Ciao carissima!
Che bello ritrovarti in questa sezione - anche se per me, ormai lo sai, il meglio lo dai nella sezione mitologica/epica... adoro come rimaneggi i miti *^* - !
Devo dire che questa storia non fa eccezione, e che l'ho trovata bellissima, come sempre: ho apprezzato tantissimo l'orginalità con cui hai trattato il mito di Atlantide - già solo per questo dovrei farti una statua: se ti ricordi abbiamo avuto una lunga conversazione sull'argomento *.* -, e sulla sua triste fine: niente Poseidone incavolato, niente Atlante che vuole troppo potere, ma uomini comuni, che si rendono colpevoli di un crimine atroce e che non dovrebbe vedere la luce: qua giocano tante variabili, dai pregiudizi ai timori reverenziali che sfociano un po' - ma questa potrebbe anche essere una mia impressione, non è detto che sia così - nel bigottismo/estremismo.
Molto bella la storia d'amicizia - e il fatto che non sia caduta, come spesso accade, in amore... non ho niente verso gli amici che si scoprano innamorati, anzi, ma in questo caso mi sarebbe suonato un po' come un cliché... insomma, anche qui pollicioni bene in alto! -, mentre mi ha lasciato con l'amaro in bocca la scelta della gigantessa di lasciar sprofondare la città nel mare, anche se ha tutte le ragioni per farlo: ma il modo in cui lo fa, spinta dalla voglia di rivalsa... è forte, molto.
Bravissima, davvero: hai unito due storie che a prima lettura sono incociliabili, con il tuo stile innovativo, fiabesco e fresco che non smetterò mai di amare e cercare.
Ottimo, veramente.
A presto, mia cara!
Manto :* |
