“Avevi già ucciso quando ci siamo conosciute, vero?” domandò.
Eccoci qui, aspettavo questo confronto!
La tua Elektra confessa tutto senza farsi particolari problemi, sicura di sé e di quel che ha intuito su Natasha, ma anche qui come fa con Matt nella serie dice di aver ucciso per sapere se poteva e nient'altro. Considerando il flashback nel dodicesimo episodio della seconda, ho sempre trovato la sua versione esagerata; inizia come autodifesa, anche se poi avrebbe potuto evitare di uccidere il suo attaccante ma non lo fa. Assaggia l'omicidio (e scopre che le piace, come ci informa Matt).
Penso sia una sorta di meccanismo di autodifesa: Elektra rivendica il suo omicidio come un suo atto totalmente spontaneo, rifiuta di vedersi come vittima anche solo un po'. Chissà se Natasha vede oltre le sue pretese? Secondo me sì.
D'altra parte sono entrambe bambine soldato, anche se le circostanze in cui sono state cresciute e addestrate sono molto molto diverse. Una reclutata e preparata per combattere una guerra senza tempo contro una misteriosa organizzazione mistica, l'altra addestrata per essere una perfetta spia e mandata in missione fin da bambina. I punti d'incontro ci sono tutti, anche se sono diventate due persone ben diverse.
Volo al prossimo capitolo! |