Recensioni per
I cacciatori di Cerbero - L'erede
di LadyLicionda

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
10/06/16, ore 14:21

Ciao ! Ho finalmente trovato il tempo per tornare a leggere qualcosa di tuo. Questo è un ottimo capitolo di introduzione, che permette di conoscere parecchi dettagli del tuo mondo, rendendolo più palpabile e reale, e soprattutto di conoscere quelli che - credo - saranno i protagonisti della storia.

- Il rapporto tra Kurt e Neil, e il suo senso di colpa dopo la sua morte è ben reso, e rende i due personaggi molto umani. Il dolore di Kurt è chiaro, forte e visibile. Viene da empatizzare con lui, sia per i suoi difetti e i suoi errori, sia per la profonda umanità che ha legato le sue azioni. E' , di fatto, il motore dell'intero capitolo e fa venire voglia di scoprire sempre di più su di lui.

- Ho un unico appunto "neutro" da fare, in questo capitolo altrimenti interessantissimo: Tu racconti una storia molto interessante, delineando il background di Kurt e spiegando e motivando le sue azioni, ma lo fai come una narratrice esterna e distaccata. Non sarebbe meglio far raccontare questa storia tramite gli occhi e le parole dei tuoi personaggi, invece che raccontarli in maniera esterna, direttamente dalla tua penna ?

A presto :)

Recensore Master
31/05/16, ore 11:49

Sono capitato qui per caso, dopo aver letto una tua recensione sulla storia di Edgewing, e ho deciso che valeva la pena di vedere cosa scrivevi. Devo dire che ne sono rimasto piacevolmente molto colpito !

Il tuo urban fantasy, pur avendo tutte le caratteristiche tipiche del genere, è molto "sporco" e realistico, cosa che trovo un vero punto di forza. La scena dell'inseguimento, il dolore provato da entrambe le parti - sia fisico che mentale - sono rese in maniera davvero eccellente, e ho letto il primo capitolo letteralmente tutto d'un fiato.

Kurt è un personaggio enigmatico, non basta un capitolo per apprezzarlo o capirlo davvero, e questo invoglia a continuare la lettura per scoprire se si potrà empatizzare con lui e le sue motivazioni, o se invece sarà più un "cattivo" che un protagonista.

Tornerò sicuramente a rileggerti. :)

Recensore Junior
29/05/16, ore 20:42

Buona domenica Lady. Alla fine il nuovo capitolo è giunto prima di quanto mi aspettassi e dopo una giornata pesante ci voleva una lettura. Specie se vedeva protagonisti i due pischelli di Cerbero. Ti dico subito cosa penso del capitolo, passando poi a darti un'opione riguardo le tue note. ;)

Capitolo che, per essere incentrato su Deven e Youri, si mantiene su un livello piuttosto equilibrato, tra ironia e serietà (la prima portata ovviamente dai due, la seconda portata dal gruppo di amici). Il personaggio di Miki mi ha fatto scappare un sorriso perchè sembra quasi una parodia del Q di 007, condividendo con lui la passione per la tecnologia, l'elaborazione di macchine et similia, ma distaccandosene per le abitudini. Tra birretta e sigarette ci scommetto che questa donna avrà una pancettona non indifferente. XD Ammetto mi ha lasciato un leggerissimo amaro in bocca lo scoprire che si è fatta comprare da Lavinia per tre casse di birra, poichè quando hai lasciato il discorso in tredici, dopo l'interrogatorio di Deven e Youri, ho pensato volessi coinvolgere birretta-girl in qualche mistero, incentrato su qualche suo scopo personale. Alla fine invece hai sottolineato come per far fare determinate cose a certe persone basta... toccare i tasti giusti (Miki e Lianor sposi subito). Stranamente i due pischelli si sono fatti meno litigiosi, almeno nel frangente in cui avevano a che fare con Miki, e questo mi porta a vedere la scena come una sorta di prologo alla battaglia col vampiro. Un messaggio che recita "Da soli se le danno, ma con un nemico comune sanno cosa bene cosa fare.". Sono poche stringhe ma bastano a far evolvere dei personaggi, e col passare dei capitoli lo stai facendo, aggiungendo sempre cose in più. Esattamente come hai fatto con Cedric, dopo l'arrivo della comitiva. Avevo visto questo personaggio come uno dei più rilassati, nello scorso capitolo, e qui ha tirato fuori una certa grinta, che trasuda bene la critica al "cuore pavido" che tu stesso sottolinei. Cuore pavido che, come scrivi, non può che generare paura, e la cosa mi piace molto. Non per motivi assurdi, ma perchè tutto ci ricorda che nonostante la storia sia divisa in step, si parli di molti personaggi, i messaggi che vuoi mandare sono strettamente connessi. E in questo caso, personalmente, ho voluto ricollegare la paura di Cedric (oggetto di scherno) con quella stessa paura che il vecchio custode del cimitero ha suggerito a Kurt quale "arma". Ambedue devono solo comprenderla, accettarla, capire come poterne fare uso senza rimanerne travolti. Concludo questa parte dicendoti che sono molto curioso di vedere i due pischelli sul campo, contro il loro nemico. Immagino lo scoprirò molto presto. ;)

Per quanto riguarda le tue note. Come ho detto più volte nelle passate recensioni la cosa che mi sta piacendo molto della storia è l'ambientazione, l'interculturalità, mista a queste atmosfere sia moderne che fantasy. Amo i riferimenti all'Italia e all'arte che hai fatto sin dai primi capitoli, e credo che come ambiente sia originale e ben caratterizzato per una storia come questa. Mi piace molto, anche, lo stile che adotti tra un capitolo e l'altro, passando da uno più cupo e malinconico (Kurt) a uno effettivamente più leggero (Deven e Youri). Il che è un bene per accontentare chi cerca azione più splatter, coinvolgente, e chi invece vuole introdursi meglio nelle atmosfere che albergano all'interno di Cerbero, tra i banchi sdi scuola, in mezzo a cacciatori che, in fondo, sono ancora lungi dal raggiungere i livelli di Kurt, Neil e compagnia. Come personaggi mi intrigano di più Kurt e Thunder (il lupo). Mi piace il fatto siano un uomo e un animale, diversi sotto molti aspetti ma uniti in quella perdita che ha fatto del loro cuore una sorta di puzzle, una matassa di emozioni che non riescono a sciogliere. Devono ricominciare da zero, in un certo senso, ricostruire loro stessi, migliorare, e trovo molto interessante il fatto che una volta raggiunto il fondo non possono che risalire. Voglio vedere dove riescono ad arrivare e che sorprese possono riservarci. ;)


Attendo il prossimo capitolo Lady. A presto. ^^

Recensore Junior
27/05/16, ore 13:04

Ciao Lady. Ho letto ieri sera quest'ultimo capitolo(finora) ma per mancanza di tempo ti recensisco solo oggi. Devo dire che l'ho trovato interessante come gli altri, anche se ammetto di preferire quelli con Kurt e i due pischelli, ma altresì che dovrei aspettare a parlare perchè questa è soltanto la prima di più parti, quindi solo una presentazione di tutti i personaggi da cui ho avuto modo di essere assalito. XD Ma andiamo con ordine.

- New entry: Un capitolo interamente dedicato all'aspetto "familiare" (anche se non credo sia il termine giusto) di Cerbero. Se nei capitoli con Jurt hai mostrato un'azione e dei sentimenti più "crudi", in quelli di Deven e Youri hai mostrato la rivalità, il rapporto tra due che non si sopportano, in questo hai palesato a gran voce l'aspetto di Cerbero che vede tutte queste teste (e son tante) unite in un cameratismo piuttosto evidente, come fossero, in fondo, una grande famiglia. Non ho infatti notato battibecchi tali (in effetti nessuno, poichè quello tra i due lupi non lo considero come tale) da suggerirmi intercorra qualche problema tra i vari elementi di questo gruppo eterogeneo. E tra Isabel pasticcera e dispensatrice di biscotti, il buon e affettuoso Cedric, il paffutto e dolce (perchè fa tenerezza immaginarsi un lupo ciccione!) Oscar, il rude Blake (eeh un rude serve sempre), una Maka nata a Cerbero (e qui vogliamo l'approfondimento), una Irune sola dall'infanzia (anche qui vogliamo un approfondimento. U_U)... beh di carne e soprattutto emozioni al fuoco ne hai messe.


- Maka e Irune: In particolar modo hai calcato sulla storia di Maka e Irune. E' a loro riguaro che hai dispensato il maggior numero di informazioni: il fatto, appunto, che Maka sia nata a Cerbero, che ha ospitato in casa sua l'orfana Irune e, su tutti, questo mistero che aleggia intorno alla figura del fratello di lei (e ho gioito parlasse del fratello e non di qualche studentello di cui si era perdutamente innamorata.XD). Devo ammettere che le dinamiche che intercorrono tra le due e Hakan sono interessanti, perchè in poche righe hai descritto Maka come una ragazza molto buona, disponibile, che si è affezionata subito a una ragazza (Irune) che fino a poco tempo prima neanche coosceva. Quindi figuriamoci quanto sia legata al fratello e quanto stia soffrendo per la sua lontananza e per quello che è successo. Qualunque cosa sia.

- Erasmus: Si, dico Erasmus perchè è questo che mi ricorda leggere i tuoi capitoli. Hai racchiuso tutto il mondo, le culture, le caratteristiche topiche di determinati paesi in un'unica storia ed è un aspetto che mi sta piacendo parecchio. Tra italiani, austriaci, tedeschi, olandesi, francesi, texani che rincorrono vacche, personalità filonipponiche (Maka e Irune penso), inglesi (Cedric forse? Lo associo al thè.XD) e non mi esimo dal supporre ci saranno anche australiani, neozelandesi, irlandesi, indiani, arabi et similia. Questi personaggi vivono in un mondo ove sembra che determinati freni inibitori tipici della nostra epoca (il razzismo, la discriminazione delle minoranze...) non esistano più. Vivono tutti in armonia (più o meno.XD) tra loro, come fossero una grande famiglia unita contro l'unica "razza" veramente aberrante presente sulla terra: i vampiri. Personalmente questa atmosfera da Erasmus continuativo mi piace. E' fantastico vedere tutte queste culture fondersi pacificamente per debellare la minaccia comune.

- To be continued: Mi sa sono costretto ad aspettare la pubblicazione del prossimo capitolo adesso.XD Credo lo troverò molto interessante, e soprattutto costruttivo, poichè questo ha effettivamente presentato così tanti personaggi da generare un pizzico di confusione (tant'è che qualcuno, nella lista sopra, mi sarò dimenticato di citarlo). C'è inoltre da considerare il fattore "Ciel e Sly". Neanche due paggetti in ritardo di quaranta minuti sarebbero giunti all'altare tanto trafelati. Inizialmente mi aspettavo che la loro assenza fosse sintomatica e che indicasse fossero loro gli elementi che in gran segreto avrebbero dovuto seguire e tutelare Deven e Youri. Ma evidentemente mi sbagliavo e a farlo sarà qualcun altro. Il finale mi fa poi intuire come siano combinati i rapporti tra i due rivali e il resto di questo gruppo eterogeneo, poichè non sembra che i due siano presi eccessivamente in simpatia dagli altri. Magari mi sbaglio, ma quando Ciel e Sly arrivano preoccupati e dicono che i due sarebbero partiti da soli gli altri non hanno detto "Oddio, è pericoloso! Si faranno ammazzare!", bensì "We, ma che è sta storia? Loro si e noi no?".XD Magari li considerano abbastanza esperti da non rischiare nulla o magari... non ci tengono un granchè a qui due. Non saprei, bisogna scoprirlo ecco. Attendo quindi il prossimo upload.


A presto Lady. ;)

Recensore Junior
25/05/16, ore 21:23

Ho fatto trenta. Permettimi di fare trentuno Lady. XD Portato a conclusione "ordini discutibili" almeno posso concludere la mia analisi preliminare riguardo questi due nuovi personaggi (si, anche se nella recensione precedente ho toppato alla grande).

- Ibisco, rododendro!: Questi pischelli non smettono di cartellarsi e la cosa anzichè stancare funziona alla grande. Specie se, come me, ci si immagina il salto di qualità fatto da Deven (da inseguitore di vacche a botanico improvvisato. Permettimi l'esempio.XD). Mi è piaciuto il momento in cui i due rimangono senza parola, dopo che Lavinia mette loro su un piatto l'unica verità possibile in quell'occasione: è un maledetto amaryllis. Mi è piaciuta perchè per la primissima volta hai mostrato i due "pischelli" (te lo ripeto finchè non ti farà più ridere) effettivamente uniti. Non nell'amicizia, ovviamente, ma nella comune ignoranza, in quella frazione di secondo in cui ambedue non sanno cosa dire, non sanno quale risposta dare al nuovo "test", rimanendo di fatto allo stesso identico livello (ma non lamentandosene più). Continuano a punzecchiarsi tra loro, è vero, ma quando le cose iniziano a farsi più serie e c'è da elaborare la situazione dimostrano di poter avere buone capacità intuitive e di analisi, mettendo per un attimo da parte insulti più pesanti, in favore di altri più velati che inficino meno sul loro rapporto "sul campo". Stì pischelli...

- Siamo ciò che facciamo: Allora. Questa cosa si palesa ai miei occhi con prepotenza estrema in questo capitolo, e riguarda ancora una volta Lavinia. Questa... pischella di quindici anni dimostra una maturità e un senso del dovere paragonabile a una di trenta. La guardi e non puoi non incuriosirti riguardo il suo passato, il come è entrata a Cerbero, come ha fatto a guadagnarsi quella posizione e ad avvicinarsi tanto alla famiglia Reda, perchè guarda l'amaryllis e viene colta dalla nostalgia. Lavinia rappresenta in toto come l'età, effettivamente, conti ben poco nella classificazione e nell'inquadramento di un essere umano. Il pischello ha quindici anni - I quindicenni sono immaturi - Lavinia ha quindici anni quindi è immatura: un sillogismo che in questo caso non sta nè in cielo nè in terra. Di solito è così, come ci dimostra la società di oggi, ma qui Lavinia si fa beffe della statistica e dimostra che non è l'età a rappresentarci bensì il modo in cui ci comportiamo. E lei è una persona matura non perchè abbia una certa età ma perchè si comporta come una donna fatta e finita. E queste immagini, questi comportamenti così rappresentativi da parte di certi personaggi mi piacciono particolarmente.

- Sorprese: Si, due cose mi hanno sorpreso. Una riguarda la location della prima missione dei pischelli, quindi Gubbio (Con buona pace di Don Matteo), dal momento che è una città molto medievaleggiante e che fornisce un'ambientazione sia attuale che retrò, perfetta per questa storia fantasy. La seconad cosa che mi ha sorpreso è il livello di tecnologia raggiunto dalla società (o quantomeno dai cacciatori) e la gamma di "poteri" che un vampiro possiede. Francamente mi immaginavo il vampiro fosse dotato solo delle abilità standard di specie, quindi sapere che è in grado di costituire barriere (di qualsiasi natura siano) mi ha stupito alquanto. E sono curioso di esplorare maggiormente questi due nuovi aspetti della tua ambientazione. Non mi stacherò mai di dirti che ambientarlo in Italia e fare tutti i riferimenti del caso (tra luoghi, artisti etc...) è una decisione vincente.


A presto Lady, buona serata. ;)

Recensore Junior
25/05/16, ore 19:49

Niente, oggi è giornata di recensioni, che vuoi farci? Dopo aver letto la risposta ai miei commenti precedenti non potevo esimermi dal proseguire, per vedere che fine facevano quei due pischelli di Deven e Youri.

- Sipari: Il rapporto tra Deven e Youri mantiene i toni comici del capitolo precedente e ormai ho capito che nel corso della storia continueranno a escogitare modi e insulti per cartellarsi più agevolmente a vicenda. Poi quando sento "stupido mandriano", non posso non ridere pensando al texano che rincorre le vacche con un lazo e la lingua tra i denti. Dovevo dirtelo. XD Questa atmosfera funziona bene, hai fatto benissimo ad alternare i capitoli che vedono come protagonisti i cacciatori più esperti e quelli in cui invece vediamo e vedremo l'apprendistato, l'evoluzione di quella che è la generazione del futuro. Questo è utilissimo per raccogliere nell'arco di una storia unica uno spettro emotivo estremamente ampio, che va dai toni cupi e nostalgici a quelli leggeri e scanzonati.

- Responsabilità: Non posso non notare il grado di responsabilità di cui si è fatta carico Lavinia, avendo solo quindici anni. Questo, se unito al passato di Kurt e Neil, oltre che all'età media degli studenti e di Heinz ti fa capire che il mondo in cui questi personaggi si barcamenano è effettivamente un pugno nello stomaco. Unmondo che non perdona nessuno e che va affrontato imparando sin dall'infanzia. In questo senso Youri e Deven rappresentano quell'emisfero dell'uomo che non ha ancora avuto prova delle atrocità del mondo e che non è stato sconvolto da esso mentre Kurt, Ares e gli altri rappresentano l'emisfero opposto. Ove i cacciatori hanno effettivamente maturato una coscienza, una consapevolezza tale da capire che non v'è più tempo per quelle cose che si confanno ai giovani ma solo per l'espletamento delle loro mansioni, per un bene superiore.

- Specchio: In un certo senso, ricollegandomi al punto precedente, sto seguendo le vicende di youri e Deven come se questi ultimi rappresentassero un'altra "faccia" del rapporto che intercorreva tra Kurt e Neil. Mente questi ultimi erano profondamente legati gli altri due sono separati in superficie dalla loro rivalità ma nel profondo perfettamente compatibili per quelle che sono le loro qualità (l'uno ha migliorato sè stesso solo per essere migliore dell'altro. E questa in biologia è "simbiosi mutualistica", ove ognuno degli organismi in esame trae beneficio dal contatto con l'altro. Con la differenza che Kurt e Neil l'hanno capito subito, mentre loro devono ancora arrivarci). Anche in questo senso credo che in futuro Kurt potebbe intromettersi nella loro storia, perchè potrebbe fungere da vero maestro di vita per entrambi. Un uomo come lui, che ha perso il suo amico, il suo compagno, credo non si esimerebbe dallo sviluppare coi due un discorso atto ad avvicinarli, ad aprirgli gli occhi e ad apprezzare ciò che oggi hanno e domani potrebbero non avere più. E non sarebbe un discorso fatto, leggero e superficiale, poichè come abbiamo visto basta una mossa sbagliata, un istante, un colpo di sfortuna per condannare un cacciatore alla morte, e i suoi amici alla sofferenza.


Sono curioso di vedere come proseguiranno questi due. A presto Lady. ;)

Recensore Junior
25/05/16, ore 15:15

Allora. Rieccomi qui per recensirti e per dirti che hai fatto centro un'altra volta, anche se in modo palesemente diverso rispetto a quelle precedenti. Questo capitolo possiamo definirlo come "una boccata d'aria", rispetto a quelli precedenti, decisamente più cupi, nostalgici, che aveva Kurt e i suoi conflitti come protagonisti.

- Atmosfera: Come accennato sopra questo capitolo palesa una "vitalità" decisamente diversa da quella degli altri. L'atmosfera è molto più serena, scanzonata, puerile (visto poi siamo tra i banchi di scuola) e questo aiuta molto il lettore a godere di quello che legge, sorprendendolo anche (personalmente non mi aspettavo una "svolta" del genere ma un proseguimento lineare di quelle atmosfere cupe e malinconiche che caratterizzavano i precedenti capitoli), e in positivo. Francamente adoro le aprti di un libro, o anche di un film, in cui si dà molto spazio ai dialoghi e un pò meno all'azione (a parte nelle scene in cui l'azione è il fulcro, ovvio) e qui li rendi piuttosto vivi, pungenti, rapidi come un colpi di frusta. Tant'è che quando ho finito di leggere sono rimasto un pò deluso, perchè il brio è durato molto poco (non perchè fosse corto il capitolo ma perchè l'ho trovato scorrevole, gradevole, leggero quanto e come serviva).

- Daven e Youri: Ti concentri su Heinz, Daven e Youri, iniziando a svilupparli e mettendo molta curiosità sul loro futuro (e sul passato di Heinz, anche). Abbiamo la crislide di una sana rivalità tra un texano (notoriamente rude) e un francese (notoriamente visto come "effeminato") e la scelta direi che è molto azzeccata perchè figurandomi questi due che si cartellano non posso non sorridere. Fanno anche un pò di tenerezza, alla fine. XD E' anche, secondo me, una buona scelta sul piano puramente "attivo". Nel senso che credo insieme, per come li immagino io, potrebbero effettivamente formare un ottimo duo. Da una parte la forza, l'indipendenza tipicamente americane, dall'altro la strategia, politica francese (ce ne sono stati di strateghi francesi famosi e di rivoluzionari americani, d'altronde). La loro rivalità può, come dice Heinz, portarli ad urtarsi ma anche a fondersi, incarnando una squadra che possa palesare il meglio dei due mondi. Uniti per un fine comune. Quindi sono curioso di vedere dove vanno a finire questi due. XD

- Heinz: Per Heinz discorso a parte. L'hotrovato interessante ma ammetto vorrei saperne qualcosa di più. Quando l'ho visto entrare e ho letto aveva solo ventiquattro anni ho pensato a un professore piuttosto rude, abbastanza severo, rispettato da tutti... ma l'istante successivol'ho visto messo sotto esame dai suoi stessi studenti e quindi la mia immagine è evaporata lì dov'era. Ora mi sembra un tipo molto alla mano, quasi uno studente troppo cresciuto, ancora scanzonato, puro, e mi domando come abbia fatto a guadagnarsi quella posizione. Sembra tra l'altro molto saggio, vuole che i due rivali comprendano i vantaggi e i privilegi di una simbiosi, stimola i suoi studenti con sfide interessanti e questo non fa che alimentare la mia curiosità.

- La sfida: Mi prendo qualche altra riga per parlare della "rivalità della rosa". Mi sorge spontaneo, leggendo che le vincitrici della rosa guadagnano di diritto una "lezione privata" dal docente, più volte appellato come bellissimo, affascinante, idolo delle folle, pensare determinate cose. Il fatto a nessuno sia dato sapere cosa Heinz faccia con le sue studentesse insinua ancor più dubbi, e la colpa è della società in cui viviamo oggi, che mi porta a vedere il professore come... un maniaco sessuale.XD Lo so che probabilmente non è così e credimi, tutto voglio meno che offendere il povero Heinz, ma credo l'80% dei lettori siano portati a inquadrarlo in questo modo. Tant'è che leggendo le ultime righe facevo "Ah monello!". XD Non so se era questo l'effetto che volevi dare, e sarei curioso di saperlo eheh.


Alla prossima Lady. Credo mi farò due risate con quei due delinquenti. ;)

Recensore Junior
22/05/16, ore 15:32

Eccomi Lady, spero di non esserti mancato eccessivamente. XD Ho letto il capitolo e mi ha strappato un sorriso quando è andato a confermare la mia ipotesi precedente, scritta in un'altra recensione. Kurt sarebbe davvero andato a trovare un vecchio saggio... o il suo amico al cimitero? Alla fine sono accadute entrambe le cose e il testo è comunque pieno di indizi e messaggi che stanno a testimoiare la graduale catarsi del personaggio.

Metafore - Sin dal principio mi sono piaciute quelle due righe dedicate alla donna e al figlio che vanno a trovare il defunto, morto addirittura quattro anni prima. Questo è un chiaro messaggio per il protagonista, loro sono delle metafore semoventi, dei post it lasciati proprio da Neil, quasi. Dimostrazione che seppur uniti dal dolore madre e figlio non vanno più al cimitero con la disperazione nel cuore ma con la "serenità" sul viso. Andare al cimitero e trovare il proprio caro dev'essere un che di amorevole e spassionato, non una malattia, quasi (come per Kurt).

- Il saggio: Interessante la figura di Antonio, guardiano del cimitero in attesa di espiazione, con tutte le anime defunte testimoni del suo sacrificio terreno. Personalmente mi piace molto quando dei personaggi, siano essi saggi o meno, si fermano un attimo a raccontare aneddoti, spezzoni della propria vita, poichè credo trasudi molta realtà. E' una cosa che succede anche a noi, nella vita di tutti giorni. Le persone hanno tantissimo da dire ma la maggior parte non si sente di esporsi completamente. A farlo, a ruota libera, sono solo i più anziani, saggi, desiderosi di trasmettere i loro trascorsi affinchè alcuno compia i loro medesimi errori. E il tentativo di alleggerire il cuore di Kurt, da parte di Antonio, è evidente. Kurt, come il vecchio suggerisce, non può continuare ad aggrapparsi al passato perchè è logico Neil non avrebbe voluto questo. Deve quindi guardare le cose più lucidamente, con più distacco, razionalizzando il dolore e provando "paura" innanzi la possibilità di deludere nuovamente il suo amico. E l'unico modo per non deluderlo è scendere di nuovo in campo e combattere anche per lui, senza se, senza ma, senza rimpianti e nostalgie. E speriamo il magister lo capisca presto. ;)


Alla prossima Lady. ;)

Recensore Junior
17/05/16, ore 13:43

Eccomi Lady. Avevo un pò di tempo libero stamattina e ho pensato di sfruttarlo scoprendo cosa sarebbe successo in questo nuovo capitolo. Di seguito le mie impressioni, tralasciando quei commenti su grammatica e stile che, capisci bene, con te non sono necessari.

Punti di vista: Mi piace molto la scelta (non so se vale solo per questo capitolo o vi saranno esempi anche in altri) di sondare più punti di vista nel corso dell trama, spaziando da quelli di Kurt e Sara (aspetto umano) e quelli di alpha come Ares,Kaya e Thunder (aspetto animale). Caratteri diversi, modus operandi diversi (vedi Ares e Kaya in combattimento), esperienze diverse ma fino ad ora un saldo filo conduttore che intreccia e amalgama con densità e profondità: Neil. Esplorare a fondo la perdita, il legame fraterno che lega quelli ancora vivi sia tra loro che con quelli che sono caduti, il futuro, la caccia, attraverso più punti di vista credo sia la chiave per aumentare le probabilità di convincere e appassionare il lettore. Se un personaggio, agli occhi di qualcuno, non è accattivante potrebbero esserlo tutti gli altri, e viceversa (anche se non è questo il caso), e quelli che hai presentato bene finora (Kurt, Sara, Ares, Kaya e Thunder,mettendoci anche Neil dai) non rischiano mai di trasformarsi in semplici macchiette funzionali, avendo sempre il proprio e giusto spazio tra le righe. Li hai valorizzati, e si vede.

Catarsi: Stai gettando le basi di una storia, hai mostrato i tuoi personaggi e soprattutto ciò che lega tutti, ovvero la sofferenza. In questo capitolo vediamo un Thunder estremamente amorfo, lo daremmo per morto se non lo sentissimo parlare, e le immagini che hai usato per descriverlo rendono bene l'idea di un cuore infranto che aspetta solo di fermarsi. Niente ha più senso, niente ha più valore, l'alpha è come una foglia secca ancora legata al suo ramo ma in procinto di venir strappata via dalla prima folata di vento. Le reazioni degli altri due lupi simboleggiano non tanto la loro rabbia, quanto il rispetto e l'affetto che provano per lui, sottolineando quanto anche loro siano, sotto sotto, come gli esseri umani (più di quanto non lo siano i vampiri. Animali non perchè morfologicamente simili a loro ma poichè bestie negli atteggiamenti). Con queste premesse, questi sentimenti in gioco, credo il trascorreredei capitoli potrebbe riservare quella che dev'essere per tutti una profonda catarsi, sudata, maturata e meritata. Ma staremo a vedere.


Alla prossima Lady. ;)

Recensore Junior
16/05/16, ore 13:23

Un altro capitolo ben scritto, ove a farla da padrone non sono tanto i due protagonisti umani, in specie Kurt e Sara, ma quella che dall'inizio alla fine è la presenza forte, costante ed evocativa di Cerbero.

Ambiente come personaggio: Mi sembra di averlo scritto in una precedente recensione ma dopo questo capitolo è il caso di rincarare la dose. Una delle particolarità che mi colpiscono della tua narrazione è il fatto di dare si importanza ai personaggi umani e animali ma anche, e a volte soprattutto, a tutto ciò che li circonda. Materiale o immateriale che sia. Qui il personaggio principale era l'accademia, la città, che di fatto respirava e si muoveva con vita propria davanti agli occhi del lettore, con quell'aria "classica" e forte degna di una fresca Madame giustizia. L'arte a ogni angolo, la fontana di Canova (come dissi ai tempi l'idea di fondere realtà e fantasia, specie in questo modo, mi piace particolarmente), le statue che fungono da monito per i degni, da ostacolo per gli indegni, si riuniscono in un connubio classico nella fisica, sempre attuale nell'ideologia che trasuda ognuno di questi elementi (scene di caccia, statue di arcieri, il guardiano della fontana, sono tutte dimostrazioni che, nonostante tali strumenti ideologici siano stati creati secoli prima ancora oggi hanno un valore, racchiudono un'idea e una motivazione, visto la guerra perdura ancora e ancora). Hai descritto un ottimo ambiente e mi è piaciuto. ;)

Futuro: Hai presentato la vicedirettrice Reda, che ammetto mi aspettavo più burbera, calcolatrice, fredda, vista la posizione che ricopre (e non è una scuola semplice suppongo). Invece mi ha sorpreso molto vederla apprensiva, preoccupata per la salute dei due protagonisti, e in specie di Kurt. Se l'accademia è una madre forse Reda, in questo momento, posso vederla come una madrina, intenta a tutelare quella che più che un'associazione di cacciatori forse è una vera e propria famiglia, unita in vita così come nella morte (d'altro canto Neil è ancora onnipresente, ideologicamente non morirà mai e ci accompagnerà ancora per molto tempo). Kurt sta andando a trovare qualcuno, quindi non mi resta che svelare chi sia (anche se penso o a Neil, in una cripta, o a un personaggio abbastanza saggio da poter aiutare Kurt a liberarsi dei suoi crucci e metabolizzare meglio quanto successo). ;)

Alla prossima Lady. ;)

Recensore Junior
11/05/16, ore 15:10

Ciao Lady, ho letto il terzo capitolo. ;)

- Sara e Kaya: Hai presentato questi due nuovi personaggi e anche se in breve hai già dato un quadro abbastanza chiaro dei loro caratteri. In particolar modo mi è piaciuta la dsitinzione netta che si intuisce (o che almeno ho intuito io) tra il modus operandi di Ares e quello della lupa. Lui nell'uccidere Rishi si è abbandonato alla ferocia, all'ebbrezza del sangue e della carne, impregnando per intero il proprio manto delle viscere della propria vittima. Kaya, dall'altro lato, nonostante abbia "giocato a lungo" con la sua preda, si ritrova invece minimamente intrisa dei rimasugli di questa, dimostrando in una semplice stringa descrittiva come lei sia letale ma al contempo più fine, in un certo senso aggraziata.

- Speranza: Un tema che è ricorso spesso nei miei pensieri, sia nel primo, nel secondo che nel terzo capitolo, è quello della speranza. In un certo senso credo sbuchi fuori, da queste righe, come in un mondo del genere, in un ambiente simile popolato da mostri capaci di indicibili efferatezze, non ci sia materialmente posto per la speranza o i sentimenti. O che, quantomeno, non possa esserci spazio per queste cose nei cuori di coloro che hanno il dovere di combattere tutto ciò che va in antitesi con esse. E fondamentalmente è una cosa che questi tre capitoli dimostrano. Hai descritto Neil come una sorta di piccolo centro caldo attorno il quale ruotavano le anime di individui differenti. Fino ad ora Kurt e Sara. Quando c'era lui Kurt era più sereno, più sicuro, e Sara, come l'hai descritta, si era finalmente lasciata andare, abbracciando sentimenti più umani. La morte di Neil sembra quasi un avvertimento del fato, una punizione per essersi ammorbiditi e per aver corso il rischio, forse, di lasciarsi troppo andare alle emozioni e perdere di vista la palla. E' come se questi cacciatori dovessero essere dei preti, la loro assenza di emozioni la loro castità, e Neil la tentazione che li stava portando fuori strada. Magari è una vision eun pò contorta ma... il punto è che l'emozione è palpabile. ;)

Alla prossima Lady. ;)

Recensore Junior
04/05/16, ore 13:12

Ciao Lady. Ero curioso di proseguire la tua opera, quindi eccomi qui per commentare il secondo capitolo. Di seguito stilerò i miei punti, sperando di non annoiarti eccessivamente.

- Ambientazione: Guerra, emozione, Italia. In due capitoli sei riuscita a delineare un'ottima ambientazione, dando un'idea piuttosto suggestiva del luogo in cui si trovano i protagonisti e di cosa sono tenuti a fare per il bene comune. L'idea di introdurre questo genere in ambiente nostrano (non intendo "italiano" ma "terrestre", per così dire) mi piace particolarmente, perchè ammetto mi fa sentire molto più vicino alla storia, agli eventi, al contrario di quanto talvolta accade in ambientazioni eccessivamente distanti dalla propria realtà, fantasy pure al 100%. L'ambiente è tra l'altro molto tetro, la tensione è palpabile anche nei momenti più quieti, e quel flashback mi ha dato l'immagine di un mondo piuttosto succube del male, dove anche la luce del sole non è abbastanza luminosa da schiarire il grigiore generale.

- Kurt: Interessante il modo in cui hai presentato Kurt nel capitolo precedente e l'introspezione che gli hai riservato in quest'altro. Da un lato lo vediamo in azione, spietato, efficiente, un cacciatore da testa a piedi, mentre dall'altro affondiamo nel suo lato più fragile, ricordandoci che come tutti è un essere umano e che non è facile reprimere i propri sentimenti quando di mezzo c'è l'affetto. Mi piace quindi questa dualità, perchè sottolinea quanto il magister sia estremamente crudele e feroce quando "opera", ma non abbassandosi mai ai livelli di crudeltà costante dei suoi nemici giurati, rimanendo di fatto un uomo coi problemi di... un uomo, si.

Lavoro autoriale: In quest'ultimo punto voglio sottolineare una cosa, che ahimè spesso non viene molto considerata quando si legge. Il lavoro di un autore, e la sua bravura, non consiste "solo" nel saper descrivere bene un'azione o stilare un buon dialogo. Neanche creare una trama epica, ricca di colpi di scena. La traccia, a mio parere, più profonda che l'autore possa lasciare di sè è la capacità di introdurre tra le righe spunti idonei alla formulazione di domande, da parte del lettore. Far integrare il lettore a tal punto da non fargli bastare le risposte che si danno, spingendolo quindi a domandarsi, quasi come fosse un bambino, "perchè?", "come?", "cosa avrei fatto?". In specie, una volta che si conclude questo capitolo, è difficile accontentarsi e lasciare le cose come stanno, perchè si è portati a riflettere un pò più profondamente sulla relazione Kurt-Neil e sulla prematura dipartita di quest'ultimo. Cosa avrei fatto al posto del primo? Avrei fermato Neil, anche a costo di dargli una botta in testa o legarlo al letto, a dispetto del mio onore. Ma d'altronde se fossi stato al posto dell'altro non avrei perdonato il fare del primo, e questo mi porta obbligatoriamente a pensarci ulterormente su. Come converrai, così continuando, rimango rigidamente intrappolato in un loop ch mi porta a riflettere per un altro pò sulle righe che hai vergato e, non c'è neanche bisogno che lo sottolinei, questa per un autore è la vittoria più importante.


Alla prossima Lady. ;)
(Recensione modificata il 04/05/2016 - 01:21 pm)

Recensore Junior
02/05/16, ore 00:28

Ok prima di iniziare la recensione volevo farti sapere che sto gongolando come una cretina perché ho trovato un'altra scrittrice che ambienta fantasy e soprannaturali in italia(pensavo di essere l'unica)
Allora parto col dire che hai un stile fluido e scorrevole e riesci a rendere bene l'immagine del luogo dove si muovono i tuoi personaggi che hanno tutti un certo spessore caratteriale sono tutti molto interessanti a partire dai lupi che personalmente sono animali che adoro.
In conclusione spero di leggere presto il prossimo cap

Recensore Junior
01/05/16, ore 14:10

Ciao Lady. Ho notato hai ricordato la mia storia e bazzicando nel tuo profilo mi è saltato all'occhio questo testo. Passo subito dirti cosa ne penso:

- Stile: Scritto benissimo, davvero. Di mio non amo eccessivamente leggere, lo faccio poco, ma questo prologo mi ha davvero colpito per come è scritto e per cosa tratta. Riesci a descrivere benissimo l'ambiente, la sensazione di "sudicio" che si potrebbe avvertire se si fosse presenti davanti al cadavere del vampiro, l'atmosfera cupa e aspra che lascia presagire il peggio. Complimenti, davvero.

- Antefatto: Comprimi molto bene diverse informazioni, presentando i personaggi di Kurt e Ares, le caratteristiche focali di vampiri e lupi, il tormento che sembra vivere il cacciatore. Credo quest'ultimo individuo sia azzeccato e ho apprezzato il suo "sano" sadismo nei confronti del vampiro, nonostante alla fine si sia reso conto di non essere ancora pienamente soddisfatto.

- Morte dall'aldilà: Mi è piaciuto il fatto che a "giustiziare" definitivamente il cadavere del vampiro sia stato il whiskey preferito di Neil. In un certo senso è stato proprio a lui a voler dire "Basta, è finita". Quasi a rivolgersi a Kurt e dirgli di non farsi più cruccio della sua morte, non essendo stata colpa sua. Ma questa è solo una congettura. In seguito potrò vedere se è giusta o sbagliata.

Complimenti e in bocca al lupo Lady. ;)