Recensioni per
Il mio nemico
di Mistiy_Ronny

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/09/16, ore 17:48

Ciao! Sto scrivendo questa recensione su un foglio di Word, all’alba, per poi postarla sabato pomeriggio, quindi mi scuso in anticipo se qualche passaggio risulterà un po’ sconclusionato. Naturalmente dopo revisionerò quanto ho scritto, ma nel frattempo metto comunque le mani avanti, non si sa mai (XD).
La tua fan fiction mi è piaciuta, credo che rispecchi molto bene i pensieri e le riflessioni di Annie! Molte delle cose che hai scritto le ho pensate anche io mentre leggevo il manga/visionavo l’anime, quindi, almeno dal mio punto di vista, non trovo che il suo personaggio sia OOC.
Inoltre sono molto d’accordo quando asserisci che per Annie sarebbe stato facile uccidere qualcuno se questo qualcuno lo conosceva poco. Come si evince dallo stesso episodio in cui cerca di rapire Eren, dopotutto.
Non ho trovato errori di ortografia né particolari sviste grammaticali. Ci sono tuttavia dei piccoli refusi, che inserirò in fondo alla recensione.
Secondo me il tuo stile di scrittura può ancora migliorare (nemmeno io sono perfetta, eh)!
Perché hai inserito l’avvertimento “What if?”? Non c’è nessun avvenimento importante stravolto.
Nella prima frase sarebbe stato meglio essere un po’ più chiari, in quanto normalmente le palpebre non si calano solo quando si ha l’intenzione di dormire (ma anche, per esempio, quando qualcuno vuole riflettere su qualcosa). Poi hai specificato subito con “ogni qualvolta che la testa s’intorpidiva”, quindi va bene, però io avrei aggiunto fin dall’inizio qualcosa che riconducesse al sonno (mio personalissimo parere, può essere un’ annotazione giusta come una grande vaccata, scusami).
Ti chiedo un chiarimento: in che senso Annie considera Reiner “un pazzo schizofrenico”? Più che altro ti pongo questo interrogativo perché sì, ho capito che lo usa riferendosi ai suoi comportamenti diametralmente opposti ai propri (o forse anche perché lui assume due tipi di comportamento totalmente diversi l’uno dall’altro?); ma ho visto tante, tante volte il termine “schizofrenico” associato a “pazzo”, prendendo come assodato che tutte le persone folli siano schizofreniche (questa non è una critica al tuo scritto, solo una richiesta di spiegazione J). Anche perché, solitamente, le persone schizofreniche tendono a fare del male più a se stessi che agli altri.
Intendo dire, in questo caso sarebbe stato meglio limitarsi a “folle”.
So bene di stare facendo un discorso lungo che forse non ha propriamente ragione di esistere, ma questo termine è così abusato che mi sentivo in dovere di chiedere delucidazioni. Soprattutto perché è un argomento che mi tocca da vicino.
 
 
 
 
Nelle frasi che nel tuo testo sono tra virgolette ci sono degli spazi in più.
Ti segnalo che qui “come riusciva a fraternizzare con loro??” Ci sono due punti esclamativi e sarebbe meglio limitarsi ad uno.
In “Guerriero”, “Stupido” e in “L’aggettivo venne immediatamente associato ad Eren” manca il punto fermo.
“Lui sì che è il re degli stupidi!, pensò sorridendo” c’è una virgola di troppo.
 
Sì, sì, ne sono consapevole... sono molto pignola.

Recensore Master
29/03/16, ore 09:34

Cara Mistiy ma quale disgusto! Questa one shot è davvero bella! Mi è piaciuta molto. Hai fatto una interessante introspezione di Annie, ma anche di Reiner, che io vedo proprio come hai descritto. Diciamo che siamo decisamente sulla stessa lunghezza d'onda, il nostro modo di percepire questi ragazzi è affine. Anche io come già detto più volte non riesco ad odiare Annie e la vedo forte e fragile, prigioniera di se stessa.
Mi è piaciuto molto come hai descritto i suoi sentimenti circa la morte di Marco, sia verso Armin, che soprattutto verso Eren, di cui hai tracciato, attraverso i suoi occhi, un bel profilo che è molto canon e per me assolutamente IC.
Di questa storia poi m piace, in particolar modo il rispetto verso i personaggi che ce l'hanno fatta amare e verso la trama costruita da Isayama. Le storie in cui si rimane nel'ambito della storia originale, approfondendo i personaggi e/o aggiungendo missing moments, o what if, sono in assoluto le mie preferite, perché in questa opera, complessa e tragica, secondo me c'è molto da dire e da approfondire. Tu l'ha fatto molto bene e hai anche spaziato tra varie situazioni e caratteri, mettendo in evidenza una volta in più, la solitudine e la durezza che questi ragazzi sono costretti a sopportare, qualsiasi sia la parte da cui stanno in questa guerra sanguinaria e spietata!
Complimenti gran bel lavoro!
Mi raccomando continua scrivere e regalaci delle belle storie come questa :)
A presto, un abbraccio!
(Recensione modificata il 29/03/2016 - 10:18 am)

Recensore Veterano
28/03/16, ore 23:21

Solitudine e insonnia... Che accoppiata perfetta per la povera Annie.
Io personalmente la adoro, e devo lasciare due parole su ogni fanfic su di lei che incontro, ma per quanto le apprezzi, la frase che le descrive meglio è "Mai una gioia!"
Anche questa mette tristezza nell'esaminare, insieme ad Annie, la sua situazione. Il disgusto nei confronti di Reiner mi risulta molto nuovo come punto di vista, interessante... In effetti potrebbe essere

Evvai, Hitch! Questo è un semplice sclero, ma la adoro, lei e Marlo, quindi visto che è rarissimo vederli in una fic, quando li incontro devo esultare XD

“ Non sono abbastanza stupida per crederci “
Quanta disillusione... Il punto di vista di una ragazza ricolma di ferite, costretta in un ruolo da carnefice che non desidera... ma che svolge dannatamente bene c'è da dire U___U

Almeno adesso, nel cristallo, si può sperare stia riposando un pò, lontana dai mali del mondo...

Complimenti per la fic, alla prossima!

Recensore Junior
28/03/16, ore 22:30

É interessante vedere come sei riuscita ad entrare nei pensieri di un personaggio piuttosto controverso. Mi sono fatta anch'io delle domande su chi Annie possa essere davvero, sul perché e sul come è diventata quello che è diventata, ma l'autore ci fa dei cenni così miseri su di lei e sul suo passato che mi è difficile farmi un'idea o andare almeno oltre tutti i motivi per relegarla al ruolo di semplice cattiva da farsi stare antipatica e punto.
Le tue riflessioni sono pertinenti e verosimili: Annie risparmia Armin e ha degli ovvi tentennamenti davanti all'atto di liberarsi di Marco, ci dimostra così che pur avendo tenuto un atteggiamento chiuso e a volte aggressivo - probabilmente per le ragioni che ci spieghi bene tu - c'è in lei più della freddezza che ostenta, eppure la si vede uccidere poco dopo anche in modi sadici e del tutto riprovevoli, in un modo insomma che poco lascia all'empatia di un lettore medio.
Siccome in questo caso io mi ritrovo ad essere quel lettore medio, pur con tutti i buoni sentimenti che posso averci impegnato, ti faccio i miei complimenti per essere riuscita ad entrare nella psiche di questo personaggio e per averne fatto un ritratto assolutamente consono all'interno della storia e del personaggio stesso.
Bel lavoro.

Recensore Veterano
28/03/16, ore 19:30

Disgusto? Non essere così cattiva con te stessa, la tua storia è molto bella! Hai deciso di affrontare il personaggio di Annie senza aggrapparti a un momento già visto nell'opera originale, e già questo è un aspetto interessante. Mi piace come l'introspezione della protagonista sia trattata come un flusso di pensieri, che passano da un argomento all'altro con naturalezza e credibilità. In particolare, ho apprezzato molto la parte iniziale in cui Annie parla di Reiner. Trattandosi di un personaggio che non parla quasi mai e non avendo visto grande interazione fra lei e gli altri due guerrieri, scoprire cosa pensi del soldato biondo è un aspetto curioso che ho avuto molto piacere di conoscere. Adoro e condivido l'idea che Reiner le faccia ribrezzo, è una tesi che ho sempre sostenuto! E mi sembra ancora più credibile e veritiera dopo la scioccante rivelazione del capitolo 77, a cui non hai mancato di fare riferimento. Il rapido cenno all'episodio di Marco si collega alla perfezione con l'immagine serena di Hitch, che dorme beata, "cullandosi" nella convinzione di una vita tranquilla, quella stessa vita di cui sarà Annie stessa a privarla.
Il rimorso è presente in questo racconto, verso eventi passati ma anche verso ciò che deve ancora avvenire: per questo mi piace la tua idea e il modo in cui hai deciso di trattarla. Non posso mancare, inoltre, di fare riferimento alla parte finale su Eren, altro spunto che mi trovo a condividere con te. Sono convinta che ci fosse molta attrazione da parte di Annie per il ragazzo, anche se probabilmente si tratta di un sentimento molto velato e sottile, qualcosa che Annie stessa ha deciso di non nutrire, cosciente di come sarebbero finite le cose.
Non so se hai riletto la storia prima di pubblicarla, perché ci sono un po' di errori di distrazione e un paio di battitura. Ma a parte questo il racconto è scritto davvero bene, sia nella forma che nel contenuto. Brava ancora!
A presto,

Strato.