Ciao, vengo dallo scambio profili e sono stata attirata da questa one-shot perché adoro le poesie e avevo proprio voglia di leggerne una.
Per pubblicare su efp naturalmente hai dovuto scegliere un genere con cui classificarla, ma a me non sembra una poesia triste, non è l'aggettivo giusto; è densa e disperata, è un pianto, una richiesta d'aiuto e una desolata constatazione dell'inevitabile.
Qualcosa si è rotto. Qualcosa che formava un guscio solido contro gli orrori dell'esterno. Ora sembra non esserci più modo di tappare il buco e tutte quelle cose buie e fredde entrano dalla frattura, impunemente, l'incubo diventa realtá.
E si rimane paralizzati, terrorizzati, troppo stanchi e stravolti per reagire, mentre sembra che il mondo intero conti su di te, mentre sembra di tradire le aspettative di tutti.
E ci sente inutili nella maniera più assoluta, nel vuoto assordante della voragine che si è creata. E tuttavia non si riesce a fare nulla, nemmeno a morire.
Da qualche parte una fiammella, nascosta nel profondo, ci tiene in piedi e ci dice che sopravviveremo, anche se non ci crediamo.
Questa poesia è stupenda: riesce a urlare e sussurrare allo stesso tempo.
Ti faccio notare un errore di punteggiatura al penultimo verso: la virgola dopo la e toglie il senso alla frase.
Ho notato che la poesia finisce con una data e il tuo nome e mi chiedo se sia significativo.
Complimenti vivissimi :D
Tai. |