4 - “Mera pietà” di A m e t h y s t.
Totale: 38/40.
1) Grammatica e ortografia: 5/5.
Perfetta!
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 4/5.
Hai uno stile che, personalmente, mi intriga molto. Adoro gli stili pieni e intensi, trovo che il tuo sia particolarmente evocativo e anche coinvolgente.
È molto curato, cosa che non posso che apprezzare, e il lessico ricercato rende il testo sofisticato e di maggior pregio. Bellissime anche le immagini: “chioma d’ombra”, “mero atto di pietà”, devo dire che hanno catturato il mio immaginario.
Ci sono, tuttavia, alcuni punti che sono effettivamente troppo lussureggianti, persino un po’ barocchi: “il suo sguardo vacillò, brumoso, traditore della venefica consapevolezza che le corrompeva l'anima”, “Udisti il pianto nella sua voce, prima d'ammirare le stille d'angoscia che ne graffiavano le gote di luna.”.
A me in linea di massima uno stile pieno non dispiace, ma in questi periodi hai un po’ ecceduto.
3) Titolo: 5/5.
Il titolo che hai scelto mi piace molto, è lineare, corto, incisivo, in un certo senso persino sprezzante. Ho apprezzato in maniera particolare che venisse ripreso proprio nel finale della storia, secondo me riassume benissimo il senso e l’intento stesso di tutta la drabble.
Complimenti!
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 10/10.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione che hai dato ai personaggi. L’ho trovata originale, seppure mi sia sembrata in linea con il poco che si sa di loro.
Salazar, naturalmente, è la star, e non ne esce troppo bene. È una figura oscura, un uomo perverso e crudele che si diverte a infierire sulle debolezze della donna ama – o comunque con cui ha una relazione. È incapace di sentimenti positivi, anche la sua frase finale non è una consolazione per Priscilla, ma quasi un ulteriore infierire.
Priscilla, invece, si intravede appena, sotto Salazar, dietro un velo di lacrime, non compare mai chiaramente. Di lei si intuisce il rapporto denso di contrasti con la figlia, la sua indifferenza verso la stessa, il dolore quando Helena scappa, le lacrime che, secondo me, sono di rimpianto, perché in fondo sa che avrebbero potuto fare di più.
Mi hai affascinata con questi personaggi, non lo nego. Se dovessi scrivere altro su di loro, fammi sapere.
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/5.
Il tuo pacchetto era: “Coppia: Priscilla Corvonero/Salazar Serpeverde.
Indicazione: Vorrei che fosse mostrato il lato più meschino dei personaggi oppure che il loro amore fosse basato su un’affinità più intellettuale che fisica.”
Hai scelto la prima indicazione e secondo me te la sei cavata anche abbastanza bene.
Salazar appare in tutto il suo essere mellifluo e crudele: è divertito dal rapporto a pezzi tra Helena e Priscilla, è divertito dal fatto che Priscilla pensi prima a se stessa e al suo essere una strega di successo che alla sua stessa figlia. Mi ha colpita che le ricordasse durante l’amplesso quanto Helena la odiasse, è spregevole e piuttosto perverso, ma lo vedo in linea con il personaggio e con le indicazioni del pacchetto.
Non ti ho dato il punteggio pieno per Priscilla. Il suo lato più meschino viene fuori in maniera secondo me non chiarissima: il suo tacere, nonostante l’amore per la figlia, risulta un po’ ambiguo. Le sue lacrime sono coerenti con ciò che succede, ma mi hanno lasciata perplessa: avrei preferito ci fosse nella drabble qualche spiegazione in più, di modo da apprezzare anche Priscilla in tutta la sua umanità.
6) Gradimento personale: 10/10.
La tua storia mi è piaciuta moltissimo. Hai scelto sicuramente un pacchetto affascinante, ma devo dire che l’hai anche sviluppato molto bene – a dispetto delle critiche che ti ho mosso sopra, la tua storia è davvero avvincente.
Lo stile forse in alcuni punti è un po’ ricercato, ma meglio così piuttosto che banale, sinceramente non mi ha disturbato.
Davvero una bella storia!
Giudizio dell’Autrice del pacchetto, LaTeoriaDelTutto: 26/30.
La storia si attiene ai contenuti del pacchetto, che richiedeva di mostrare il lato più meschino dei componenti della coppia.
Ciò che ha reso la lettura faticosa, talvolta, è lo stile. Prendo ad esempio due frasi della drabble: “ (…) il suo sguardo vacillò, brumoso, traditore della venefica consapevolezza che le corrompeva l'anima.”, “Udisti il pianto nella sua voce, prima d'ammirare le stille d'angoscia che ne graffiavano le gote di luna.”
La parola che mi ha attraversato la mente a una prima lettura è stata “troppo”. Un concentrato di termini ricercati che elevano il livello del lessico adoperato, ma che rendono difficoltosa la comprensione del contenuto. Nelle frasi citate lo stile si potrebbe quasi definire barocco, a mio parere. Devo ammettere di essere rimasta un po’ delusa, avendo letto altre storie dell’autrice.
Tuttavia, a parte questi elementi stilistici che non ho particolarmente apprezzato, il resto mi è piaciuto molto, spingendomi ad assegnare un punteggio alto.
La caratterizzazione dei personaggi, in particolare, mi ha colpito in positivo, anche perché si avvicina molto all’idea che ho di loro. |