Ciao :)
Wao.
Questa storia è stata una pallonata in pancia, una delle cose più intese ed intime che abbia letto nell'ultimo periodo. Le tue parole hanno avuto la capacità di proiettarmi dentro la storia e di farmi sentire tutte le emozioni che ha provato Mika: la paura e l'inutilità che sente a causa delle condizioni di salute della sorella, l'angoscia e la pressione per il suo prolungato blocco creativo e l'insicurezza dei sentimenti che prova per Andy. Sei riuscita fin dalle prime righe a creare un legame empatico tra protagonista e lettore, che, a mio avviso, è fondamentale per storie come questa.
Ho apprezzato molto il fatto che, questa tua splendida analisi psicologica di un uomo in crisi, sia stata affrontata in modo ordinato analitico e preciso, è come se mattone dopo mattone avessi distrutto un castello incantato, e condotta a 360 °, ogni ambito della vita di Mika è stato preso in considerazione, in un crescendo di pathos che lascia il lettore senza fiato.
Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia analizzato in modo abbastanza approfondito le preoccupazioni di Mika relative alla sua carriera, in quel momento in crisi. Le immagini che hai usato- i palazzetti vuoti, le apparizioni nei programmi 'sfigati', le canzoni che non passano più alla radio- per descrivere un sogno che sfuma, una carriera che finisce, sono semplici e 'concrete', ma allo stesso tempo profondamente incisive e realistiche. Mi hanno fatto provare una forte malinconia, per tutti coloro che hanno dovuto dire addio al proprio sogno proprio quando l'avevano sfiorato, e insieme una profondo orgoglio, perché mentre descrivevi il suo blocco, stavo ascoltando il concerto di ieri dove Mika ha cantato, uno di seguito all'altro, i 'prodotti' di questa sua crisi.
La parte che più ho amato è stata quella finale in cui Mika riflette sulla storia con Andy, che sta diventando qualcosa di abitudinario, di pesatene, con le pressioni delle rispettive famiglie (la frecciatina sulla imminente calvizia del figlio che la mamma di Mika lancia ad Andy, mi ha fatto morire dal ridere, nonostante la situazione tutt'altro che felice, sono una brutta persona, lo so, perché ci ha visto benissimo XD) , di scontato.
Tutti questi pensieri disordinati, negativi, irrazionali, lo portano alla soluzione finale, e forse l'unica davvero possibile- la fuga- che fa tirare un sospiro di sollievo a Mika stesso e al lettore.
Brava: la tua storia mi ha emozionata ed angosciata, in senso buono, visto che credo fosse nei tuoi piani fra provare questo sentimento al lettore, sarebbe stato un vero peccato tenerla chiusa nel cassetto.
Ok, ho ciafrugliato un sacco, e scusa per il no sense, ma sono veramente distrutta.
A presto :)
Buona notte.
Leon
Ps: non sia quanto mi abbia fatto piacere vedere comparire nelle note di questo piccolo capolavoro il nome della mia storiellina, grazie veramente. |