con loro, si impegna, ma non parla con Dean di come si sente, rimane in silenzio, agitando un pò il giovane Winchester, ma nemmeno lui sembra aprirsi; sta cercando in tutti i modi di superare la perdita, anche pensando al lato economico della faccenda, volendo tornare a lavorare, chiedendo dei turni tra i due.
La scena finale è qualcosa di dolcissimo, davvero, e si respira un'aria serena, come se la tempesta fosse terminata, ma credo solo all'apparenza. Le difficoltà da affrontare sono molte e lo faranno insieme.

Il capitolo è scritto bene, ti faccio ancora i miei complimenti e mi è piaciuto molto nonostante l'aria malinconica che si respira.

Alla prossima,
Juls

Recensore Master
15/03/16, ore 18:57

Ale, io t'avverto: stai facendo una cosa PERICOLOSISSIMA. Mi stai prendendo il canon e me lo stai buttando tutto nella tua storia, me lo stai riproponendo pezzo per pezzo attraverso background e caratterizzazioni che ti restituiscono i personaggi e le loro dinamiche esattamente come sono nello show.

"Dean può facilmente ammettere che per un certo periodo di tempo ha trovato Cas irritante e strano, ma c'era dell'altro. C'è sempre stato dell'altro. Nonostante tutta la merda che la guerra deve aver scaricato addosso a Castiel, c'è rimasto qualcosa di gentile in lui, come se avesse a cuore le persone, l'umanità. In generale, senza particolari motivi."

"Non è abituato a niente del genere, non è che tutti si mettano a parlare di cose come i propri traumi infantili per poi guardarti come se tu fossi qualcosa di migliore."

ALE. RENDITI CONTO. RENDITI CONTO CHE SE MI FERMO QUI E NON TI CITO OGNI RIGA È SOLO PER AMOR DI DECENZA.
("decenza? Quale decenza? Quella che hai perduto consacrando la vita alla relazione sentimentale che due personaggi fittizi non hanno?" cit. la mia coscienza)
La mia passione per le AU nasce proprio dal fascino che esercita su di me il 'gioco' della trasposizione, la rielaborazione di fatti e personaggi in un'altra chiave, che non li muta ma li declina semplicemente in maniera diversa, li adatta ad un nuovo contesto senza stravolgerli. Da questo punto di vista, stai svolgendo un lavoro impeccabile e mi stai rendendo un'amante delle AU scritte bene felice.
Un'altra cosa che ho trovato meravigliosa è il tono che stai dando al dramma di Dean. È ben calibrato, è giusto - è quello che ti fa venire il magone senza il bisogno di eccedere, di enfatizzare il dolore rendendolo costruito. Artefatto. La tua storia è estremamente realistica, riesce a strapparmi versi agonizzanti (e squittii e tutta una serie di reazioni inconsulte perchè SONO COSÌ BELLI. Loro due, e anche Mary. Mary è troppo per il mio cuore martoriato) e sorrisi tristi ed inteneriti con una facilità estrema. Porprio perchè la racconti in modo che risulti vera.
Adesso aspetto i risvolti, sperando che mi piaceranno almeno un pizzico di più di quanto credo - e temo.
Complimenti, e grazie.
(Recensione modificata il 15/03/2016 - 07:00 pm)

Recensore Veterano
14/03/16, ore 19:57

Ho letto il capitolo ieri notte, ma ero troppo stanca per recensire e avrei scritto scemenze. Per cui adesso sono qui!
Il capitolo è stato, ovviamente, non molto felice. Le cose continuano a non andare bene e, col funerale di Sam e Jessica, purtroppo l'incubo di Dean continua e non può fare altro che andare avanti. Andare avanti è difficile, ma per fortuna che c'è Castiel, per fortuna che c'è Mary che, seppur non parla, gli ricorda di non cadere nel baratro e di non lasciarsi andare.
Adesso c'è un nuovo problema che sorge: l'avvocato Larson. Ha novità per entrambi, ma quali sono queste notizie?
Al prossimo capitolo!

Juls

Recensore Veterano
14/03/16, ore 00:52

Ciaoo! :) Ho letto il prologo e anche questo primo capitolo, che sostanzialmente dovrebbe essere il primo, giusto?
La fic sembra interessante, e tu scrivi piuttosto bene!
perciò, mi piacerebbe magari continuarla a leggere!
Al prossimo allora! :)
Se ti va passa da me! :)

Recensore Veterano
10/03/16, ore 00:40

Un'ondata di emozioni che ti pervade, soprattutto quelle di un Dean che scosso e crede di star vivendo un incubo.
Non oso immaginare come sia perdere un fratello e la propria cognata, ma questo Dean lo sa, o meglio lo sta scoprendo. Sembra ancora tutto così irreale per lui e attende che sia una bravata di Sam, ma più passano le ore, e più si rende conto che non è affatto uno scherzo.
Vorrebbe tanto lasciarsi andare, ma colui che non lo abbandona mai, è sempre lì, Castiel. Colui che ci sarà sempre per Dean, colui che non lo fa sprofondare nel baratro dell'alcool dove Dean potrebbe trovare una via d'uscita da quell'incubo.
E adesso tocca vedere come i due ragazzi affronteranno questa spiacevole situazione.

Scrivi molto bene, sono contenta di questo. E' la prima volta che leggo qualcosa di tuo, quindi complimenti!
Inserita tra le seguite!

Alla prossima,
Juls
(Recensione modificata il 10/03/2016 - 12:41 am)

Recensore Master
09/03/16, ore 17:16

Ma cosa scrivi?! Ma chi ti ha dato il permesso?! Io c'ho un'età, non posso leggere questa roba...
Comunque, non posso davvero lasciarvi sole se mi precipitate in questi abissi di dolore, madó...
No, ok, a parte la mia idiosincrasia all'uccisione dei personaggi, ho apprezzato come stai caratterizzando Dean e anche Cas e sono certa che se continui così ne uscirà una storia bellissima. Spappola cuore ma bella.
Io proverò a farcela, intanto complimenti!

Recensore Master
09/03/16, ore 14:47

Lo vedi quell'ammasso di carne sanguinolento? È quello che resta del mio cuore. Tieni, fanne ciò che vuoi. Conservalo come monito del trauma che m'hai arrecato *glielo porge*
Niente Ale, non ho parole. Non ne ho perchè la carica emozionale di questo prologo me le ha tolte tutte. Ho provato ogni emozione vissuta da Dean sulla mia pelle - ansia, aspettativa, spaesamento, dolore. Mi sono ritrovata a condividere con lui la speranza che si trattasse solo di un incubo, pur sapendo che era tutto terribilmente reale.
Di Dean e Castiel ho amato quanto risultino straordinariamente loro, seppur in un contesto diverso da quello in cui siamo abituati a vederli ed in una fase in cui, naturalmente, tante cose devono ancora venire alla luce - siamo soltanto all'inizio, ma è già chiaro che Castiel è un'ancora a cui Dean si aggrappa per non affogare ed è altrettanto evidente che, viste le circostanze, ne avrà disperatamente bisogno.
È chiaro che li lega qualcosa di estremamente peculiare, che riescono a leggersi con la facilità di chi ti conosce davvero.
Mary. Se non fosse bastato il nome a stringermi il cuore nel petto, c'avrebbe pensato il modo in cui l'hai descritta. Il fatto che un esserino così minuscolo risulti non solo un barlume di speranza, ma anche un esempio di forza agli occhi di Dean mi ha commossa profondamente, come mi ha commosso il senso di inadeguatezza che si è ritrovato a provare stringendola tra le braccia.
Sai che io in una storia ricerco principalmente il coinvolgimento. Apprezzo i lavori ben fatti, ma se non mi ci sento catapultata dentro meh. Queste pagine (come avrai intuito) mi hanno immersa negli accadimenti e nei sentimenti dei personaggi fino al collo, pertanto ti ringrazio e mi accuccio nel mio angolino nell'attesa della prossima mazzata del prossimo capitolo - che arriverà a breve, giusto?
(dai, so che il nclpf collettivo che la storia ha suscitato è riuscito ad impietosirti. So che ti senti in colpa e cerchi un modo per farti perdonare. Oltre al fluff, aggiornamenti regolari e ravvicinati sarebbero un ottimo inizio per guadagnarti il nostro perdono)
Complimentissimi e alla prossima!

*va a rimpinguare la scorta di Nutella ed alcolici*
(Recensione modificata il 09/03/2016 - 02:49 pm)

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