Questa storia va nelle preferite perché è a dir poco perfetta.
Non so bene come esprimermi, ma sei riuscita a descrivere tutto con una tale eleganza e maestria che qualsiasi parola sarebbe inopportuna.
Hai scritto questa storia sotto il punto di vista di Nyssa, ovvero un personaggio secondo me sottovalutato ma a dir poco stupendo, il quale si era molto legato a Laurel e — come accenni anche tu nella Fan Fiction — che le aveva concesso il privilegio di entrare nel suo cuore con la stessa intensità della sua amata Sara.
Il punto è che tutto ciò che hai scritto è perfettamente IC: piangere dentro, questo sì che è un bel concetto. Nyssa è la figlia del Demone, ma non è com lui; è sempre stata diversa, fin da quando si è innamorata di Sara ed era pronta a tutto per lei, fin da quando si ribellava a suo padre, spietato sovrano, fino all'ultimo episodio, dove a modo suo mostra il suo lato umano. Perché sì, forse non piange fiumi di lacrime come Felicity ma senza dubbio dentro di sé la sua anima è a pezzi: per la seconda volta ha perso una persona che ha amato — sebbene in modo diverso rispetto alla precedente — e non è facile, neanche per l'Erede del Demone, neanche per Nyssa Al Ghul. 
Però Laurel merita le lacrime, merita quei laghi, quei fiumi, riempiti dei suoi tributi. Laurel era tra i miei personaggi preferiti fin dalla seconda metà della seconda serie, nella quale si è meritata un posto fondamentale nel mio cuorisino Arrowiano. 
Per questo motivo affermo senza remore o tentennamenti che hai scritto un capolavoro, un vero e proprio credito per la nostra defunta — che poi spero che davvero qualcosa cambi, perché così non se ne può — e allo stesso tempo un simbolo di cosa vuol dire entrare dentro la mente di un personaggio.
Rinnovo i complimenti.
Bye, Natsumi.

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Ho deciso di partire col recensire questa storia perché mi ha colpita particolarmente edèincentratasunyssa ed è davvero toccante.
Nyssa è una donna forte, lo è sempre stata e sempre lo sarà, ed è totalmente da lei tenere duro anche in una situazione come questa. Ha visto morire sua madre (mi ha fatto piacere che tu l'abbia citata *-*) e l'amore della sua vita, perciò sa cosa vuol dire perdere qualcuno di speciale, ha già dovuto sopportare due grandi perdite e alla terza non può far altro se non rassegnarsi, cosa che ha imparato a fare già da un bel pezzo. Lo si capisce nella 4x03, quando dice a Laurel che Sara non c'è più e che deve farsene una ragione: dopo un'intera stagione passata in agonia per la morte della sua amata (e alla costante ricerca di vendetta), pur sapendo che non avrebbe mai superato la perdita, sapeva che era giunto il momento di accettarlo. E anche ora, la prima cosa che ha fatto è stato far capire a Quentin che sua figlia non c'è più e che non può fare niente per riaverla con sé.
Mi è piaciuta questa tua idea del piangere dentro, è una cosa a cui non avevo mai pensato, ma è verissima: l'unica volta in cui abbiamo visto una misera lacrimuccia è stato quando Nyssa, dopo aver scoperto della morte di Sara, è andata nel suo vecchio rifugio di Starling City, da sola, perché sapeva che non sarebbe stato da lei farsi vedere piangere da qualcuno. Questo ci fa capire quanto possa essere difficile per lei esternare i propri sentimenti, ed è anche credibile che Ra's le abbia insegnato fin da bambina a non mostrarsi debole. Splendida idea, davvero.
Ho apprezzato ogni parola, in particolare questa frase: Perché senza Laurel Lance, senza Black Canary, il mondo non sarebbe mai stato più lo stesso. Mi è piaciuto ancora di più il fatto che Nyssa abbia detto una cosa simile a Lance, il che ha reso il tutto ancora più commovente.
Il suo rapporto con Laurel era difficile da descrivere: come hai detto tu, erano amiche, confidenti, ma forse anche qualcosa di più, e sarebbe stato bello se avessero esplorato maggiormente l'evoluzione del loro rapporto nel corso della terza stagione.
La storia è davvero bella, finisce subito tra le preferite. Scritta alla perfezione e con il giusto ritmo, sei riuscita a conquistarmi fin dalle prime righe. Il tuo stile mi piace un sacco, quindi complimenti!

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