Non so se tu sia ancora attiva su questo sito, ma in ogni caso credo che una recensione sia più che meritata.
Specie per questo scritto.
Mi mette i brividi pensare a come le persone che l'hanno letto prima di me non abbiano mosso un dito, non abbiano scritto una sola lettera.
Provo vergogna per la loro indifferenza.
Perchè non si puó ignorare un discorso simile, non si puó intravedere così tanta sofferenza e non fare niente.
Per prima cosa, perchè in quanto essere umano te lo devo, mi dispiace per quello che hai dovuto passare.
Si sente che è tanto, che è pesante e struggente.
Poi sì, ovviamente non posso non commentare il testo: mi è piaciuto, davvero.
Ció che racconti mi coinvolge, mi colpisce e un po' provo anche empatia. Che è tutto quello che mi basta per dare il massimo dei voti a qualcosa.
Ho letto anche altro di tuo, non lo nego.
Il senso di abbandono di cui parli - quello che a volte è più che altro un sacrificio fatto per altre persone - è qualcosa che ho sperimentato, che ha devastato anche me.
Forse sono troppo sfrontata nel fare certe affermazioni, ma è così.
Ti auguro sul serio di riuscire a trovarti.
E, soprattutto, che il mondo ti risparmi ulteriore dolore.
So che sembra che i traumi ci svuotino, ma chi li ha affrontati, alla fine, esce arricchito da quell'esperienza.
Senza il nostro passato non saremmo noi, non saremmo interessanti. Saremmo comuni, banali, stupidi, ingenui, deboli, probabilmente malvagi a nostra insaputa, ecco una vera tragedia!
Dovremo convivere sempre con violenze e sfruttamenti, l'importante è ricordare che andare avanti e sorridere di nuovo è possibile.
Si supera persino l'insuperabile, se lo si desidera abbastanza.