Recensioni per
Sick Rhymes
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 228 recensioni.
Positive : 228
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/07/17, ore 19:25

Ecco qui
la lettura della storia è stata un travaglio anch'essa, - cause di forza maggiore miste si sono unite contro di me - mi immagino scriverla, e anche peggio: aver finito di scriverla.
Deve essere stato bellissimo interagire man mano con i lettori, sentire la partecipazione che hai creato per questo mondo personale che è la trama della storia.
Una Omegaverse che non ha avuto mezza svolta prevedibile, un momento di noia, o - se è per questo - una falla nel "giallo" vero e proprio.
La paura è passata, john e Sherlock sono in salvo da piani omicidi e vendette, ma la vera difficoltà arriva adesso.
Ci sono i timori, le fobie, i sentimenti repressi che lottano uno contro l'altro per vincere, e sembra che la negatività che è costruita da questa società debba avere la meglio sul grande splendido amore di questa coppia, ma non sarà così *-*
C'è una strada difficle ma sempre giusta, che è la fiducia in quello che il nstro cuore ci suggerisce; anni di dolore e disperazione si spengono nel loro abbraccio, nel loro timido scoprirsi amanti nuovi, come se esistessero da quel giorno.
bravissima, non ho altre parole...
sono felice del finale, colpta dalla costruzione della vicenda e ancora una volta impressionata da come questo genere all'imporvviso sembra interessantissimo!
baci grandi,
Setsuna

Recensore Veterano
23/04/17, ore 19:03

Eccomi qui finalmente! Come ho detto in un'altra recensione non mi ero resa conto di non aver recensito il finale di questa magnifica storia. Mea culpa. Quindi cerco di recuperare ora, ho ridato un rapido sguardo ai vari capitoli e ho riletto l'ultimo, perdonami se non sarò super dettagliata come avrei potuto esserlo al termine della lettura. Inizio dicendo che non sono un'esperta delle omegaverse, non mi dispiacciono ma ne ho lette poche, in ogni caso avevo spesso visto nominare questa Sick Rhymes quindi quando l'ho trovata mi ci sono avvicinata con molta curiosità. Di certo ho capito il motivo della sua fama, è scritta molto molto bene (ma i tuoi lavori sono una garanzia su questo) ed è veramente bellissima. Ci sono vari elementi che ho apprezzato, il modo in cui hai curato il caso e quindi la parte del giallo (che purtroppo spesso viene trattata con un po' di superficialità), ma su questo ti ho già espresso tutta il mio entusiasmo per le tue scelta. Quindi mi focalizzerò sui rapporti di cui hai parlato e per far questo mi aiuterò parlando di ciò che mi è rimasto impresso anche dopo un po' di tempo dalla lettura. Perché se continuo a ricordarlo vuol dire che mi ha colpito e mi è piaciuto, no? Uno di questi momenti è il confronto tra John e Lestrade, nel quale quest'ultimo apprende la vera natura del dottore. Mi è piaciuto molto il rapporto che hai descritto tra i due, la loro amicizia è un qualcosa di vero e puro, mi sono piaciuti anche i riferimenti che hai fatto alla costruzione di tale rapporto, il fatto che John abbia impiegato tempi per aprirsi e fidarsi di Greg. Tra gli elementi che ho apprezzato poi c'è stata una frase di qualche capitolo fa che è questa: "“Non siamo mera usta”, aveva detto Sherlock, e John – solo in quel momento – aveva davvero capito.
Che esisteva una differenza, tra chi combatteva i propri istinti per rimanere libero, e chi si abbandonava a loro, con la scusa di esserne schiavo." Ecco qui ho apprezzato davvero la rappresentazione della natura di questo mondo, certo molto è prefissato dalla biologia, ma c'è una differenza tra ciò che è realmente determinato e ciò che invece si accetta passivamente con la scusa del non poter far nulla per sfuggire a queste leggi. L'ho trovato un concetto davvero profondo. Infine il rapporto tra i due protagonisti. Semplicemente perfetto, riescono ad arrivare ad avere qualcosa di vero, sincero, umano, loro che non avrebbero mai immaginato di volere qualcosa del genere. Ancora una volta c'è una tua bellissima frase (questa volta nelle note) che arriva al cuore della questione ed è questa "“L’uomo.”
Volevo che fosse questa l’ultima sensazione a rimanere, della storia.
Un uomo e la sua scelta". Fantastica, davvero, non voglio aggiungere nient'altro a ciò che hai magnificamente detto tu. Concludo con una mia piccola interpretazione: secondo me John, che alla fine si è dimostrato il più coraggioso, smentendo ancora una volta l'imposizione biologica, è quello che ha realmente accettato e compreso appieno la propria natura (ricollegandoci a quello detto prima), ecco perché non gli importa più come prima di trovare una "cura". Ha capito che è inutile lottare contro la propria natura di omega, soprattutto perché questa non definisce ciò che realmente è. Ecco perché secondo me tutto ciò che è descritto nelle omegaverse (morso, scia, legame, ecc) potrebbero anche non rappresentare più una minaccia per lui, perché ha compreso ciò che realmente sono, meri atti fisici (mi riferisco soprattutto al morso e alle altre azioni pratiche, qui torniamo alla mia poca conoscenza delle omegaverse). Ciò che definisce ciò che lui realmente è è tutto ciò che ha fatto fin'ora, ciò che è diventato, le sue scelte e il suo coraggio. Sherlock lui l'ha scelto per ciò che anche lui realmente è, non perché guidato dagli ormoni. Il detective invece non mi è sembrato ancora pronto a tutto questo, qui è lui quello più spaventato. In tutto questo se vogliamo possiamo vederci un parallelismo con il nostro di mondo, nascere uomini o donne, alti o bassi, magri o rotondi, non determina chi siamo, una donna non sarà (e non dovrà essere) meno importante o meritevole o più sottomessa in quanto tale, bisogna sempre lottare non contro la biologia, ma lottare per affermare noi stessi, chi siamo e quanto valiamo. Ho parlato di donne ma questo discorso può estendersi a tutti. Scusa il volo pindarico che ho fatto, ma la tua storia mi ha ispirato. Alla prossima, un bacio!
(Recensione modificata il 23/04/2017 - 07:06 pm)

Recensore Veterano
21/03/17, ore 23:42

Alright, eccomi finalmente a recensire questa fantastica storia (sono la tipa di Facebook, ciao!).
Inizierei dicendo che il primo aggettivo che ho associato al tutto, mentre leggevo, è stato geniale. Ora non mi ricordo esattamente a che punto l'ho detto, forse leggendo il primo incontro tra John e Sherlock, ma so che è stata la prima idea definita che ho elaborato.
Premessa conclusa, continuerei parlando di come un universo del genere mi metta l'ansia addosso, e di come l'ambientazione sarebbe potuta essere stravolta da un AU simile. Invece, il fatto che sia ambientato nella Londra ''di sempre'', nella Baker Street di sempre, rende il tutto molto più verosimile. Di solito mi immagino le ambientazioni degli AU in stile Divergent, cose così, ma devo dire che dopo l'iniziale assestamento l'effetto è stato fantastico. 
In più trovo che tu sia stata in grado di descrivere scene, personaggi e dialoghi in maniera praticamente perfetta, rispetto alla serie tv. Mi sono ritrovata spessissimo a commentare con una mia amica dicendo "E' esattamente quello che direbbe Sherlock", oppure "Ho immaginato John fare quella faccia lì", e così via. Talmente tanto brava che quando hai iniziato a descrivere Victor ho dato per scontato che fosse Moriarty, perché era naturale visualizzare lui che compiva determinate azioni, o pronunciava determinate parole. Ma a questo torno dopo.
Essendo che ho letteralmente divorato tutta la fanfiction in meno di 24 ore, per me ora è un po' complicato ricordare tutto ciò che volevo dirti mentre leggevo, soprattutto perché non ho preso appunti e non sono Sherlock Holmes. Ma farò il possibile per ricordarmi tutto, promesso.
Ho adorato il modo in cui hai riportato certe scene iconiche, adattandole perfettamente al contesto, come appunto il primo incontro del detective e del medico, e di conseguenza come Lestrade ha preso il ruolo fondamentale che aveva Mike nella stessa scena. Oppure, l'incontro tra Mycroft e John, opportunamente riadattato, che risulta comunque plausibilissimo.
Allo stesso modo mi è piaciuto come hai inserito le citazioni all'interno dei dialoghi, anche se ce n'era una che mi suonava vagamente forzata. Me la sono ricordata ora, è quella degli eroi che Sherlock dice a John mentre si confida su Victor (io l'ho mentalmente catalogata come ''scena del camino''): forse quello che mi ha convinto meno era la frase con cui l'hai introdotta, ma in realtà non ricordo con precisione. 
Penso che i dialoghi risultino particolarmente adatti perché, come hai detto, hai visto la serie in lingua originale, e quindi la ''materia prima'' era di prima qualità: molto spesso ho pronunciato le rispettive frasi in inglese, citazioni o frasi comuni, e suonavano perfette (tipo il saluto di Jim, quel ''Ciao!'' dall'intonazione particolarissima e distintiva, lo adoro). Anche per questo motivo, a mio avviso, i personaggi risultano IC nonostante il difficile adattamento, insieme alla precisa decrizione dei loro movimenti.
Mi si sta appannando il cervello, inizio a dimenticare cosa devo scrivere, mi sbrigo.
Parlando dei personaggi, una cosa che mi ha colpito inizialmente è come Sherlock, di solito imperscrutabile, risulta molto più comprensibile a livello emotivo grazie alla sua scia, mentre per assurdo John è sprovvisto di questo ulteriore elemento espressivo (non che ne abbia bisogno, essendo che la storia è principalmente raccontata attraverso i suoi occhi, almeno all'inizio). Leggendo questa fanfiction mi sono accorta di come gli atteggiamenti del detective nei confronti del medico siano effettivamente riguardevoli rispetto al trattamento che riserva agli altri personaggi, nella stessa serie. E anche quando inizia ad allertarsi sempre di più, preoccupato per l'incolumità di John, risulta davvero plausibile. La sua capacità di autocontrollo, la sua riservatezza, anche l'aggressività e la prepotenza sono perfettamente equilibrati e li hai saputi sfruttare benissimo. Ho adorato come hai deciso di descrivero John attraverso i suoi occhi: intelligente, forte, maestoso. Chissà se glielo dirà mai, penso che John si commoverebbe.
Per quanto riguarda la caratterizzazione del medico, mi sembra adeguatissima. Ho apprezzato infinitamente la scelta di enfatizzare la sua forza di volontà, una delle qualità per cui secondo me John Watson è un esempio, rendendo però la sua natura fortemente emotiva, e il conseguente contrasto tra emotività e controllo. Personalmente l'ho sentita una lotta sofferta tra il ''cosa sono'' e il ''chi voglio essere'', probabilmente perché le situazioni non consentivano un vero e proprio incontro delle due parti. Quel che vorrei per questo John Watson è che trovi l'equilibrio, convinta che rigettare completamente la propria natura faccia soffrire indicibilmente, e allo stesso tempo sostenendo fermamente la sua lotta per l'autodeterminazione, da ragazza queer che si affaccia al concetto di conflitto esistenziale in prima persona.
Un'altra cosa che mi ha colpita e turbata molto è la presenza degli Snubber per gli Omega, ma non per gli Alpha. Mi spiego (premettendo che non è detto che io abbia capito completamente lo scopo di questa ''medicina''): esiste qualcosa che permette agli Omega di proteggersi, nascondendosi all'olfatto degli altri, perché è pericoloso essere un Omega in Calore, in quanto si è infinitamente vulnerabili. Si parla spesso di morsi, il che non mi è ancora chiaro come concetto, ma da quel che ho capito è il modo in cui un Alpha ''si appropria'' (termine barbarico, ma tutto questo AU mi ispira barbarie dqa quel punto di vista) di un Omega. Quello che mi ha colpito è che non esiste niente che possa aiutare gli Alpha a controllare questa loro violenza istintiva, quindi l'unico modo che un Omega ha di proteggersi, seppur solo per un determinato lasso di tempo che non durerà per sempre, è che prendano gli Snubber. Questo concetto di doppi standard mi ha fatto pensare al modo che la società ha di rapportarsi con lo stupro: non si fa prevenzione per evitare che le persone diventino stupratori, ma ci si limita ad insegnare alle potenziali vittime come essere prodenti e cercare di proteggersi. Spero di essermi spiegata decentemente, inizio a ragionare male.
Avviandomi alla conclusione, ci tenevo a dire che ho apprezzato un sacco l'aver citato Agatha Christie, una delle mie scrittrici preferite, e il fatto che effettivamente non avevo capito il nesso tra il caso di Sherlock e Dieci Piccoli Indiani sinché non l'hai spiegato, ma aveva molto senso e sono rimasta senza fiato. Ancora, un piccolo grande dettaglio: in un universo del genere, per ovvie ragioni, non esiste nessuna discriminazione basata sulla sessualità di qualcuno, il che mi ha in qualche modo scaldato il cuore. 
Detto ciò, posso dire di aver concluso, anche se avrò tralasciato un buon 40% di ciò che avrei voluto effettivamente comunicare. Spero di non averti tediato, semplicemente ho amato infinitamente questa fanfiction e ho sentito di dover condividere le mie opinioni, nonché ringraziarti per questa perla.
Ultima cosa, prima che vada: Victor. Per me è stato evidente che quello fosse Jim, per questo quando ho letto il nome sono rimasta confusa, per poi pensare che effettivamente fossero la stessa persona e averne la conferma poco più avanti. Piuttosto, mi chiedevo dove avessi incontrato il personaggio di Victor Trevor, magari nei romanzi (la butto lì, dal momento che non li ho letti e non mi sembra che il nome compaia nella serie prima della quarta stagione, e questa storia è completa da ben prima che andassero in onda gli ultimi episodi)? E' una futile curiosità, ma non riesco a smettere di chiedermelo.
A questo punto ti saluto, ma penso che a breve recupererò qualche altra tua storia, da brava stalker quale sono.
Bye!

Recensore Master
18/01/17, ore 22:15

Così arrivo alla fine di questa storia che avevo bypassato perché l’Omega!verse non mi attirava… Avrei dovuto, comunque, considerare che il tuo nome di Autrice è una garanzia ma, a volte, i pregiudizi ci impediscono una scelta più agile. Ricordo di aver letto, in passato, storie relative a quell’universo dense di una sessualità , sordida, pesante che stravolgeva i caratteri dei personaggi, Sh e John, rappresentati in balìa di ormoni ed istinti irrefrenabili. In “Sick Rhymes” non c’è tutto questo: si coglie sì lo scenario sociale come qualcosa di cupo e costrittivo, ma anche i cambiamenti fisici e psicologici che, per esempio, vengono scatenati dall’estro, vengono rappresentati in maniera misurata, sempre ancorati all’umanità meravigliosa di John. Questo capitolo si chiude lasciando il sapore di una tenerezza infinita, di un amore che protegge e dona la pace. Le rappresentazioni dei personaggi sono perfettamente IC, dai più semplici come Martha Hudson ai più complessi e variegati come Sh e Moriarty. Il tessuto che costituisce la trama su cui si svolgono le vicende si percepisce come solido, grazie anche ai riferimenti culturali che gli donano credibilità. E per finire, unico è il tuo modo di scrivere, teso e veloce quando si tratta di inseguire John alla ricerca di Sh ma che si fa dolce ed ammiccante per rappresentare, per esempio, il tenero impaccio che quest’ultimo prova nel manifestare ciò che prova veramente per il coinquilino. Per concludere, una grande storia la tua, da conservare e rileggere.

Recensore Junior
07/08/16, ore 19:15

Bella la fine. Ho letto la storia un po' di tempo fa e tutte le volte che andavo nella sezione Sherlock della mia "libreria" mi diceva "recensiscimi..." E quindi dopo averla riletta ho deciso... È così dolce e carina, soprattutto come alla fine anche le loro barriere più forti siano cadute. E poi il finale! Semplicemente adorabile.
Spero ci sia un continuo, perché Moriarty non esce così di scena senza avere già in mente il prossimo schema di gioco.
Poi io sono un JohnxSherlock convinta, quindi tutt'e le storie che parlano di loro mi fanno impazzire.
Un saluto,
Dio_dei_Fluff

Recensore Veterano
01/04/16, ore 23:34

Wow, questa colclusione può essere riassunta solo così. Quest'ultimo capitolo mette in luce pienamente i sentimenti dei due, che erano stati introdotti nel capitolo scorso. E' una scoperta, una bellissima rivelazione, una accettazione totale dell'altro, pregi e difetti e soprattutto un rispettarsi a vicenda come compagni non convenzionali e in primis come persone. La persona che tu hai messo al centro della storia e con cui hai voluto conclude, l'essere umano non la classe scelta dalla natura dei geni di entrambi, è un ragionamento molto profondo il tuo che ha trovato pieno sviluppo in questo capitolo ancora più che negli altri. In particolare adoro le premure che uno Sherlock non legato, ma comunque "legato" indirizza a John e lo stesso le difficili confessioni di un John che non vuole essere solo ormoni ma anzi, un uomo che decide per sé e il suo destino e per chi amare. Facendo un salto al capitolo precedente (perdonami sono pessima per non averlo commentato subito... mea culpa) tutto l'insieme della vicenda è stato entusiasmante, da quando John arriva a casa di Victor e trova ad aspettarlo un Moriarty, a quando viene rinchiuso e nonostante ciò mantiene intatto il suo autocontrollo poderoso e militaresco. Oppure quando uno Shelrlock preda di una furiosa frenesia interviene in maniera irruenta nei folli piani di Moriarty per poi rischiare il sacrificio pur di salvare il suo John, e a proposito queta trasposizione nella tua storia della scena della piscina è fantastica così come la citazione della parola di sicurezza "Cammei Vaticani", un tocco da maestra. Poi l'intervento di Lestrade, sant'uomo, che fa poche domande ma al contempo risolve più situazioni di tutti gli altri "idioti di Scotland Yard". E poi la scena frenetica della cattura alternata ad una conclusione dolce ed intensa di John e Sherlock che si scoprono senza più timori, unendo se stessi nelle loro scie. Una conoscenza profonda che si completa dal punto di vista fisico in questo ultimo, dolce, capitolo. Ti dico la verità che un po' mi spiace lasciarli, vorrei vedere come sarà per loro, come sarà per John ora che la sua natura potrebbe restare evidente per sempre, ma queste sono altre storie e forse è meglio rimangano desideri malcelati (chissà, mai dire mai no? ;) ) Bene, penso di essere stata prolissa abbastanza, concludo qui quest'ultima recensione. Spero davvero di poter vedere presto un altro tuo lavoro, sicuramente meriterà di essere letto qual'ora decidessi di metterti ancora in gioco. E un ultimo piccolo ringraziamento per le immagini di accompagnamento, semplicemente perfette, chi sono gli artisti a proposito? Concludo con un grazie, per aver terminato la storia, per averla fatta nascere e per averla continuata nonostante tutto, a volte contro la tua stessa volontà, pur di portare a termine questo impegno e per essere corretta verso i lettori, non sarà mai abbastanza grande questo grazie per questo! Complimenti vivissimi ancora e beh, buona fortuna per tutto! Alla prossima storia!
Un abbraccio, Sonia :)

Recensore Master
01/04/16, ore 10:34

La fanart finale è bellissima e molto adatta a quest'ultimo capitolo. Come sai ho avuto difficoltà a farmi piacere la conclusione del caso e della faccenda Victor/Jim, ma quello che ho letto in questo capitolo... non avrei potuto sperare conclusione migliore per John e Sherlock. Né una più adatta. Mi è piaciuto il loro rincorrersi, l'ho trovato quasi una danza. Come Sherlock ancora si rifiuti di fare il passo definitivo e tenti di fuggire. Come John lo rincorra. E alla fine, quando Sherlock si decide, dica di non voler passare il calore con lui. Questo è insolito per le omegaverse e va al di là delle mie più rosee aspettative. Non credo, per il futuro, che John voglia tornare a quello che era. Al di là del morso o meno, del legame c'è o non c'è. Io penso che abbia capito che nell'essere Omega non c'è nulla di male o sbagliato e che è in grado di difendersi e comportarsi, esattamente come faceva quando assumeva inibitori e tutti lo credevano un beta. Insomma che abbia capito che è bello anche così. Forse prima o poi se ne convincerà anche Sherlock, del fatto che va veramente bene così. Ma non c'era da pretendere che ci arrivasse ora. L'evoluzione di questa storia è stata molto lenta, ed è già moltissimo il fatto che abbiano capito di amarsi e di voler stare insieme. Si percepisce, ecco, il tuo aver lasciato aperte alcune strade per un ipotetico sequel. Non so se deciderai di scriverlo, ma per il momento mi godo questo finale.

Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
01/04/16, ore 00:37

Ahwww, l'immagine finale ci sta da Dio *^* me piace moltissimo, come la conclusione di questa perla che urla Omegaverse da miglia di distanza. In cuor mio spero che tu tornerai presto a scriverne un'altra perchè, davvero, di gente che ne scrive ce ne sono davvero poche e di chi ne scrive belle ancora meno, tu entri in entrambe le categorie c:
Adoro le Omegaverse ed in inglese ce ne son talmente tante da crearci un libro, purtroppo non so l'inglese e farmele tradurre da chi non le sopporta non mi pare bello, soprattutto chiedere una cosa del genere, per questo apprezzo chi - come me - le adora e, soprattutto, le scrive postandole qui in modo che possa leggerle!
Un capitolo veramente dolce, bello finire l'angst con un po' di dolcezza.
A presto ♥
~Aka

Recensore Master
31/03/16, ore 23:16

Ah no!
Non ci puoi abbandonare così.
DEVI scrivere un seguito ... o scatenerò l'ira di Victor-James su di te! ahahahahah (risata diabolica e sadica) ...
Ciao! :-)
Scusa l'inizio bizzarro della recensione, ma leggere la fine di questa storia storia mi ha commossa.
È stato bellissimo che ci fossero solo loro due.
Bhe ok, Mrs Hudson ha fatto una comparsata, ma tutto il capitolo è solo loro due.
Perfetto.
John che prende in giro Sherlock è divertentissimo.
Sherlock è pieno di paura e non vuole che John lo accetti per bisogno.
Il fatto che l'Omega sia più forte dell'Alfa e lo debba convincere che lo vuole perché lo ama (non se lo dicono apertamente, ma è così) e non perché ne abbia bisogno, è tenerissimo.
John, l'Omega, è quello forte.
John, l'Omega ha accettato se stesso e non gli importa più di cosa pensino gli altri.
John, l'Omega, è un uomo che sa cosa voglia e chi voglia nella sua vita.
Sherlock capitola davanti all'uomo di cui capisce di non poter fare a meno
È agghiacciante che Sherlock capisca quanto John sia importante per lui per il fatto che sia disposto ad uccidere freddamente chiunque possa anche solo pensare fare del male al dottore.
Però, questo modo totalizzante è il modo in cui Sherlock ama.
John è la forza e la dolcezza, il cuore.
Sherlock è il timore e la freddezza, la mente.

La frase fine è stupenda.
Meravigliosa.
John è tutto lì.

Naturalmente, non ci lasci senza un seguito, vero? ;-)

Bravissima.
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Junior
31/03/16, ore 20:07

Ciao, volevo complimentarmi con te della tua stupenda storia!!
Parto dal presupposto che seguo questa storia dall'inizio, e me ne vergogno di riuscire a lasciare un commento solo alla fine...per cui ti chiedo venia, veramente ne sono molto mortificata, ma solo adesso riesco a trovare il tempo per dirti anche la mia (anche se in ritardo, facendo sempre la spettatrice silenziosa nell'evoluzione della storia senza paragoni tra i miei due beniamini preferiti).
Sei fantastica, sei riuscira a rapirimi e portarmi in un mondo tutto nuovo, fatto di paure, passioni, colpi di scena ed amore...una interpetazione fantastica di un mondo (l'omegaverse) che mi ha sempre affascinata e su una serie che amo alla follia...per non parlare della coppia perfetta che hai scelto (amore per la johnlock 4ever) <3.
Ci sarebbero tante cose da scriverti che dubito la mia tastiera possa riuscire a reggere XD la passione e l'amore che ci metti sono visibili in ogni parola e riga, è ti giuro riesci letteralmente a prendere da dentro una persona in un modo unico (almeno e questo ciò che mi è successo).
Nulla..non ho parole, solo GRAZIE veramente, perché ci hai regalato una storia mozzafiato ed un avventura unica!!!
Sappi che se mai deciderai di fare un continuo (il nostro Jimmy-Victor potrebbe tornare....loro tornano sempre per rompere le uova nel paniere è.é, e poi hai lascia un finale così aperto...Jhon ed il calore imminente, Sherlock convinto nel trovare una soluzione...) bhe allora sappi che sarò presente, perché non mi farei mai sfuggire un occasione d'oro con un altra tua storia su questi due!!!
Ripeto comunque...FANTASTICO!!!

Un bacio da MewWhite, alla prossima <3
P.s.....amo quandi metti queste immagini alla fine...sono così...hawww *-*

Recensore Master
31/03/16, ore 17:49

Grazie a te, dico davvero!
Non poteva esserci un epilogo migliore per i nostri amatissimi Sherlock e John!!
Alla fine, si sono scelti a vicenda.. il loro è stato un incontro d'amore.. tra due uomini, non tra un Alpha e un Omega.. alla fine, il cuore ha vinto su tutto il resto...
Sono profondamente commossa, e so già che mi mancheranno tantissimo, ma tutte le cose belle finiscono, prima o poi...

Ho appena inserito questa storia tra le preferite.. la rileggerò sicuramente!!

Alla prossima, spero!! :)