Sono d'accordo con la precedente recensione. Tu dici che Zoro non è uno che esterna i suoi sentimenti: vero (in parte). Un po' di introspezione però serve in un momento simile. Hanno appena ucciso la sua amata, che oltretutto era in attesa del loro bambino. Un'amata che dovrebbe appartenere al fronte opposto, eppure lui la ama a prescindere dalla divisa. Insomma, è una situazione abbastanza carica. Perdere il compagno o la compagna della propria vita è uno dei traumi peggiori che si possano affrontare. E' una separazione impossibile da accettare, fa impazzire. Ok, al termine dello scontro Zoro scoppia a piangere, ma che altro? Non dico che deve strapparsi i capelli né dare in escandescenza. Lui ha molto del samurai, dopotutto. Ma dentro di lui qualcosa si è spezzato per sempre. Prova a descriverlo.
Anche qualche scena prima, cosa ha provato avendo davanti agli occhi il cadavere di Tashigi? Il cadavere della seconda donna più importante della sua esistenza ("seconda" in termini cronologici). Che cosa vede? Cosa prova, cosa pensa? Può anche non avere reazione: rimanere intontito nel dolore, diventare temporaneamente insensibile per proteggersi. Ma dillo. Specificalo. Altrimenti tutta la scena sembra una presentazione di fatti dove i personaggi sono soltanto attori che non vivono la storia realmente. 

Altro appunto: manca una qualsiasi contestualizzazione. Dove si trovano? Non necessariamente dal punto di vista geografico, ma comunque: su che tipo di terreno sono? Erba, sabbia, cemento? E' giorno o notte? Fa freddo, fa caldo, piove, c'è il sole, c'è vento... Non devi per forza fornire tutte queste informazioni, ma almeno un paio non guasterebbero. Anche se si tratta di un sogno, un contorno c'è sempre. Può essere paradossale, certo. E cambiare da un momento all'altro.
L'ambiente circostante è perfetto quando vuoi descrivere le emozioni dei personaggi, perché può sposarsi con esse oppure essere in aperto contrastro e creare conflitto/frustrazione nel loro animo.

Quella che hai scritto tu, più che una storia fatta e finita, sembra un promemoria. Una serie di appunti. E non per la lunghezza, eh! Quella non conta. Per il contenuto. Ci sono anche i soliti errori di accenti mancanti sui passati remoti e frasi troppo lunghe. Non devi mai pubblicare una storia appena hai finito di scriverla. Rileggila sempre dopo qualche giorno e i passaggi poveri ti salteranno all'occhio. Insomma, i consigli che ti ho già dato in privato :)

Secondo me, avresti potuto fare di meglio. Il materiale dell'idea in fondo è molto buono ma forse hai avuto troppa fretta di pubblicare. Se avessi riletto più volte il testo, sono sicura che avresti aggiunto le cose che mancano e avrebbero resto la one Shot molto molto più incisiva. Parlo di descrizioni degli stati d'animo, delle descrizioni del combattimento, del dolore di Zoro che potevi calcare e invece praticamente non esiste. Anche lo scontro in sé è molto povero.
Puoi ancora migliorare.
Buon lavoro.
Alla prossima.

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