Recensioni per
Incoming Call
di Padme Undomiel

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
16/10/17, ore 01:35
Cap. 1:

Ho fatto la donna coraggiosa e l'ho letta.
Devo fare in primo luogo i più sinceri complimenti alla tua capacità di entrare nei personaggi, caratterizzarli e renderli perfettamente IC nelle sfumature, nelle incertezze delle loro voci, nei gesti, negli sguardi, è molto difficile rendere in questo modo perfetto un personaggio - dargli una seconda vita - e riuscire ad emozionare con esso come fosse l'originale. sei entrata in empatia con Roy, sei entrata in empatia con Winry, con un sentimento comune ma con risvolti e sfaccettature diverse: ho notato in primo luogo come fosse difficile far emergere il nome ed dalla conversazione, eppure dal silenzio è evidente il modo in cui Roy lo cerchi e cerchi a sua volta risposte; il gioco fatto con Winry è probabilmente un gioco fatto con se stesso molto prima.
La narrazione è piacevolmente lenta, si sofferma sugli stati d'animi, sui gesti, sulle piccole riflessioni e rende viva l'atmosfera, conferisce realismo e aiuta nell'empatia, tanto che ho apprezzato davvero molto Winry... ho fatto pensieri positivi su di lui, mi è stata a cuore, mi è piaciuta, l'ho vista come una figura amica che avrei voluto consolare: il suo dolore ha tante forme, ha tanti sfoghi, tanti punti sensibili e - la cosa che ho trovato più bella - è che la domanda principale davanti a questo dolore sia il chiedersi il perché Ed e Al non possano essere felici, così che anche lei - la loro famiglia - possa essere serena, possa tornare a non esser messa da parte, perché lei è stata confinata in quella campagna e nella storia di Edward Elric, un confinamento che non deve risultarle affatto giusto.
I riflettori puntati su Winry però non hanno ridimensionato l'impatto e il fascino di Roy; pur non conoscendo i suoi sentimenti e i suoi pensieri chi legge è assorbito dalle sue parole che risultano sempre gentili, sempre speranzose e di grande dignità. Roy può essere facilmente frainteso, ma basta una conversazione prolungata con lui perché possiamo cogliere il suo lato romantico quanto saggio, capace di vedere la realtà con uno sguardo più profondo anche se può sembrare fanciullesco: sì, nelle sue poche battute hai davvero comunicato tanto di Roy.
La lettera di Ed scalda come un abbraccio, è triste ricordare dell'Ed dodicenne carico di entusiasmo che ancora non aveva conosciuto il lato oscuro degli Alchimisti di Stato, ma allo stesso tempo fa sorridere perché è un bel ricordo di lui, non è un ricordo triste come i tanti che ha collezionato.
Ottimo primo capitolo, mi ha rapita nella sua scorrevolezza ed è stato emozionante al punto giusto, capace di strapparmi un sorriso nostalgico.

Recensore Junior
16/04/16, ore 19:20
Cap. 1:

Ciao! Bellissima questa storia! Mi stupisce che abbia solo una recensione! Ho trovato molto bello il modo in cui Roy cerca di consolare Winry, considerando che è stato per mano sua che i suoi genitori sono morti. La malinconia è palese, ma in generale l'ho trovata anche una storia molto dolce!
Un bacio!

Nuovo recensore
10/04/16, ore 11:46
Cap. 1:

Grazie. Grazie davvero. Lo sai quanto io mi emozioni per queste cose. E proprio perché ti ho seguita in questo parto, la cosa ha per me un'importanza ancora più grande. Quindi, lasciati dire un sincero Grazie, con tutto il cuore, senza proteste.

Prima di tutto, come sempre, volevo farti i complimenti per la tua capacità di rendere IC i personaggi. Ma questa storia ha una nota di merito che riguarda il personaggio di Winry. Winry è rappresentata in tutta la sua maturità, nella sua sofferenza sobria e silenziosa che, però, trapela, seppur con la massima discrezione, da ogni suo poro, e si riflette su ogni suo movimento, ogni sua azione, ogni suo pensiero, anche in quelli che possono apparire più casuali o marginali. Roy è proprio Roy. Ha una potenza espressiva altissima, seppur mantenendo il suo parziale distacco. La cosa che mi sorprende di più, per quanto lo riguarda, è confrontare come hai dipinto il suo personaggio e come lo si veda totalmente distrutto in Shamballa. Questo Roy vibra di speranza. Di una speranza che regala, o meglio, fa rifiorire in Winry, rendendola consapevole.
Come ti avevo già detto (per cui non mi dilungherò su questo), tutta la conversazione si svolge su due piani paralleli, ma uniti tra loro da un filo rosso e, perciò, destinati ad incrociarsi. C'è tensione tra i due, una sorta di imbarazzo, di impaccio. Roy è il carnefice dei genitori di Winry; Winry è l'incarnazione della colpa di Roy. Eppure hanno quest'esigenza di parlare, di sostenersi a vicenda in modo posato, perché sanno di condividere una convinzione segreta.
Leggendo la storia, nella mia testa volavano delle citazioni inesistenti, probabilmente ataviche, su quanto un'idea diventi reale solamente nel momento della condivisione. Ed è questo ciò che accade qui e, secondo me, uno dei fulcri della storia.
Ed è vivo, e questa asserzione diventa reale proprio in virtù della condivisione. Ed è vivo, e per questo torna ad essere nominabile. Ed è vivo, e diventa sempre più concreto (dannatamente IC anche nelle lettere). Ed è vivo, e grazie a questa realtà Roy, Winry, e anche Al, continuano ad essere vivi.
L'impressione che ottengo, nonostante la sofferenza, nonostante la mancanza, è quella di un inno alla vita, espresso in una tale portata che (quasi) potrebbe funzionare anche solo come OS.
Ma in realtà non vedo l'ora di poter leggere gli altri capitoli per scoprire come renderai Roy, per sentirne cocretamente la sofferenza, qui celata da una razionale maieutica.

Ti mando un forte abbraccio e ti ringrazio ancora.