Recensioni per
Il Ricordo e l'Attesa
di JudithlovesJane

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/08/17, ore 09:56

Ciao! Mi è piaciuta molto questa flash. La tua idea di far coincidere Tethis con QUELLA Tethis e introdurre il concetto di metempsicosi mi trova pienamente d'accordo. Certo Kurumada non aveva pensato minimamente a questi risvolti. Anzi, nel più banale dei modi, aveva attribuito natali danesi alla sirenetta del manga. Anche quell'ossessione irrefrenabile per Julian era presa pari pari dall'analoga ossessione del personaggio di Andersen, che passava giorni sugli scogli a osservare il giovane principe da lontano. Tu hai il pregio di aver sviluppato e arricchito questo concetto. Se nel manga Tethis sembra la classica ragazza innamorata della persona inarrivabile e per questo rosa dall'invidia cieca (non a caso, secondo me, si scontra con Shaina, che vive una situazione simile), tu hai dato molto più valore all'attesa del risveglio di Poseidone, infarcendola di memorie ancestrali che affondano le radici nel mito. Un solo dubbio ce l'ho sulle Nereidi. Personalmente avrei optato per le Oceanine, figlie di Tethis (appunto) e Oceano. Ma sono dettagli insignificanti!.
Complimenti!
S.
PS: sì, anche io mi sono chiesta come mai Achille sia stato pucciato nell'acqua in quel modo. Mah...

Recensore Veterano
25/10/16, ore 01:25

Salve cara! Il discorso dell'altra sera mi ha spinta ad approdare fino al tuo account e ad immergermi fino a questo fondale tanto nostalgico...c'è Nostalgia che regna sovrana qui, ma - e non comprendo se sia per la tua genuina refrattarietà all'angustia d'Animo o perché col ritorno dei Marinas si annuncia anche quello del popolo del Mare e del suo Signore - ma non lascia quel sapore umido e nebbioso dietro di sé. Quest'incantevole Regno lo sai, ormai credo sia un pò la tua Casa. L'Amore di ogni tua pennellata è vivo e vibrante come i contorni d'una bolla, impalbabile e solida ad un Tempo. È tutto un gioco di contrasti che si abbracciano morbidamente... Come le rovine di Grecia, sulla Terra, anche qui si vede la coda dell'eco di Tempi d'Oro...le Sorelle, le Regine, le Amanti...ho sempre apprezzato la perizia con cui ti prendi cura dei dettagli Mitologici. Che dire? Approvo l'idea della Reincarnazione, la trovo una delle chiavi di volta di Saint Seiya e Kurumada l'ha trattata in maniera piuttosto fantasiosa - quando l'ha trattata- e non è completamente un complimento. Conoscendo ormai il mio pallino per i nomi poi, puoi facilmente intuire come abbia gongolato all'idea che quella Thetis lì non si chiami Thetis per vezzo...quando nomini qualcuno o qualcosa stai imprimendogli determinate qualità come minimo, e quel nome forse porta seco anche un Destino ora. L'unica Donna tra i Marinas...condizione difficile a dir poco. Forse Thethis, per certi versi è più sola di come appare...è vero che non sono uomini comuni quelli con cui ha a che fare, ma lei reca i ricordi di un vissuto antico che loro -forse- non condividono o di cui sono dimentichi. Chi effettivamente può Comprenderla, nella sua attesa che va al di là del Divino Poseidone? Ma tu hai questa leggerezza, la tua scrittura è quasi una spumosa corrente fluida che non permette di soffermarsi nelle polle di lamento. Costringe gentilmente a danzare al Tempo fei preparativi per la grande rinascita ed ascesa di Atlantide...ecco, questo scritto è...cadenzato. Quasi una musica. Noto che in un modo o nell'altro, a Kanon lo vuoi accasare X'''D Bellissimo il ritratto di Poseidone innamorato!!! *___* Bè, brava. Brava! Non avevo mica dubbi! Alla prossima tesoro! Un bacio!

Recensore Master
07/05/16, ore 17:09


Io avrei voluto domandare a Tethis perché ha tenuto suo figlio per il tallone che tanto i bambini non annegano.
Ma vabbé...

Quindi Tethis attraversa le ere conservando i suoi ricordi in attesa che Poseidone ritorni?
Mi piace.
Attraverso i suoi occhi, intravediamo i marines: Sorrento e il suo flauto, il possente Kanon che ha le fattezze e l'atteggiamento di un dio ... gli altri che per ora sono senza nome.
Julian - per fortuna è biondo! - che gioca, ignaro di tutto.

Al presente ci sono approdata anche io, dopo anni di passato remoto e non riesco più a discostarmene, anche quando mi impongo il passato.
Ha il pregio dell'immediatezza, del farti sentire gli eventi a un passo di te.

Recensore Master
26/04/16, ore 08:33

Ebbene, eccomi qui ~
​Mi aggiravo annoiata per la sezione e poi, aggiornandola, ho trovato questa splendida one-shot con protagonisti i Marina. Non posso fare a meno di ringraziarti per questo lavoro: sono forse lo schieramento più sfortunato e con meno lavori ed attenzioni, avere finalmente qualcosa di nuovo da leggere è un momento di pura gioia.
Detto questo, ammetto di adorare Thetis con tutta me stessa e che - quindi - questa tua scelta di renderla la reincarnazione della Teti mitica mi è davvero piaciuta tantissimo e potrei addirittura adottarla come headcanon.
​Mi piace il modo in cui scrivi: è uno stile molto fluido e attento, riesci a passare dai ricordi al presente senza generare confusione o stress; è davvero piacevole leggere dei pensieri di Thetis, il suo ricordare il passato attraverso immagini vivide fatte di dettagli e di momenti salienti così come le considerazioni sul presente.
​Mi piange un po' il cuore nel vedere tutta questa fiducia verso Kanon. Cioè, per carità, è giustissimo che siano così; ma, nel sapere cosa Kanon ha intenzione di fare, mi viene quasi voglia fi prendere Thetis per le spalle e scuoterle le spalle urlando di non fidarsi.
​Detto questo, splendida shot! Grazie per averla scritta e per aver dedicato un po' di tempo a questi sfortunatissimi Marina! ~
mughetto

Recensore Master
25/04/16, ore 23:09

Confesso che nel leggere il nome di quella Teti mi è stato difficile respirare. Ché adesso che i banchi di scuola e le evrsione dell'Iliade sono solo un ricordo sbiadito, possiamo confessarlo senza remore: Teti era l'incubo di ogni donna. La materializzazione della suocera ingombrante ed onnopresente, una di quelle madri che no, giammai avrebbe lasciato suo figlio camminare sulle sue gambe. Perché un po' si sente responsabile per quel tallone debole. Perché avrebbe immerso anche quella parte di suo figlio se una mosca dispettosa non le fosse ronzata troppo addosso e l'avesse costretta a tirar fuori Achille dall'acqua. Questo perché Tyche non la freghi. E non importa che tu sia umano o divino; le predizioni sono fardelli pesantissimi. Ed aggirarle porta solo guai. Ecco perché Zeus non s'è mai congiunto a Teti, ecco perché Zeus si è pappato sua sorella, Metis. Ma Teti ha il cuore di una madre, ed una madre è capace di smuovere le umane e divine cose, pur di salvare un figlio.

Quanto alla Teti che si reincarna nella sirenetta dell'Azzurrocrinito, perché no? Ovviamente, una sirenetta non può che venire da quella Copenhagen affacciata sul Mare del Nord. E reincarnazione o meno, oceanina o meno, ho trovato molto calzante l'ossessione di Teti per quel marmocchietto che gioca sulla spiaggia vestito come il piccolo Lord Fauntleroy, con la stessa voyeristica attrazione che la lega alla sirenetta della fiaba, a quella creatura mitologica così affascinata da un regno umano che non potrà mai essere suo. Ma Tethys vuole farne parte?
La risposta è no. Tethys vuole ritrovare i coralli ed il calcedonio di Atlantide, rivedere l'azzurro delle iridi dell'Ennosigeo (e ci credo che l'ha scambiato per Kanon. Voglio dire, quale donna non l'avrebbe sperato?!), rivivere un passato che dorme sotto le sabbie dorate di Atlantide.

Ha il sapore di una canzone marinara, questa tua storiella. Ne aspetto altre. Magari sul Kraken. Io la butto lì...