Recensioni per
Sherlock Holmes, il mio Brillante.
di misteryOo

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/04/20, ore 20:02
Cap. 8:

Questa storia è veramente bellissima! I personaggi non sono per niente stravolti, anzi, non sarei riuscita ad immaginarmeli in altro modo. Adoro il fatto che Sherlock e Moriarty non si parlino solo con le parole, ma anche con i gesti e con gli sguardi; e che comunque non smettano mai completamente il loro ‘gioco’ come rivali.
È la migliore storia che abbia letto con loro due come protagonisti.

Recensore Master
15/04/16, ore 00:50
Cap. 8:

Perchè no?! Perchè molti hanno escluso una simile evoluzione di quella indubbia corrente energetica che si è accesa tra Sh e Jim?! Io, lo ripeto, sono disturbata dalla presenza di Moriarty e anche il semplice evocare il suo nome mi provoca disagio, ma tu, secondo me, hai colto alla perfezione un segnale. E cioè quell'espressione sorpresa e piacevolmente incuriosita di Sh di fronte al tassista morente, nella prima puntata della prima serie, trilioni di anni fa: ha ripetuto sottovoce il nome di Jim, rivelatogli dal killer, quasi affascinato. Hai sviluppato quella traccia, in modo avvincente. Due esseri così lontani ma così vicini da essere come le facce di un'unica medaglia: la superiore diversità dal resto del mondo. Brava. E, spero, arrivederci.

Recensore Veterano
14/04/16, ore 23:33
Cap. 8:

Dirò: alla fine questo capitolo conclusivo mi è sembrato il più adatto a coronare la storia. Non penso che vivranno per sempre felici e contenti, quello no... Ma per adesso può andar più che bene così. 😊 Sono felice che ti sia appassionata ad Hannibal: è meraviglioso. Non vedo l'ora di leggere la tua ff su Will ed il dottor Lecter. Anche perché, se sei stata in grado di gestire Sherlock e Jim, saprai gestire benissimo anche loro.

A presto! ^_^
B.

Recensore Master
14/04/16, ore 19:49
Cap. 8:

E alla fine vissero felici e contenti... :)
Hai ragione, dopo tutto quello che hanno passato, in fondo se lo meritano...
Devi sapere che anch'io adoro Hannibal.. è da un po' che non leggo storie su di loro, ma la tua la leggerò sicuramente.. fammi sapere quando pubblicherai il primo capitolo!! A presto!!!

Recensore Junior
12/04/16, ore 16:41
Cap. 7:

Ciao!
Sto seguendo la tua storia da un po', ma non ho mai recensito perché non riuscivo a capirne la "direzione". Nel senso che, pur presentandola come una Sheriarty, fino al quinto capitolo mi dava invece la sensazione di essere una Johnlock "velata" da un passaggio Sheriarty. Lo so, probabilmente è solo una mia impressione..ma è così! ;)
Il sesto capitolo x me è stato illuminante: l'ho trovato perfetto. Sia perché mi ha chiarito la situazione e sia perché ho apprezzato moltissimo come hai gestito il confronto tra Sherlock/Jim e tra Sherlock/John.
Premetto che la coppia Sherlock/Jim, pur amando molto anche le storie non prettamente Johnlock, non sono mai riuscita a farmela piacere. Non so il perché, ma faccio fatica a vedere Sherlock con Jim in quel senso...TU però sei riuscita a farmi cambiare idea. Questo perché il rapporto che hai creato tra di loro non è inondato di romanticismo, anzi proprio non ce n'è. E' un rapporto grezzo, lussurioso, affamato di conoscenza, espansivo ma allo stesso tempo difensivo, pieno di chiari e scuri e di voglio e non voglio.. qualcosa di non banale, nato x gioco/sfida e di cui ora nessuno dei due riesce a fare a meno.
Molto bello!
Lo scontro con John è giusto, come ne è giusta la conclusione. Ho sempre pensato (anche nella serie originale) che Sherlock non dovesse sentirsi in colpa e non dovesse giustificarsi fino allo sfinimento per la sua scelta. E qui ne esce tutta la stanchezza e anche lo sconforto. Sherlock è scortese? Sì ..ma ci sta.
Amo l'ultima parte del capitolo dove dai libero sfogo ai pensieri di Sherlock...li trovo estremamente lineari con il personaggio e la storia.
A questo punto aspetto il finale. Sono curiosissima.....
Ultima cosa: scrivi benissimo e questo è uno dei motivi per cui ho continuato a leggere la storia nonostante inizialmente, come già detto, mi lasciasse con quale punto interrogativo :).
A presto.
LBeyes

Recensore Master
28/03/16, ore 16:58
Cap. 7:

Ciao, eccomi di nuovo qui!
Ho già cancellato una recensione perché non ero convinta di quello che avevo scritto...
Il fatto è che questo capitolo mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca...
Mi è piaciuto, tranquilla, ma forse mi aspettavo qualcosina di più dal confronto con John...
Sherlock si è limitato a spiegargli quello che è successo, si è beccato un pugno, giustamente, e poi se ne è andato.. in un certo senso, li ha mandati tutti a quel paese.. perfino John, che era il suo migliore amico, mentre ora è solo un estraneo...
Sherlock Holmes non è più lo stesso.. il tempo che ha passato con Moriarty lo ha cambiato profondamente...
Il confronto con quest'ultimo, invece, è stato incredibile.. quando Jim lo ha morso, mi ha ricordato molto Hannibal Lecter.. il loro rapporto,in effetti, è simile a quello che il cannibale ha con Will Graham...

Penso proprio che Sherlock andrà a riprendersi Moriarty.. ho la sensazione che non finirà bene per nessuno dei due, ma, a questo punto, credo che sia la cosa migliore...

Alla prossima!! :)

Recensore Master
28/03/16, ore 15:17
Cap. 7:

“…Non serve dirti…”: una delle cose che ho trovato molto efficace ed originale nella narrazione, per creare il retroscena interiore riguardante i protagonisti, è proprio quell’inserimento dei pensieri, in corsivo, che fa da sfondo a quello che noi vedremmo solamente in superficie. Ma tu, in questo modo, rendi possibile lo sguardo interiore, e quello su Moriarty è agghiacciante, su ciò che scorre sotterraneamente sotto i comportamenti, i gesti, le parole che muovono la scena. Grazie a questo flusso nascosto, noi arriviamo a comprendere che non c’è molta distanza tra Sh e Jim: entrambi “diversi”, entrambi soli perchè troppo superiori alle intelligenze che li contornano, entrambi belli e impossibili da cogliere nella loro unicità. “…non si volta neanche a guardarlo…”: John è freddo e lontano, preso dalla confusione del momento e dalla triste consapevolezza che Sh è lontano ed irraggiungibile, o almeno questo lui riesce a vedere, senza tener conto di tutta la complessità che ordina la mente del consulting. Non capisce e basta. E allora Sh vuole spiccare il volo e andarsene in alto, lontano dalla mediocrità, anche se questo comporterà sofferenza e dipendenza da un concetto di vita, quello di Moriarty, completamente rovesciato. Mi hai riportato all’atmosfera di HLW, in cui, appunto, Watson appare quasi estraneo al dramma esistenziale di Sh, e mi ha lasciato un gusto amaro di delusione. Non è che io ami Jim e la sua perversione, ma se lui può rispondere all’esigenza di Holmes di annientarsi e trovare, finalmente, la pace….beh, ci siamo capiti. Brava.

Recensore Veterano
28/03/16, ore 14:57
Cap. 7:

Sì, gli anni lo hanno cambiato. Ma è forse arrivato ad una conclusione "naturale", che sarebbe sopraggiunta comunque, prima o poi.
Come ho avuto modo di dire spesso, John è il mio personaggio preferito. Di solito dedico a lui molto spazio, in quanto scrivo, e non lo descrivo mai come uno sciocco. Ecco, ho trovato molto giusto il pensiero che hai fatto compiere a Sherlock su John. Non è stupido, ma - forse per paura, forse per "facilità" - gioca ad esserlo. A non voler vedere. Fa finta di non capire. E Sherlock è stanco di doversi spiegare, lui che di base non è interessato al parere altrui a prescindere.
Jim, invece, lo capisce. Può farlo, e lo fa, perché è simile a lui, e non ha paura, mai, di essere chi è.
Jim lo ferisce (fisicamente) con più forza, rispetto a John, ma l'impatto emotivo è completamente diverso. Moriarty può farlo, perché è un gioco di comprensioni. John no, perché non c'è più nessun tipo di comprensione, tra loro. (Anche se, immagino, John a mente fredda avrebbe capito, come poi fa anche nella serie.) 
Ma a differenza che nelle puntate della BBC, Sherlock non ha passato tre anni da solo, cercando di proteggere chi amava. È stato con Jim, ogni giorno.
Immagino che se John avesse agito diversamente, forse Sherlock avrebbe scelto ancora "lui". Ma c'è uno spartiacque enorme, in quel colpo sferrato al detective e al suo silenzio richiesto con tanta forza. Se mai c'è stato un dubbio, è stato fugato, irremediabilmente, dalla chiusura ottusa di John.
Penso che una convivenza quotidiana tra Jim e Sherlock avrebbe davvero portato il detective a questa dicotomia. È facilemente intuibile anche dalla serie. Lui cerca Jim tanto quanto Jim cerca lui. Lo invita in piscina, da solo, perché è una cosa tra loro, il gioco è loro e basta, la genialità è loro, il filo che li collega ponendoli al di sopra degli altri, è loro.
Quindi che dire.
Brava.
Mi aspetto un finale con una bella esplosione. Se Sherlock decide di rompere col passato, può farlo solo in modo plateale, assoluto. E se anche questa storia dovesse avere un finale "tragico" (che non mi auguro ma che mi aspetto)... Beh, le starebbe meravigliosamente.

Attendo ansiosa. 
B.

Recensore Master
27/03/16, ore 18:43
Cap. 6:

Ciao, volevo solo dirti che trovo la tua storia molto intrigante, anche se le Sheriarty non mi entusiasmano, lo ammetto...

Ci sono alcune cose che non ho ben capito, ma ho letto che le spiegherai più avanti, non vedo l'ora...

Adesso che Moriarty è stato catturato, può succedere veramente di tutto.. penso proprio che Sherlock troverà il modo di farsi perdonare per averlo tradito...


Mi incuriosisce molto anche la reazione che avrà John quando finalmente si troverà di nuovo faccia a faccia con il detective...

A presto!! :)

Recensore Master
27/03/16, ore 15:37
Cap. 6:

Pranzo di Pasqua…che faccio per crearmi un momento di personale relax ? Io l’attività ce l’ho: dare un’occhiata se c’è stato qualche aggiornamento nel mio fandom prediletto…Quindi, eccomi qui. “… l’elemento di equilibrio tra la mia pazzia e la mia logica… sei colui che mi completa…”: sono le frasi-chiave che servono per penetrare nel complesso gioco di specchi che è questo capitolo. Un punto di vista, e qui ce ne sono tre, riflette l’altro e crea prospettive diverse ma convergenti in un’unica angolazione: Sh e Moriarty sono le facce di una sola medaglia che raffigura l’eccellenza intellettiva, la superiorità, la lontananza dagli altri. Su John si può contare, con lui ci si sente protetti, ma con Jim è una lotta continua ma appagante ad affermare se stessi, pari contro pari, scontro tra giganti. E’ come quando c’è un temporale e noi umani assistiamo alla guerra tra gli elementi naturali e ci sentiamo spaesati ed inermi; qui è la stessa cosa con John che, dopo aver letto ciò che gli invia Sh, addirittura non ha neppure la forza di reggere il foglio e la stessa Mary, che boy scout non è, appare sconvolta. Nonostante io, l’abbia già affermato, non ami “shippare” le Sheriarty, questa ritrae la suddetta possibilità con credibilità e approfondimento degli ipotetici sviluppi. Mi piace, molto.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 21:13
Cap. 6:

Ecco, è proprio a questo che mi riferivo. Esattamente a questo.
Alle mosse, contromosse, motivazioni a più strati, che finiscono col mischiarsi alla passione e all consapevolezza che non ci sarà mai nessuno capace di capirli quando fanno l'un l'altro, per una semplice ragione: nessuno è come loro. Da questo punto di vista è emblematico che Jim scelga Sherlock come "compagno", e non - ad esempio - Mycroft, nel canone e nella serie considerato "più intelligente" di Sherlock. Perché il detective ha qualcosa in più: una mente instabile, una facile inclinazione alla noia e la necessità di trovare qualcosa che lo impegni. Ho amato molto anche la lettera rivolta a John, speculare a quella per Jim. Dove inizia Sherlock? La sua verità? La scena finale mi ha ricordato la cattura di Hannibal fuori la casa di Will (visto la serie?). I personaggi sono simili, come la loro complessità. Hannibal si fa catturare affinché Will, che non vuole più avere niente a che fare con lui, sappia sempre dove trovarlo. Jim mi sembra fare lo stesso. SCEGLIE di venir catturato (non so se per un piano con Sherlock, o per evitare di finire con l'annoiarsi anche di lui, di venerlo sconfitto o vincitore), e gode dello sguardo dell'altro, con la certezza che lo ami.
Adoro.
E termini così mi escono raramente.
Ma visto che conosco bene la fatica che comporta lo scrivere (su questo sito come altrove) mi sento in obbligo di ricambiare il tuo lavoro (ottimo) con le mie parole.

Non vedo l'ora di leggere il continuo.
Non so cosa aspettarmi, e ad una storia su Jim e Sherlock è il massimo che si possa chiedere.

B.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 10:45
Cap. 5:

Premessa: la coppia Jim/Sherlock mi ha sempre attirata, ma mai convinta del tutto.
Perché stiano assieme, a mio avviso, ci devono essere molte basi, nessuna delle quali "naturale". Se un rapporto simile può svilupparsi, è su fondamenta simili ma "malate" e contorte, molto complesse e decisamente difficili da rendere per iscritto, perché si basano su una follia lucida, un insieme di necessità, voglie, violenza... Insomma. Non ho mai provato a descrivere un rapporto simile, né l'ho mai trovato tratteggiato in modo sufficientemente credibile. Poi arrivi tu, e... Dio ti ringrazio, mi dimostri che non solo è possibile farlo, ma se si ha la giusta capacità, lo si riesce a fare alla grande, e senza bisogno di mille parole. Un paio di pennellate incisive capaci di rendere un intero quadro.
Brava, anzi, bravissima.
Nonostante io sia una Johnlocker convinta e tenace, non sento affatto la mancanza di questa specifica coppia (benché tu ci faccia seguire anche John, e te ne sono grata). Jim e Sherlock sarebbero esattamente quello che tu descrivi, se fossero una "coppia". Non so fino a che punto Sherlock possa seguirlo nei suoi "deliri", perché penso che lui abbia un limite invalicabile, che neanche la più totale sintonia con Jim potrebbe fargli varcare (Jim ucciderebbe chiunque, persino se stesso, come sappiamo, Sherlock ha il suo limite in John, a cui penso non riuscirebbe a far male neanche dopo anni in giro a far "danni" con Moriarty). Ad ogni modo questa storia è meravigliosa nella sua linearità di scrittura, nel suo realismo e nella sua complessità.
Sono felice tu l'abbia continuata.

B.

Recensore Master
24/03/16, ore 23:22
Cap. 5:

E’ questo un capitolo diretto, esplicito che lascia impressioni ruvide e irritanti. Lo Sh che agisce qui quasi come un pupazzo, non è il geniale consulting, il cui comportamento è dominato dalla luce fredda e spietata della razionalità più pura, ma è un personaggio irriconoscibile, in balìa, più che di Moriarty, della propria superiore solitudine e del proprio incolmabile vuoto esistenziale. Purtroppo, nella disperata ricerca di un equilibrio ha sì trovato qualcuno che può eguagliarlo come intelligenza però è il Male personificato. Sentiamo il vuoto che lo circonda, percepiamo una grande assenza: la luce calda e accogliente dell’umanità di John che può portarlo verso il vero se stesso. Infatti ora si sente come allo specchio, ma il prezzo che sta pagando è infinitamente superiore a quello che Jim potrà dargli. Ok.

Recensore Master
24/03/16, ore 23:06
Cap. 4:

Eccomi, eccomi...La tua fulmineità nella pubblicazione mi sorprende e mi sprona a cercare di velocizzarmi di più nelle recensioni. E non lo faccio solo perchè, troppo buona, mi hai dedicato il capitolo ma, soprattutto, per lo spessore che la tua storia rivela. "...Offre consulenze, pianifica, uccide, piega...Striscia...": notevole la varietà del lessico che fai ruotare intorno alla diabolica figura di Moriarty, delineandone un ritratto incisivo e perfettamente IC. Efficace, poi, il modo con cui lo fai muovere all'obitorio: in quel luogo di morte lui è a suo agio, leggero, aggraziato. Terrificante. Splendido, invece, il richiamo a Caravaggio per meglio ritrarre Sh, nel contrasto tra la vita e la (non)morte. E' diventato, purtroppo, il tesoro di Jim, la sua gemma unica e di incalcolabile valore. Quasi con sollievo passiamo alla scena del dialogo tra John e Moriarty, ma è breve la pausa e ripiombiamo nel mondo livido e terribile del Re serpente. Anche se il risveglio di Sh è connotato da un'esplosione di gioia, intuiamo che lui è entrato in una dimensione cupa e malefica. Dico che la tua storia è in crescendo. Avanti così.

Recensore Junior
24/03/16, ore 16:59
Cap. 4:

Sherlock è "risorto" diventando il fido compagno di Moriarty...
Ok, ora possiamo anche spaventarci. Certo non andranno in giro per Londra a rubare caramelle dai negozi di dolci(opzione che potrebbe anche verificarsi se consideriamo la totale imprevedibilità delle loro azioni XD).
Personalmente, non ce lo vedo Sherlock che da un giorno all'altro decide di suicidarsi o cambiare vita così repentinamente perché incompreso, non so, semplicemente non mi sembra da lui, ma questa è solo una visione mia personale del personaggio, la storia in sé mi piace.
Non ho notato errori di sintassi o grammatica nel capitolo, è scorrevole e piacevole alla lettura senza risultare pesante.
Parte e citazione preferita:

"Non è stata una morte la mia, ma una rinascita. Ed è ora, adesso, di vivere Signor. Holmes, vivere fino a rimanere senz’aria nei polmoni."

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