Recensioni per
Ai piedi della statua
di Crateide

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/01/17, ore 21:11

Meravigliosa flashfic AU. Mi è subito saltata agli occhi e sapevo di non poterne restare delusa, vista la trama coinvolgente.
Ho sempre amato il mito di Apollo e Dafne e personalmente li ho sempre adorati insieme. In realtà mi piacerebbe tanto che l'amore di Apollo fosse ricambiato. Un po' speravo che questa fic mi offrisse quel finale che desideravo, mai avrei immaginato di una immagine così intensa, in cui Apollo guarda la statua di Bernini e comprende che gli umani in un certo senso godono della sua tragedia, perché la sfruttano per creare opere d'arte.
Mi hai offerto una meravigliosa immagine, che mai sarei riuscita ad ideare senza il tuo aiuto. E quanta delicatezza c'è fra le parole del dio del sole, quando lui ancora la ama e bacia quella foglia a Dafne strappata, quasi stesse baciando lei stessa.
Davvero complimenti. Avevo letto la fic giorni fa, ma non ho avuto il tempo per recensirla.
Ebbene, mi dileguo!
-Teony

Recensore Master
25/04/16, ore 15:25

Salve, eccomi qui!
La mitologia greca mi ha sempre affascinata molto, ma la mia ""shipping"" preferita rimane Ares x Afrodite. Ricordo di aver letto della storia d'amore finita male tra Apollo e Dafne, purtroppo non ne ho presenti i dettagli, però. Quindi mi concentrerò sulla storia in sé!
È molto carina l'idea che un dio greco possa scendere sulla terra e ammirare una delle innumerevoli statue create dagli umani che lo ritraggono.
L'espressione rompendo in un pianto mi lascia un po' perplessa, perché non l'avevo mai sentita. Ma non sei un'autrice che scrive a caso, perciò immagino che sia solo ignoranza mia e venga invece usato.
Hai descritto molto bene il grande dolore che prova Apollo, trovandosi a tastare quei minuziosi dettagli di marmo. È breve, ma intensa, cioè intendo che hai scelto con cura ogni parola - infatti non ce n'è nessuna di banale, sono tutte inusuali e che rendono l'idea (a me parsa d'eleganza e di antichità, in un certo senso) che volevi dare.
Ti segnalo come l'altra volta l'eccessiva lunghezza dall'immagine al testo che lo fa stonare un po', ma è solo una mia opinione estetica; ovviamente ciò che conta è il testo in sé e ormai ho appurato che tu scrivi in modo divino, puntando molto sulle sensazioni ed emozioni.
Per Apollo, la statua ha la stessa valenza che potrebbe avere per noi ai giorni nostri una foto, con la differenza che sono a grandezza naturale e può sfiorarla, come se avessero catturato quel momento intrappolandoli dentro la pietra. L'ho trovato un concetto abbastanza profondo che si nasconde dietro a tutto ciò e rende più comprensibile la disperazione che lo attanaglia.
La fine, dove bacia dolcemente la foglia, è colma di tenerezza; fa quasi sottintendere che nonostante quella crudele trasformazione lui amerà Dafne per sempre, rimpiangendo il suo amore perduto e soffrendo di una ferita inguaribile.
Nient'altro da dire, anche questa volta sei stata molto brava e il tuo stile è riuscito a colpirmi.
Alla prossima, dunque!
-H.H.-

Recensore Master
25/04/16, ore 00:05

Elly, io ti amo.
Già amo il Bernini, poi te che mi scrivi una storia del genere...
Non ce la faccio, non reggo tutta questa dolcezza, in speciale modo se esce dalla tua feconda penna.
Comunque il pezzo finale è di una dolcezza paurosa.
Sei sempre un passo avanti ^^
Un abbraccio,
Tua Illidian.