Ciao!
Questa storia mi ha davvero colpita. Quando ho finito di leggerla mi sono accorta di avere la pelle d'oca.
Io non l'ho trovata affatto OOC, anzi, credo che una cosa del genere sarebbe potuta benissimo accadere davvero. Ce lo vedo un giovane Levi in una situazione simile. Hai mantenuto inalterato il suo modo di parlare e di muoversi, così secco e diretto e allo stesso tempo così empatico; ho rivisto Levi in ogni gesto. Anche la sua titubanza è molto credibile: hai descritto molto bene i sentimenti contrastanti che prova verso quel luogo, che, se da un lato disprezza con tutto se stesso, dall'altro è legato ai pochi ricordi di pace e serenità della sua infanzia.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia anche accennato all'abbandono da parte di Kenny, perché è un altro dei tasselli fondamentali che contribuiscono a rendere l'idea dell’immensa solitudine che questo personaggio porta con sé. Sua madre rappresenta l'unico barlume di affetto del suo passato, ma l'ha persa troppo presto per poterne serbare un ricordo preciso. Ti faccio i complimenti perché sei riuscita a rendere tutto questo senza scadere in facili sentimentalismi, che, quando si parla di Levi, sono decisamente fuori luogo.
L'unico difetto che ho notato, e che purtroppo rende un po' meno scorrevole la lettura, è che ci sono alcuni svarioni nei tempi verbali: a volte usi il passato anche se la maggior parte della storia è scritta al presente (ad esempio "sapeva che quel nome era insignificante" dovrebbe essere corretto con "sa che quel nome è insignificante").
A parte questo ho trovato la fanfiction davvero bella ed emozionante, ho apprezzato molto l'idea e ti ringrazio per averla condivisa :)
Alla prossima!
Vale |