Storia partecipante al concorso "Shall I compare thee to a summer's day?", giudizio.
Lessico, stile, grammatica:
Vediamo prima i punti negativi e in seguito quelli positivi.
Il tuo stile è molto artificioso, aulico, il che ben si sposa con l’argomento trattato assomigliando più a poesia che narrazione; però credo che tu abbia osato troppo in certi passaggi, dove ho visto alcune ripetizioni e periodi non chiari (anche a causa del fatto che tu abbia mandato a capo anche volte in cui non sarebbe servito, il che ha un po’ “spezzato” la fluidità del racconto – sono dovuta ritornare sui miei passi per capire se era stato cambiato argomento o meno!).
Ecco ciò che ho visto:
• le parole dolci/addolcire che si trova subito nella prima riga sono troppo ravvicinate, non so se tu l’abbia fatto di proposito o meno ma l’ho trovato un pochino ridondante;
• "Le siede tanto vicino da poter avvertire il calore pulsarle in corpo; eppure, l’invisibile barriera tra di loro è tangibile e invalicabile, e quando Persefone fa per avvicinare alla sua, Ade si ritrae da lei […]"
Qua il periodo è lungo e continua oltre la parte che ho qui riportato, mi è risultato un po’ poco chiaro nel suo significato, anche se credo di aver intuito ciò che intendi.
• Vicino alla nota [5], scorrendo indietro di qualche riga, hai ripetuto l’espressione “una volta di più”.
In realtà, rispetto alle cose buone che ho da dirti, queste sono praticamente particolarità! Come già accennavo sopra, la tua è praticamente poesia, amo la raffinatezza lessicale e l’accuratezza sintattica con cui costruisci una singola frase e la concateni ad altre; sono brevi ma d’effetto, e sono riuscita a immaginarmi addirittura la musica delle lire interrompersi nel momento in cui Ade si alza. Sotto questo aspetto, un lavoro sicuramente di qualità molto elevata. È tutto molto “classico”, non so se mi spiego: ma è assolutamente un pregio, in quanto si tratta di mitologia greca, per l’appunto!
Trama e personaggi:
Su questo fronte non ho davvero molto da dire, c’è una serie di dualismi incredibilmente reali ed efficaci che rendono in modo perfetto le essenze dei due sposi; in più non avevo mai letto una storia che trattasse di questo episodio in particolare, e devo dire che ho apprezzato molto la scelta. La dualità di Ade consiste nel contrasto tra l’ira e la gelosia per il tradimento di Persefone e l’amore e ammirazione per quest’ultima, per la sua forza d’animo e la dignità che difende con le unghie e i denti. Dal canto di lei, invece, il conflitto è tra l’innocenza della Kore e la complicità, l’essere Regina Oscura, di Persefone – ma questa è una caratteristica ben nota, che tu hai espresso in modo molto chiaro, arricchendola di significato con la citazione shakespeariana: ma di questo parlo tra poco. Bellissima infine la conclusione, che vede Persefone finalmente vulnerabile, ma questo avviene solo al contatto col coniuge. Mi ha toccato il cuore!
Utilizzo citazione:
Come sopra detto, ho trovato che la citazione sia stata utilizzata in maniera molto intelligente, sia perché rappresenta l’effettiva natura di Persefone – non di Kore –, della la sua coriaceità (come il diamante) di fronte alle malelingue (e si sa che potevano essere molto taglienti, soprattutto se si tratta di mitologia!.. guarda un po’, come il vetro. Fantastico!), sia perché l’hai resa la più chiara prova del sincero e profondo amore che Ade prova per lei, il che era, in parole povere, il succo del contest. |